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Alessandro Dionigi
L’ETICA DELL’INTERVENTO NELLA
REALTA’ DEI CENTRI FICT
Coordinatore della Cooperativa Sociale Il Pettirosso,
Bologna - Consorzio CEIS
Coordinatore FICT, Rete “COCAINA, ALCOOL E
NUOVI STILI DI CONSUMO”
Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Scienze della Formazione
11 Novembre 2010 - BOLOGNA
Il consumo di sostanze
psicoattive è un fenomeno
trasversale non più riferibile a
specifici target della
popolazione
TEMI SENSIBILI
Percezione di disvalore diffusa a tutte le istituzioni rappresentative
Cultura individualistica/egocentrica (più individui meno società)
La definizione del denaro da mezzo a valore a sé stante
Il passaggio da “oggetto” a “merce”
Il passaggio dalla cultura alla moda
Il passaggio dalla storia all’evento
La domanda ipertrofica di salute e bellezza (ciò che è bello e seduttivo
è anche legittimo/desiderabile)
La pubblicizzazione degli spazi privati (esibizionismo) svalorizzazione
degli aspetti intimi ed individuali
La fuga dal confronto di opinioni e credenze, l’affermarsi di condotte e
messaggi violenti
Abitudine ad una “normalità deviante”
L’effimero come unico spazio di libertà concesso (“il sex-appeal degli
oggetti inerti”)
Bauman Z.,Elias N.,Dumazedier J.,Gatti R.,Fabris G.,Natoli S.,Seconduulfo D.,Iadanza F.,Pavarin R.M.,Dionigi A.
(1983 – 2010)
“TECNOLOGIA” DELLA CURA
Interventi cognitivo-comportamentali
Councelling ( individuale e di gruppo)
Approccio dei 12 passi
Colloquio motivazionale
Percorsi psicosociali integrati e multimodali
Approccio di rinforzo di comunità
Intervento di rete
Intervento di coppia
Terapia familiare
Prevenzione della ricaduta
Interventi focalizzati sui meccanismi di ricompensa
Training di apprendimento
Comunità terapeutica
Farmacoterapia
Gossop M.,Galanter M.,Carrol K.,Rounsaville B.,Olivienstein C.,Consoli A.,Cancrini L.,Rigliano P.,Dionigi A., ed altri.
( 1982-2010)
+
Obiettivi di prevalenza
METACOGNITIVI: comprendere meccanismi
e collegamenti, comprendere pensieri,
comprendere emozioni
REGOLAZIONE: distanziarsi dalle situazioni
ANTICIPAZIONE: prevedere / pianificare
AUTOEFFICACIA: possibilità / capacità di
poter intervenire sugli eventi
Obiettivi specifici
Acquisire competenze di autoregolazione
comportamentale ed emozionale
Miglioramento della performance psicosociale complessiva
Gestione sana del tempo libero
Gestione del “craving”
Temi prevalenti
Caratteristiche e sintomi del consumo e dell’abuso
Fattori che contribuiscono alla dipendenza
Caratteristiche di un percorso di recupero
Persone, luoghi, eventi, stimoli, emozioni che possono
innescare il consumo
Costruire un sistema di risposta multimodale
Costruire un sistema di “reward” (gratificazione)
Potenziare le abilità di coping
Fattori specifici degli interventi
Stati emotivi negativi (rabbia, ansia, depressione, noia)
Stati emotivi positivi (meccanismo premiante, occasioni
particolari)
Conflitti interpersonali (discussioni, conflitti familiari, in ambito
lavorativo, amicale…)
Pressioni sociali dirette (relazioni, contesti, aspetti culturali o sub
cullturali)
Esposizione a stimoli specifici personali (luoghi, associazioni
personali, persone ed abitudini)
Valutazione quantitativa delle situazioni
Alcuni dispositivi psicopedagogici
"fuori dal tempo”:
“La volontà è l’arbitro tra la ragione e le pulsioni, e come tale essa è libera, ossia non è
determinata né dalla ragione né dalle pulsioni” (Arendt H.)
“Il cervello è un alambicco dove si distilla l’anima” (Yourcenar M.)
“ Dipende da noi formare il nostro temperamento come un giardino: piantarvi e coltivare
delle esperienze, estirparne altre” ( Nietzsche F.)
“ Non bisogna inseguire il desiderio delle cose che mancano, ma ricordare che ciò che
si ha, è stato esso stesso oggetto di desiderio” (Epicuro)
“ La società perfetta non è quella in cui ciascuno possiede il suo, ma quella dove
ognuno dà il suo contributo” (Pasolini P.)
“ Il progetto, il gesto che questa categoria descrive, esige il futuro: non si progetta il
passato , né si progetta il presente. Il progetto, dunque, esige il futuro e ne anticipa il
possibile: il progetto chiede che venga ad essere ciò che da sé non verrebbe”
(Dionigi R.)
PER UNA DIMENSIONE ETICA E
NON “ORTOPEDICA” DELLA CURA
Riconoscere la dimensione della scelta
Riconoscere la possibilità di costruire una propria
identità
Riconoscere la possibilità di essere autonomi
Riconoscere/esigere il diritto/dovere di dare un
significato alla propria esistenza
Riconoscere la prevalenza della dimensione “persona”
su quelle “utente”/”paziente”
Prendere in carico la persona e non la diagnosi
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Maledetta la scienza che non si
trasforma in amore
[Bousset]
Presentazione curata da Silvia Pasquali
11 Novembre 2010 -Varese
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CONSUMO DI COCAINA