IL MONDO DELLE ONLUS NELL’AMBITO
DEGLI ENTI NON PROFIT
ANAGRAFE UNICA ED
OBBLIGHI CONTABILI
Relatore
Dott.Giuseppe Melara
Commissione Enti non profit
Ordine di Salerno
REGIME CONTABILE PREVISTO PER LE ONLUS
(Diverse dalle società cooperative)
ART.20-BIS DPR 600/73
LE RILEVAZIONI DEVONO ESSERE ESEGUITE
(a pena di decadenza dai benefici fiscali)
In relazione all’attività
complessivamente svolta
In relazione alle attività
direttamente connesse
SCRITTURE CONTABILI
(relative all’attività complessivamente svolta)
 Scritture contabili cronologiche e sistematiche che consentano di ricostruire
le operazioni della gestione;
 Documento riepilogativo della situazione patrimoniale, economica e finanziaria,
in cui siano distinguibili i risultati dell’attività istituzionale da quelli che
interessano le attività direttamente connesse, da redigere entro quattro mesi
dalla fine dell’esercizio.
Questi obblighi sono assolti qualora la contabilità consti del
libro giornale e del libro degli inventari.
SCRITTURE CONTABILI SEMPLIFICATE
(relative all’attività complessivamente svolta)
Gli obblighi contabili sono assolti con il rendiconto delle entrate e
delle spese complessive per:
 Onlus che nell’esercizio di attività istituzionali e connesse non hanno
conseguito, nell’anno precedente, proventi di ammontare superiore
a 51.645,69 euro
 Organizzazioni di volontariato iscritte negli appositi registri
(ai sensi della legge n.266/91)
 Organizzazioni non governative riconosciute idonee
(ai sensi della legge n. 49/1987)
SCRITTURE CONTABILI
(relative alle attività direttamente connesse)
In relazione alle attività direttamente connesse le scritture contabili sono
disciplinate dagli art.14, 15, 16 e 18 del DPR 600/73
Nell’ipotesi in cui l’ammontare annuale dei ricavi non sia superiore a
15.493,71 euro, relativamente alle attività di prestazione di servizi, ovvero,
25.822,84 euro negli altri casi, gli adempimenti contabili possono essere
assolti secondo le disposizioni di cui al comma 166 dell’art.3 della legge 662/96
CONTABILITA’ ORDINARIA
ART.14, 15, 16, 20 DEL DPR 600/73
SOGGETTI INTERESSATI
 Enti non commerciali con ricavi dell’attività commerciale su base annua
superiore a 309.874,14 euro per le prestazioni di servizi o 516.456,90 euro
per le altre attività;
 Enti non commerciali che hanno optato per la contabilità ordinaria
(opzione nella dichiarazione IVA relativa allo stesso anno in cui si attua il
comportamento concludente)
SEMPLIFICAZIONI INTRODOTTE DAL
DPR n. 435/2001
IMPRESE IN CONTABILITA’ ORDINARIA
Libri obbligatori:
 Libro giornale
 Libro degli inventari
A condizione che:
 Le registrazioni relative ai libri IVA ed al registro dei beni ammortizzabili
siano effettuate nel libro giornale:
- nei termini previsti dalla disciplina IVA;
- entro la presentazione della dichiarazione dei redditi;
 I dati da annotare sui registri siano forniti agli Organi verificatori, su richiesta.
CONTABILITA’ SEMPLIFICATA
ART.18 DPR 600/73
Il regime di contabilità semplificata è quello “ naturale “ per i soggetti
che non superano i seguenti limiti annuali di ricavi:
 309.874,14 euro, per le attività di prestazione di servizi
516.456,90 euro, per le altre attività
Per gli enti che esercitano contemporaneamente prestazioni di servizi
e altre attività si deve fare riferimento all’ammontare dei ricavi
dell’attività prevalente.
REGIME SUPER-SEMPLIFICATO
(art.20, terzo comma DPR 600/73)
Gli enti non commerciali soggetti alla determinazione forfetaria del reddito
(comma 1, art.145 del TUIR) che hanno conseguito nell’anno solare precedente:
• ricavi non superiori a 15.493,71 euro (per servizi)
• ricavi non superiori a 25.822,84 euro (altri casi)
ASSOLVONO GLI OBBLIGHI CONTABILI SECONDO
LE DISPOSIZIONI DI CUI AL COMMA 166 ART.3
DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1996 N.662
(CONTRIBUENTI MINORI)
ADEMPIMENTI CONTABILI
(art.20, terzo comma DPR 600/73)
Entro il giorno 15 del mese successivo
 Devono annotare l’ammontare complessivo, distinto per aliquota,
delle operazioni fatturate
 Devono annotare, qualora non vi sia l’obbligo di fatturazione,
le operazioni effettuate in ciascun mese
 Devono annotare i compensi ed i corrispettivi delle operazioni
non rilevanti ai fini IVA
Entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi
 Devono annotare il valore di eventuali rimanenze
L’annotazione può essere eseguita:
 nei registri previsti ai fini IVA
Ovvero, nel prospetto approvato dal Ministro delle Finanze con DM 11/02/1997
DISCIPLINA RACCOLTA FONDI
ENTI NON COMMERCIALI
ART.143, c.3 del TUIR
Non concorrono alla formazione del reddito degli enti non commerciali:
 I fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente,
anche mediante offerte di modico valore o di servizi ai sovventori, in
concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;
 I contributi corrisposti da Amministrazioni pubbliche ai predetti enti per lo
svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento, di attività aventi
finalità sociale esercitate in conformità ai fini istituzionali degli enti stessi.
DOCUMENTO DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI
DI SINTESI DELLE AZIENDE NON PROFIT
raccomandazione n.1 della commissione aziende non profit
del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti
Il contenuto minimo del documento “ Bilancio d’esercizio ”
delle aziende non profit è costituito da:
 Stato Patrimoniale;
 Rendiconto della gestione;
 Nota integrativa;
 Prospetto di movimentazione dei fondi;
 Relazione di missione (c.d. conto morale).
LO STATO PATRIMONIALE
ART. 2424 DEL CODICE CIVILE
ATTIVO
A) CREDITI VERSO ASSOCIATI PER VERSAMENTO DI QUOTE
B)
I-
IMMOBILIZZAZIONI
Immobilizzazioni immateriali
1) Costi d’impianto e di ampliamento
2)
Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso
7) Altre
II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e attrezzature
3) Altri beni
4) Immobilizzazioni in corso e acconti
III – Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione per ciascuna voce dei
crediti, degli importi esigibili entro l’esercizio successivo:
1) Partecipazioni in imprese collegate e controllate;
2) Partecipazioni in imprese diverse;
3) Crediti
4) Altri titoli
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I- Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo;
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
3) Lavori in corso su ordinazione;
4) Prodotti finiti e merci;
5) Materiale generico contribuito da terzi e da utilizzare in occasione di attività
di fund-raising;
6) Acconti
II – Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili entro
l’esercizio successivo:
1) Verso clienti;
2) Crediti per liberalità da ricevere;
3) Crediti verso aziende no-profit collegate o controllate;
4) Crediti verso imprese collegate o controllate;
5) Verso altri.
III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
1) Partecipazioni
2) Alti titoli
IV – Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali;
2) Assegni;
3) Denaro e valori in cassa.
D) RATEI E RISCONTI
PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
I – Patrimonio libero
1) Risultato gestionale esercizio in corso (positivo o negativo);
2)
Risultato gestionale da esercizi precedenti;
3) Riserve statutarie;
4) Contributi in conto capitale liberamente utilizzati
II – Fondo di dotazione dell’azienda (se previsto)
III – Patrimonio vincolato
1) Fondi vincolati destinati da terzi;
2) Fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali;
3) Contributi in conto capitali vincolati da terzi;
4) Contributi in conto capitali vincolati dagli organi istituzionali
5) Riserve vincolate (per progetti specifici, o altro)
B) FONDI RISCHI E ONERI
1) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
2) Altri.
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE, DEGLI
IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L’ESERCIZIO SUCCESSIVO:
1) Titoli di solidarietà, ex art.29 del D.Lgs. N.460;
2) Debiti per contributi ancora da erogare;
3) Debiti verso banche;
4) Debiti verso altri finanziatori;
5) Acconti;
6) Debiti verso fornitori;
7) Debiti tributari;
8) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
9) Debiti per rimborsi spese nei confronti dei lavoratori volontari;
10) Debiti verso aziende no-profit collegate e controllate;
11) Debiti verso imprese collegate e controllate;
12) Altri debiti.
E) RATEI E RISCONTI
RENDICONTO DELLA GESTIONE
A PROVENTI ED ONERI
Lo scopo fondamentale del rendiconto della gestione è quello di rappresentare il
risultato economico (positivo o negativo) di periodo e di illustrare attraverso il
confronto tra proventi/ricavi ed i costi come si sia pervenuti al risultato di sintesi.
Oneri
Proventi
1)
1.1)
1.2)
1.3)
1.4)
1.5)
1.6)
Oneri da attività tipiche
Materie prime
Servizi
Godimento beni di terzi
Personale
Ammortamenti
Oneri diversi di gestione
1) Proventi da attività tipiche
1.1) Da contributi su progetti
1.2) Da contratti con enti pubblici
1.3) Da soci ed associati
1.4) Da non soci
1.5) Altri proventi
2)
2.1)
2.2)
2.3)
2.4)
Oneri promozionali e da raccolta fondi
Raccolta 1
Raccolta 2
Raccolta 3
Attività ordinaria di promozione
2) Proventi da raccolta fondi
2.1) Raccolta 1
2.2) Raccolta 2
2.3) Raccolta 3
2.4) Altri
RENDICONTO DELLA GESTIONE A PROVENTI E ONERI
3) Oneri da attività accessorie
3.1) Materie prime
3.2) Servizi
3.3) Godimento beni di terzi
3.4) Personale
3.5) Ammortamenti
3.6) Oneri diversi di gestione
3) Proventi da attività accessorie
3.1) Da contributi su progetti
3.2) Da contratti con enti pubblici
3.3) Da soci ed associati
3.4) Da non soci
3.5) Altri proventi
4)
4.1)
4.2)
4.3)
4.4)
Oneri finanziari e patrimoniali
Su prestiti bancari
Su altri prestiti
Da patrimonio edilizio
Da altri beni patrimoniali
4) Proventi finanziari e patrimoniali
4.1) Da depositi bancari
4.2) Da altre attività
4.3) Da patrimonio edilizio
4.4) Da altri beni patrimoniali
5)
5.1)
5.2)
5.3)
Oneri straordinari
Da attività finanziaria
Da attività immobiliari
Da altre attività
5)
5.1)
5.2)
5.3)
Proventi straordinari
Da attività finanziaria
Da attività immobiliari
Da altre attività
RENDICONTO DELLA GESTIONE A PROVENTI E ONERI
6) Oneri di supporto generale
6.1) Materie prime
6.2) Servizi
6.3) Godimento beni di terzi
6.4) Personale
6.5) Ammortamenti
6.6) Oneri diversi di gestione
7)
Altri oneri
Risultato gestionale negativo
7) Altri proventi
Risultato gestionale positivo
LA NOTA INTEGRATIVA
FINALITA’ :
 Illustrare i criteri adottati per la valutazione delle voci dello Stato patrimoniale
e se gli stessi sono variati rispetto all’esercizio precedente;
 Fornire il dettaglio e il contenuto della movimentazione delle voci più
significative dello stato patrimoniale, compresi i conti d’ordine;
 Fornire l’analisi della voce “ liberalità” contenuta nel rendiconto della gestione;
 Fornire l’analisi dei componenti di oneri e proventi connessi alle attività
accessorie.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEI FONDI
Il prospetto ha quale scopo ultimo quello di evidenziare e sintetizzare i movimenti
delle poste accolte in patrimonio netto e di articolare l’impiego delle risorse secondo
le varie condizioni di vincolo esistenti.
Fondi vincolati
alla ricerca
Apertura dell’esercizio
Risultato della gestione
Delibere di assegnazione
del Consiglio Direttivo
Erogazioni effettive nel
corso dell’esercizio
…….
Situazione
di chiusura dell’esercizio
Fondi vincolati
all’assistenza
Fondi
Disponibili
Totali
RELAZIONE DI MISSIONE
(O RELAZIONE MORALE) ART.2428 c.c.
La relazione di missione è lo strumento dedicato a fornire una rappresentazione
adeguata della gestione complessiva dell’azienda, integrando dati monetari
con indicatori non monetari su attività e progetti specifici dell’organizzazione.
Nella relazione di missione devono essere fornite tutte le informazioni
sulle modalità concrete di svolgimento dell’attività, quali sono state le
fonti di finanziamento e i relativi impieghi, i cambiamenti strutturali
dell’azienda, le operazioni gestionali straordinarie, i programmi e le prospettive
dell’esercizio e ogni altra informazione che consente ai destinatari del bilancio
di acquisire una conoscenza completa sui risultati raggiunti e
sulla qualità della gestione.
ANAGRAFE DELLE ONLUS
ART.11 D.LGS. 460/97
 L’iscrizione all’anagrafe ha carattere costitutivo ai fini della
qualificazione come Onlus dei enti interessati;
 Il modello di comunicazione è stato approvato dal
D.M. del 19 gennaio 1998.
MODELLO DI ISCRIZIONE
Sono esonerati dall’obbligo di comunicazione all’anagrafe le organizzazioni di
volontariato, le organizzazioni non governative e le cooperative sociali
INTEGRAZIONE DELLA COMUNICAZIONE
DA PARTE DELLE ONLUS GIA’ ISCRITTE
I soggetti che si sono iscritti entro il 4 ottobre 2003, data in cui è entrato
in vigore il D.M. 266/2003, sono tenuti ad integrare la comunicazione con:
 Una dichiarazione sostitutiva, resa dal legale rappresentane della Onlus,
nella quale sono attestate le attività svolte e il possesso dei requisiti
(art.10 del D.Lgs.460/97);
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
 In luogo della dichiarazione, può essere allegata una copia dell’atto
costitutivo o dello statuto.
TERMINI DI DECORRENZA DEL REGIME AGEVOLATO
(C.M. n.22/E del 22/01/1999)
Il regime agevolato decorre:
 ai fini dei tributi a rilevanza istantanea, dalla data di presentazione
della comunicazione;
 ai fini delle imposte sui redditi, fin dall’inizio del periodo d’imposta
nel corso del quale la comunicazione è effettuata.
CONTROLLI E ISCRIZIONE
La direzione regionale dell’Agenzia delle entrate, ricevuta la comunicazione,
procede all’iscrizione, previa verifica della:
 regolarità della compilazione del modello di comunicazione;
 sussistenza dei requisiti formali (art.10 del D.Lgs. 460/97);
 allegazione della dichiarazione sostitutiva, ovvero di statuto o atto
costitutivo.
Vale il principio del silenzio assenso:
dopo 40 giorni in assenza di comunicazioni l’ente può considerarsi iscritto.
CANCELLAZIONE DALL’ANAGRAFE
Richiesta dalla Direzione Regionale delle Entrate, accertata la
mancanza o il venir meno dei requisiti previsti
dall’art.10 del D.Lgs.460/97
PROCEDURA
 Richiesta del parere (non vincolante) dell’Agenzia delle Onlus
(ai sensi del D.P.C.M. 329/2001)
 Cancellazione con provvedimento motivato.
EFFETTI DELLA CANCELLAZIONE
La cancellazione dall’Anagrafe delle Onlus comporta:
 Lo scioglimento dell’ente e la devoluzione del patrimonio ad altra
organizzazione non lucrativa di utilità sociale o a fini di pubblica utilità
(circolare 168/E del 1998);
 Ovvero, la perdita dei benefici fiscali decorre dal:
 giorno della cancellazione dall’anagrafe;
 oppure, dal momento dell’iscrizione in conseguenza dell’accertamento
della mancanza dei requisiti formali, indipendentemente dall’avvenuta
iscrizione e dal controllo esercitato in base al decreto di analisi.
N.B: La valutazione in base alla quale la perdita della qualifica equivalga allo scioglimento
dell’ente è un’interpretazione dell’Agenzia delle entrate e non trova un riscontro esplicito
nel D.Lgs.460/97
RICORSO CONTRO
IL PROVVEDIMENTO DI CANCELLAZIONE
IL RICORSO
PUO’ ESSERE PRESENTATO
alla Commissione tributaria
al Tribunale
Amministrativo Regionale
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