Un bravo ministrante non può non conoscere, e
non sapere cosa significhino, i luoghi, gli
oggetti, gli abiti che lo circondano.
Ecco allora un
PICCOLO DIZIONARIO
DEL MINISTRANTE
I LUOGHI
SACRESTIA
È una stanza di
servizio della chiesa.
In essa i presbiteri
ed i ministranti si
vestono per la
celebrazione delle
funzioni religiose,
vengono conservati i
paramenti liturgici e
tutti gli oggetti sacri
necessari alla liturgia.
NAVATA
La navata è la
suddivisione interna
di una chiesa per
mezzo di una fila
colonne o di pilastri.
La nostra chiesa
parrocchiale ha tre
navate: una centrale
(più grande) e due
laterali
PRESBITERIO
Presbiterio deriva da
presbitero (=anziano,
sacerdote), ed indica
quella parte della chiesa
che circonda l’altare ed
è riservato al Sacerdote
ed ai ministranti.
Può essere sopraelevato
di alcuni gradini rispetto
al piano della chiesa, e
talvolta recintato.
ALTARE
L’altare è la parte centrale e più
importante di ogni chiesa.
l'altare è il simbolo stesso di
Cristo, per questo il sacerdote lo
bacia e lo incensa in segno di
venerazione
l'altare rappresenta inoltre sia la
mensa dell’ultima cena, che il
patibolo della croce, sul quale
Cristo immolò se stesso
È un “tavolo” di marmo o pietra
su cui si compie il sacrificio
eucaristico.
Sin dall’antichità i pagani usavano
gli altari per compiere sacrifici.
AMBONE
Luogo elevato, da cui si
svolge la proclamazione
della liturgia della
parola; è anche il luogo
dell’omelia e delle
intenzioni per la
preghiera dei fedeli.
L’ambone è dotato di un
leggio.
TABERNACOLO
La parola Tabernacolo, nella
tradizione ebraica e
cristiana significa il luogo
della dimora di Dio presso
gli uomini.
Con Tabernacolo si intende
una struttura a forma di
scatola presente in tutte le
chiese nella quale sono
conservate le ostie
consacrate dopo la
Celebrazione Eucaristica.
PULPITO
Palco elevato e provvisto
di parapetto, collocato
nella navata centrale
della chiesa da cui il
sacerdote pronuncia
l’omelia.
Era adoperato in
passato. Nell’epoca
moderna non viene più
adoperato e le chiese più
recenti ne sono
sprovviste.
I PARAMENTI
LITURGICI
CAMICE (o Alba)
È la consueta veste bianca
che indossano tutti coloro
che officiano durante la
liturgia.
Esso è indossato non solo dal
sacerdote, ma anche dai
ministri e dai ministranti
CINGOLO
Cordone che viene indossato
all'altezza della vita sul
camice.
STOLA
La stola è il paramento, perché è
l'elemento distintivo proprio del ministro
ordinato.
Nelle celebrazioni e nei riti è molto
importante che il sacerdote indossi
sempre la stola.
La stola è una striscia di stoffa
solitamente ricamata, il cui colore varia a
seconda del tempo liturgico.
Solo i ministri ordinati indossano la stola:
- il diacono la indossa trasversalmente,
dalla spalla sinistra al fianco destro.
- il sacerdote ed il vescovo la fanno
scendere diritta, dalle spalle sino alle
gambe.
CASULA
È il paramento che il
presbitero indossa durante
la celebrazione eucaristica
sopra la stola.
Ha la forma di una U ed il
colore varia a seconda del
tempo liturgico.
PIANETA
Veste sacra, ampia, con
un'apertura tonda per la
testa, che avvolgeva la
persona del sacerdote
durante la celebrazione della
messa.
È simile ad una casula è più
piccola e lascia le braccia
scoperte.
DALMATICA
Consiste in una lunga tunica che
arriva all'altezza delle ginocchia,
provvista di ampie maniche. Essa è
l'abito proprio dei diaconi, che la
indossano nel nelle Celebrazioni
liturgiche.
Così come la casula per i sacerdoti,
essa è la veste più esterna e può
essere di diversi colori liturgici.
È anche indossata dal Vescovo,
sotto la casula, durante le messe
Pontificali o comunque di maggiore
importanza; in questo modo si indica
che il vescovo è detentore della
pienezza dell'Ordine sacro.
PIVIALE
(o cappa)
È un ampio mantello con
cappuccio, chiuso davanti con
un fermaglio, usato nei vari
colori liturgici.
Il piviale può essere
indossato nelle varie funzioni
solenni al di fuori della
messa e in particolare nelle
processioni o bendizioni.
VELO OMERALE
Il Velo omerale ( dal latino
humerus che significa spalla)
è un paramento che consiste
un un pezzo di stoffa
rettangolare utilizzato
soprattutto durante
labenedizione eucaristica.
Il sacerdote o ildiacono che
impartisce la benedizione
con l‘ostensorio contenente
l‘ostia consacrata, si pone il
Velo omerale sulle spalle e
prende l‘ostensorio con le
mani velate dalle frange di
questo paramento liturgico.
MITRIA
È il copricapo usato dai vescovi.
È il copricapo più solenne della
Chiesa Cattolica
PASTORALE
È una sorta di bastone,
dall'estremità ricurva, usato dal
Vescovo nelle cerimonie più
solenni.
È ispirato a quello usato dai
pastori veri e simboleggia la
funzione di cura che il vescovo ha
sulla sua diocesi, e rimanda
direttamente a Cristo che si
autodefinisce "Buon Pastore".
I LIBRI
LITURGICI
MESSALE
Il Messale è un libro liturgico
contenente i testi e le rubriche
necessari per la celebrazione della
messa secondo l'anno liturgico.
Il messale più noto è il Messale Romano
che sostituì tutti i numerosi messali che
esistevano in ogni sede episcopale e che,
rimase in uso fino al Concilio Vaticano
II.
Successivamente il nuovo messale
romano è stato tradotto in tutte le
lingue nazionali.
Nella Chiesa Cattolica rimangono
comunque in uso altri messali.
LEZIONARIO
Il lezionario contiene quei
brani delle Sacre Scritture
da leggersi nelle celebrazioni
liturgiche durante l'anno o in
particolari occasioni.
La scelta di questi brani è
operata secondo particolari
criteri che permettono sia la
lettura dell'intera Bibbia
nell'arco di tre anni (A, B, C),
sia in coordinamento con i
temi del calendario liturgico.
Viene portato nella
processione di ingresso della
Messa
EVANGELIARIO
L’evangeliario è
un testo liturgico
in cui sono
raccolti i testi
dei Vangeli.
Può venire
utilizzato nelle
Messe al posto
del lezionario.
GLI OGGETTI
LITURGICI
PISSIDE
(o ciborio)
Contenitore dorato o
argentato utilizzato per
conservare le ostie
consacrate dopo la
Celebrazione Eucaristica.
Durante la Celebrazione
Eucaristica la Pisside con
le ostie è deposta
sull'altare. Al di fuori
della Celebrazione la
Pisside con le ostie è
conservata dentro il
tabernacolo.
AMPOLLINE
Due piccoli
contenitori di
vetro che
contengono
l’acqua e il vino.
Vengono portati
all’altare durante
l’offertorio per
diventare la
nostra bevanda di
salvezza.
MANUTERGIO
(o asciugatoio)
È una specie di
piccola tovaglietta
che il sacerdote usa
durante l’offertorio
per asciugarsi le mani,
segno di purificazione
da ogni peccato.
CALICE
È un particolare
“bicchiere” d’argento
o d’oro che contiene il
Sangue di Cristo.
Mostra nella sua
bellezza materiale la
grandezza, la bellezza
e la maestosità della
persona di Gesù, che
in quel momento
diventa nutrimento di
vita per ogni
cristiano.
PURIFICHINO
(o purificatoio)
Piccolo tovagliolo
ripiegato a forma
rettangolare
sopra il calice,
che serve al
sacerdote per
asciugare e
pulire il calice
dopo la
comunione: serve
appunto per
purificare.
PATENA
È una specie di
piattino
d’argento o d’oro
sul quale viene
posta l’ ostia
grande.
PALLA
Copricalice fatto di
stoffa inamidita a
forma
quadrangolare o
rotonda, utilizzato
per coprire il calice
ed evitare
l’ingresso di
eventuali corpi
esterni (insetti,
polvere, ecc.)
CORPORALE
Piccola
tovaglietta di
forma quadrata
che il celebrante
pone sull’ altare al
momento dell’
offertorio come
prima cosa, e su
di esso vengono
posti tutti gli
altri oggetti
(calice, pisside,
patena...).
Ecco come sono disposti:
OSTENSORIO
È l'oggetto liturgico
usato per
l'esposizione solenne
del Corpo di Cristo
per l'adorazione
eucaristica e per la
benedizione
eucaristica.
Solitamente è
forgiato in oro,
argento e/o altri
metalli preziosi ed ha
forma a raggiera,
come un sole.
VELO DELLA
PISSIDE
Può coprire la
Pisside quando
viene deposta nel
Tabernacolo.
DIFFERENZA TRA
PISSIDE E CALICE
CALICE
PISSIDE
Generalmen
te ha forma
più
allungata.
Generalmen
te è più
larga del
calice.
Non ha il
coperchio
Ha il
coperchio
DIFFERENZA TRA
MANUTERGIO E PURIFICHINO
PURIFICHINO
Ha la croce in posizione
centrale. È piegato in 5 parti
e poi a metà.
MANUTERGIO
Ha la croce in posizione
laterale o in un angolo. È
piegato in 5 parti (se in
posizione laterale) o in 4 (se
in un angolo) e poi a metà.
TURIBOLO
Recipiente a cui
sono issate delle
catenelle e chiuso
da un coperchio
con fori. Al suo
interno sono
inseriti dei carboni
accesi, sui quali
bruciano grani
d’incenso.
È usato per
incensare.
NAVICELLA
Recipiente così
chiamato per la
sua forma.
È destinato a
contenere i
grani d’incenso.
CANDELABRI
(o candele)
Simbolo della Luce
di Dio, vengono
portate dai
ministranti alla
processione di
ingresso.
Sono presenti
durante la
Liturgia della
Parola e durante
la consacrazione.
ASPERSORIO E
SECCHIELLO
L’aspersorio è un
ciuffo di crini o
una piccola
spugna chiusa in
una sfera
metallica cava e
perforata
Viene immerso
nel secchiello ed
usato per
l’aspersione con
acqua benedetta
LAMPADA DEL
TABERNACOLO
É presente
accanto ad ogni
Tabernacolo.
La sua Luce
indica la
presenza del
Santissimo.
CERO PASQUALE
È un cero che viene
acceso nel tempo di
Pasqua ed in altre
celebrazioni (battesimo,
esequie).
Simboleggia la luce di
Cristo risorto che vince
le tenebre della morte e
del male.
Su di esso è tracciata
una croce, sono segnate
le lettere Alfa e Omega
e l’anno corrente.
CERO
E presente
sull’altare ed è
sempre acceso
durante le
Celebrazioni
Eucaristiche.
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Dizionario del Ministrante