C come coraggio Non avere paura di quello che gli altri pensano di te, se sbaglierai o farai figuracce. Gioisci, piuttosto, del fatto che Gesù, un giorno, ti dirà grazie di essergli stato così vicino e di averLo aiutato ad incontrare tante persone. calice Calice E’ un vaso sacro che nel sacrificio eucaristico riceve il vino destinato a diventare il sangue di Cristo. Questa coppa è sempre di materia preziosa e nobile. Il calice viene benedetto dal Vescovo o anche da un sacerdote con un rito particolare. Camice Veste bianca che arriva fino ai piedi, di solito fermata ai fianchi dal cingolo. La si indossa per la S. Messa e per le celebrazioni liturgiche più importanti. Campanello Lo si usa per indicare all’assemblea il momento dell’elevazione e della consacrazione nella Messa. All’inizio della celebrazione si usa invece il campanello a muro posto alla porta della sacrestia: serve per avvisare l’assemblea che la celebrazione ha inizio. 1 Casula Vestito ampio a forma di mantello con una sola apertura sulla sommità per introdurvi il capo. E’ di vari colori: bianca, rossa, verde, viola o nera. Viene indossata dal sacerdote per la celebrazione della Messa. Rivestendo la casula, il sacerdote “indossa” Cristo, nella cui Persona si appresta ad agire. Cero pasquale Il cero è semplicemente una candela di grosse dimensioni. Il cero viene benedetto durante la Veglia Pasquale. Lo si mette accanto all’altare durante il tempo pasquale e si espone in occasione del conferimento del Battesimo e delle esequie. Simboleggia il Cristo risorto e la sua vittoria sulla morte. Cingolo E’ il cordone che cinge i fianchi del sacerdote dopo che ha indossato il camice. Collettario E’ un libro che raccoglie delle Orazioni che si usano in diverse occasioni li 2 turgiche. Soprattutto lo si usa per la Benedizione Eucaristica. Colori liturgici La differenza di colore dei paramenti serve ad esprimere in modo visibile la caratteristica particolare dei misteri che vengono celebrati nei vari periodi dell’Anno Liturgico. Il bianco Si usa nel periodo pasquale e in quello natalizio; nelle feste del Signore, della Madonna, degli angeli e dei santi non martiri. Evoca la purezza, la gioia, la luce e lo splendore di tutto ciò che riguarda Dio. Il rosso Evoca il sangue e il fuoco. E’ usato nella Domenica delle Pal- me, nel Venerdì Santo, nella Pentecoste, durante le feste degli Evangelisti, Apostoli, dei santi martiri e nella festa dell’esaltazione della Santa Croce. E’ simbolo dello Spirito Santo e del suo dono d’amore che rende capaci di testimoniare la propria fede sino la martirio. Il verde Si usa nel tempo ordinario, cioè dal Battesimo di Gesù alla Quaresima e da Pentecoste all’Avvento. Simboleggia la Chiesa appena sorta e l’inizio di una vita nuova ancora verdeggiante. Il viola E’ il colore dei tempi di penitenza: Avvento e Quaresima; è u- sato anche negli Uffici e nella Messa dei defunti. L’oro Si usa durante le solennità per sottolineare l’importanza della ce- lebrazione. Il rosa Compare solamente due volte nell’Anno Liturgico: la terza do- menica dell’Avvento e la quarta domenica di Quaresima. Evoca la gioia per la vicinanza di Gesù e definisce un periodo di pausa nel rigore penitenziale. Il nero E’ poco usato e solo nella Messa dei defunti. 3 Continenza o velo omerale Detta anche “velo omerale”, è una stoffa bianca che il sacerdote indossa sopra il piviale in occasione della benedizione Eucaristica. Corporale E’ una tela quadrata, inamidata, che si stende al centro dell’altare prima di deporvi i vasi sacri. Croce Sopra o vicino ad ogni altare c’è sempre una croce: è il simbolo della nostra redenzione, della nostra salvezza. Su di essa Gesù ci ha donato la vita e ha vinto la morte. La croce “astile” (posta cioè sull’asta) viene adoperata nelle processioni e viene incensata in segno di rispetto. Vocabolario liturgico tratto dal libro “Il manuale del chierichetto” Edizioni FdA 4