Istituto Professionale “L. Einaudi – Lodi” Realizzato da Casanova Federica, Calvi Laura, Oddo Alexandra LA BIOGRAFIA Barbara McClintock nacque il 16 giugno 1902 a Hartford, nel Connecticut. La sua famiglia è una dei primi emigranti giunti in America dall'Inghilterra nel 1620 sulla nave che portava questo nome. Dopo la prima guerra mondiale studiò citologia, genetica e zoologia a New York. Sviluppò una nuova tecnica di colorazione mediante la quale era possibile rendere visibili i diversi cromosomi del mais, utilizzandoli per studi citogenetici; si laureò nel 1925 con una tesi di botanica. Dal 1929 al 1931 fornì, la prova che i geni si trovano realmente sui cromosomi, basata sulla scoperta che lo scambio di informazione genetica può essere accompagnato da uno scambio di frammenti dei cromosomi stessi. In tal modo Barbara McClintock aveva fondato la genetica cellulare. Questi risultati vennero presentati al "VI Congresso internazionale di genetica" ad Ithaca nel 1932 ed ottennero un grande riconoscimento. In quanto anche negli Stati Uniti, nel campo della ricerca, le donne non avevano alcuna possibilità di ottenere incarichi ufficiali presso le università. Barbara McClintock si dedicò alla ricerca, lavorando in diversi laboratori, in posizioni precarie; continuò a coltivare e ad analizzare le sue piante di mais, scoprendo i "cromosomi ad anello" e il punto dell'organizzazione del nucleo nella cellula. Questa modalità è stata definita da Evelyn Fox Keller, l'esponente di maggior spicco nell'ambito dell'epistemologia femminista, "sintonia con l'organismo". Dopo un posto da professore incaricato presso un’ Università, ottenne un impiego in un laboratorio, a New York, dove si dedicò alla sua ricerca. Venne eletta membro della National Accademy of Sciences e nel 1945 divenne la prima donna presidente della Società Americana di genetica. Insieme ad una collega: Evelyn Witkin, spiegò il fenomeno dei "jumping genes", i "geni che saltano". Barbara McClintock scoprì, dopo 6 anni di studi sulla colorazione delle foglie delle piante di mais, che era possibile "attivare o disattivare" i geni che ne erano responsabili , provando così l'esistenza di geni con funzione di controllo sull'attività di altri geni, in grado di cambiare proprietà "saltando" all'interno di un cromosoma o tra cromosomi diversi. Quando presentò questa ricerca del 1951 ebbe delle difficoltà, poiché le sue scoperte mettevano in discussione le teorie della genetica classica secondo cui i geni erano le unità immutabili dell'ereditarietà. Barbara McClintock affermava, che il codice genetico di un organismo è un elemento flessibile e dinamico stimolato dall'ambiente circostante. In quel periodo l'interesse della ricerca biologica riguardava altri settori, come ad esempio la genetica batteriologica e molecolare, così che predominava una visione fisica delle molecole. In quel periodo l'interesse della ricerca biologica riguardava altri settori, come la genetica batteriologica e molecolare, così che predominava una visione fisica delle molecole. Nel 1983 l'attività di Barbara McClintock fu coronata dall'assegnazione del Premio Nobel per la medicina. È stata l'unica donna a ricevere questo riconoscimento grazie ad un lavoro svolto completamente da sola. Morì a Long Island, all'età di 90 anni. COMMENTO PERSONALE Barbara McClintok, a differenza delle altre scienziate, studiò la medicina più precisamente, citologia, genetica, e zoologia; sviluppò una nuova tecnica di colorazione, mediante il quale era possibile rendere visibile i, diversi cromosomi del mais, potendoli così utilizzare per studi citogenetici. In tal modo Barbara McClintock fondò la genetica cellulare. E per questa attività nel 1983 fu coronata dall'assegnazione del premio Nobel per la medicina.