RUOLO DEL LANIFICIO
A CARIGNANO
Nella seconda metà del 1800 Carignano vede perdere la
propria importanza come centro di transito delle merci, anche
a causa della nuova linea ferroviaria Torino-Savigliano-Cuneo,
che lascia la città fuori da ogni scalo ferroviario. Tale
condizione è descritta in alcune annotazioni di esattori del
Dazio Consumo di Carignano nel 1880, nel 1884 (si parla di
calo di prodotti agricoli e di emigrazione) e nel 1891
(diminuzione di transito) (1).
Solo nel 1881 Carignano si vede unita a Torino dal “tramvay”,
principale collegamento fino al secondo dopoguerra. La linea
tranviaria Torino-Carignano-Carmagnola e Carignano-Moretta
fu inaugurata il 14 agosto 1881(2).
La mancanza di prospettive di sviluppo veniva già
sottolineata dal Sindaco Mola nel documento di risposta
all’”Inchiesta sul lavoro industriale delle donne e dei
fanciulli” del 1876, in cui auspicava la possibilità, per gli
operai “della provincia”, di frequentare, dopo “le quattro
classi elementari” un anno di scuola d’applicazione di
Torino, dal momento che “nei piccoli centri l’operaio non
può usufruire di tale beneficio”. Il Sindaco dichiarava
inoltre che “la popolazione povera che trae il suo
sostenimento dal lavoro nelle fabbriche, puossi calcolare
a 150 tra maschi e femmine”. L’insediamento del lanificio
Bona & Delleani nel 1888 è dunque, per Carignano,
un’occasione di sviluppo economico (450 occupati già nel
1891) e di trasformazione che modificherà il tessuto
sociale e inciderà sullo sviluppo edilizio.
(1)”Carignano: Appunti per una lettura della città”, vol. IV, pag. 250.
(2)”Carignano: Appunti per una lettura della città”, vol. II, pag. 203.
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