Itinerari proposti nel 2010 dall’Associazione Progetto Cultura e Turismo ITINERARI LEGATI AL 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA I percorsi di visita permettono di conoscere in modo compiuto la lunga Storia della dinastia sabauda (in particolare quella dei Savoia-Carignano, dal 1831 re di Sardegna e dal 1861 re d’Italia), attraverso i monumenti del territorio carignanese, già nel XIII secolo possedimento dei Savoia. ITINERARIO n. 1 Hinc Fides – itinerari sabaudi a Carignano e Virle Piemonte (itinerario di una intera giornata) L’itinerario si inserisce all’interno dei percorsi legati al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Per comprendere meglio la Storia risorgimentale, è necessario approfondire le vicende della dinastia sabauda nel lungo cammino che porterà i Savoia a dominare prima sul Piemonte, poi sulla penisola. Carignano è stata per secoli legata alla Storia dinastica dei Savoia, sin dal XIII secolo, quando per la prima volta Tommaso I si affacciò sulla pianura a sud di Torino con prepotenza ma anche utilizzando le armi della diplomazia. Nell’itinerario rivivranno le vicende di molti principi di Casa Savoia, collegandoli ai grandi monumenti medioevali e barocchi che arricchirono nei secoli Carignano. Il percorso sarà centrato soprattutto sulle figure di Tommaso I e Pietro II, di Carlo I e della moglie Bianca Paleologo, di Carlo II e di Tommaso Francesco, primo principe del ramo Savoia-Carignano, giungendo sino alle soglie della seconda guerra d’indipendenza, con la morte di Carlo Alberto Savoia-Carignano e il solenne rito funebre celebrato nell’imponente Chiesa parrocchiale, eretta a maggior gloria di Dio ma anche dei re di Sardegna. L’itinerario permetterà di visitare alcuni monumenti legati alla storia sabauda: la torre civica (1229) e i resti dei bastioni cinquecenteschi progettati da Ascanio Vittozzi; la chiesa di S. Maria delle Grazie, con la lapide tombale di Libera Portoneri, amante del duca Filippo II di Savoia-Bresse e la tomba di Bianca di Monferrato, moglie del duca Carlo I; il Duomo, eretto con il progetto di Benedetto Alfieri, architetto del re Carlo Emanuele III; dall’esterno, una piacevole passeggiata unirà i grandi palazzi della nobiltà di servizio dei Savoia: i Portoneri, i Morra di S. Martino, i Vivalda di Castellino, i Grimaldi, i Provana, i Mola di Larissè. Nel pomeriggio, ci si sposterà nella campagna, per ammirare il capolavoro giovanile dell’arch. Bernardo Antonio Vittone, ossia la cappella del Valinotto, vero manifesto della Controriforma fortemente voluta dai Savoia nelle loro terre, per arginare “l’heresia” protestante. Per concludere, il piccolo comune di Virle Piemonte, coi suoi palazzi del XVII e XVIII secolo, già proprietà dei Piossasco di None e dei Romagnano, accoglierà i visitatori; la nobiltà di servizio della Casa regnante, ricca di proprietà e di mezzi finanziari, riuscì a far erigere splendide dimore, ancora oggi vanto di una terra non avara di sorprese: qui la committenza generosa del principe Emanuele Filiberto SavoiaCarignano permetterà di ammirare la cantoria e il pulpito già nella chiesa conventuale di S. Chiara in Carignano. L’itinerario può svolgersi anche in caso di cattivo tempo. Nel percorso sono previste alcune pause, per colazione in bar e degustazione di vini piemontesi e prodotti locali in un negozio di Carignano. Pranzo in trattoria di Carignano (menu e prezzo ancora da fissare) Ritrovo a Carignano in piazza Savoia h. 8,30. Fine dell’itinerario prevista per le h. 18,30 circa Guide volontarie messe a disposizione dell’Associazione Progetto cultura e Turismo. Possibilità di acquisto opuscoli e libri prodotti dall’Associazione. Richiesta una offerta all’Associazione per spese di segreteria (offerta libera, con rilascio di ricevuta) ITINERARIO n. 2 Theatrum Sabaudiae – Itinerari sabaudi a Carignano e Lombriasco (itinerario di una intera giornata) Questo itinerario completa il precedente, permettendo la conoscenza della presenza sabauda in Carignano e nel territorio. Dopo la visita al Duomo, capolavoro assoluto dell’architetto Benedetto Alfieri (luogo ricco di reminiscenze legate alla dinastia, da Carlo Emanuele III a Carlo Alberto, alla nobiltà di servizio della corte) e la visita ad un ambiente di solito non accessibile (lapide del senatore Perachino, legato alla lotta sabauda contro i Valdesi), l’itinerario porta alla Chiesa conventuale di San Giuseppe, luogo di reclusione – per un breve periodo – della marchesa di Spigno, moglie morganatica del re Vittorio Amedeo II. L’itinerario permetterà inoltre la visita del Regio Ospizio di Carità, ricco scrigno di opere d’arte settecentesca (pale d’altare, tronetto d’altare di Pietro Piffetti, paliotto ricamato), racchiuso nella splendida architettura di Bernardo Antonio Vittone. Qui sarà rievocato l’editto di Vittorio Amedeo II, ancora duca di Savoia, reiterato una volta raggiunta la dignità regia, per ospitare i poveri mendici dello Stato. Una breve visita al centro storico medioevale, consentirà al turista di conoscere le dimore signorili di alcune delle maggiori casate del ducato sabaudo: dai Grimaldi ai Provana, dai Romagnano ai Vivalda di Castellino, ai Savoia-Tenda: di quest’ultima famiglia, sarà possibile vedere dall’esterno il palazzo attribuito a Renato di savoia, figlio illegittimo di Filippo di Bresse, duca di Savoia dal 1494, e di Libera Portoneri, nobildonna carignanese. Nel pomeriggio, ci si sposterà nella campagna, per ammirare il capolavoro giovanile dell’arch. Bernardo Antonio Vittone, ossia la cappella del Valinotto, vero manifesto della Controriforma fortemente voluta dai Savoia nelle loro terre, per arginare “l’heresia” protestante. Il viaggio si concluderà a Lombriasco, feudo della potente famiglia dei Da Ponte. La parrocchiale rappresenta un unicum nella campagna a sud di Torino, per le sue interessanti decorazioni neoclassiche e stile Impero. Qui saranno rievocate le vicende legate a don Matteo Losana, prevosto dal 1787 al 1833, che aderì alle idee della rivoluzione francese e per questo fu imprigionato dai Savoia nella fortezza di Verrua; liberato dopo la vittoria di Napoleone a Marengo e tornato in Lombriasco dove fu accolto da vive manifestazioni di stima e affetto, intraprese un vasto intervento di rinnovamento delle decorazioni e degli arredi sacri. L’itinerario può svolgersi anche in caso di cattivo tempo. Nel percorso sono previste alcune pause, per colazione in bar e degustazione di prodotti locali in un negozio di Carignano. Pranzo in trattoria di Carignano (menu e prezzo ancora da fissare) Ritrovo a Carignano in piazza Savoia h. 8,30. Fine dell’itinerario prevista per le h. 18,30 circa Guide volontarie messe a disposizione dell’Associazione Progetto cultura e Turismo. Possibilità di acquisto opuscoli e libri prodotti dall’Associazione. Richiesta una offerta all’Associazione per spese di segreteria (offerta libera, con rilascio di ricevuta) ITINERARIO N. 3 LA CONTRORIFORMA A CARIGNANO e a LOMBRIASCO: architettura, devozione e cultura popolare (itinerario di una intera giornata) L’itinerario del 2010 permetterà di conoscere a fondo gli effetti della Controriforma su un piccolo borgo dalle tradizioni ancora medioevali. La trasformazione dell’abitato in una splendida Città barocca è conseguenza anche del nuovo vento che spirò in Piemonte dopo il Concilio di Trento. Le chiese furono rimodellate o ricostruite secondo nuovi dettami architettonici, consoni alle regole tridentine che pretendevano una nuova centralità della Fede cattolica. In questo contesto, convissero comunque antiche tradizioni, devozioni e culti, che il nuovo ordine cercò di incanalare con la repressione o con la ragione: in questo contesto troveranno spazio le narrazioni relative al famoso “ballo delle monache” che rischiò di far decapitare una allegra brigata di giovani nobili in pieno carnevale, ai processi ai Valdesi, che in Carignano erano quasi esclusivamente rappresentati dall’alta borghesia e dalla nobiltà. Devozioni vecchie e nuove trovarono posto nelle chiese cittadine, a circondare l’altare maggiore, concepito come il punto di fuga delle prospettive della religione cattolica. Sparirono affreschi ritenuti licenziosi mentre nuove pitture celebrarono – attraverso la rappresentazione della S. Sindone – la nuovissima trasformazione di Torino in capitale degli Stati sabaudi. L’itinerario permetterà la visita di alcuni dei maggiori monumenti della Città di Carignano, prediligendo la descrizione delle architetture e del ricco apparato decorativo, non tralasciando, nel percorso, affreschi ed edicole devozionali (soprattutto alcuni dipinti che rappresentano il Sacro Lino). Sarà possibile anche accedere ad ambienti di solito esclusi dalla visita nel Duomo e in altre Chiese, legati all’itinerario controriformistico. Nel pomeriggio, la visita si concentrerà sul patrimonio artistico di Lombriasco, piccolo comune a sud di Carignano: qui si evidenzierà la persistenza, ancora in pieno ‘800, di devozioni locali, quelle stesse che la Chiesa per secoli ha cercato di controllare. In una chiesa di provincia, fortemente legata alla nobiltà e ai nuovi ideali del neoclassicismo e dell’impero napoleonico, ritroveremo la sopravvivenza di devozioni mutuate dal medioevo (quali la Festa della Rosiera) pur se reinventate nel 1825 dalla contessa Ortensia Gras de Preville. Inoltre, nelle pale d’altare della chiesa parrocchiale di Lombriasco, provenienti anche da altri edifici religiosi, sarà possibile ritrovare un buon riassunto dell’arte controriformista applicata nelle province sabaude a sud della capitale. L’itinerario può svolgersi anche in caso di cattivo tempo. Nel percorso sono previste alcune pause, per colazione in bar e degustazione di prodotti locali in un negozio di Carignano. Pranzo in trattoria di Carignano (menu e prezzo ancora da fissare) Ritrovo a Carignano in piazza Savoia h. 8,30. Fine dell’itinerario prevista per le h. 18,30 circa Guide volontarie messe a disposizione dell’Associazione Progetto cultura e Turismo. Possibilità di acquisto opuscoli e libri prodotti dall’Associazione. Richiesta una offerta all’Associazione per spese di segreteria (offerta libera, con rilascio di ricevuta) ITINERARIO N. 4 La Pieve di San Giovanni a Piobesi Torinese: un viaggio a ritroso nel tempo (itinerario di un’ora e mezza) La pieve di Piobesi è uno dei più importanti monumenti romanici della Provincia di Torino. Risale probabilmente all’XI secolo, ma conserva tracce di un precedente edificio religioso del V-VII secolo. Costruita con mattoni, ciottoli e parte di materiale di spoglio di edifici romani tardo imperiali, la chiesa racchiude interessanti cicli affrescati che datano dall’XI al XVII secolo. L’itinerario può svolgersi anche in caso di cattivo tempo. Se richiesto, è possibile un breve percorso nel centro storico, che comprende la chiesa parrocchiale (XX secolo, con altari e pale d’altare del XVII-XIX secolo), il giardino e la torre del castello, la biblioteca civica (allocata nel castello, con cappella ottocentesca e altare del XVII sec.), le caseforti e gli edifici borghesi del XV sec. Guide volontarie messe a disposizione dell’Associazione Progetto cultura e Turismo. Possibilità di acquisto opuscoli e libri prodotti dall’Associazione. Richiesta una offerta all’Associazione per spese di segreteria (offerta libera, con rilascio di ricevuta) Per prenotare le visite guidate, telefonare al n. 338-1452945 (Paolo Castagno) con almeno due settimane di anticipo [email protected] Progetto LA CITTA’ DEL PRINCIPE La campagna a sud di Torino riserva al visitatore delle interessanti sorprese, legate soprattutto alla presenza di monumenti di notevole interesse e a una forte presenza di tradizioni popolari che spesso risale al medioevo. La tradizione essenzialmente rurale dei comuni di Carignano, Castagnole Piemonte, Piobesi Torinese, Osasio, Vinovo e Virle Piemonte non deve ingannare: nobili ed ecclesiastici hanno lasciato in eredità importanti esempi di arte medioevale e barocca, tanto che in qualche caso i percorsi d’Arte non hanno nulla da invidiare alle grandi capitali. Con la concessione del titolo di Principe a Tommaso di Savoia (1621), e di quello di Città (1683), Carignano ottiene il riconoscimento per la fedeltà alla Casa regnante. Inizia un’epoca di grandi mutamenti urbanistici, che trasformeranno un borgo medioevale in una splendida Città barocca. Gli architetti che operarono in Carignano, poterono esercitare la loro opera anche nei Comuni vicini, determinando la nascita di un substrato artistico uniforme. È quindi possibile scoprire percorsi singolari ed itinerari inconsueti, all’interno di borghi di antica fondazione, che hanno saputo conservare intatta la propria struttura urbana. Palazzi nobiliari, castelli, chiese e cappelle, cortili, vie e piazze possono raccontare la storia quotidiana dei loro abitanti, ma pure narrare episodi della grande Storia: re ed imperatori, papi e vescovi, cavalieri e illustri personaggi qui hanno sostato, lasciando in qualche caso tracce e testimonianze degne di nota. Questo gran patrimonio d’Arte è visitabile, grazie all’impegno delle Amministrazioni comunali, dei parroci, dei sacerdoti, di enti, associazioni e privati. Con il progetto “La Città del Principe”, in gran parte finanziato dalla Regione Piemonte, l’associazione “Progetto Cultura e Turismo Onlus” di Carignano accoglierà i turisti che vorranno conoscere i percorsi d’arte, elaborati e presentati da volontari. Il progetto “La Città del Principe” si pone l’obiettivo di far conoscere un territorio di grande interesse storico, artistico ed ambientale, aprendo le porte di monumenti solitamente inaccessibili, attraverso un accordo raggiunto dall’Associazione con sei Comuni della pianura a sud di Torino. La mutazione della domanda turistica si orienta oggi verso forme di “mobilità conoscitiva”, mosse da crescenti bisogni di libertà e di cultura, con il recupero, all’interno della vacanza, di uno spazio fisico di contatto con l’ambiente, l’aria aperta, la memoria delle tradizioni, l’identità e le culture locali. Il turismo proposto dall’Associazione Progetto Cultura e Turismo Onlus è un turismo quieto, vissuto ai ritmi della passeggiata, per la scoperta di luoghi e tradizioni gastronomiche, ma anche di manifestazioni e curiosità: un turismo, quindi, ecocompatibile. L’Associazione “Progetto Cultura e Turismo – Carignano – Onlus”