L’amore …. Molto spesso ai ragazzi compresi tra i 14 e i 16 anni, nella fase adolescenziale, capita di innamorarsi …. Quando si è “attratti” da una persona non si capisce più nulla, si fa di tutto per farsi notare e per farsi piacere da colui o colei che ci ha rapito il cuore. I grandi pensano che non è possibile innamorarsi seriamente a questa età, perché siamo troppo giovani e ingenui per capire cos’ è il vero amore, quindi prendono i nostri periodi neri, in cui siamo nervosi o tristi e le nostre lacrime sprecate, come se fossero fesserie, senza valore. Ma sapete che vi dico? Da una parte potrebbero anche aver ragione, ma dall’altra, hanno torto. A noi ragazzi oggi come oggi quando ci innamoriamo di una persona sembra di stare in paradiso, non esiste nessun altro oltre alla persona che amiamo, non ci importa del parere degli altri perché noi siamo innamorati e nessuno ci potrà mai fermare. L’amore è una favola, che viviamo giorno per giorno, non sappiamo mai come finirà, bisogna solo viverlo. La cosa che a noi ragazzi spaventa e preoccupa è il fatto che prima o poi questa favola dovrà finire, bene o male. Quando questo sogno finisce male per noi ragazzi è la fine, è come se ci fosse caduto il mondo addosso. L’amore ci rende lunatici, un attimo prima siamo le persone più felici su questa terra e ci sentiamo amati, ma un secondo dopo siamo le persone più tristi al mondo, senza più nessuno che ci ami e ci faccia sentire importanti. La poesia esprime bene le emozioni dell’animo umano. L’amore è un argomento che ha sempre intrigato poeti e cantanti. Un poeta molto conosciuto è Jacques Prévert, con la sua poesia “i ragazzi che si amano”. Jacqes Prévert era definito un poeta “popolare”, sapeva cogliere attimi di vita cittadina, che riproduce nelle sue poesie con un linguaggio anticonvenzionale. Ha uno stile “parlato” proprio di chi, come disse un critico, “scrive come si parla camminando”. I ragazzi che si amano I ragazzi che si amano si baciano In piedi contro le porte della notte I passanti che passano se li segnano al dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno E se qualcosa trema nella notte Non sono loro ma la loro ombra Per far rabbia ai passanti Per far rabbia disprezzo invidia riso I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Sono altrove lontano più lontano della notte Più in alto del giorno Nella luce accecante del loro primo amore. Jacques Prévert Realizzato da: Cristina Fanzecco