BUONE PRASSI PER
L’INTEGRAZIONE
La risorsa compagni
Imparare ad imparare
la storia di S.
Situazione iniziale
• Scuola primaria del Circolo Didattico di Feltre
• Classe seconda con due nuovi alunni, entrambi con
disabilita’
Disabilità
comportamentale,
proveniente da altra
scuola
Disabilità lieve,
non ammesso alla
classe terza
Problemi cognitivi
problematiche emotive
Disagio:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Bocciatura
Divario notevole dai compagni
Comportamenti problematici/iperattività
Atteggiamenti di isolamento e distacco dall’ambiente
circostante
Rifiuto del compito/scuola:
•
Partecipazione solo alle attività orali
•
Posticipazione del compito/comportamenti
diversivi nelle attività a tavolino
Imitazione dei compagni/attenzione alle loro prestazioni e
tentativo di ripetizione
Si concorda di sospendere l’assegnazione dei compiti a casa
per alleggerire i vissuti negativi di S. verso la scuola
Punti di forza
1. Interessi :
∙ Scelta dell’argomento dell’attività
. Gratificazione finale all’impegno
2. Volontà di riuscita:
•
visibilità per gli altri
3. Memoria /attenzione
4. Ricerca dell’interazione con i compagni
5. Classe:
•
•
•
N° limitato
> bambine
Amicizia/disponibilità
INSEGNANTI
• Disponibilità relazionale
• Tolleranza per comportamenti / rumori /prestiti:
•
•
•
•
Ricerca del lato umoristico
Coinvolgimento nella situazione
Ripresa severa
Uscita a tempo
• Attenzione alle proposte di lavoro per coinvolgere
• Lezione aperta (alle modifiche, alle interruzioni)
• Tolleranza per voci/rumori/spostamenti
Attività
Con S.
• Creare motivazione
• Finalizzare l’applicazione
nello studio con obiettivi
verbalizzati e concordati a
lungo e medio termine
Coinvolgimento compagni
• Motivare il lavoro con S.
valorizzando il contributo di
ognuno
• Verbalizzare gli obiettivi per
S. e ciò che la gratifica
• Verbalizzare l’importanza
della loro attivazione: sono
importanti per far crescere
S.
attività
Lettura
• PC
“Le storie di
Zia Lara”
in coppia
• lettura di verifica ai compagni
CARTELLONE
DATA
DISEGNI
disegni negativi
non incollati
CONSEGNE
OSSERVAZIONI
• Si stimolano i compagni a
valutare non la
simpatia/antipatia di S., ma
il suo impegno nel compito
• Si stimolano i compagni a
considerare metro di
valutazione non la loro
attuale scorrevolezza nella
lettura, ma il confronto con
le modalità precedenti
• Specificazione e abbellimento del
disegno per segnalare il maggiore
impegno nell’esecuzione del
compito
• Confronto tra compagni per il
reciproco impegno nel gratificare
S.
• Confronto sull’evoluzione di S. dal
numero giornaliero di disegni
• Curiosità dei compagni verso le
storie e i personaggi
• Rito del foglietto
• Passaggio
dall’immagine
al
numero come gratificazione (solo
n° positivi: 8 – 9 – 10)
• Cresce il numero degli zeri
RISULTATI
A breve termine
• Chiede spontaneamente di poter leggere ai compagni
• Diminuisce la posticipazione del compito
• Viene ridotta la frequenza delle gratificazioni: non sono più
finalità della lettura finalità diventa imparare a leggere
• Inizia a leggere durante la lettura collettiva: prima la sua
scheda poi parti sempre più estese del libro di testo
A lungo termine
• S. non inventa più durante la lettura
• Quando anticipa in modo errato la parola torna indietro
spontaneamente e rilegge
• Quando la decodifica non è immediata S. non rinuncia
MATEMATICA
Evoluzione positiva nella letto-scrittura
Lentezza e rifiuto nelle attività matematiche
Gare di operazioni
In coppia, a tempo
• Da 2 a 4 operazioni personalizzate
• Si incolla sul cartellone il foglio di chi ha vinto la gara
• La gara si fa dopo l’esecuzione delle normali attività
matematiche
• Partecipa alla gara con S. chi ha finito il compito, a
turno
CONTRO QUALCHE COMPAGNO S. PERDE LA GARA,
MA LA VOLTA SUCCESSIVA RIESCE A CONCENTRARSI DI PIU’ E A
VINCERE CONTRO QUALCUN ALTRO
•Riduce i tempi di svolgimento del compito
•Ottiene conferme sulle proprie capacità di riuscita
•Comincia a tollerare la frustrazione di perdere
•Spontaneamente si ripropone di vincere contro le
compagne che rappresentano per lei un modello
Scelte didattiche
• Far conoscere le regole che aiutano a concentrarsi (guardare il
foglio, iniziare al segnale convenuto, fermarsi per parlare solo al
punto stabilito, lavorare seguendo un ritmo verbale dato dall’ins..)
• Focalizzare l’attenzione su alcune modalità operative dei compagni
• Lettura senza immagini per favorire l’analisi percettiva delle parole
riducendo l’utilizzo di memoria visiva e uditiva
MODALITA’ OPERATIVE
In ambito educativo
• Verbalizzazione dei vissuti.
• Messa in evidenza delle evoluzioni positive, anche minime,
tralasciando il negativo.
• Attività di gruppo e di tutoring
MODALITA’ OPERATIVE
In ambito socializzante
• Coinvolgimento della classe informando sull’obiettivo
da raggiungere ed assegnando al gruppo un preciso
ruolo attivo.
• Osservazione dei compagni come modello operativo.
• Compagni uditori e soggetti gratificanti.
REPLICABILITA’
Dirigere l’interesse della classe verso l’attività del
compagno con disabilità rendendo il gruppo artefice di
cambiamento.
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La risorsa compagni