BancaSinaptica
foglio informativo a cura di Antonino Esposto & friends
del SAB
di Venezia – Via
Cappuccina, 9/g 30172 Mestre (VE) tel. 041987890 fax 041962880
Federazione Autonoma Bancari Italiani
[email protected] - [email protected] www.fabivenezia.it
Luglio 2011
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Giusto per ricordare che l’8 luglio scorso, dopo una trattativa dura e difficile durata
alcuni mesi, è stato raggiunto e sottoscritto un accordo di riforma del Fondo di
sostegno al reddito, che permette di mantenere questo nostro fondamentale ammor_
tizzatore sociale. E’ cambiata la denominazione nell’ attuale “Fondo di solidarietà
per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione
e del reddito del personale del credito”. La firma di questo importantissimo accordo
tra Sindacato e ABI mantiene la libertà del lavoratore interessato al pensionamento
o al prepensionamento, evitando l’introduzione dell’indennità di disoccupazione nel
nostro settore (che invece i banchieri volevano a spada tratta), che “…avrebbe dato
il via ad un sistema di licenziamenti penalizzanti per l’intera categoria, imponendo ine_
vitabilmente a 30mila lavoratori bancari italiani, quei 54 e 55enni con trent’anni di
contribuzione, il prepensionamento obbligatorio…” (dalle dichiarazioni di Lando
Sileoni – Segretario generale della FABI – nel comunicato stampa sull’accordo).
Altri punti salienti:
Viene mantenuta l’attuale previsione di erogazione con un massimo di 60 mesi (fino alla effettiva decorrenza delle finestre
pensionistiche, compreso le c.d. finestre) dell’assegno
L’assegno netto di sostegno al reddito viene ridotto dell’8% per redditi lordi fino a 38.000 euro, e dell’11% oltre i 38.000
Vengono disciplinati i contratti di solidarietà difensivi (riduzione dell’orario di lavoro) ed espansivi (atti a favorire l’occupazione
giovanile), su base volontaria
Viene istituita una commissione paritetica bilaterale, della durata di 6 mesi, con l’obiettivo di :
- approfondire i profili tra le prestazioni straordinarie del fondo e gli altri strumenti di sostegno previsti dalle legge e dal CCNL
- verificare gli effetti derivanti dall’applicazione del sistema di calcolo misto del sistema pensionistico sulla determinazione
dell’assegno di sostegno al reddito.
Per ulteriori approfondimenti, vedi il testo dell’accordo (www.fabi.it)
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Continuano ad essere difficili i
rapporti tra la Direzione Centrale
Risorse Umane di Montebelluna e
le OO.SS. Aziendali, a causa della
mancanza di un confronto serio
sul problema degli organici e dei
carichi di lavoro nelle
3 Direzioni Territoriali della banca.
Il comportamento dell’azienda
permane criticabile, irrispettoso,
e lesivo del rispetto di chi cerca un
confronto serio e costruttivo. Si
auspica un nuovo incontro (dopo i
precedenti del 24.6 e del 6.7) “ per
tentare di stringere verso
conclusioni che ci auguriamo
colgano le reali esigenze dei
colleghi per consentire a tutti di
lavorare con maggiore serenità
e minore stress”. (*)
(*) Dal comunicato sindacale congiunto
Dircredito – Fabi – Fisac – Uilca del 15.7
Ancora una volta, non c’è stata
condivisione tra OO.SS. e azienda sul
progetto di Sistema Incentivante 2011.
Da parte sindacale, si constata la
mancanza di quegli elementi oggettivi
e trasparenti su parametri e obiettivi
voluti dall’azienda (Core Tier > 7% e
Liquid Coverage Ratio > 100%), per
cui sembra che l’architettura del
sistema incentivante sia fatta apposta
per non permettere il raggiungimento
degli obiettivi. Il fatto stesso che negli
ultimi anni nulla di quanto programmato
sia stato poi erogato supporta questa
tesi (salvo i 4mln che l’Azienda ha
deciso di erogare come una tantum per
le migliori performance, con criteri e
parametri piuttosto discutibili….). Di
fatto, si è premiato chi fa pressioni
commerciali e non quelli che le
subiscono !
“Auspichiamo che l’incentivo torni
veramente ad essere uno strumento a
favore di coloro che quotidianamente
portano risultati concreti nell’interesse di
questa Azienda abbandonando l’attuale
logica che è demotivante per la
maggioranza dei colleghi”. (*)
Rimane fortemente critico nei
confronti dell’Azienda il giudizio
sul Piano Industriale 2011-2015.
Le risposte fornite alle OO.SS.
sulle – dovute – informazioni utili
a comprendere le reali ricadute
sui colleghi (ricordiamo tagli di
personale previsti entro il 2015
di 1.000 lavoratori), sono state
tali da non permettere una seria
valutazione complessiva del
progetto.
Restano particolarmente difficili le
condizioni operative, e aumenta
la demotivazione dei colleghi,
tuttora senza riconoscimento del
VAP (mentre il Management ha
già provveduto ad accantonare
suoi incentivi per il futuro…).
Il Sindacato non considera chiuso
il confronto sulla procedura per
il Piano Industriale e, “dopo il
Mese di agosto le OO.SS. hanno
previsto una tornata assembleare
nelle varie realtà del Gruppo UBI
per spiegare gli effetti del P.I. e
per affrontare il grave problema
del mancato pagamento del
Premio Aziendale”. (*)
(*) Dal comunicato sindacale del 14.7
(*) Dal comunicato sindacale congiunto
del 29.7
Martedì 26 luglio le OO.SS. hanno deciso di inviare a Federcasse la piattaforma rivendicativa unitaria per il rinnovo
del Contratto Nazionale del Credito Cooperativo, approvata a larghissima maggioranza dalle lavoratrici e dai lavoratori
(circa il 99% dei partecipanti alle assemblee).
Nonostante i tempi c’è stato il massimo impegno unitario per consentire la più ampia partecipazione dei lavori ed un
puntuale approfondimento della piattaforma, con l’obiettivo di raggiungere, nei tempi definiti, una soddisfacente
consultazione, lasciando anche la possibilità di tenere – nel mese di settembre – le ulteriori assemblee per l’illustrazione
dei temi della stessa piattaforma.
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(Tratto dal comunicato unitario del 29.07 delle Segreterie Nazionali Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sincra/Ugl – Uilca/Uil)
BCC/ ECCO LA NUOVA PIATTAFORMA CONTRATTUALE. FABI: CHIESTI UN AUMENTO ECONOMICO DEL
7,29% E PIU' WELFARE PER TUTTI
Aumenti economici del 7,29%, oltre a 1% di revisione della scala parametrale, per salvaguardare il potere d’acquisto
dei salari, partecipazione dei lavoratori alla governance delle banche e dunque ai risultati d’impresa, assunzioni a tempo
indeterminato di giovani con salario d’ingresso per favorire nuova occupazione stabile e di qualità e infine maggiori
stanziamenti nel welfare aziendale.
Queste, in estrema sintesi, le principali richieste avanzate dalla FABI e dagli altri sindacati nella nuova piattaforma contrattuale
del credito cooperativo, licenziata oggi e che nei prossimi giorni fino alla seconda decade di luglio sarà sottoposta all’approvazione dei circa 36mila dipendenti delle Bcc italiane, tramite assemblee per poi essere successivamente presentata a Federcasse.
I sindacati hanno chiesto per il triennio 2011-14 un aumento degli stipendi del 7,29%, più un 1% di revisione della scala
parametrale, sulla falsariga di quanto chiesto in Abi.
Gli incrementi sono legati alla recupero dell’inflazione dei tre anni precedenti e alla previsione inflativa per il triennio
prossimo.
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Ma sono stati richiesti maggiori investimenti sia nel Fondo pensione integrativo di settore sia nella Cassa mutua (la cassa
sanitaria del credito cooperativo), per garantire ai lavoratori un welfare aziendale più forte. È stata suggerita, poi, la creazione
ex novo di un circolo ricreativo a rete nazionale che offra a tutti i lavoratori contributi economici sulle spese di istruzione e
del tempo libero.
Dal punto di vista normativo, la FABI ha calcato l’accento sulla salvaguardia e sul pieno sviluppo delle peculiarità del modello
cooperativo, ribadendo la necessità che tutti i lavoratori diventino soci delle banche e possano così partecipare alla gestione
e ai risultati d’impresa.
Importante anche il capitolo relativo alle nuove assunzioni: è stata sottolineata a gran voce la necessità di contrastare l’utilizzo
improprio dei contratti precari.
I sindacati hanno quindi rivendicato nuove assunzioni a tempo indeterminato a fronte di una flessibilità inquadramentale
limitata nel tempo ma con la piena garanzia, per i neo-assunti, di poter fruire dei benefici previsti dai contratti di secondo livelli
(dai premi alla previdenza, alla sanità, alla tutela della mobilità, ecc.).
Infine chieste più regole anche per gli stage e l’apprendistato: i primi dovranno avere una durata limitata e prevedere un
rimborso spese e l’erogazione dei buoni pasto, mentre il secondo dovrà ridurre la sua durata massima da 4 a 2 anni.
“Questa”, commenta Luca Bertinotti, segretario nazionale FABI con delega al credito cooperativo, “è una piattaforma
contrattuale che esalta pienamente le specificità del settore, chiedendo maggiori investimenti nel welfare, già fiore all’occhiello
del sistema Bcc, e la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende e ai risultati d’impresa”.
“Ma oltre a ciò”, sottolinea il segretario nazionale FABI, “la piattaforma si pone l’obiettivo di ridurre le differenze retributive tra
lavoratori della vecchia guardia e quelli assunti dal 2001 in poi, che rappresentano attualmente il 38% della forza lavoro”.
Dal 2001 in poi le retribuzioni dei nuovi assunti nelle banche di credito cooperativo sono state, infatti, allineate alle tabelle Abi.
“Per attenuare questa differenza”, spiega Bertinotti, “abbiamo chiesto che i lavoratori più giovani vengano tutelati attraverso
maggiori contribuzioni in welfare e premi aziendali”.
Consulta la piattaforma: http://www.fabi.it/public/documenti/bcc/2011_06_30_cu_bcc_ccnl_piattaforma.pdf
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dalla BCE
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perde la mitica tripla A
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mondo
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pianeta
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Ma ……….!!
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