MY GENERATION edizione web del bimestrale d'informazione a cura del Coordinamento FABI Giovani - numero zero in attesa di registrazione Il bimestrale young di [email protected] a cura del Coordinamento FABI Giovani Una voce tutta nostra Attualità I giovani e la storia Musica & Concerti Suoni dolci & meno dolci 03EDITORIALE Una voce tutta nostra 04 ATTUALITà BANCARIA I giovani e la storia Lavorare in... Spagna 08 CERCA LAVORO 09SPORT Olimpiadi Roma 2020 Campionati Mondiali di Short Trach Junior. Sledge Hockey - Fantastica Italia. Slittino - Zoeggler,10 con lode! 11letteratura Il fenomeno "libertà" 13cinema Film di oggi e di ieri 14musica e concerti Suoni dolci e meno dolci 15web Banche e social networks 16 Diritto in pillole Il Contratto a tempo determinato 17arte Matisse, la seduzione di Michelangelo 18estero Madrid è un passo avanti Quattro salti in padella 21citazioni Direttore Responsabile Lando Maria Sileoni Capo Redattore Lodovico Antonini Comitato di Redazione Mattia Pari Francesca Azimonti Paolo Baldassarra Elisa Bianca Gallinaro Stefano Maini Bruno Marazzina Simona Misticoni Simona Ortolani Massimo Pellegrino Mirko Vigolo Collaboratori Flavia Gamberle Moby Dick Coraggio, ragazzi: la FABI è con voi ! M y Generation è la risposta a quanti pensano che il sindacato sia una fortezza inaccessibile ai giovani, un residuato del vecchio millennio, che tutela e dà la parola soltanto a lavoratori già garantiti e over 35. Per la FABI non è così. E l’iniziativa editoriale che vi presentiamo, autonomamente curata e gestita dal Coordinamento Giovani, è la dimostrazione che il nostro sindacato crede davvero nella capacità di elaborazione politica delle nuove generazioni e non ne ha per niente paura. Il nuovo bimestrale web dei Giovani FABI sarà il banco di prova per valorizzare le idee, le proposte e i talenti di tutti i nostri iscritti con meno di 35 anni, che rappresentano la categoria di lavoratori che più di tutte le altre sta pagando il caro prezzo della deregulation del mercato del lavoro e dello smantellamento del welfare. C’è chi li chiama “generazione tradita” o, “generazione Tuareg”, perché - come i popoli nomadi del Sahara - anche loro vivono in un “deserto”: quello della precarietà lavorativa ed esistenziale. Noi pensiamo che il primo passo per fare uscire i giovani da questa emergenza sia renderli protagonisti delle loro idee e, quindi, del loro futuro. My generation nasce con questa coraggiosa ambizione. Lando Maria Sileoni Segretario Generale FABI Hanno collaborato a questo numero: Marco Pezzella Fabio Mascagna Editing: Mariapaola Diversi Grafica di Copertina Silvia Catalucci Edizione web Marco Ammendola Impaginazione Majakovskij comunicazione E ditoriale di Mattia Pari Coordinatore Nazionale FABI Giovani Una voce tutta nostra U na voce tutta nostra in un Paese che parla molto dei giovani, ma che li ascolta poco. Il progetto si può sintetizzare così, con semplicità, perché non occorrono grandi parole neanche per raccontare gli obiettivi più ambiziosi. Queste pagine elettroniche viaggeranno nel web e saranno la testimonianza del nostro pensiero. Rappresenteranno lo strumento con il quale condivideremo idee ed interessi. Parleremo di grandi sistemi, di società, di lavoro, di persone, ma anche di sport, cinema, arte e musica. Parleremo di tutto, ma soprattutto lo faremo da giovani per i giovani. Perché la prospettiva non è una banalità e la realtà, per essere autentica, ha bisogno di tutte le visuali. Con questa consapevolezza la FABI ha istituito nel 2000 il Coordinamento Giovani e con la stessa convinzione propone oggi un giornale dedicato al mondo giovanile. Scriveremo senza compromessi, con la romantica presunzione e lo slancio ideale tipici della nostra età, perché questa finestra sul mondo nasce per voi e per noi ed è una straordinaria occasione che non ci faremo sfuggire. I giovani per i giovani, senza intermediari. Così ha voluto la FABI: solo voi e noi. Un filo diretto per raccontare il presente e immaginare il futuro. Pagine virtuali, quindi, come luogo d’incontro e confronto. Un’agorà dove tutti sono invitati e dove tutte le opinioni avranno cittadinanza. Affideremo alle parole e al web le nostre speranze e priorità; ci faremo carico di lottare per l’occupazione, continueremo a contrastare la precarietà, incoraggeremo forme di previdenza complementare e proseguiremo, in sintesi, tutti quei temi di cui la FABI in questi anni si è fatta carico. Tuttavia, lo faremo dalla prospettiva di chi è “oggetto in discussione”, di chi quei problemi li vive in prima persona. La nascita di questo giornale, alla vigilia del rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, è la dimostrazione più eloquente del ruolo che la nostra Organizzazione sindacale vuole dedicare ai giovani. E noi, di certo, non ci tireremo indietro. Insieme realizzeremo una rivoluzione pacifica, che ci darà voce, senza il bisogno di urlare per essere ascoltati, come troppo spesso i giovani sono costretti a fare. Perché il nostro sindacato ci ascolta e ci sostiene. Perché se è vero che saremo i protagonisti del futuro, è altrettanto vero che dobbiamo vivere nel presente. E nessuno ci può imporre il silenzio, se non quello intelligente dell’alternanza nel dialogo. Faremo un giornale magari dal sapore acre, forse un po’ acerbo ed imperfetto. Ma saremo pungenti quanto basta e, soprattutto, inguaribilmente veri. Buona lettura e buon lavoro Aprile / Maggio 2011 Editoriale 3 A ttualità I 4 A I STOR A L E I N A GIOV . più assicurare la Banca può o sociale paren to m u em ss n te e ono di un d unzione ch ss go l’a on , n i fa i an n che con il sidi an Oggi i giov a del basti pensare zz , ualche decina re le cu vo si re vo va fa ta a il 40% dello ente resen ica, la ticolarm sione sarà circ n in banca rapp om pe on la ec vo ti za u ez episce invece , cert contrib pensione perc posto di lavoro iglia, re- stema in m va fa a gi n og u i e h ir contratto precostru stipendio, (c tribuzione). Il possibilità di re a im lt e. d l’u el an gr tori in livelli %d ti e sognare in sono circa l’80 i nuovi lavora ze so ez es rt sp ce i te po es ra alizzare proget qu li ultimi anni, nti cario inquad al passato. il Nel corso deg nca sono assu riori rispetto ba fe in in i vi an ti plementare e u ov ib gi tr i e. Oggi ima di re videnza Com pr re P o e, i la on ar sc lo ec ri so pr state sradicat vo e ti ce fa Ci riman te con contrat cuni casi inve al determiin in e po ch m e, te prevalentemen on a to Fondo Pensi erazioni. ere un contrat i le giovani gen i. te avere e otten n en an m ti dano ai giovan or ol gi m e ag passar ta il do- m ani, tutti guar it ov sl gi a, i li d ig o m an nato, possono fa rl Tutti pa i, i progetti, la sso” Slittano i sogn sto di lavoro “fi po n u i d a rc a rice mani all’etern Q di Mirko Vigolo Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani. rre le basi di ccupati per po eo pr , ro tu fu che noi priper parlare del i troppo spesso os d n ca ti en im . un domani, d re il presente dobbiamo vive i ma motian , ti om za d iz el al d n ma sere pe es o on ev d on almente porre I giovani n si vogliono re se , . te en es pr ma FUTURO vati anche nel sa che si chia ca la el en qu m i d ta at le fondamenta disparità di tr inazioni, senza im cr stema sociale is d za n Se izzazioni sul si al n pe za n se to economico, AMENTE pen del Paese. potremo VER o, od m i. to an es ov i gi Solo in qu giovani e per di giovani, ai e ar rl pa e re sa Aprile / Maggio 2011 NI A PER I GIOVA RIMA LINE LA FABI IN P ppo UBI Paolo, dal Gru n Sa sa te In a i Gruppi Da Unicredit a questi grand d a, en Si i d i imi due Pasch corso degli ult al Monte dei el n li ca lo e ch e ban e alle altre a tante piccol FABI, insiem la el d o gn pe ti circa l’im stati stabilizza anni, grazie al o n so i, al ac d i sin organizzazion precari. i tività è da an ov 4000 gi enario di posi sc to es qu e ercato del Ricordiamo ch dell’attuale m o iv at eg n o st nte a il 30%. inserire nel co giovanile sfior e on zi pa cu oc dis lavoro, dove la attualità 5 A ttualità a n Spag … n i e r a r o v a L co rafie in bian g to fo : à it n i.. a ed opportu in forte cris o r Tra speranz o v la l e d mondo e nero di un 6 inaro, di Elisa Gall nale ecut ivo Naz io Es Componente ni va io G BI FA ono, a tal prop rti sociali han pa n o. e u L ic er to n ib iu se gg ra o del Pae sito del prin- sito, recentemente el ai iterranea, n n o ed ro at m gi ic n ed u e d no, olare Basta fare olo, la UGT, accordo con il Gover i un irresistidacato spagn n ni, che prevesi an le i espressione d pa 30 an ci ai ata ai giov ani fino Spagna ic la ov , po ed gi le d ta e vi on o zi it o la se sunzioni a tem bile spir le mete sott endere quan- de incentivi per as el pr d de m a ce n co u ac r i e pe ch rs , r fo è stata tutele pe lavoratori one o, zi at ti pa in u ol m cc m er a eo et d d i pr in la proultimi ann ro attraverso profonda sia preferite negli na. ondo del lavo ag prospet- to m a Sp al n ione la u az i el d d zz o ri ro a la ivi, rego nuper il futu at i d rm ai o fo giovani in cerc n i ia ca iz m st oc u am gr vorae trab ari renda gi one per chi la diLe informativ zi i: u il ib iib tr tiva, che mag n gu en co st se n so la co el d ni preente in duramente ni, ibuti nei 4 an meri chiaram tr an n o 35 co i eg titoli di studio o za pi tt n so im se n % va ente di u upazione al 33 ti, o semplicem ratori under cedenti. nostro socc vo el n la i e r ch che depe se % co e informativo, oltre il 40 o ol sc o. qualsiasi: tutt n pu ia l’o gg el N ratteente, scarse 30. disfazione le ca na può d so on an n Paese, tristem sp co se e n ae ve P io ri sc e un reale situaz do, si legge u ai È evidente ch Ma qual è la iche dell’accor rsi, se non dà st ri va lle so 20 solo il ri i d pensare lavo- stima interessante: nel 20 i a d à gnola oggi? it em il st ib si ss il e quai la po a colpito propri giovan el la- 15% di chi non ha specifich imd a ri La crisi ne h , rm ta fo ri en a ol n u un maniera vi e re, se struttura onali troverà economico in – come si legg di disoc- ra fiche professi re o li ta ss ot ta l ad su za i n (1 voro se percuotendos na misura piego. professtante crescita ndacale – alcu co si in to si e, l on za di come la su deln zi ia to u on en cupa en im im iv n st d te te ), n A ottata il co non lavora specifica per compresa e ad denn a re si to , spagnolo su 5 à an zi it qu al an r e on pe si one, bile per d’Europa to indispensa la disoccupazi e ed ic en 7 pl m 4, m to il più alto ru i se d st e ù o m pi am co ento omani. ani. Parli ro il proprio d do il licenziam a lipi pa ri iam d al riguarda i giov i e d re tr o te ol it et in rc m o one. E l’ese omico, dand milioni di pers rmini di rientare. econ m au ad a u imprese in te n le ti n al à co rt ti be pa u cc so lavorativa e ontare della giornata cercato di affr e a h on o zi u rn d ve go Il del la oriale. La crisi ha colpito il n una riforma imobilità territ ala situazione co st è e ch contratti è gest e ei d ce e n rt vi n pa co an gr sistema economico voro, che non primo Oggi nali, con rinagenzie interi contestata nel le te al en d m im ta ra e: u d or o, ta ater in maniera violenta, o addirittura ale dell’era Zap novi di giorni are un in sciopero gener ag m im lo ripercuotendosi sul bre. e anche so lo scorso settem ell’età pensiona- possibil ndizioni. co te es d qu to in en ro tasso di disoccupazione, Anche l’aum no bisogno di rto aiu- futu i spagnoli han i non ha di ce n an an ov e gi ch 67 I li a vo le cbi preo in costante crescita o ben consape le persistenti certezze e son puntae zo tato a sedare rr ar co m oc In ti i. al an av rnazion per guardare cupazioni inte g Moody’s , n ti i qualità. d ra i ro d a vo zi la re sul ala nota agen vr so g n ti ra ssato il infatti, ha abba S Aprile / Maggio 2011 attualità 7 C erca lavoro di Massimo Pellegrino Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Banca Mediolanum: ricerca in tutta Italia giovani da inserire nel ruolo di Family Banker. Toro Assicurazioni ricerca a Messina, giovani diplomati/laureati da inserire nei seguenti ruoli: Promotori Finanziari e Intermediari Assicurativi 8 Ina Assitalia a La Spezia l’opportunità di inserirsi con il ruolo di Consulente Assicurativo, chiedendo come requisito principale una età compresa tra i 20 ed i 30 anni. La stessa Società, a Torino e Cirie’ offre il ruolo di Consulente Previdenziale, mentre a Vicenza e a Mestre cerca Consulenti Commerciali Fire S.p.A. (Soc di recupero crediti) per la nuova apertura di una sede a Milazzo (ME), cerca Operatori di recupero crediti e Team Leader. S port di Stefano Maini Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Giovani atleti vincono L Olimpiadi, Roma 2020? a capitale si è candidata per le Olimpiadi, Roma 2020 ? La Capitale si è candidata per le Olimpiadi del 2020, quindi è stato definito il Comitato esecutivo con la presidenza di Mario Pescante e vice presidenti Alemanno (sindaco di Roma) e Petrucci presidente del Coni) Resta forte il problema dei finanziamenti: servono circa 10 miliardi. Ci auguriamo di poter trovare le risorse necessarie per rilanciare in modo forte l’immagine del nostro Aprile / Maggio 2011 paese e poter riuscire a dare una forte spinta al volano economico. Campionati MONDIALI di SHORT TRACH JUNIOR a giovane squadra femminile, composta da Ylenia Tota (16 anni !) Elena Viviani e le sorelle Martina ed Elena Valcepina, si è laureata Campione Mondiale, battendo le super favorite star di Canada, Cina e Corea. Così giovani e così forti le ragazze azzurre tengono alto l’onore e il prestigio dello sport in rosa italiano. L Sport 9 S port di Stefano Maini Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani SLEDGE HOCKEY Fantastica Italia La nazionale, nata soltanto sette anni fa, conquista il suo primo titolo continentale superando per 2-0 la Repubblica Ceca. a prima volta che in Italia si è parlato di sledge hockey è stato negli anni che hanno preceduto i Giochi Olimpici di Torino quando si è dovuto allestire dal nulla la Nazionale, messa in campo per la prima volta nel 2005 agli Europei, in cui finimmo ultimi subendo 56 reti senza segnarne una. Il CIP ( Comitato Italiano Paraolimpico) con entusiasmo ha voluto continuare, allestendo collegiali tecnici e ospitando formazioni europee in stage per far crescere l’esperienza dei giocatori e, finalmente, il sorprendente risultato è arrivato. Il vice capitano Gianluca Cavaliere, commenta così: “La partita più diffi- L "La finale con la Repubblica Ceca non dico che sia stata facile, ma ormai eravamo gasatissimi, già sicuri di una medaglia, quindi, abbiamo giocato tranquilli” 10 cile è stata la semifinale con la Norvegia, nessuno avrebbe scommesso su di noi. Avevano persino già affidato agli arbitri italiani la finalissima, dando per scontata la nostra sconfitta e, invece, abbiamo saputo ribaltare la situazione. La finale con la Repubblica Ceca non dico che sia stata facile, ma ormai eravamo gasatissimi, già sicuri di una medaglia, quindi, abbiamo giocato tranquilli”. Bravi ragazzi, avete dimostrato che la forza di volontà e l’abnegazione possono averla vinta anche sui pronostici sfavorevoli. Un bellissimo messaggio agli sport ricchi e famosi! SLITTINO - Zoeggler, 10 con lode! rmin nella stagione dei suoi 37 anni entra definitivamente nella leggenda dello slittino. Dopo aver conquistato il suo sesto titolo Mondiale, a fine gennaio, sulla più bella pista di slittino a Cesana Pariol (Italia), conquista anche la sua decima Coppa del Mondo e diventa il più vincente della storia! Il “cannibale” dello slittino ha pure raggiunto il record assoluto di 54 vittorie in Coppa del Mondo. Numeri incredibili per ogni sport. A L etteratura di Moby Dick Il fenomeno «Libertà» il nuovo romanzo di Jonathan Franzen "Libertà è un capolavoro del romanzo americano. Non si limita a raccontarci una storia avvincente: la profonda intelligenza morale del suo autore inonda di luce nuova il mondo che crediamo di conoscere". The New York Times Book Review C on Le correzioni, pubblicato negli Stati Uniti una settimana prima dell’undici settembre, Jonathan Franzen aveva già messo d’accordo gran parte di critica e pubblico, ma l’accoglienza riservata a Libertà ha il sapore della consacrazione. «Great American Novelist»: è la didascalia con cui Time accompagna la fotografia di Franzen sulla copertina del 23 agosto. Un riconoscimento, questo, che raramente tocca agli scrittori. «Se Libertà non è il Grande Romanzo Americano – rincara il Telegraph – onestamente non so cosa possa esserlo. La ragione per celebrarlo non è che fa qualcosa di nuovo, ma che fa qualcosa di antico, qualcosa che si credeva morto, e lo fa alla grande». Ma Franzen, pur essendo riuscito in quello che da tempo dichiarava come suo intento, tiene a una precisazione: «Del modello ottocentesco uso solo l’esperienza del romanzo che ti porta via da te, il desiderio di tornare a casa per riprenderlo. Ne abbiamo molto bisogno», dice in un’intervista sulvenerdì di Repubblica. E sottolinea: «Il lavoro preparatorio dei miei libri è concentrato sui temi di oggi». Un lavoro preparatorio che, nel caso di Libertà, è durato nove anni, una gestazione fatta di riflessioni e appunti e studi, di raccolta e orchestrazione, al termine della quale – dice la leggenda – Franzen avrebbe scritto senza interruzioni le seicento pagine del suo nuovo romanzo. I fatti, poi, stanno a dimostrare che forse non è andata proprio così, e che Franzen ha lavorato a lungo di cesello, intervenendo sulla trama e sui personaggi fino al momento della messa in stampa. Alcuni episodi hanno trasformato l’uscita di Libertà in un evento di costume: il primo reading del libro è stato annullato a causa del furto degli occhiali dell’autore, Obama è stato fotografato mentre inaugurava le sue vacanze con una copia del libro sottobraccio. E poi, naturalmente, il plauso unanime della critica, inclusa Michiko Kakutani, il critico più autorevole del New York Times, che era stata definita da Franzen come «la donna più stupida della città». Ma lei, alcuni anni dopo, non ha avuto problemi a definireLibertà «un esaltante capolavoro», impegnandosi in un lungo elogio alla maestria e all’intelligenza narrativa di Franzen. La Kakutani non è stata l’unica a mettere da parte orgoglio ed eventuali questioni personali a favore dell’amore per la letteratura di qualità: Oprah Winfrey, Aprile / Maggio 2011 letteratura 11 L etteratura nonostante il rifiuto di Franzen di partecipare al suoBook Club con Le correzioni (rifiuto seguito da aspre polemiche), ha rinnovato l’invito. E Franzen, questa volta, ha accettato. Può darsi che, come l’autore confida al venerdì, l’evoluzione della sua prosa – meno caustica, meno concentrata sull’effetto e sul sarcasmo – sia davvero «un resoconto di quello che è successo all’autore… E io, – ha detto Franzen, – non sono più incazzato». Ciò che è evidente, al di là dei sorrisi o delle critiche che episodi come questi possono strappare, è che Libertà è il grande romanzo di un grande autore. Jonathan Franzen raccoglie i cocci del Nuovo Sogno Americano, raccontando gli anni Duemila – quelli di Bush, di Enduring Freedom, delle lobby governative, dell'ecologia, dei trust-fund e dei quartieri che cambiano volto – attraverso l’esplorazione dei legami familiari, nostro malgrado (o per fortuna) indissolubili. In balia di un orizzonte su cui si scontrano dovere e desiderio, i personaggi di Franzen combattono una battaglia in cui tutti cercano il proprio posto e inseguono l'illusione di «sentirsi speciali», davvero. In prima linea 12 di Moby Dick troviamo Walter e Patty Berglund, con la loro famiglia colta, progressista, rispettosa dell'ambiente, ben inserita e benestante, ma azzoppata da dubbi e incidenti di percorso sempre più difficili da ignorare: la rivolta del figlio Joey – che va a vivere dai rozzi e repubblicanissimi vicini –, l'insoddisfazione di Patty – che da stella del basket universitario si vede tramutata in casalinga con troppo tempo a disposizione per rimuginare sul passato –, i compromessi che Walter si trova ad accettare – condannare una specie di uccellini blu all'estinzione o permettere che un'intera montagna venga sventrata? –, fino al complesso di inferiorità che un po' tutti nutrono verso il vecchio amico Richard Katz, fascinoso ma volubile musicista rock e terzo vertice di un triangolo rimasto, per anni, soltanto platonico. Jonathan Franzen intreccia il presente ai ricordi, il matrimonio alla politica, il desiderio di fuggire alla paura di deludere, e ci consegna all’esperienza di una verità agghiacciante: il raggiungimento del bene implica – sempre – l’attraversamento del male. E la moltiplicazione delle possibilità ha in sé il germe dell’angoscia: «se sono libero di scegliere, allora come devo vivere?» Letteratura "Libertà" Jonathan Franzen 2011 Supercoralli pp. VI - 626 € 22,00 ISBN 9788806191115 Traduzione di Silvia Pareschi C inema di Paolo Baldassarra Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Film da non perdere Un salto indietro di 74 anni ed eccoci al film “storico” di cui consigliamo la visione: "Tempi moderni" di Charlie Chaplin DI OGGI… Win-Win ll primo film che consigliamo di cercare nelle sale è “Win-Win” (regia di Jaap van Heusden - Olanda 2010, 83’). La pellicola si sviluppa attorno alle vicende di un signor “masticanumeri” (Oscar Van Rompey) che grazie alle sue capacità riesce a far realizzare ingenti profitti alla banca per la quale cura l’intermediazione mobiliare, ma questo impegno continuo, lo allontana da se stesso fino ai limiti dell’alienazione. Il sottotitolo di questo film è “BUY LOW SELL HIGH”, e per molti lettori di questo giornale ha un significato legato alla propria quotidiana attività lavorativa. Il film è abbastanza “di nicchia” e trovarlo nelle sale italiane Aprile / Maggio 2011 non sarà molto semplice; bisogna stare poi attenti a non confonderlo con “Win win”, commedia statunitense del 2011 presentato al Sundance festival e in uscita negli Stati Uniti proprio a marzo 2011. Questa insolita presenza in quasi contemporanea di due film con lo stesso titolo è uno stimolo ulteriore alla ricerca e alla visione del film. DI IERI… Tempi moderni Un salto indietro di 74 anni ed eccoci al film “storico” di cui raccomandiamo la visione: Tempi moderni (Modern times USA 1936, 87’). Scritto, interpretato, diretto e prodotto dal grandissimo Charlie Chaplin. In un mondo industriale che va sempre più meccanizzandosi, l’operaio Charlot alla catena di montaggio, perde la propria condizione di uomo alle prese con la macchina, dovendo assecondarne i ritmi sempre più disumani dovuti alla riduzione progressiva delle pause tra un turno e l’altro (ci ricorda qualche iniziativa di “illuminati” manager italiani contemporanei…). Diventa così, fagocitato dalle maglie della modernissima “macchina infernale”, parte dell’ingranaggio. Ricoverato forzatamente per problemi nervosi, dopo le dimissioni dall’ospedale s’imbatte in numerose altre disavventure, dall’arresto per l’aver capeggiato una manifestazione non autorizzata (cui non sapeva neppure di stare partecipando), alla libertà ottenuta per aver sventato una rivolta dei galeotti. Riacquisita la libertà, torna a impiegarsi in lavori occasionali, incontra una monella di cui s’innamora e, tra varie peripezie, finisce con l’intraprendere con lei, mano nella mano, il cammino verso nuove possibilità. La sconvolgente attualità di questo film ci deve spingere alla ricerca di un buon noleggiatore dove trovarne una copia. Cinema 13 M usica & concerti a cura di Bruno Marazzina Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Suoni dolci e meno dolci Jovanotti Ora (Universal 2011) Motörhead The Wörld is Yours (Emi 2010) D al rap alla samba,dal bossanova a sonorità africane,dalla dance a qualche riferimento anni '80,qualche "passo"di tango,per poi passare ad accenni medioevali e non solo. Lorenzo ama spaziare e sperimentare, mescolare generi musicali di tutte le latitudini senza mai perdere il suo stile unico ed inimitabile:il "megamix" è esplosivo. Poeta, pittore di parole,cantautore ormai raffinato e straordinario interprete vocale riesce sempre ad emozionare. D.J. nell'animo, ecclettico nello spirito. Punto di riferimento assoluto;da non perdere in concerto dove si trasformerà,come sempre,in "animale"da palco. Si balla,si viaggia,si pensa,si sogna,ci si commuove e si spera. Più disincantato ma sognatore,eterno pensiero positivo in continua evoluzione. Una marcia in più per questo doppio cd: lo definireste"pop"? Semplicemente Lorenzo-Jovanotti! P er chi non ci credeva Lemmy suona il blues, e che blues: la mitica Ace of Spades. Il celebre brano dei Motörhead è stato reinciso da Lemmy per lo spot di una famosa birra e poi inserito come bonus track nell’ultimo cd del gruppo inglese . Il ventesimo album di questa pietra miliare del rock si chiama The Wörld is Yours, disco imperdibile per gli appassionati. Due anni dopo l’uscita di Motorizer, Lemmy e i suoi tornano a centrare il bersaglio con un disco carico di rock duro e puro, teso fino allo spasimo e, soprattutto, incredibilmente veloce. La line up del gruppo è mutata molte volte dal lontano 1975, sempre con Ian Fraser Kilmister (alias Lemmy) al centro, ed è sempre stata un trio. Nonostante le dichiarazioni, i Motörhead hanno fuso punk rock ed heavy metal, ponendo le basi dello speed metal (la musica dei Metallica per intenderci). La costante è, però, una sola: Lemmy e i suoi suonano solo quello che gli piace e lo fanno alla grande. Marco Pezzella Bruno Marazzina 14 Musica & concerti W eb di Fabio Mascagna Banche e Social Networks Anche gli istituti bancari sono entrati a pieno titolo all'interno dei social networks, sia come fruitori che come investitori. Dal 6° Rapporto sulle Intranet delle Banche realizzato da ABI Lab, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, emerge che gli istituti bancari stanno diventando sempre più 2.0. N onostante la congiuntura non proprio favorevole, le previsioni per i prossimi anni vedono aumentare gli investimenti nelle reti aziendali. Il 50% dei gruppi bancari intervistati prevede un aumento dei propri investimenti, mentre il 36% prevede di lasciarli invariati, tutto quanto in favore di un aumento della digitalizzazione allo sportello ed un'integrazione con i principali social networks e community. Il web 2.0 nelle reti Intranet ed Internet riesce sia a ridurre i costi, sia a garantire tempestività e qualità sugli interventi e sulle decisioni da prendere. Gli strumenti utilizzati all'interno delle reti Intranet che hanno iniziato a prendere definitivamente piede vanno da forum a blog aziendali, passando da wiki e strumenti di col- laborative real time editing per l'editing collaborativo di pagine web, documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni; il podcasting rende invece più semplice la pubblicazione di messaggi e contenuti. Una valida alternativa anche agli archivi cartacei, consentendo un considerevole risparmio sia in termini economici che ambientali. Ma gli istituti bancari non si interessano ai social networks ed al web 2.0 solo in qualità strumenti, ma come veri e propri veicoli di business. Non è di molto tempo fa la notizia dell'investimento di 450 milioni di dollari da parte della Goldman Sachs – assieme la gruppo russo Digital Sky Technologies - su Facebook, portando il valore del più noto dei social networks a 50 miliardi di dollari e più forte sui mercati di borsa di compagnie come eBay, Yahoo e la Time Warner. Ora anche la JP Morgan sta entrando pesantemente all'interno del business dei social networks: in collaborazione con la Digital Growth Fund di Chris Sacca ha deciso di investire su Twitter (il principale network di microblogging) ben 400 milioni di dollari, facendo così lievitare il valore di mercato dell'”uccellino” a 4,5 miliardi di dollari. Con i 300 milioni di utenti attuali e come obiettivo quello di raggiungere i 600 milioni di iscritti di Facebook l'investimento non sembra affatto avventato, soprattutto in previsione di un affiancamento al mondo pubblicitario da parte di Twitter che potrebbe raddoppiare gli introiti in cassa degli attuali proprietari. Anche le banche diventano 2.0. web 15 D iritto in pillole Contratti atipici & nazio Il contratto a tempo determinato I l Contratto di Lavoro a Tempo Determinato prevede un termine finale di durata ed è disciplinato dal DLgs 368 del 06.09.2001. Può essere stipulato quando vi siano ragioni di ordine tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, come ad esempio l’incremento della manodopera per picchi di lavoro temporanei o la sostituzione di lavoratori assenti per malattia, maternità e/o ferie. Il Contratto a tempo determinato deve essere un atto scritto, in cui devono essere riportate le ragioni specifiche dell’assunzione. La durata del rapporto di lavoro iniziale non può essere superiore ai 36 mesi; in caso di durata inferiore il contratto può essere prorogato una sola volta, ma la durata massi- 16 ma non può comunque essere superiore alla durata massima di cui sopra. Il lavoratore a T.D. ha diritto a ricevere il medesimo trattamento di quelli assunti a tempo indeterminato che svolgano la stessa attività e nel medesimo inquadramento, a meno di accordi sindacali aziendali che possano prevedere deroghe. Il trattamento di Pensione obbligatoria (INPS) e la Malattia sono regolati secondo quanto già stabilito per i lavoratori assunti a Tempo Indeterminato. Mentre la previdenza complementare è oggetto di demando alla contrattazione di secondo livello e quindi il contributo aziendale dipende dagli accordi in essere ed è generalmente diverso da quello per gli assunti a tempo indeterminato. Le ferie, invece, spettano pro quo- ta, secondo la durata del contratto di lavoro. Nessuna discriminazione per quanto riguarda l’iscrizione al Sindacato o la partecipazione del lavoratore a scioperi e/o alle assemblee sindacali, se previste nella sua unità produttiva. Per quanto riguarda la formazione, nessun tipo di addestramento o formazione è previsto nel CCNL dei bancari per il contratto a termine (il contratto di inserimento ha un minimo di 16 ore - accordo interconfederale del 2004 - mentre per l’apprendistato il periodo e le modalità della formazione sono previste dalla Regione competente per il luogo di assunzione). Infine, il lavoratore assunto con questa forma contrattuale può essere licenziato solo per giusta causa e non per giustificato motivo. A rte di Simona Ortolani Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Matisse, la seduzione di Michelangelo Fino al 12 giugno al Museo di Santa Giulia di Brescia è in programma l’affascinante esposizione su Matisse. L a mostra raccoglie più di 180 opere tra sculture, dipinti, disegni e gouaches découpées ed espone alcuni capolavori dell’ artista francese difficilmente concessi in prestito, come la celebre scultura Lo Schiavo (Musée Matisse di Nizza) il grande dipinto Il ratto d’Europa (National Gallery of Australia di Canberra) e il magnifico Busto in gesso, bouquet di fiori (MASP di San Paolo del Brasile). Nato nel 1869 a Le Cateau-Cambrésis in Francia, Henry Matisse è oggi considerato uno dei maggiori artisti del XX secolo. Nonostante sia vissuto durante uno dei periodi più tragici della nostra storia, nella sua opera non vi è traccia di sofferenza: i suoi dipinti sono un mondo a parte, in cui si trova pace, calma, serenità, colore e luce. Copiava dapprima i grandi maestri, che vedeva al Louvre, poi fu influenzato dagli impressionisti, da Paul Cézanne, Gauguin, Van Gogh e Paul Signac, ma anche dall'arte giapponese. Fu la personalità più rappresentativa dei Fauves, un gruppo di pittori che espose per la prima volta al Salone d’Automne di Parigi nel 1905, suscitando scandalo e clamore tra il pubblico. Il loro nome deriva dall’espressione che il critico d’arte Vauxcelles usò per descrivere la sala in cui esponevano: "cage Aprile / Maggio 2011 aux fauves" cioè una "gabbia delle belve", per la “selvaggia” violenza espressiva del colore. Il colore acceso, paragonato dagli artisti stessi a un “tubetto di dinamite”, il rifiuto delle leggi prospettiche tradizionali e la voglia di comunicare sono il contributo dei fauves alla nascita dell’espressionismo. Questi artisti si avvalevano del colore e della linea per esprimere i loro sentimenti, volevano proiettare nell’oggetto la propria vita interiore, piuttosto che rappresentare oggettivamente la realtà. Matisse fece del colore l’elemento vitale dei suoi dipinti e approfondì, soprattutto dopo il periodo Fauve, la forza della linea, la musicalità dell’arte e il senso della decorazione. La visione emozionale dell’arte e l’armonioso accostamento di oggetti e figure nelle sue opere, esprimevano quella “gioia di vivere” che per Matisse era il valore più alto dell’arte. Accanto allo studio del colore e della linea, tutta l’opera di Matisse è piena di un grande amore per la scultura, da lui descritta come “rasserenante” e come “riposo per la mente”. L’approfondito studio sulla plasticità dei corpi e sulla semplificazione della forma porterà all’invenzione delle gouaches découpées. L’elemento pittorico e quello scultoreo sono finalmente riconciliati: “Ritagliare a vivo nel colore mi ricorda il procedimento diretto della scultura. Invece di disegnare il contorno e inserire il colore, disegno direttamente il colore”. La mostra del Museo di Santa Giulia accompagna il visitatore alla scoperta dello stretto legame fra scultura e pittura nell’arte di Matisse, analizzando in particolar modo il rapporto con l’opera di Michelangelo. Del genio fiorentino Matisse ammirò soprattutto la semplificazione della forma,“si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo - affermava - dall’alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie: la forma rimarrebbe comunque intatta”. Appuntamento da non perdere. E stero / viaggi di Simona Misticoni Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani Madrid è un passo avanti Crisi o no, la capitale spagnola continua a crescere. Vive 24 ore su 24. Costruisce musei, grattacieli, aeroporti. Le torri Kio, in Plaza de Castilla. Progettate da Philip Johnson e John Burgee, si fronteggiano inclinate di 30° gradi e formano la Puerta de Europa 18 M ADRID no te espera. Madrid non ti aspetta. È come la parlata, torrenziale, dei suoi abitanti: ti travolge, ti stordisce e non attende risposta. Perché ha troppo da dire, da fare, da vedere, va sentire. Altro che siesta! Capitale “altolocata” per natura (è quasi a 700 metri sul livello del mare) deve la sua fama recente alla movida: la regola d'oro è fare una siesta prima di cena e poi alle 22:30 si parte. Prima tappa una grigliata o una paella in uno dei famosi ristoranti di Calle Cava Baja, dove si può addirittura incontrare la famiglia reale, o per chi preferisce una cena light gustare le speciali tapas locali. Madrid è piena di locali doble cara, ristorante e disco bar. A mezzanotte la serata è appena iniziata: si può andare a bere qualcosa in qualche E stero / hanno viaggiato per noi lounge bar dove viene suonata buona musica dal vivo, aspettando l'una di notte per decidere in quale discoteca (a volte più di una) concludere la serata. Per coloro che non amano le nottate di baldoria, la domenica mattina c'è il Rastro, il mercato delle pulci. Molto turistico e ormai forse snaturato come quasi tutti i bric-àbrac, il Rastro è - comunque - pieno di umanità e ha ancora riti e segreti che solo pochi conoscono, come ad esempio la bottega delle aceituinas: piccola e stretta, con piastrelle luci al neon e un'insegna sbiadita che danno un tono mediorientale, vende soltanto olive, ma di tutti i tipi immaginabili, infilate in decine di varietà di spiedini. La coda è lunga, ma va fatta: è un piacere della vita condividere un immenso cartoccio di olive miste, seduti sulle panche di pietra della piazza, sfogliando magari i libri appena comprati nelle bancarelle vicine. Merita una visita il Museo del Prado, la più famosa pinacoteca spagnola. Non vi è alcun segreto o rito che permetta di evitare la coda. I recenti ampliamenti di circa 22,000 metri quadrati, curati dall'architetto Rafael Moneo, confermano che Madrid non si conserva a lungo uguale a se stessa neppure nei musei! Un altro esempio è l'apertura della CaixaForum, un’ex centrale elettrica diventata uno spazio espositivo sorprendente fin dall'ingresso, con un giardino ver- ticale che è già uno dei set preferiti dai fotografi di moda. Altro luogo sorprendente è il giardino tropicale ospitato dentro la stazione ferroviaria di Atocha, riprogettata dallo stesso Mineo del Prado. Né il nuovo Prado né la CaixaForum, però, sono riusciti a riprendersi il ruolo di icona della modernità che dal 1996 è appannaggio delle torri Kio (Kuwait Investiment Office), i due grattacieli inclinati di 15 gradi al centro di Plaza de Castilla. Persino Filippo II, che 449 anni fa fece di Madrid la capitale di Spagna, ammetterebbe che non c'è arco di trionfo più adeguato all'ansia di superare se stessa che la città dimostra. Quattro salti in Paella Il nome deriva dal recipiente nel quale si prepara il mitico arroz seco (riso) di Valencia. Dentro ci si può mettere di tutto: carni, pesci, molluschi, verdure. Tutto serve, infatti, a far esplodere il sapore del riso. Una vera bomba. N ata come piatto domenicale dagli orticoltori dell'Hoya de Bugnol – un'area fertile alle spalle di Valencia – che amavano cuocere le loro verdure insieme al riso e alla carne dei conigli selvatici che cacciavano nelle vicinanze, ha preso il nome dal contenitore in cui la si prepara. Una padella, appunto. Una grande teglia in metallo da mettere sul fuoco per cuocere il riso nell'olio. Il risultato? Un piatto di arroz seco valenciano che è diventato icona gastronomia internazionale: una foto- Aprile / Maggio 2011 Estero / viaggi 19 H anno viaggiato per noi grafia in giallo intenso della Spagna, così come la sangria lo è in rosso. I colori nazionali, non caso. In tempi più recenti, si sa, la globalizzazione ha finito per trasformare la paella in un “non piatto”, proprio com'è avvenuto per la pizza. In un “riso con... qualsiasi altro ingrediente”, nel preparare il quale si pretende ogni volta di approssimarsi all'origine della ricetta, in realtà allontanandosene sempre più. Ma bisogna anche non esagerare nel rifugiarsi in un'ortodossia che finirebbe per risultare prima di senso. Quella della paella, dopotutto, resta una ricetta popolare, non codificata: ecco perché lascia spazio a innumerevoli contaminazioni. Senza contare che il riso - star della gastronomia locale che dal '97 può fregiarsi della denominazione di origine protetta – si presta facilmente ai più diversi abbinamenti. Ricetta paella valenciana Ingredienti per quattro persone: g 250 di fagioli bianchi secchi, g 500 di pollo, g 500 di coniglio, g 500 di taccole, g 500 di riso, un pomodoro, uno spicchio d'aglio, una bustina di zafferano, olio extra vergine d'oliva, sale e peperoncino in polvere. Preparazione: mettere i fagioli bianchi a bagno per una notte. Pelare il pomodoro e tagliarlo a cubetti; mondare e lavare le taccole; lavare, asciugare, tagliare a piccoli pezzi il pollo e 20 In tempi più recenti, si sa, la globalizzazione ha finito per trasformare la paella in un “non piatto”, proprio com'è avvenuto per la pizza il coniglio, quindi, condire con sale e peperoncino. In una capace padella, scaldare quattro cucchiai d'olio extra-vergine d'oliva e farvi rosolare lo spicchio d'aglio pelato e tritato, il pollo e il coniglio. Aggiungere le verdure, lasciar rosolare e unire un litro d'acqua circa. Lasciar cuocere per 20 minuti, unire il riso e lo zafferano, aggiustare di sale, mescolare accuratamente e far cuocere per altri 20 minuti, finché l'acqua non sarà completamente evaporata. Un segreto? Usa il brodo vegetale al posto dell'acqua: lo ottieni mettendo in una casseruola acqua, una cipolla, una carota e un gambo di sedano. LA SPAGNA DEI VINI: vitigni e buoi dei paesi tuoi… La Spagna, che vanta 63 denominazioni di origine (Do equivalente della nostra Doc), si distingue per l'uso prevalentemente di vitigni autoctoni. Tra quelli a bacca rossa il più rappresentativo è il tempranillo, da cui Estero / viaggi di Simona Misticoni Componente Esecutivo Nazionale FABI Giovani si ottengono anche i grandi vini della Rioja, unica DoCa ( denominazione di origine qualificata) del Paese; tra i vitigni a bacca bianca il più utilizzato è l'airén, mentre dall'albarigno si ottengono i bianchi più interessanti. Le aree vinicole più rilevanti sono: Rioja, nota per i rossi; Ribera del Duero, con vitigno principale il tinto fino; Priorato, piccola regione di antica tradizione enologica vocata ai vini rossi, con vitigni principali la carignena e la garnacha; Rias Baixas, nota per i vini bianchi; Penedès, la regione del Cava, con tre vitigni principali xarello, parellada e mocabeo, oltre ad un crescente uso di chardonnay; Jerez, patria del vino fortificato ottenuto dai tre vitigni a bacca bianca, palomino, moscadel e pedro ximénez; Valdepegnas, Navarra (apprezzato per i rosati garnacha) Somontano, Rueda (verdejo il vitigno principale) e Toro. C itazioni di Moby Dick Io ho riposto la mia causa nel nulla. M. Stirner Aprile / Maggio 2011 Citazioni 21 A ttualità di Mattia pari FEDERAZIONE AUTONOMA B A N C A R I I T A L I A N I viaggi estero Quando il sapere condiviso finisce nella trasparenza 22 attualità www.fabi.it generation