ENDOCARDITE INFETTIVA. IDENTIFICAZIONE DELLE COMPLICANZE. Dr. Enrico Cecchi Ospedale Maria Vittoria di Torino EPIDEMIOLOGIA COMPLICAZIONI 223 Pz UNA 57% DUE 26% TRE O PIU’ 8% SEI 6% Mansour. Arch Intern Med 1992; 152: 2428. COMPLICAZIONI NEL RIEI: 64% in 664 PAZIENTI STROKE 9% ESTENSIONE 11% PERIVALVOLARE TIA 2% 3.5% EMBOLIA SISTEMICA INSUF.VALV. MOD-SEVERA 12% EMOCOLTURE PERSIST. POS. BAV FEBBRE PERSISTENTE PCR PERSIST + SCOMPENSO 24% ALTRO 21% . 27% 3% 10% 11% VALUTAZIONE PROGNOSTICA INIZIALE CARATTERISITICHE DEL PAZIENTE ETA’ SESSO COMORBILITA’ MICRORGANISMO EZIOLOGICO STAFILOCOCCO AUREO FUNGHI COMPLICAZIONI CARDIACHE NON CARDIACHE RILIEVI ECOCARDIOGRAFICI ATTEGGIAMENTO AGGRESSIVO NEI PAZIENTI AD ALTO RISCHIO COMPLICAZIONI CARDIACHE DANNO O SEPSI INCONTROLLATA EXTRACARDIACHE EMBOLI SETTICI IMMUNOMEDIATE LEGATE AL TERAPIA COMPLICAZIONI CARDIACHE SCOMPENSO CARDIACO 50-60% • LA MAGGIORE CAUSA DI MORTE • PIU’ FREQUENTE CAUSA DI CCH • USUALMENTE DA INSUFFICIENZA VALVOLARE ACUTA • RARA LA EMBOLIZZAZIONE NEGLI OSTI CORONARICI O STENOSI. SCC ACUTO SEVERO -23% NEL RIEI• PERFORAZIONE DI LEMBO NATIVO O DI BIOPROTESI • ROTTURA DI CORDE INFETTE • DISTACCO PROTESICO • STENOSI V. DA GROSSA VEGETAZIONE • SHUNT E TRAGITTI FISTOLOSI SCC SUBACUTO LIEVE: 2/3 SEVERO • DISTRUZIONE TESSUTALE PROGRESSIVA PEGGIORAMENTO DEL RIGURGITO DISFUNZIONE VS • PIU’ INSIDIOSO • DIAGNOSI CLINICA ED ECOCARDIOGRAFICA • NT PRO BNP CAUSE E SEVERITA’ DI SCC: ECOCARDIO • • • • • DIMENSIONI VS WALL MOTION FUNZIONE DINAMICA QUANTIFICAZIONE RIGURGITI PROGRESSIVA DILATAZIONE DI CAMERE • IPERTENSIONE POLMONARE • PROGRESSIVO AUMENTO DI STRESS PARIETALE INFEZIONE NON CONTROLLATA • Febbre > 5-10 giorni INADEGUATA TERAPIA ANTIBIOTICA MICRORGANISMI RESISTENTI LINEE INFETTE INFEZIONE NON CONTROLLATA LOCALMENTE COMPLICANZE EMBOLICHE O INFEZIONE EXTRACARDIACA REAZIONI DA FARMACI ASCESSI PERIVALVOLARI. -11% NEL RIEI FATTORI DI RISCHIO • • • • • 10-40% EI AORTICA NATIVA 56-100% DI EI PROTESICA TOSSICODIPENDENZA NON DIMENSIONI VEGETAZIONI MICRORGANISMI (CNS) ASCESSI PERIVALVOLARI. SOSPETTO CLINICO. IN CORSO DI ADEGUATA TERAPIA ANTIBIOTICA: • • • • • • • • FEBBRE PERSISTENTE (> 7 GIORNI) PCR PERSISTEMENTE ELEVATA EC PERSISTENTEMENTE POSITIVE NUOVI DIFETTI DI CONDUZIONE EMBOLI RICORRENTI SCOMPENSO CARDIACO NUOVI SOFFI SCA (molto raro) ASCESSO fig 12.jpg fig 12.jpg ETT/EET ETT EET SENSIBILITA’ 28% 87% SPECIFICITA’ 99% 95% ANCHE EET PUO’ MANCARE LA DIAGNOSI DI ASCESSO • PICCOLI • MITRALICI • ANELLO POSTERIORE MITRALICO CALCIFICO IN CORSO DI VALUTAZIONE IL RUOLO DI RMN, TAC E PET. *Hill EE. Am Heart J 2007; 154:923. CASO CLINICO EMILIO PSEUDOANEURISMA • Collasso diastolico • Flusso endocavitario con il colore ETT: SN 54% PSEUDOANEURISMA: 89 CASI EZIOLOGIA ENDOCARDITE 64 (72%) NO ENDOCARDITE 19 (21%) ? 7 (7%) ALTRI FATTORI PREDISPONENTI CHIRURGIA AORTICA 56 (52%) BICUSPIDIA AORTICA 14(33%) INSUFFICIENZA AORTICA 42 (47%) Sudhakar S. J Am Soc Echocardiogr 2010; 23:1009 PRESENTAZIONE CLINICA ETT 31/57 (54%) EET 56/56 (100%) VENTRICOLOGRAFIA 8 CASI ECO 3D 5 CASI TAC 4 CASI RMN 6 CASI INDAGINI DIAGNOSTICHE RMN COMPLICAZIONI COMPRESSIONE CORONARIE SCA, IMA,DISSEZIONE COMPRESSIONE ART.POLMONARE IPERTENSIONE POLMONARE FISTOLA AORTA/MITRALE ROTTURA IN PERICARDIO TAMPONAMENTO INFEZIONE STROKE-TIA INFEZIONE-FISTOLE SCOMPENSO CARDIACO EVOLUZIONE FISTOLE. 1.6% (Anguera) • • • • Aorta -atrio sinistro Aorta-atrio destro AS-VD VS-VD MORTALITA’ ELEVATA (41%) NONOSTANTE LA CHIRURGIA ANEURISMA VALVOLARE RISCHIO DI EMBOLIA SISTEMICA 20-50% ECOCARDIOGRAFIA VEGETAZIONE > 10 mm E MOBILE VEGETAZIONE > 15 MM E MOBILE AUMENTO DIMENSIONI IN TERAPIA ATB SEDE MITRALICA MICROGANISMO STAFILOCOCCHI STR. BOVIS CANDIDA ASSENZA – PRIMI GG DI T. ANTIBIOTICA PREGRESSA EMBOLIA INTERESSAMENTO MULTIVALVOLARE - Scintigraphic results ● Confirmed infection : Endocarditis 29% Extra-cardiac site of infections 22% Cardiac and extra-cardiac infections 8% ● Negative for infection: Submitted 41% MCV 2 , Nucl Med U , Pisa CONCLUSIONI • IDENTIFICARE PRECOCEMENTE LE COMPLICAZIONI DELLA EI E’ FONDAMENTALE PER MIGLIORARE LA PROGNOSI • QUESTO SI BASA SU UN ATTENTO MONITORAGGIO CLINICO E SULL’ IMAGING • PREVALENTEMENTE L’ETE, MA UN RUOLO IN SPECIFICHE SITUAZIONI LO HANNO LA RMN, LA TC, LA SCINTIGRAFIA E LA PET.