Giornata di studio “Influenza Aviaria: attualità” “Il ruolo dell’Infermiere di Sanità Pubblica” Ragusa, aprile ’06 Inf. S.P.- Epid.go - Calogero Claudio Pace -Osservatorio Epidemiologico Aziendale (OEA) -Centro Gestione Screening (CGS) Dipartimento di Prevenzione Ausl 7 Ragusa L’Infermiere di Sanità Pubblica è un • Infermiere che ha conseguito il titolo universitario di Master in … infermieristica in Sanità Pubblica ed ha acquisito competenze specifiche nell’area della prevenzione allo scopo di attuare interventi volti al miglioramento continuo di qualità …… …. per garantire gli obiettivi del sistema organizzativo sanitario e la qualità delle prestazioni da erogare all’utente … www.ipasvi.it - linee guida per master in Sanità Pubblica L’Infermiere di Sanità Pubblica ha competenze per: - effettuare un’analisi della comunità oggetto d’indagine; - Realizzare un’assistenza infermieristica centrata sui problemi di salute e le necessità della persona assistita e/o la famiglia in relazione all’età, al grado di autonomia, alla necessità di mantenere e sviluppare legami affettivi e sociali; www.ipasvi.it - linee guida per master in Sanità Pubblica - Gestire (pianificare, monitorare e valutare) il processo imfermieristico in cooperazione con la persona, la famiglia, la comunità nell’ambito del gruppo di lavoro; - Promuovere l’educazione terapeutica della famiglia, della persona e del caregiver; - Contribuire alla promozione della salute attraverso l’educazione alla salute della popolazione, la prevenzione e la diagnosi precoce; www.ipasvi.it - linee guida per master in Sanità Pubblica -Applicare i processi assistenziali nei contesti di Sanità Pubblica; - applicare interventi di empowerment sociale e self-empowerment; - Gestire le risorse umane e materiali dei servizi per realizzare un’assistenza efficace, efficiente e coerente; - Partecipare Alle attività di formazione del personale; www.ipasvi.it - linee guida per master in Sanità Pubblica - Valutare l’efficacia di interventi di prevenzione effettuati nella famiglia, in contesti sociosanitari, territoriali ed educativi; - Partecipare alle attività di ricerca; - Offrire consulenza agli altri operatori dei servizi; - Promuovere la costituzione di gruppi di autoaiuto e offrirvi consulenza. Tratto da www.ipasvi.it - linee guida per master in Sanità Pubblica Ambiti operativi dell’Inf. S.P. Centri di sostegno Centri immigrati Servizi di prevenzione per rischi specifici Centri sportivi Osservatorio epidemiologico ………………. La famiglia Studi di MMG Servizi ospedalieri Medicina del viaggiatore Carceri Luoghi di lavoro Strutture educative, scuole Servizi distruttuali Consultori Esempio di rete dell’Infermiere di famiglia Infermiere di Sanità Pubblica MMG o PLS Persona Infermiere di famiglia Nucleo familiare Caregiver L'infermiere di famiglia, cardine della continuità assistenziale ………… Indagine conoscitiva sui MMG Ausl 7 per programmazione interventi di preparazione e risposta a terrorismo CBRN Analisi bisogni formativi del personale Ausl 7 relativa alla sicurezza sul lavoro. Caltanissetta: la qualità della vita vista dai giovani • Corso “Epidemiologia in Azione” • 19-30 Maggio 2003 Rosario Cunsolo -- Lorella Faraoni -- Giuseppe Greco Salvatore Lopresti -- Patrizia Miceli – Calogero Claudio Pace -- Luisa Lolli Piccolomini ed altro …. Legislazione • Direttiva CEE 453/77 • Dlgs 353/94 • Dm 739/94 Il Dm 739/94 individua cinque aree della formazione complementare infermieristica: sanità pubblica, pediatria, salute mentale/psichiatria, geriatria, area critica. • Dm 70/97 • Legge 42/99 • Legge 251/77 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 •ART. 6. (Istituzione della funzione di coordinamento) 1.In conformità all'ordinamento degli studi dei corsi universitari, disciplinato ai sensi dell'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127, e successive modificazioni, il personale laureato appartenente alle professioni sanitarie di cui all'articolo 1, comma 1, della presente legge, è articolato come segue: a) professionisti in possesso del diploma di laurea o del titolo universitario conseguito anteriormente all'attivazione dei corsi di laurea o di diploma ad esso equipollente ai sensi dell'articolo 4 della legge 26 febbraio 1999, n. 42; b) professionisti coordinatori in possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall'università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell'articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270; c) professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall'università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell'articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270; d) professionisti dirigenti in possesso della laurea specialistica di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 2 aprile 2001, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 2001, e che abbiano esercitato l'attività professionale con rapporto di lavoro dipendente per almeno cinque anni, oppure ai quali siano stati conferiti incarichi dirigenziali ai sensi dell'articolo 7 della legge 10 agosto 2000, n. 251, e successive modificazioni. Diploma maturità La formazione infermieristica Laurea 1° livello Corso perfezionamento Master 1° livello CFU Laurea specialistica Master 2° livello Dottorato di ricerca Il Master è articolato in 4 moduli didattici : • 1° Pianificazione, gestione e valutazione dei processi infermieristici in sanità pubblica • 2° La ricerca applicata e l’evidence base nursing • 3° Infermieristica nella sorveglianza del rischio infettivo • 4° Infermieristica di comunità e di cure primarie La salute della persona è influenzata da un’insieme di fattori ambientali, cioè di un intreccio di fattori dell’ambiente fisico sociale – culturale, dagli stili di vita e dagli interventi della medicina, con ampi spazi di interazione e influenza. Questi fattori si distribuiscono in maniera disuguale, spesso a vantaggio di alcuni gruppi sociali o di alcune aree e comunità meno favorite …… Le risorse fondamentali che dovrebbero essere garantite e governate per la salute di ogni singolo individuo sono: la pace l’abitazione Dichiarazione di Jakarta sulla promozione della salute nel 21° secolo l’istruzione l’equità il cibo un ecosistema stabile le risorse sostenibili la giustizia sociale Privazione assoluta Privazione relativa Esiti di salute Contesto Assistenza sanitaria Posizione sociale in età adulta -Stili di vita -Stress -Cond. materiali Salute in età adulta Mobilità discendente Programmazione biologica Programmazione sociale Traiettorie? Effetti cumulativi? Determinanti sociali nei primi anni di vita Salute nei primi anni di vita Fig. 1 – i meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute (E&P 2004) L’Infermiere di Sanità Pubblica e l’Influenza aviaria Che c’entra l’Infermiere di Sanità Pubblica con l’Influenza aviaria? Ecosistema Virus nell’uomo Politica ed Comunità economia N. Falcitelli – M. trabucchi – F. Vasara – Rapporto sanità 2004 Prof. David Alexander – Master Coordinamento attività Protezione Civile – Università di Firenze PIANO NAZIONALE DI PREPARAZIONE E RISPOSTA AD UNA PANDEMIA INFLUENZALE Il Piano si sviluppa secondo le sei fasi pandemiche dichiarate dall’OMS, prevedendo, per ogni fase, obiettivi, azioni ed attori. Dichiarati da OMS anche In successione non sequenziale Il piano definisce quattro periodi Periodo Fase 1 Livello 0 Fase 2 interpandemico Livello 1 Livello 0 Periodo allerta pandemico Fase 3 Fase 4 Fase 5 Livello 1 Livello 0 Periodo pandemico Livello 1 Fase 6 Livello 2 Livello 3 Periodo postpandemico Rischio Nelle varie azioni del piano l’Inf. SP partecipa ai lavori dell’equipe che deve stabilire: • le procedure per la sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti e le misure per limitare un eventuale contagio interumano • le procedure per impedire o limitare il contagio con virus da parte del personale tecnico e sanitario intervenuto in allevamenti in cui si sospetta o si è accertata l’infezione da virus dell’Influenza aviaria • le procedure per la diagnosi ed il ricovero ospedaliero di eventuali soggetti malati L’obiettivo del Piano è rafforzare la preparazione alla pandemia a livello nazionale e locale, in modo da: 1. Identificare, confermare e descrivere rapidamente casi di influenza causati da nuovi sottotipi virali, in modo da riconoscere tempestivamente l’inizio della pandemia 2. Minimizzare il rischio di trasmissione e limitare la morbosità e la mortalità dovute alla pandemia 3. Ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali ed assicurare il mantenimento dei servizi essenziali 4. Assicurare una adeguata formazione del personale coinvolto nella risposta allapandemia 5. Garantire informazioni aggiornate e tempestive per i decisori, gli operatori sanitari, i media ed il pubblico 6. Monitorare l’efficienza degli interventi intrapresi Le azioni chiave 1. Migliorare la sorveglianza epidemiologica e virologica 2. Attuare misure di prevenzione e controllo dell’infezione (misure di sanità pubblica, profilassi con antivirali, vaccinazione) 3. Garantire il trattamento e l’assistenza dei casi 4. Mettere a punto piani di emergenza per mantenere i servizi sanitari ed altri servizi essenziali 5. Mettere a punto un Piano di formazione 6. Preparare adeguate strategie di comunicazione 7. Monitorare l’attuazione delle azioni pianificate per fase di rischio, le risorse esistenti per la risposta, le risorse aggiuntive necessarie, l’efficacia degli interventi intrapresi; il monitoraggio deve avvenire in maniera continuativa e trasversale, integrando ed analizzando i dati provenienti dai diversi sistemi informativi. Due parole sulla quarantena: • Alcune persone esposte possono essere contagiate e trovarsi nel periodo di incubazione. Si ricorre alla Quarantena completa Limitazione libertà di movimento delle persone esposte, isolandole in apposite stazioni quarantenarie o in ospedale per un tempo di solito uguale al periodo di i incubazione Quarantena modificata La libertà di movimento viene limitata in modo selettivo, allontanando le persone esposte da particolari attività o da particolari attività (asili nido – scuole – etc.) La sorveglianza sanitaria … invece Le persone esposte non subiscono alcuna limitazione della libertà di movimento, ma vengono tenute sotto osservazione allo scopo di assicurare l’immediato riconoscimento dell’infezione o della malattia. In conclusione L’Infermiere di Sanità Pubblica è un professionista della salute che è indispensabile nelle varie fasi del piano di preparazione, risposta e ripristino in caso di pandenia di influenza aviaria …….. ed in eventi epidemiologici inattesi ! Inf. Sanità Pubblica, epidemiologo, Calogero Claudio Pace [email protected] OEA - 0932234664 Cell. 3386137665