Profilo del paziente Paziente: Simone Anamnesi Caratteristiche • Ipertensione in trattamento da 10 anni • Ipercolesterolemia in trattamento da 4 anni • FANV parossistica (3-4 episodi negli ultimi 2 anni), trattata dal momento della diagnosi con ASA • Dispepsia da circa 6 mesi con diagnosi di ernia iatale, reflusso GE e lieve esofagite • • • • Aspirina Irbesartan/Idroclortiazide Atorvastatina Omeprazolo Uomo Età 63 anni Peso 67 kg Pressione arteriosa 142/88 mmHg Frequenza 74 bpm Creatinina sierica 1,1 mg/dl Creatinina clearance 55 ml/min Terapia CHADS2 and CHA2DS2-VASc CHADS21 CHA2DS2-VASc2 Score Score Congestive heart failure/LV dysfunction 1 Congestive heart failure/LV dysfunction 1 Hypertension 1 Hypertension 1 Aged ≥75 years 1 Aged ≥75 years 2 Diabetes mellitus 1 Diabetes mellitus 1 Stroke/TIA/TE 2 Stroke/TIA/TE 2 Maximum score 6 Vascular disease (prior MI, PAD, or aortic plaque) 1 Aged 65-74 years 1 Sex category (i.e. female gender) 1 Maximum score 9 Created from Gage et al. JAMA.2001;285:2864–2870 1. Gage et al. JAMA.2001;285:2864–2870. 2. Lip et al. CHEST. 2010;137:263–272. Scelta terapeutica • • • • 1. 2. 3. 4. 5. Simone ha un FANV parossistica; ha un CHADS2 score di 1, un CHA2DS2-VASc score di 1 e un’insufficienza renale lieve (CrCl = 55 ml/min) Si sottopone ad una visita di controllo dal cardiologo In accordo con linee guida ESC, il cardiologo decide di iniziare la terapia con un anticoagulante orale Quale anticoagulante scegliere? AVK Dabigatran 110 mg Dabigatran 150 mg Rivaroxaban Apixaban Linee guida ESC 2012 – ASA? FA non-valvolare Si Valvular AF* <65 anni e FA isolata (incluso sesso femminile) No Valutare il rischio di ictus (CHA2DS2-VASc score) 0 1 VKA AVK Include malattia valvolare reumatica e protesi valvolari ≥2 Terapia anticoagulante orale Valutare il rischio di sanguinamento (HAS-BLED score) Considerare le caratteristiche e le preferenze del pz Nessuna terapia antitrombotica NOAC** NAO VKA AVK Linea continua = opzione migliore; linea tratteggiata= opzione alternativa Camm et al. Europace 2012;14:1385–1413. Linee guida ESC 2012 Quando i pazienti rifiutano l’uso degli anticoagulanti orali (AVK o NAO), la terapia con antiaggreganti dovrebbe essere considerata, utilizzando la combinazione di aspirina 75-100 mg + clopidogrel 75 mg (se il rischio di sanguinamenti è basso) o aspirina 75-325 mg con minore efficacia. Camm J et al., Europace 2012;14:1385-1413; IIa B Linee guida AIAC per la gestione e il trattamento della FA Aggiornamento 2013 Terapia antitrombotica raccomandata FA con CHA2DS2-VASc score 0 Nessuna FA con CHA2DS2-VASc score 1c FA con CHA2DS2-VASc score ≥2 Classea Livellob I B Warfarin (INR 2.0-3.0) o dabigatran, rivaroxaban, apixaban IIb B Warfarin (INR 2.0-3.0) o dabigatran, rivaroxaban, apixaban I A a: classe di raccomandazione. b: livello di evidenza. c: all’interno della categoria CHA2DS2-VASc score 1 esistono pazienti a basso rischio per i quali non è raccomandata alcuna terapia (sesso femminile di età <65 anni) oppure è raccomandata aspirina (malattia vascolare). La presenza di disfunzione renale (clearance della creatinina <60 ml/min) identifica pazienti ad alto rischio per i quali è invece indicata la terapia anticoagulante orale. “… Il rischio di ictus dei pazienti con CHA2DS2-VASc score = 1 è 1.3%/anno. È un rischio non trascurabile, ma l’indicazione alla TAO dovrebbe essere valutata caso per caso in base al singolo fattore di rischio presentato dal paziente e al concomitante rischio emorragico, valutando il beneficio clinico netto (il rischio emorragico annuo secondario alla TAO è circa il medesimo, 1.2%)…” Raviele A et al .G Ital Cardiol 2013;14(3):215-240 2014 AHA/ACC/HRS Guideline for the Management of Patients With Atrial Fibrillation JACC - DOI: 10.1016/j.jacc.2014.03.022 AVERROES: risultati principali Ictus o embolia sistemica Emorragia maggiore Connolly SJ et al. N Engl J Med 2011;364:806–817 AVERROES: risultati di sicurezza Apixaban ASA (N=2808) (N=2791) Event Rate (%/yr) Event Rate (%/yr) 1.4 Intracranial Extracranial or unclassified HR (95% CI) P value 1.2 1.13 (0.74, 1.75) 0.57 0.4 0.4 0.85 (0.38, 1.90) 0.69 1.1 0.9 1.23 (0.74, 2.05) 0.42 Gastrointestinal 0.4 0.4 0.86 (0.40, 1.86) 0.71 Non-gastrointestinal 0.6 0.4 1.55 (0.77, 3.12) 0.22 0.1 0.2 0.67 (0.19, 2.37) 0.53 Clinically relevant non-major bleeding 3.1 2.7 1.15 (0.86, 1.54) 0.35 Minor bleeding 6.3 5.0 1.24 (1.00, 1.53) 0.05 Hospitalisation for cardiovascular cause 12.6 15.9 0.79 (0.69, 0.91) <0.001 Outcome Primary safety outcome: Major bleeding Fatal Connolly et al. N Engl J Med 2011;364:806-17. AVERROES: endpoint principali di efficacia e sicurezza e richio di ictus A. Stroke and Systemic Embolism Characteristic No. of patients ASA 5599 113 (3.7) 51 (1.6) 2026 1999 1570 18 (1.6) 40 (3.7) 55 (6.3) 10 (0.9) 25 (2.1) 16 (1.9) Apixaban P value for interaction Hazard Ratio (95% CI) No. of events (%/yr) Overall CHADS2 score 0-1 2 ≥3 0.23 0.05 0.25 1.00 Apixaban better 4.00 ASA better B. Major Bleeding Characteristic No. of patients ASA 5599 39 (1.2) 44 (1.4) 2026 1999 1570 6 (0.5) 14 (1.3) 19 (2.1) 6 (0.5) 14 (1.2) 24 (2.9) Apixaban P value for interaction Hazard Ratio (95% CI) No. of events (%/yr) Overall CHADS2 score 0-1 2 ≥3 0.70 0.05 0.25 Apixaban better Adapted from Connolly et al. N Engl J Med 2011;364:806-17. 1.00 4.00 ASA better Il nostro paziente ha un CHADS2 / CHA2DS2-VASc = 1 • Dabigatran – 5775 pazienti (31.9%) avevano un CHADS2 ≤ 1 nel RE-LY1 – Risultati coerenti per dabigatran vs. warfarin nei sottogruppi definiti per il CHADS21 • Rivaroxaban – Pazienti con CHADS2 = 1 erano esclusi nel ROCKET-AF2 – Non ci sono dati sui benefici e i rischi di rivaroxaban nei pazienti con CHADS2 = 1 • Apixaban – – – – 6183 pazienti (34%) avevano un CHADS2 = 1 nello studio ARISTOTLE3 Risultati coerenti per apixaban vs. warfarin nei sottogruppi definiti per il CHADS23 2026 pazienti (36.2%) avevano un CHADS2 ≤ 1 nello studio AVERROES4 Risultati coerenti per apixaban vs. aspirina nei sottogruppi definiti per il CHADS 24 1. Oldgren et al. Ann Intern Med. 2011;155:660–7; 2. Patel et al. N Engl J Med. 2011;365:883–91; 3. Lopes et al. Lancet. 2012;380:1749–58; 4. Lip et al. Circ Arrhythm Electrophysiol. 2013;6:31–8. Overview of safety data from phase III trials Hazard ratio (95% CI) Study Drug Discontinuation: study drug vs. warfarin (%) Major bleeding Intracranial bleeding Gastrointestinal bleeding Side effects occurring significantly more in study drug vs. warfarin (%) ROCKET AF Rivaroxaban 20 mg od* 23.7 vs. 22.2 1.04 (0.90–1.20) p = 0.58 0.67 (0.47–0.93) p = 0.02 1.45† Epistaxis 10.14 vs. 8.55, p < 0.05; haematuria 4.16 vs. 3.40, p < 0.05 RE-LY Dabigatran 150 mg bid Dabigatran 110 mg bid 21.2 vs. 16.6 20.7 vs. 16.6 0.93 (0.81–1.07) p = 0.31 0.80 (0.69–0.93) p = 0.003 0.40 (0.27–0.60) p < 0.001 0.31 (0.20–0.47) p < 0.001 1.50 (1.19–1.89) p < 0.001 1.10 (0.86–1.41) p = 0.43 Dyspepsia 11.3 vs. 5.8, p < 0.001 Dyspepsia 11.8 vs. 5.8, p < 0.001 ARISTOTLE Apixaban 5 mg bid‡ 25.3 vs. 27.5 0.69 (0.60–0.80) p < 0.001 0.42 (0.30–0.58) p < 0.001 0.89 (0.70–1.15) p = 0.37 No breakdown of adverse events provided, but total adverse events occurred in almost equal proportions *Patients with creatinine clearance 30–49 ml/min received rivaroxaban 15 mg od. †Relative risk calculated from data in supplementary table; 224 bleeding events (3.2%) in rivaroxaban group compared with 154 events in the warfarin group (2.2%, p < 0.001). ‡Patients with serum creatinine levels of > 1.5 mg/dl received apixaban 2.5 mg bid. AF, atrial fibrillation; bid, twice daily; CI, confidence interval; od, once daily. Harris K and Mant J, Int J Clin Pract. 2013 Jul;67(7):647-55 Scelta terapeutica • • Simone ha un FANV parossistica; ha un CHADS2 score di 1, un CHA2DS2-VASc score di 1 e un’insufficienza renale lieve (CrCl = 55 ml/min) In accordo con linee guida ESC, il cardiologo decide di iniziare la terapia con un NAO • Quale NAO scegliere? 1. 2. 3. 4. Dabigatran 110 mg Dabigatran 150 mg Rivaroxaban Apixaban Scelta terapeutica • Il medico curante ha deciso di iniziare il trattamento con apixaban 5 mg BID • Il paziente deve essere sottoposto ad intervento di protesi d’anca Come gestire la terapia con Apixaban? 1. 2. 3. 4. Si sospende la terapia con apixaban 24 ore prima dell’intervento Si sospende la terapia con apixaban almeno 48 ore prima e si utilizza un bridging con eparina a basso peso molecolare fino a 12 ore prima dell’intervento Si sospende apixaban almeno 5 giorni prima e si utilizza un bridging con eparina a basso peso molecolare fino a 24 ore prima dell’intervento Si sospende apixaban almeno 48 ore prima dell’intervento senza necessità di bridging con eparina a basso peso molecolare EHRA : classificazione degli interventi chirurgici in base al rischio emorragico1 Basso rischio • Endoscopia con biopsia • Biopsia prostatica o vescicale • Studio elettrofisiologico o ablazione con radiofrequenza per tachicardia sopraventricolare (inclusa l’ablazione con puntura transettale) Alto rischio • Ablazione sinistra complessa: isolamento delle vene polmonari, ablazione per TV • Anestesia spinale o epidurale; rachicentesi • Chirurgia toracica • Chirurgia addominale • Angiografia • Chirurgia ortopedica maggiore • Impianto di pacemaker o ICD (a meno che non ci sia una condizione anatomica complessa p.es cardiopatia congenita) • Biopsia epatica • Resezione transuretrale della prostata • Biopsia renale Ricavato da Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651 Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651. Interventi chirurgici/ procedure invasive in pazienti con FA • Gli studi hanno mostrato che circa il 25% dei pazienti con FA in terapia anticoagulante necessitano un’interruzione temporanea entro due anni1 • Per la lunga emivita degli AVK: – Interruzione 5 giorni prima degli interventi maggiori2 – Necessità di bridging therapy se il rischio tromboembolico è moderato/alto2 – Costi aggiuntivi, disagio e rischio1,3,4 • Le caratteristiche del paziente (p.es funzione renale, età, storia di emorragie, terapie concomitanti) e il tipo di intervento vanno presi in considerazione per decidere quando interrompere e riprendere la terapia con NAO 5 • La bridging therapy non è necessaria nei pazienti in trattamento con NAO grazie alla prevedibile riduzione dell’effetto che permette una facile gestione perioperatoria5 1. Healey et al. Circulation. 2012;126:343–348; 2. Douketis et al. Chest. 2008;133(6 Suppl):299S–339S; 3. Broderick et al. Stroke. 2011;42:2509 –2514; 4. Robinson et al. Pacing Clin Electrophysiol. 2009;32:378–382; 5. Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651. Quando interrompere la terapia con apixaban prima di un intervento/procedura elettivi • Apixaban RCP Luglio 2014 Procedure elettive Basso rischio di sanguinamenti* Almeno 24 ore prima dell’intervento o della procedura* Moderato o alto rischio di sanguinamenti** Almeno 48 ore prima dell’intervento o della procedura Procedure urgenti Deve essere esercitata la dovuta cautela, tenendo in considerazione un aumentato rischio di sanguinamento. Il rischio di sanguinamento deve essere soppesato con l'urgenza dell'intervento. *Interventi per cui si prevede che eventuali sanguinamenti siano lievi, non in sedi critiche o in sedi in cui possono essere facilmente controllati **Interventi per cui la probabilità che I sanguinamenti siano clinicamente significativi non si può escludere o per cui il rischio di sanguinamenti potrebbe essere inaccettabile Quando interrompere la terapia con apixaban prima di un intervento/procedura elettivi • Raccomandazioni EHRA :1 Apixaban CrCl ≥ 80 mL/min CrCl 50–80 mL/min CrCl 30–50 mL/min CrCl 15–30 mL/min CrCl < 15 mL/min Rischio emorragico non significativo e/o adeguata emostasi possibile: intervento da eseguire nei valori più bassi di concentrazione (p.es ≥ 12 h o 24 ore dall’ultima assunzione) Basso rischio Alto rischio ≥ 24 ore ≥ 48 ore ≥ 24 ore ≥ 48 ore ≥ 24 ore ≥ 48 ore ≥ 36 ore ≥ 48 ore Non presenti indicazioni ufficiali sull’uso Ricavato da Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651. Apixaban non è raccomandato in pazienti con CrCl < 15 mL/min o nei pazienti in dialisi I pazienti con creatinina sierica ≥1.5 mg/dL (133 micromoli/l) associata con un’età ≥80 anni o un peso corporeo ≤60 kg dovrebbero assumere la dose di 2,5 mg BID; anche i pazienti con il criterio esclusivo dell’insufficienza renale grave(CrCl 15-29 mL/min)2 1. Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651. Scelta terapeutica • Il medico curante ha deciso di iniziare il trattamento con apixaban 5 mg BID • Il paziente deve essere sottoposto ad intervento di protesi d’anca Come gestire la terapia con Apixaban? 1. 2. 3. 4. Si sospende la terapia con apixaban 24 ore prima dell’intervento Si sospende la terapia con apixaban almeno 48 ore e si utilizza un bridging con eparina a basso peso molecolare fino a 12 ore prima dell’intervento chirurgico Si sospende apixaban almeno 5 giorni prima dell’intervento chirurgico e si utilizza un bridging con eparina a basso peso molecolare fino a 24 ore prima dell’intervento chirurgico Si sospende apixaban almeno 48 ore prima dell’intervento senza necessità di bridging con eparina a basso peso molecolare Scelta terapeutica • Quando riprendere la terapia anticoagulante con apixaban dopo l’intervento chirurgico? 1. 2. 3. 4. Subito dopo l’intervento Dopo 12 ore dalla fine dell’intervento Una volta raggiunta un’adeguata emostasi, iniziare terapia con eparina a basso peso molecolare a dosaggio profilattico/terapeutico per poi passare ad apixaban Apixaban deve essere riniziato il prima possibile a condizione che la situazione clinica lo permetta e che sia presente un’adeguata emostasi Quando riprendere la terapia dopo l’intervento? • • Apixaban RCP:1 Dopo la procedura invasiva o l'intervento chirurgico, apixaban deve essere riniziato il prima possibile a condizione che la situazione clinica lo permetta e che sia presente un’adeguata emostasi. – Raccomandazioni EHRA2: • Per procedure con emostasi immediata e completa i NAO possono essere ripresi 6-8 ore dopo l’intervento • Per molti interventi chirurgici, comunque, riprendere la dose piena entro le 48-72 ore dopo la procedura può essere associato ad un rischio di sanguinamento che supera il rischio cardioembolico • Per procedure associate ad immobilizzazione è considerato appropriato iniziare una dose tromboprofilattica o intermedia di eparina a basso peso molecolare 6-8 ore dopo l’intervento, una volta stabilita l’emostasi, mentre l’antocoagulazone terapeutica con i NAO può essere ripresa 48-72 ore dopo la fine dell’intervento – Non ci sono dati sull’efficacia e la sicurezza dei NAO per la prevenzione del TEV dopo interventi di protesi d’anca o di ginocchio nei pazienti con FA 1. Apixaban RCP, Luglio 2014 2. Heidbuchel et al. Europace. 2013;15:625–651. Scelta terapeutica • Quando riprendere la terapia anticoagulante con apixaban dopo l’intervento chirurgico? 1. 2. 3. 4. Subito dopo l’intervento Dopo 12 ore dalla fine dell’intervento Una volta raggiunta un’adeguata emostasi, iniziare terapia con eparina a basso peso molecolare a dosaggio profilattico/terapeutico per poi passare ad apixaban Apixaban deve essere riniziato il prima possibile a condizione che la situazione clinica lo permetta e che sia presente un’adeguata emostasi Conclusioni • Le linee guida ESC indicano l’uso dei NAO piuttosto degli AVK per la prevenzione dello stroke nella FANV, quando una terapia anticoagulante è raccomandata a meno che non sia controindicata1 • Apixaban ha mostrato un profilo di sicurezza simile ad aspirina con efficacia superiore indipendentemente dal rischio di ictus6. • L’uso di aspirina, sempre secondo le linee-guida ESC, andrebbe riservato ai soli pazienti non idonei all’utilizzo dei vecchi e nuovi anticoagulanti orali1 • La dispepsia non è stato riportato come un evento avverso più comune con l’uso di apixaban vs warfarin negli studi ARISTOTLE e AVERROES2,3 • Sono disponibili delle linee guida pratiche sulla gestione peri-operatoria della terapia con i NAO 4,5 1. Camm et al. Europace 2012;14:1385–1413; 2. Connolly et al. N Engl J Med 2011;364:806-17; 3. Granger et al. N Engl J Med 2011;365:981–92; 4. Apixaban SmPC, July 2014; 5. Heidbuchel et al. Europace 2013;15:625–651. 6. G. Lip et al. Stroke 2014 Jul;45(7):2127-30.