Look at me Lg bob Cocacola Avatar Media Education Promozione della salute Steadycam: CONTESTUALIZZAZIONE Once upon a time • Tra esperti e cinefili • Piazze “virtuali” iperpopolate • Informare e prevenire Media Education Promozione della salute Steadycam: CONTESTUALIZZAZIONE NOW • Famiglia affettiva e adulti • Y Generation • I formati Media Education Promozione della salute FAMIGLIA AFFETTIVA (Charmet) • • • • Sono mutate le rappresentazioni Da ribelle da domare a “buono” da proteggere No valori, Si riduzione del dolore I valori? Altrove! Media Education Promozione della salute FAMIGLIA AFFETTIVA: I valori? Altrove! • • • • Nella società (informazione, comunicazione, spettacolo) Nei media e nella tecnologia In altri “mondi” In altri gruppi… IL MACROVALORE: IL CONSUMO Media Education Promozione della salute I valori? Altrove! Il macrovalore: IL CONSUMO I linguaggio e il formato: LO SPOT SPOT POWERADE SPOT IENE EXTASY Media Education Promozione della salute Y GENERATION: “Nativi digitali” (Rivoltella) • • • • • • • Sono perfettamente integrati nel sistema tecnologico Sono nativi o fortemente sollecitati Sono esperti Sono sempre in contatto, nessun “tempo vuoto” Vivono un tempo policronico Fondono spazio pubblico e privato Sono “autori” Media Education Promozione della salute NOW Può oggi l’educazione non essere media? Il 44% dei ragazzi si informano sul web per ciò che riguarda la salute e sessualità (Sexologies) MEDIA EDUCATION Movimento internazionale da 30 anni 1973 Conseil International du Cinéma et de la Tèlévision • studio, insegnamento e apprendimento dei mezzi di comunicazione ed espressione • specifica ed autonoma disciplina nell’ambito della teoria e della pratiche pedagogiche • opposizione all’uso di questi mezzi come sussidi didattici MEDIA EDUCATION 1982 Dichiarazione di Grunwald • accettazione presenza culturale media nella società • necessità politica ed educativa della promozione di comprensione critica sulla comunicazione • la tecnologia “incombe” e poco si fa a questo riguardo • allargamento responsabilità educativa MEDIA EDUCATION 1990 Tolosa, chiusura dei lavori dell’UNESCO • attenzione al mondo dei media in ogni sua articolazione (pubblicità e musica popolare) • abbandono di un approccio difensivistico • apertura ai professionisti dei media • valore democratizzante della ME MEDIA LITERACY RACCOMANDAZIONE UE 2010-2012 prospettiva fondamentale per l’alfabetizzazione di base di tutti i cittadini europei in quanto i media sono il linguaggio della contemporaneità MEDIA EDUCATION PROFILI PEDAGOGICI • Educare ai • Educare con • Educare per/dentro I MEDIA Contesto Educazione Media come Pedagogia/Ap Obiettivo proccio Critico “ai” media Supporti, oggetti Morale, inoculatorio Difendere i soggetti Lettura critica Coltivare il gusto Rendere consapevoli i soggetti Delle Scienze Rendere riflessivi i sociali soggetti Ideologico Contesto Educazione Tecnologico “con i media” Media come Pedagogia/Ap Obiettivo proccio Risorse Strumentale Sostenere l’insegnamento/ apprendimento Costruttivista Produrre conoscenza collaborativa Psico sociale Riflettere sul rapporto tra media e fenomeni sociali Contesto Educazione Media come Pedagogia/Ap Obiettivo proccio Produttivo “per”, “dentro” i media Linguaggi Funzionale Consentire ai soggetti di interagire con i media Alfabetico Promuovere la conoscenza dei linguaggi Espressivo Uso creativo dei media MEDIA EDUCATION “E’ quel particolare ambito delle scienze dell’educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l’intervento formativo” (Rivoltella 2001). MEDIA E PRO.SAL. • Espressioni del linguaggio della contemporaneità (dobbiamo farci i conti) • Sono mezzi attraverso i quali la nostra cittadinanza si esprime: fanno parte delle nostre vite • Sono agenti di socializzazione e di acquisizione di competenze e di nuovi modi di apprendere • Ritardo delle agenzie educative • Nell’educazione dei giovani o si accetta la sfida del cambiamento o non si è significativi (autocondanna) e in questo modo non si educa. MEDIA E PRO.SAL. • • • • • Funzionalità rispetto a creare un clima decontestualizzare terreno di stimolo, spunto per allargare il campo sul quale si dovranno innestare le competenze degli operatori permettere a ciascuno di esprimersi fare emergere percezioni CHILDREN MEDIA E PRO.SAL. Catalizzatori comunicativi, non facilitatori informativi • I media non divengono tanto un vettore di informazione, ma strumenti comunicativi che permettono di attivare la comunicazione sul doppio livello (bidirezionalità). • Approccio tematico: affrontare un tema attraverso i media è fare emergere più sguardi, più percezioni. Lavorare integrando M.E. & PRO.SAL con quali obiettivi? • Non tanto cambiare i comportamenti, ma aumentare la consapevolezza del sé e dei propri comportamenti. • Il formato mediale è uno stimolatore che va ad integrare competenze diverse rispetto a metodi, tecniche materiali e supporti, oltre che rispetto ai soggetti conduttori - facilitatori. Lavorare integrando M.E. & PRO.SAL con quali obiettivi? • • • • • • Informare Sensibilizzare Stimolare dibattito Provocare altri sguardi Verificare percezioni dominanti sul tema Stabilire contatti e comunicazione con gruppi definiti M.E. & PRO.SAL Il circuito: guardare - analizzare/riflettere – produrre (le variabili e i vincoli) A chi, Cosa (i formati) e Come propongo In quali contesti (scuola, extra, peer……) M.E. & PRO.SAL: Metodo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Non proporre un messaggio univoco predefinito. Produrre dubbi e domande. Non affrontare il tema direttamente Far interagire le persone con materiale video. Usare formati eterogenei Costruire insieme i significati e i messaggi Sintetizzare il percorso effettuato. N° STEP O TAPPA OBIETTIVI SPECIFICI OPERATORI COINVOLTI E RUOLO RUOLO DELL’INSEGNANTE FORMAZIONE INSEGNANTE Analizzare la domanda e concordare l’intervento OP e/o ME: progetta l’intervento in base alle caratteristiche e ai bisogni della committenza Esprime esigenze, coprogetta Assente 0 richiesta e/o domanda (committenza) 1 da spettatore a esploratore (ragazzo) Far emergere le rappresentazioni e gli sguardi dei ragazzi OP e/o ME: solo formatore e tutor se la scelta ricade solo sullo step 1; Lavora da solo in classe (se viene scelto solo lo step 1), altrimenti si valuta la sua presenza in affiancamento alla coppia con compiti precisi (cfr. Feedback1). Formazione sulla conduzione dell’intervento (3h) ; consulenza sulla scelta dei materiali audiovisivi da usare come stimolo. Incontro (2h) sulle possibilità di utilizzo degli audiovisivi in classe su tematiche sociali e sanitarie doppia conduzione se si sceglieranno più step. 2 da esploratore a interlocutore (ragazzo) Dare informazioni corrette e scientifiche 3 da interlocutore a progettista (ragazzo) Stimolare criticità e consapevolezza 4 da progettista a realizzatore (ragazzo) Favorire l’espressione creativa Stimolare il desiderio di raccontare e progettare Promuovere il lavoro in gruppo Coppia (OP e ME o medico), conduttori e gestori dell’intervento A seconda di quanto concordato assume un ruolo più o meno attivo Coppia (OP e ME o TM): conduttori, facilitatori e gestori degli aspetti tecnici della realizzazione; attenzione massima al processo Mediatore tra ragazzi, TM e altri operatori Incontro (2h) facoltativo sul lavoro di e in gruppo a livello scolastico Coppia (TM e OP): gestori; attenzione massima al processo (senza dimenticare il prodotto) Mediatore tra ragazzi, TM e altri operatori Assente RACCOMANDAZIONI • “Se si vuole migliorare la didattica bisogna iniziare a cambiare l’aula” (Celestin Freinet). • Oggi il nuovo sta a casa, non a scuola. • “Non è sufficiente portare la tecnologia in classe, dipende dall’uso, bisogna condividere un mondo, non utilizzarla come i vecchi strumenti. Devono cambiare le pratiche delle persone” (Pier Cesare Rivoltella) Vigorsol Link del blog 2011 http://masterado2011.wordpress.com/