ECOLOGIA: si fa risalire la sua fondazione come disciplina
autonoma al 1966 (Testo di K. Boulding: “The economy of
the coming spaceship earth” )
SOSTENIBILE:Termine Introdotto inizialmente dalla IUPN
( International Union for Protection of Nature) nel 1980, si
trova al centro del rapporto Bruntland del 1987
SOSTENIBILITA’: soddisfare i bisogni delle generazioni
attuali senza compromettere le opportunità delle
generazioni future di soddisfare a loro volta i loro bisogni.
Per primo dunque è un raffronto tra necessità-risposte di oggi, e
prevedibili necessità di domani- nell’intento che le risposte di oggi non
costituiscano i problemi di domani.
Casa eco-sostenibile:
-costruita con materiali non inquinanti
e riciclabili( no resine, no plastiche, no derivati del petrolio- calce al
posto di cemento - legno strutturale al posto di cemento e acciaio
-a limitato consumo energetico (migliore isolamento, captazione
dell’energia solare)
-attenta all’impiego delle risorse ( raccolta e riuso dell’acqua piovana,
contenimento del consumo idrico mediante rubinetti a getto miscelato
d’aria,ecc.)
Casa bio-compatibile:
-utilizza materiali sani, tali da non nuocere alla salute dell’uomo, né
in quanto abitante, né durante il ciclo di
produzione/smaltimento/riciclo
-Utilizza materiali che possono tornare al grande ciclo di
trasformazione e rigenerazione naturale
Non si può proseguire
così
Londra: la OXO tower- un edificio industriale proprio sul lungo
Tamigi, recuperato ad abitazioni temporanee a basso costo,
ateliers per artigiani/artisti dati in uso semigratuito, ristorante
panoramico. Ottimo esempio di sostenibilità e di integrazione
Un progetto pilota:il condominio Villaverde
a Bolzano
Ugo Sasso architetto- 1993
"Quello che ho cercato di tenere
sempre presente progettando il
condominio Villaverde - spiega Sasso è stato di creare spazi amabili, in cui
fosse gradevole vivere. C'è stato quindi
uno studio della disposizione dei locali
e delle finestre, e, per quanto riguarda
l'esterno, ho pensato a un edificio che
non sembrasse finto come tanti altri
che lo circondano.
Volevo che sembrasse da sempre lì, capace di entrare
nell'ambiente e nella storia di quel contesto urbano.
L'immagine globale doveva risultare dolce, consueta,
stratificata: nè avveniristica, nè romantica, nè kitsch.
Semplicemente normale. Volevo che avesse continuità con il
tessuto urbano e rivelasse modalità esecutive artigianali e
riferimenti legati alla tradizione”.
Ugo Sasso: nuovo plesso
scolastico di Empoli
Tecnicamente molto avanzato: la
prima scuola in Italia a poter fare a
meno del riscaldamento
L’intervento si inserisce
in una zona anonima di
semi-periferia e “ricuce”
gli edifici scolastici
esistenti e recupera la
piazza interna da essi
determinata
Il progetto completo, con la piazza ed i percorsi
di collegamento e le aree di sosta
Sostenibilità è riuso invece di demolizione
Gli esempi di Lucien Kroll
Béthoncourt: trasformazione dei
blocchi già avviati ad essere
demoliti mediante “ritaglio” e
addizione di apporti personalizzati
Un altro esempio dello straordinario
“metodo Kroll”
Si possono notare i volumi a cuspide
sovrapposti al vecchio blocco
e le “superfetazioni” dei balconi
Kroll considera il blocco su cui agisce
quasi come un elemento della natura,
una roccia di fondazione,
su cui intervenire
Dice Lucien Kroll
“…Col mio lavoro verifico, insieme
agli abitanti, se è possibile
contribuire a creare paesaggio,
ambiente,
sostegno
all’educazione…Si fa un percorso
insieme a coautori amichevoli, con i
tecnici della città che dicono cosa
vogliono e poi la domanda viene
posta ai cittadini. Non occorre che
siano tutti…Non pensare a luoghi
esteticamente deserti ma piuttosto
ricchi
di
attività
diverse:
passeggiate,
sport,
giardini…persone che corrono,
camminano o stanno ferme. Poi,
rispettare
le
somiglianze
ed
assortire le differenze in un piano di
massima che diviene via via più
complesso, cioè simile alla vita”.
Un esempio nell’area
romana:
Progettazione partecipata
per
la valorizzazione e il
recupero
A Tor Vergata
Sostenibilità è anche
autocostruzione.
Ecco la celebre casa di
Kassel costruita dai suoi
abitanti con materiali e criteri
ecologici
Un’architettura per il sociale, al fine di essere considerata “sostenibile”,deve:
-
smettere di costruire periferie
-
smettere di costruire edifici di bassa qualità quindi poco durevoli
-
individuare i diversi nuovi tipi di bisogno abitativo
-
predisporre interventi diversificati e “mirati” per il loro soddisfacimento
-
preferire ove possibile il recupero alla demolizione
-
incentivare interventi di recupero nell’ambito della archeologia industriale
-
promuovere i progetti partecipati e l’autocostruzione.
sapersi inserire con garbo e naturalezza in zone e contesti preesistenti,
operando semmai una “ricucitura” di realtà disomogenee.
Un importante strumento messo
a punto dall’Istituto Nazionale di
Bioarchitettura:
Il Prezzario Ecologico
per la Provincia di Firenze.
Voci di capitolato per opere
di bioedilizia,
corredate di prezzi certi di
riferimento.
Alcuni esempi di tegole e pannelli fotovoltaici utilissimi al nostro scopo
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