Il Natale è per la Pasqua,
perché Gesù
è venuto per morire.
Il Figlio di Dio si è incarnato prendendo un corpo
ed un'anima come abbiamo noi, si è fatto veramente uomo
onde poter patire
e morire e quindi,
soddisfare
per tutte le colpe,
anche le più intime,
le più gravi;
poiché le sue sofferenze non sono state solamente quelle esterne
che più facilmente si considerano, ma sono le sofferenze, in
maggior numero e più intime e più forti per il cuore di Gesù,
le sofferenze
interne,
del suo spirito,
della sua anima,
del suo cuore.
Quindi la preparazione alla Pasqua ci ricorda che noi
abbiamo ricevuto dal cielo il Figlio di Dio fatto uomo.
E abbiamo considerato il Bambino a Betlemme, nella
grotta. Ma questo era il primo passo.
Il secondo è la immolazione
e il terzo è il dono di se stesso
a noi, nell'Eucaristia,
per rimanere continuamente in mezzo di noi
come egli era uomo e Dio, due nature in una sola
Persona, sempre presente nei nostri altari
e sempre rinnovando la sua passione e morte nella
santa Messa e facendosi cibo all'anima nostra.
ALLE PIE DISCEPOLE
DEL DIVIN MAESTRO
1960 N.17
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Quaresima - Istituto Santa Famiglia