S.M.S. A. VOLTA LATINA a.s. 2005/2006 classe 2ª E Il progetto Comenius prevede scambi culturali tra scuole dei Paesi della Comunità Europea. Attraverso lavori comuni si facilitano gli incontri, la reciproca conoscenza e l’integrazione tra le diverse comunità. Il titolo del percorso proposto per quest’anno è : Oltre ai ragazzi di alcune classi della Scuola Media ”A. Volta” di Latina (Italia), hanno partecipato a questa iniziativa, quelli dei Licei “Ben Arabi” di Cartagena (Spagna) e “Robert Schuman” di Metz (Francia). www.ac.nancy-metz.fr/pres-etab/schuman www.volta.latina.it www.benarabi.org • • • • • METODOLOGIE Lavoro di gruppo (cooperative learning). Affrontare e risolvere problemi, collaborando (problem posing/solving). RISORSE Lab. Informatica Siti Internet Libri di testo DESCRIZIONE I tre gruppi hanno eletto un responsabile delle attività. Dopo una riunione preliminare si è concordato tra tutti i componenti il lavoro da svolgere e sono state delineate le attività e gli argomenti da trattare. I documenti, le immagini, le fonti raccolte sono state poi selezionate ed utilizzate per la composizione dei Cartelloni e per la Presentazione in Power Point (ppt). TABULA PEUNTINGERIANA ACQUA Queste tre città hanno un elemento in comune: L’ACQUA. Metz (Francia) è attraversata dal fiume MOSELLA; Cartagena (Spagna) si affaccia sul MAR MEDITERRANEO; mentre Latina (Italia) un tempo era PALUDE. Questi tre riferimenti si possono individuare anche nell’antica Tabula Peuntingeriana. La Tabula Peuntingeriana è una carta lunga 7 m. e alta 34 cm. Riporta tutto il sistema stradale dell’antica Roma. La Tabula è un documento che risale al III sec d.C.; è molto particolare, perchè ci dimostra quale era allora la visione del mondo: gli antichi disegnavano i territori privilegiando l’asse longitudinale (Est-Ovest). Nella carta, l’Europa è schiacciata e allungata orizzontalmente. Così ad esempio, in riferimento all’Italia, il Mare Adriatico si trova a nord (ed è indicato con il nome SUPERUM=che sta sopra) ed il Mar Tirreno si trova a sud (INFERUM= che sta sotto), possiamo notare anche che Roma è situata di fronte a Cartagine (Africa). Sono anche riportati in forma schematica, ma con una certa precisione, le principali caratteristiche geografiche del territorio (fiumi, laghi, catene montuose) che ci permettono di localizzare luoghi oggi scomparsi o fortemente trasformati. VEDI TABULA LATINA Latina, città di recente fondazione, può essere localizzata, sulla Tabula Peuntingeriana, lungo la linea costiera del Lazio, ad Est rispetto Roma, tra i toponimi di Astura e Circeo. Nella mappa il nome non è segnato, però si può individuare la catena dei Lepini che si dirige verso Terracina. La città, dopo aver bonificato i territori ad essa circostanti, si può situare tra le due località litoranee. ZONE UMIDE Le “zone umide” sono le aree caratterizzate dalla presenza d’acqua, come stagni, paludi, torbiere, bacini con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata e le aree marittime vicino alla costa. Generalmente sono ambienti di transizione, tra terra e mare (lagune), tra terra e fiume ( paludi) o tra terra e ghiacciai (torbiere) e sono caratterizzate da ampie variazioni giornaliere o stagionali del livello dell’acqua. Sono aree considerate di estrema importanza ambientale. La loro conservazione è stata incoraggiata dalla Convenzione della Zone Umide, stipulata a Ramsar, in Iran nel 1971. Il trattato tutela oltre mille siti in tutto il mondo, pari a 111 milioni di ettari. Tra questi risulta inserito il PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO (LATINA), con la serie di laghi costieri che lo caratterizzano (Fogliano, Monaci, Caprolace, di Paola o Sabaudia). Le zone umide sono importanti sotto vari aspetti: -Idrogeologico: regolano fenomeni come le piene dei fiumi; rallentano il flusso delle acque e riducono il rischio di alluvioni; trattengono acqua che poi rilasciano nei periodi di secca. -Chimico-Fisico: Trattengono elementi (azoto e fosforo) che fertilizzano il terreno. -Biologico: paludi, delta dei fiumi e torbiere sono tra gli ambienti con la più elevata diversità biologica e dopo la foresta e la savana, sono l’ambiente con il maggior numero di specie minacciate di estensioni. -Economico: le zone umide, soprattutto costiere, sono ideali per la riproduzione dei pesci e di conseguenza rappresentano fertili aree di pesca. Bonifiche per fare spazio ai campi agricoli, canalizzazione e cementificazione dei fiumi hanno determinato la fine della maggior parte delle zone umide dell’Europa occidentale e costituiscono una seria minaccia per la conservazione di questo habitat naturale. METZ Metz invece si trova nel frammento relativo alla Gallia e nel territorio dei Mediomatrici, nome indicato sulla carta. Vi compare anche il fiume Mosella,con il suo tortuoso percorso, che ancora oggi attraversa l’area e nelle vicinanze c’è l’indicazione di un sistema montuoso da cui la città prende il nome: Divodurum Mediomatrici (monte sacro dei Mediomatrici). CARTAGENA Cartagena, fondata da Asdrubale, generale cartaginese nel 227 a.C. è indicata lungo la linea costiera spagnola, con il nome di Carthago Partaria. Nella cartina, alle spalle di Cartagena, si notano anche le montagne che la circondano: i monti della Murcia. La città sorge presso le coste del Mar Mediterraneo, una delle più importanti vie di comunicazione per i popoli antichi. GRUPPO 2 Lo stemma di Cartagena è riportato in uno scudo la cui blasonatura è la seguente: lo scudo è di tipo sannitico, inquartato, tagliato e trinciato: cioè si individuano sui margini esterni 8 campi, dai colori alternati rosso e bianco. Su quelli rossi campeggia una torre merlata d’oro aperta e finestrata di nero. Su quelli bianchi leoni rossi rampanti e con la lingua di fuori. Al centro, su uno scudo, una torre torricellata (con tre colonne turrite sui merli) che si erge su uno scoglio circondato dal mare. E’ chiaro il significato dello stemma legato alla posizione geografica della città, che si affaccia sul mare Mediterraneo e domina una rada, trasformata in porto. Lo scudo, circondato da una corona di alloro, è sormontato da una corona merlata, aperta e finestrata di nero, con tre gemme di rosso alla base. Nella parte superiore dello stemma di Cartagena, vi è una corona turrita. Questa indica che la città, di antica origine, è una delle principali città della regione autonoma della Murcia. Lo stemma di Latina, nella parte superiore, ha una corona turrita che indica che la città è elevata al rango di capoluogo della omonima provincia del Lazio. Il gonfalone è esemplificativo delle vicende storiche che hanno dato origine alla città stessa, centro di un territorio sottratto alla palude e bonificato in negli anni ’20 del secolo scorso. Su un campo blu che fa da sfondo, una corona di spighe circonda una torre civica che si erge dalle acque stagnanti della palude. Il fascio di grano è trattenuto da un nastro rosso che riporta il motto, sintesi delle antiche vicende: LATINA OLIM PALUS”, che significa “Latina un tempo palude”. Particolarità di questo stemma è che compare il nome dell’artista che lo ha composto: A.Presutti. In base alle notizie relative alla formazione degli stemmi, quello di Metz è diviso in due parti: da una parte è nero e dall’altra argentato. E’ di origine medievale e la sua formazione sembrerebbe essere avvenuta per l’unione di due famiglie o due partiti aristocratici o nobiliari della zona. La città di Metz divenne nel 843 la capitale del Granducato di Lorena ed importante centro dell’impero carolingio. Nel 870 divenne parte del Regno Franco d’Oriente e successiva-mente venne governata da vescovi-conti. A partire dal XIIl secolo furono i borghesi, cioè la nuova classe sociale, economicamente più attiva, ad adottare lo stemma in questa sua composizione che nel 1394 divenne il simbolo della città. Non è sormontato dalla corona turrita, ma ancora oggi Metz è il più importante centro del Dipartimento della Mosella. CARTA D’ IDENTITA’ SUPERFICIE: 558 Km² LATITUDINE: 37° 36’ Nord LONGITUDINE: 0° 59’ Ovest STATO: Spagna REGIONE: Murcia ABITANTI: 199.434 ab. DENSITÀ: 330,97 ab./Km² CAP 30200 TARGA MU TERRITORIO ED ECONOMIA Cartagena si trova nella Spagna meridionale, è situata nella comunità autonoma della Murcia e si affaccia sul Mar Mediterraneo, lungo la Costa Blanca. È una città portuale, ha, infatti, uno splendido porto commerciale, ricavato da una profonda rada attorniata da strutture militari: tra i più importati arsenali del paese. Nelle zone minerarie intorno alla città di Cartagena si estraggono: piombo, ferro, rame, zinco e zolfo; nell’importante area portuale vi giungono via mare prodotti petroliferi che vengono raffinati ad Escombras, dove funziona una delle più moderne centrali termiche della Spagna e, dove sorgono grandi impianti di raffineria. La città è un’importante base navale militare. È sede d’industrie metallurgiche e vetrarie; sviluppati anche i settori: cantieristico, metallurgico, chimico, meccanico, alimentare e di costruzioni. S’importa carbone e petrolio grezzo. I prodotti principali agricoli: olio d’oliva, vino e frutta secca. NOTIZIE STORICHE La città fu fondata alla fine del III secolo a.C. dal generale cartaginese Asdrubale. Venne conquistata da Scipione l’Africano nel 209 a.C. Sia i greci che i romani, in ricordo della madrepatria, la chiamavano “Carthago Nova”. Alla fine dell’età antica, la città passa ai bizantini ed in seguito agli arabi per essere, intorno al XIII secolo, conquistata dagli spagnoli di Alfonso il Saggio. Nel XVII secolo, e soprattutto sotto il regno di Carlo III, la città ebbe uno sviluppo urbanistico notevole, si estese lungo la costa e si arricchì di larghe vie e di giardini e venne fortemente potenziato il suo porto con la costruzione di solide mura e l’impianto di un arsenale militare per la flotta spagnola del Mediterraneo: solo nel centro è rimasto l’antico tracciato compatto e labirintico. Cartagena conserva antiche fortificazioni, edifici militari, resti di una cinta muraria, un castello d’epoca cartaginese e una cattedrale del XIII secolo. CARTA D’IDENTITÀ SUPERFICIE 41,93 Km² LATITUDINE 49° 8’ Nord LONGITUDINE 6° 10’ Est STATO Francia REGIONE Lorena DIPARTIMENTO Mosella ABITANTI 123.776 ab. DENSITÀ 2.852 ab/Km² CAP 57050 TERRITORIO ED ECONOMIA Città situata al Nord–Est della Francia. Ha una zona pianeggiante e il suo clima è di tipo oceanico. Metz è attraversata dalla Mosella: fiume che nasce nei monti Vosgi, nella Francia nord-orientale. Nelle zone collinari di Metz si conducono greggi al pascolo e si pratica l’agricoltura. Ha una vasta area ricca di centri industriali: siderurgici, elettronici, tessili e alimentari, inoltre è sede di impianti farmaceutici, prodotti meccanici, tipografici, del tabacco e del cuoio. Questa città è particolarmente popolosa e ricca di edifici storici; la densità va dai 100 ai 200 abitanti al km². Metz è un importante nodo di comunicazioni. Da qualche decennio nei pressi di Metz si è sviluppato un polo tecnologico avveniristico. NOTIZIE STORICHE Metz città della Francia nord-orientale, capoluogo della Lorena e del dipartimento della Mosella. Situata vicino ai confini con la Germania e il Lussemburgo. Monumenti architettonici di rilievo sono la cattedrale di Saint Etienne, la basilica di Saint-Pierre-aux-Nonnains (antica basilica romana più volte rimaneggiata) e la Porte des Allemands, che dava accesso alla città. L’università risale al 1971. La città, sorta in epoca preromana, divenne la capitale del regno d’Austria nel VI secolo d.C. Sotto il dominio dei franchi l’Austria conobbe un lungo periodo di prosperità economica ma nel XI iniziò un periodo di decadenza. Conquistata dal re Enrico II di Francia nell’aprile 1552 fu difesa da Francesco di Lorena, secondo duca di Guisa, contro l’imperatore Carlo V dall’ottobre 1552 al 1553. Passò alla Francia in base alla pace di Westfalia del 1648. Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, Metz subì un assedio di due mesi, fino alla resa del maresciallo François Bazaine. Dal 1871 al 1919, appartenne all’impero prussiano e ritornò alla Francia dopo la prima guerra mondiale, gravemente segnata dal conflitto. Metz subì gravi danni anche durante la seconda guerra mondiale, che la vide occupata dalle forze tedesche dal 1940 al 1944. CARTA D’IDENTITÀ SUPERFICIE 277 km² LATITUDINE 41°28” Nord LONGITUDINE 12°54” Est STATO Italia REGIONE Lazio ABITANTI 111.946 ab DENSITÀ 392 ab/km² COMUNI 33 comuni CAP 04100 TARGA LT TERRITORIO ED ECONOMIA La provincia di Latina, si estende tra la costa Tirrenica ed una serie di alture: monti Lepini, Ausoni e Aurunci. La maggior parte del territorio è occupata dall’Agro Pontino, che continua nella piana di Fondi e quella di Gaeta. La costa, bassa e sabbiosa, è orlata di dune ed è interrotta dal Promontorio del Circeo. I maggiori corsi d’acqua sono: l’Astura e il Garigliano. Pur mantenendo il settore agricolo un peso rilevante, la città è stata centro di un processo di industrializzazione. Sono presenti aziende medio – piccole. L’industria è attiva nei settori: alimentari, meccanici, elettrici ed elettronici, chimici, edili; si produce: ceramica, tabacco e zucchero. Si coltivano: cereali, ortaggi, barbabietole da zucchero, canapa, frutta, cotone, olive ed agrumi. La cucina pontina esprime diversi caratteri: quello marino, incentrato sulle zuppe di pesce, risotti di mare, orate, spigole e mazzancolle; quello collinare che si caratterizza per la pasta all’uovo, i sughi casalinghi, pasta e fagioli, in fine quello legato alla pianura che attinge alla vasta produzione di derivati dal latte di bufala (mozzarelle, fior di latte, caciotte, burro). Come vini troviamo il Trebbiano, il Sangiovese e il Merlot, da non scordare il Moscato di Terracina, dolce e secco. NOTIZIE STORICHE Latina nasce il 18 Dicembre 1932, prima tra le città “nuove” (Sabaudia, Pontinia, Aprilia e Pomezia). Divenne capoluogo della nuova provincia il 4 Ottobre 1934, esattamente due anni dopo la sua nascita. Nome originario Littoria, che vuol dire “città rurale” e all’inizio della sua storia doveva avere il ruolo di centro rurale del territorio bonificato. È per questo che la storia di Latina si concentra nelle vicende di pochi decenni fa: l’età della palude bonificata (1920-40). Caratteristica la pianta del centro storico di forma stellare, sulla cui piazza centrale si affacciano gli edifici di fondazione nello stile architettonico, tipico del periodo. La Pianura Pontina può essere vista come un quadrilatero, e la denominazione “Pontina” deriva dal latino “Pometina”, aggettivo che trae origine dal centro del Lazio arcaico di Sessa Pometia, localizzato nei pressi dell’antico Borgo di Le Ferriere (Latina) ALESSANDRA è speciale. Lei sente, molto più di noi, ciò che la circonda. Ecco quello che per Lei l’acqua rappresenta: “L’acqua disperde i miei pensieri… E se io ti tocco ti espandi in mille cerchi che si aprono all’infinito… Ed io così gioco, sogno, rido … e ti sento… vita.” Grazie a questa attività ci siamo esercitati nella ricerca e nella relativa selezione ed elaborazione delle informazioni, che sono state utilizzate con creatività, sfruttando le potenzialità delle tecnologie informatiche (TIC). Il lavoro ha offerto spunti e stimoli per scambi di idee tra coetanei, ci ha permesso di approfondire la nostra conoscenza sui territori oggetto del progetto “Comenius”, e potrà essere un utile strumento di interscambio e di mediazione con i nostri partner. Il prodotto multimediale realizzato è stato utilizzato come supporto per la presentazione orale del lavoro, davanti a un gruppo di persone (classi parallele, genitori …) e può considerarsi utile per la valutazione delle competenze raggiunte. Il risultato finale di questa attività è di fronte a tutti. Ulteriori elementi di valutazione possono essere forniti considerando che i ragazzi sono di una classe seconda ed hanno 12 anni. Alcuni di loro non hanno il computer o lo hanno ricevuto solo di recente; molti non conoscevano le potenzialità di Power Point. Tutti hanno prodotto la loro prima presentazione di questo tipo, su Floppy o CD. Il lavoro di gruppo è servito, quindi, anche a trasmettere ed attivare quelle competenze necessarie che hanno permesso a tutti di poter operare autonomamente, impostando e realizzando una presentazione personale come risultato dell’intervento didattico proposto. Il lavoro presentato dagli alunni documenta così quel processo di crescita e di formazione mostrato in questo periodo scolastico e di conseguenza è utile per una loro complessiva valutazione Questa presentazione è il risultato della fusione dei migliori lavori di ognuno dei 3 Gruppi ed è stata assemblata dal docente, grazie alla fattiva collaborazione e al costante lavoro degli alunni, su tutti Martina e Carlotta. (M@)