Livelli d’analisi
(cioè, esame degli elementi
che compongono l’effettiva
organizzazione del
linguaggio)
Fonetico e fonologico
Morfologico
Sintattico
Semantico
1) Fonetica e Fonologia (2° articolazione
SIGNIFICANTE
2) Morfologia
(1° articolazione)
SEGNO
3)
Sintassi
SIGNIFICATO
4) Semantica
I SUONI DELLE LINGUE
FONETICA e FONOLOGIA
Apparato fonatorio
Foni, Fonemi, Allofoni
Tratti distintivi
Classi e classificazione dei
suoni
Suoni e grafia
Processi fonologici e tipi di
regole
FONETICA: livello di analisi relativo alla sostanza dell’espressione
FONOLOGIA: analizza il modo in cui i diversi sistemi linguistici disciplinano
il piano dell’espressione
(es. It. /s/ vs ingl. /s/
it. /n/ vs ingl. /n/
it. /t/ vs ingl. /t/)
Costituenti prosodici della fonologia
Struttura fonologica di una lingua non è composta solo dalle unità segmentali (FONEMI
ma anche da unità ‘PROSODICHE’ :
1. SILLABA
2. Accento
3. Tono e intonazione
Sillaba: unità fonetica minima che il nostro organismo è in grado di produrre e di
percepire: costituita da un picco di sonorità, cioè di un elemento che ha un volume
maggiore rispetto agli altri (NUCLEO) e su cui, pertanto, questi ultimi si appoggiano.
Accento: data una parola composta di più sillabe, si intende con accento la maggiore
prominenza [VOLUME, ALTEZZA, (più o meno acuto/grave, per frequenza di vibrazione
delle pliche vocali) DURATA (del nucleo)] di una di queste sillabe.
Parametri ulteriormente specificati
dai singoli sistemi linguistici: es:
ingl: nuclei tonici caratterizzati
dall’altezza
It.: dalla durata
Le lingue si distinguono anche per le REGOLE di assegnazione dell’accento all’interno
della parola.
Distinzione tradizionale: lingue ad 1) accento libero
2) accento fisso
-Accento fisso: la posizione è determinata da una serie di regole, per cui, data la
Struttura fonologica della parola, è prevedibile la posizione della sillaba accentata
es. da lingue con regole semplici:
accento sempre sull’ultima sillaba: persiano moderno
turco
francese
accento sempre sulla penultima:
polacco
accento sempre sulla prima :
cèco
(*germanico comune)
- Accento libero: le regole di assegnazione della prominenza lasciano un margine
di libertà su un gruppo di sillabe su cui può cadere potenzialmente l’accento:
It: ossitone (tronche)
parossitone (piane)
proparossitone (sdrucciole)
(bisdrucciole: scivolano; * comunicamelo)
TONO e INTONAZIONE
Meccanismo laringeo: la glottide può variare la frequenza delle vibrazioni.
L’altezza della voce (più o meno acuta o grave) dipende da fattori extralinguistici
(caratteristiche fisiche e abitudini del parlante).
Ma, alcune variazioni hanno un VALORE LINGUISTICO.
1- lingue TONALI: SILLABA o PAROLA = dominio della variazione di altezza
I diversi toni distinguono tra diverse parole (quindi: toni prescritti dal lessico).
Es. cinese:
[ma] “madre” (tono alto)
[ma] “ingiuriare” (tono alto discendente)
[ma] “lino” (tono alto ascendente)
[ma] “cavallo” (tono basso discendente)
2- lingue NON TONALI: FRASE = dominio della variazione di altezza.
Il movimento della frequenza di vibrazione della glottide determina una linea melodica
(INTONAZIONE) che accompagna l’intera frase e fornisce informazioni grammaticali
importanti.
Nella parte finale, segnala la MODALITA’ DELLA FRASE
Struttura fonologica della sillaba
σ
(attacco)
rima
nucleo
(coda)
RIMA: costituente intermedio. In alcune lingue: il nucleo ha una relazione
compensativa con la coda. Vedi.
1. allungamento di compenso > salvaguarda la lunghezza complessiva della rima
2. Peso sillabico: regole sensibili (cfr. accento latino)
L’attacco è ininfluente
Struttura generale: sottoposta alle regole dei singoli sistemi linguistici
NUCLEO: solo elemento universalmente necessario
ATTACCO: obbligatorio o facoltativo
CODA: esclusa o ammessa
Ogni lingua ha regole particolari anche riguardo al tipo e al numero di elementi
ammessi all’interno di ogni costituente:
Italiano: NUCLEO = sempre una VOCALE
Inglese: NUCLEO = anche consonanti sonoranti
Italiano: CODA = ammette una sola consonante (es. button, little, rhythm)
Inglese: COSA = ne tollera almeno due (clamp, fast, ecc.)
Struttura fonologica della sillaba
σ
Incontriamo, compriamo
(attacco di 3 elementi)
(attacco)
[ - sillabico]
rima
[- sillabico
+sonorante
nucleo
+continuo]
Vocale
(o dittongo ascendente)
(coda)
[-sillabico
+ sonorante]
Concetto di sillaba: parte della competenza del parlante nativo (vedi bambini e
giochi di parole: vieghenigheconghemeghe)
RIMA: presente nella competenza fonologia. Vedi metro poetico, Vedi Lapsus:
Bangio e mevo = intatta la rima
Scala di sonorità nella struttura sillabica
Restrizioni dei singoli sistemi linguistici riguardo la composizione dei singoli costituenti
SILLABA OTTIMALE:
attacco = sonorità crescente
coda = sonorità decrescente
(con deviazioni nelle singole lingue: es. Italiano: s+C: stella, scopo, ecc.)
Occlusive
1
fricative
2
sonoranti
3
approssimanti
4
vocali
5
La scala di sonorità disciplina anche la posizione dei confini sillabici:
Cfr. festa, asma (convenzione ortografica)
Cfr. ambisillabicità (consonanti doppie)
Processi fonologici
A
B
A
A è riscritto come B: un certo elemento A nella
rappresentazione fonologica diviene
indiscriminatamente B nella realizzazione fonetica
B / X__Y A è riscritto come B se si trova tra X e Y ed è caratterizzato
Z
dai tratti Z
/s/
[z] /[ + C ]
[ + sonora]
FENOMENI FONOLOGICI
Processi fonologici non casuali, ma sistematici: compito della fonologia è capirne il funzionamento
Possono essere più o meno produttivi: cioè: dato il contesto segmentale appropriato, possono
manifestarsi automaticamente (vedi sonorizzazione di /s/ intervocalica nell’italiano settentrionale),
oppure essere attivi solo in certi casi (vedi palatalizzazione di /k/ ), in cui vanno quindi nominati
alcuni suffissi nominali specifici ( vedi –ità):
/elettrik/
/-o/
Forma sottostante astratta
/-ità/
Processi sincronici
Cfr.
diacronia
Ci sono fenomeni che si manifestano sia al punto d’incontro di due morfemi sia all’interno di un singolo morfema:
vedi sonorizzazione di /s/ prima di C sonora: s-badato, asbesto, ma non in caso di –s finale (rebus difficile).
Dunque: si dirà che il fenomeno si manifesta esclusivamente all’interno della parola, indipendentemente dalla sua
analisi morfologica.
ASSIMILAZIONE E DISSIMILAZIONE
1. Anticipatoria; regressiva
2. Perseverativa; progressiva
3. Bidirezionale; bilaterale
1.
1.Parziale
2. totale
scarpa, sgarbo. Panca, pancia. Irresistibile, immancabile,illegale
Altrimenti, sarebbe anche una
coincidenza ulteriore chr ir- e corSi trovino solo davanti a parole con r, im- e com- con parole com m-, ecc.
Processo fonologico,
e non prefissi tra loro un
po’ diversi, casualmente
con lo stesso significato
una forma sottostante
diversa da quella superficiale: Perché?
la presenza della nasale sottostante
è identificabile dal significato della
parola derivata, in cui ir-, im- il- hanno
tutti un significato negativo.
2. Dogs, cats.
3. casa, fuso (asta, abside)
Caso di assimilazione a contatto, sia regressiva che progressiva:
nasalizzazione delle vocali in italiano
[+ nasale] = tratto non distintivo per i fonemi vocalici (diversamente dal francese)
distintivo solo nel sistema consonantico.
Le vocali adiacenti a consonanti nasali tendono ad essere realizzate con
risonanza nasale:
cane /’kane/ [‘kᾶnẽ]
mamma /’mamma/ [‘mᾶmmᾶ]
V
V
[ + nasale]
/ [ + nasale] __
/ __[+ nasale]
ARMONIA VOCALICA
EV “casa”
Son “ fine”
TURCO: prima vocale di una parola determina alcuni tratti delle vocali seguenti
V /-alte/ si assimilano alla V precedente nel tratto /± posteriore/:
ad es. suffisso del plurale
-ler
-lar
Evler
Dopo V /- posteriore/
sonlar
Dopo V /+posteriore
V /+alte/ si assimilano per due tratti: /± posteriore/
/ ± arrotondato/
ad es. Suffisso del possessivo
Evim
-im
-um
sonum
Dopo V /- posteriore/
/-arrotondata/
Dopo V /+ posteriore/
/+ arrotondata/
Armonia vocalica in francese:
Tendenza molto chiara a variare il grado di apertura della vocale non accentata
conformandolo a quello della vocale accentata:
Je laisse [lɛs]
Nous laisson [lɛsɔ̃]
ma (molto spesso):
Vous laissez [lese]
Nous aimons
Vous aimez
con [ɛ]
Nous fêtons
Têtu con [e]
ma:
con [e]
Vous f êtez
Tête con [ɛ]
Vocale
finale
chiusa
chiude
vocale
radicale
METAFONIA
Assimilazione anticiipatoria
Diversa dall’armonia perché limitata alla sola V accentata che si modifica per effetto della vocale suffissale
Salentino: /± alto/
fredda vs friddu/ friddi
Fenomeno simile: ruolo importante nella storia antica delle lingue germaniche
Lingue germaniche: /±posteriore/
Sohn – Söhne
Vater – Väter
Fuchs - Füchse
Goose – geese
Mouse – mice
Man - men
Ich fahre – du färst
Ich helfe – du hilfs
Fader – fäder
Bok - böcker
Dissimilazione: differenziazione di un segmento rispetto alle caratteristiche
di un segmento a lui simile
Fenomeno presente nei dialetti italiani:
Si si pettina >
“geminazione distratta”
TOSCANO: consonante doppia > due consonanti:
Ci si pettina
autunno > auturno
cannocchiale > colnocchiale
INGLESE:
Culture > cultural
Tradition > traditional
Pole > polar
MA:
Molecule > molecular
Title > titular
Maggioranza lingue germaniche
LATINO (it., franc., Spagn.)
-ALIS > -ARIS
MILITARIS
CONSULARIS
Ingl. Marble
(dal franc. Marbre)
spag,. Mármol (dal lat. marmor)
arbol (dal lat. arbor)
It. Albero (dal lat. arbor)
ted. Kartoffel (da un più antico Tartuffel, dall’it. Tartufolo)
Lat. quinque > lat volgare * kinque (da cui le forme romanze:
it. cinque, spagn. cinco, franc. cinq)
It. e spagn. agosto, franc. août < l at. *agustu- per augustu-)
Aferesi
Sincope
Apocope
Generalmente motivati nella
struttura sillabica
( > CV)
CANCELLAZIONE e INSERZIONE
Italiano: ricco di cancellazioni vocaliche
Ingl: (aferesi)
I’m, you’re,
ecc.
1
Tavolo+ino
tavolino
Verde+ino
verdino
Lo albero
l’albero
Anche in posizione preconsonantica
C
C (non s-)C 8sonorante)
Uno arbusto un arbusto
2
Franc. (sincope di [ə]:
Revenez [ʁv’ne]]
Cela [sla]
Devant [dvᾶ]
Quello prete
quel prete
Uno papavero un papavero
Andar via
3
Vuol sapere
Troncamento: cancellazione facoltativa di /e/ o /o/
Finale di parola atona, se la parola è un verbo e se
la parola seguente comincia in C
Son tornati
*Ebb tempo
Produttivo nei V, non è completamente assente
dalle altre categorie lessicali (limitato, però, a
parole specifiche e in certi contesti
Signor Bianchi, dottor Carli, mar Nero, color verde ecc.
* Signor bianco, *un color per dipingere,
un mar limpido
*sapess già
*volev partire
Non ha luogo, se la V non è preceduta da
sonorante
Non ha luogo se il V è 1° pers sing
Cancellazione consonantica
Les garcon
Liaison francese: les enfants
tout à fait
Tout court
Greco moderno: den θélo de θélo
tin féro
ti féro
Più rari e più spesso limitati a
casi specifici
INSERZIONE
(epentesi)
altamente marcata
sC- come incipit sillabico
/s/
Nasale finale di parola funzionale atona
Seguita da parola iniziante per C /+ continua/
Cfr. italiano
- Unica C+ incipit biconsonantico all’inizio di parola (strano)
- Unica C + 2 CC di un incipit in cui la 2° C non è sonorante (scarpa)
-Unica C non sonorante che può essere coda, indipendentemente
dall’incipit della sillaba successiva (lapis)
- Unica C che non subisce il raddopiamento consonantico
Completamente produttivo
Spagnolo: escuela
cfr. estress
espina
Espray
esperanza
estalinismo
escorpion
estar
esmalte
esmeraldo
A-spro, pa-sto /as-pro/, /pas-to/
Lunghezza V
Errori bambini
Un fiore, uno schermo,
uno gnomo, uno scienziato
1. prostesi.
In ispiaggia
Per iscritto
2. epentesi
ARMENO:
džvar /dǯvar/ [dəǯ’var]
ḳnel /khnel / [khə’nel]
3. epitesi
SARDO LOGUDORESE:
Issu este
Issu finiti
Issos sunu
est issu
finit issu
sun(t) issoso
RAFFORZAMENTO SINTATTICO
Accanto = ad + canto
Accanirsi = ad + cane
DIACRONIA
Gruppo accentuale
unico
A casa
[ak’ka:sa]
A capire
[ak’kapi:re]
Monosillabi con accento grafico
(dà, dì, già, giù, sé, ciò, più, ecc.)
Polisillabi tronchi
(perché, poiché, però, andò, parlò,
caffè, Perù, perì, farà, ecc.)
4 bisillabi piani
(come, dove, sopra, qualche)
a
da
su
tra
fra
ma
o
e
ho
ha
do
fa
fu
va
tu
blu
che
chi
qui
qua
COALESCENZA (o FUSIONE) di due segmenti
Segmento che risulta 1) condivide alcuni tratti con ognuno dei due segmenti originari
2) è specificato con tutti i tratti di uno dei due segmenti,
ma porta traccia dell’altro nelle lunghezza
Coalescenza
C+C
italiano
[lg] > [ldǯ ] > [λ]
Colgo cogli
Spengo spengi/spegni
Scelgo scegli
Coalescenza
vocale+consonante
atten[t+j]on > atten [ ʃ ] on
inglese
progre[s+j]on >progre[[ ʃ ] on
deci[d+j]on > deci[ǯ]on
Coalescenza vocale+vocale
greco classico:
Timae > tima
Francese
V+ Cnasale
Bon + tè < b[ô]té
Bon > b[ô]
RIDUZIONE e RAFFORZAMENTO
Non processi unitari: - cambiamento della qualità di un segmento
- degeminazione *
- geminazione
- coalescenza *
- dittongazione
S
O
N
O
R
I
T
A’
Cfr. SCALA di FORZA e di SONORITA’
Cfr. PROCESSI DIACRONICI
Cfr. “gorgia toscana”
Per lo più connessi con assenza
o presenza di accenti:
sillabe toniche > rafforzamenti
Sillabe atone > riduzioni
Cfr. “centralizzazione” delle vocali
(catalano, portoghese,inglese,
olandese)
Pose position
F
O
R
Z
a
Vocali > consonanti
Vocali < consonanti
AMICUM> amico> amigo> amie
Processo diffuso di riduzione in molte lingue:
centralizzazione delle vocali non accentate
Catalano:
Portoghese:
[á]kte
[ə]ksjó
V[ɛ]n
v[ə]n[nt
des[ə]jár
Olandese:
Inglese:
P[ó]se
Des[é]jo
p[ə]sition
Mat[è]rie mat[ə]riéel
ITALIANO:
non centralizzazione vocalica, ma ugualmente un processo di riduzione vocalica:
+ marcata > - marcata
Sc[ɛ]lgo
c[ɔ]lgo
sc[e]glievo
c[o]glievo
Ir[o]nia ir[ɔ]nico
Te[o]ria te[ɔ]rico
Ist[e]ria ist[ɛ]rico
NEUTRALIZZAZIONE
Eliminazione, in determinati contesti, di una distinzione tra due o più segmenti,
che può invece essere presente in altri contesti
Cfr.
riduzione a /Ə/ di vocali atone (inglese)
desonorizzazione di C finali di parola
(tedesco, olandese)
Riduzione dell’altezza vocalica (italiano)
Nasalizzazione vocalica neutralizza l’altezza delle vocali
(francese)
F[i]nesse
f[ἓ]
Pl[e]nitude
pl[ἓ]
Ser[ɛ]ne ser[ἓ]
Marcatezza e naturalezza
Doo[t] do[d]en
Da[x] da[ɣ]en
Kra[p] kra[b:]en
Scarica

Processi fonologici