Der seilu chritzgang La processione dei morti Nella notte tra l’1 ed il 2 di novembre, i giorni di Ognissanti e dei morti, si racconta che le anime escono dalle scure tombe e, uno dietro l’altro, fanno una lunga processione sul Monte Rosa. Im d’nacht dar 1 und 2 wintermonud, di Allerhailigu und Allerseilu toga, mu säged dos(so) d’ seile usgond van dan tuppi grobe und, ais noh dam andre, tiand an lenge chritzgang fun dam Guorner Usano il proprio dito mignolo come un lumicino, attraversano le strette gole, sentono il sibilo del vento freddo, il rumore dei grossi massi e delle pesanti valanghe che rotolano giù nella valle. Si bruchind ihru ljikks fingerlji wia as liächtji , durchgond d’ engu schlunke, g’spirrind ds cholte winds g’surr, dan fuar der groussu stainu und schweiru lowine di unbrintreiljind im tol. Per attraversare i larghi crepacci l’anima che in terra (in vita) era stata la più cattiva, si sdraia in mezzo al crepaccio facendo come un ponte. Così la lunga processione attraversa e prosegue il difficile cammino. Fїr durchgoh d’ braitu chläch, d’ seil di їst maist u’werdi g’si (im lebi), lekkt si dar chläch und in dam strecht si wia an steg. Soste der leng chritzgang durchgaid und noh folged dan uppige weg. Le anime devono arrivare sulla vetta prima del giorno.Lassù, si inginocchiano e con un grosso spillo cominciano a forare il ghiaccio duro per bucare tutto il ghiacciaio. D’seile muassïnd riforu fum d’ spitz vїrtog. Umbruf si’ chnewwind und mid ainer groussu spingu si o’fond z’ lochu d’ hert g’frouru fїr bouru alle gletscher. Quando le anime lo hanno bucato tutto quanto, possono salire in cielo per contemplare Dio. So d’seile haind ne alls g’bourud, si g’mund stige im himmil fïr olluagi dan Gott.