YUNUS
IL BANCHIERE DEI POVERI
Nato nel 1940 a Chittagong
(Bengala Orientale).
• Laurea in Economia
• Riceve una borsa di studio
che lo porta a studiare nel
1965 a Nashville.
• Professore di Economia presso la
Middle Tennessee State University,
U.S.A.
• È stato direttore del Dipartimento di
Economia presso l’Università di
Chittagong (Bangladesh) dal 1972 al
1989.
La situazione economica
Il 40% della popolazione
non
riesce a soddisfare
I bisogni alimentari minimi
giornalieri
Il paese è periodicamente
devastato da calamità
naturali
Fenomeno storico che
riguarda gli ultimi due
secoli
ed è causato dallo
sviluppo
di alcuni paesi a scapito
di altri,
in seguito alla
rivoluzione industriale.
I Paesi ricchi costringono i
PVS (Paesi in Via di Sviluppo)
ad un modello di sviluppo
economico che li vede
alla totale dipendenza degli
stessi.
L’AUMENTO DEI TASSI
D’INTERESSE DEGLI USA
• Anni 80: aumento esponenziale dei
tassi da parte degli USA
• I paesi ricchi pagano meno le materie
prime provenienti dal Terzo Mondo
• I Paesi a mono economia precipitano
in una crisi profonda.
Tagli delle spese pubbliche
• Per poter fronteggiare
l’aumentato debito i Paesi del
Terzo Mondo tagliano molto la
spesa pubblica
• 6 milioni di persone vivono in
condizione di assoluta povertà.
Tutto il mondo
è indebitato!
Il debito mondiale è
di 245.000 miliardi di US$.
Una spesa di 80 miliardi dollari per 10
anni garantirebbe a tutti:
• una educazione scolastica
• assistenza sanitaria
• cibo, acqua potabile
• servizi di ostetricia
Il paese più indebitato è
rappresentato dagli
USA
che, da solo, detiene oltre il
50% del debito mondiale.
A fronte di questo
il debito del Terzo Mondo
è poco meno del 5%.
Nel mondo,
ogni anno, vengono spesi
1.000 miliardi di dollari
in pubblicità,
780 miliardi
per le spese militari…
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Utilizzo delle tecnologie
Il commercio equo e solidale
La liberalizzazione dei commerci
Condono del debito estero
L’utilizzo delle biotecnologie
Il controllo delle nascite
Non coinvolgimento in guerre locali
La democratizzazione
Le politiche per l’istruzione
• Verso la metà del 1974 il Bangladesh fu
colpito da una violenta inondazione, a cui
seguì una forte carestia.
• Questa comportò la morte PER FAME di
centinaia di migliaia di persone.
• Si può morire in tanti modi ma la
morte per fame è la più
inaccettabile, lenta e terribile.
(Yunus).
Yunus così decise che avrebbe girato
le case dei poveri per capire le cause
specifiche della povertà.
Si fermò davanti ad una casa
completamente diroccata
in cui c’era una donna intenta a costruire
uno sgabello di bambù.
Era Sufia Begum.
a. I poveri sono vittima degli usurai
che finiscono in un circolo vizioso
da cui si viene fuori solo con la
morte
b. I poveri, se non ricorrono agli
usurai, sono vittima dei rivenditori
dai quali ricevono la materia prima
e
per pagare il debito
restituiscono il prodotto finito
ricevendo pochi centesimi,
che non bastano per il fabbisogno
di una sola persona.
La difficoltà di accedere al
prestito bancario tradizionale è data :
- dall’assenza di garanzie reali
delle persone povere
- dalle dimensioni delle attività,
ritenute troppo ridotte dalle banche
tradizionali.
Dalla conversazione con Sufia Begum,
Yunus capì quali erano le cause della
COME RISOLSE IL
povertà.
PROBLEMA
LE CAUSE DELLA
POVERTA’
I poveri erano
vittima degli usurai
perché non avevano
un capitale iniziale con
cui acquistare le
materie prime e
vendere i loro
prodotti ad un prezzo
più alto sul mercato.
Decise di prestare i
soldi ai poveri e
inventò così il
microcredito
IL MICROCREDITO
Basato sulla fiducia e
senza richiesta di garanzie
consiste nel concedere ai
La povertà era dovuta poveri piccole quantità di
denaro
anche
allo scarso aiuto delle che servono per avviare una
piccola attività economica.
Istituzioni.
Passaggio dalla logica del DONO alla
logica del PRESTITO.
Fiducia nei
soggetti e
rispetto della
loro dignità.
Stimolo
all’attività
delle piccole
imprese.
Sviluppo di una ECONOMIA INDIPENDENTE ,
AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE, CIRCOLAZIONE
DELLE RISORSE ed INCREMENTO DEGLI
INVESTIMENTI.
• Prestando personalmente i soldi ai
poveri non aveva risolto
definitivamente il problema.
• Era necessario risolverlo
istituzionalmente.
• Yunus allora riuscì a convincere
una banca della sua regione ad
aprire una linea di crediti minuscoli
Nel 1976 Yunus fonda
in Bangladesh la
Grameen Bank
o
“Banca villaggio”
Concede prestiti e supporto
organizzativo ai più poveri,
riuniti in gruppo
(Solidarity Group)
tradizionalmente esclusi dal
sistema creditizio.
Nel gruppo,
composto da 5 a 8 persone,
ogni partecipante
risponde del credito
degli altri membri in
proporzione alla
quota del proprio prestito .
Il 97% dei beneficiari di
Grameen è rappresentato
dalle donne ritenute più
affidabili degli uomini e che
in Bangladesh sono le più
povere e le più emarginate.
Con questi prestiti assicurano
un futuro migliore a se stesse e
ai loro familiari.
Oggi ci sono famiglie che
grazie al microcredito riescono
a vivere modestamente.
Il microcredito allevia
anche l’analfabetismo.
Lo sviluppo dal basso aiuta a far
crescere la democrazia e i diritti umani.
Dati aggiornati al 2006
§ 6.6. milioni di clienti
§ 18.000 dipendenti
§ $ 5 miliardi impiegati in prestiti
§ 98,8% la quota di restituzione
Il microcredito
è uno strumento di sviluppo
economico, che permette alle
persone in situazione di
povertà ed emarginazione di
aver accesso a servizi
finanziari, attraverso dei
prestiti.
Il contributo del microcredito
alla lotta alla povertà è ora
riconosciuto
dalle Istituzioni mondiali.
Washington
2-4 febbraio 1997
primo Microcredit Summit
18 dicembre 1997
risoluzione ONU:
microcredito
come strumento per
sradicare la povertà.
Questi programmi si sono
rivelati determinanti nel
processo globale di
sviluppo umano e sociale.
Avendo come target di
riferimento i poveri,
i programmi di microcredito
prevedono, oltre a servizi di
carattere finanziario, anche una
combinazione di servizi di
supporto alla microimpresa,
come…
- Formazione tecnico gestionale
- Creazione di reti commerciali
- Condizioni per la raccolta di
risparmio più efficienti
Progetti di Microfinanza.
Dati REALI
Oggi un miliardo di persone
che costituisce
il 20% più povero della popolazione
produce l'1% del risparmio mondiale.
Questa fascia di popolazione riceve
appena lo 0,2%
del credito mondiale.
Dati REALI
Secondo i dati dell’UNDP
il 20% più ricco della
popolazione
mondiale ottiene il
95% del credito
complessivamente
erogato nel mondo.
100
90
80
70
60
RICCHI
POVERI
50
40
30
20
10
0
Popolo Credito
Europa:
il concetto di “microcredito”
è legato a quello di
“FINANZA ETICA”
Il “Sistema Banca
etica“ è composto da
diverse strutture
integrate tra loro
che condividono i
valori di uno
sviluppo sostenibile
e solidale.
L’IDEA:
Banca Etica nasce
per attuare le
iniziative socioeconomiche che si
ispirano ai princìpi
di un modello di
sviluppo umano e
sociale sostenibile.
I PRINCIPI …
IL CREDITO,
IN TUTTE LE SUE FORME,
È UN DIRITTO UMANO
I PRINCIPI …
Il profitto ottenuto dal
possesso e scambio di
denaro, deve essere
conseguenza di attività
orientate al bene comune
I PRINCIPI …
L'istituzione che accetta i
princìpi della finanza
etica deve orientare,
secondo tali criteri,
l'intera sua attività
I VALORI
RISPETTO
AMBIENTALE
SOLIDARIETA’
A GARANZIA DI
UN’ ECONOMIA
ATTENTA AI
BISOGNI
DELL’UOMO E
DELL’AMBIENTE
PARTECIPAZIONE
TRASPARENZA
EFFICIENZA
nel LAVORO
PARI
OPPORTUNITA’
Anni ’70 Italia:
costituzione MAG
( Mutue Auto Gestione)
per la raccolta fondi
per progetti di economia sociale e
cooperazione internazionale
ONG
(Organizzazioni Non Governative)
Padova
istituzioni per microcredito
e finanza etica
I DESTINATARI PRINCIPALI
DEI FINANZIAMENTI
IMPRESE DI PICCOLE O
PICCOLISSIME
DIMENSIONI
Operano in aree economicamente depresse
In Italia il microcredito è concesso alle
imprese senza richiedere garanzie reali.
A seconda delle dimensioni
va dai 2.000 a 25.000 Euro
Negli ultimi quattro anni sono stati erogati
all’incirca € 550.000 in
microfinanziamenti.
Tra Puglia e Albania
è stato stipulato un progetto di
microcredito (Dic. 2006)
Destinatari:
imprenditori pugliesi che operano in Albania
cittadini albanesi che vogliono avviare attività
economiche in Puglia
Sono persone giuridiche private
senza fini di lucro.
Introdotte con la legge n. 218 del 1990,
la c.d. legge-delega Amato-Carli,
con lo scopo di perseguire
valori collettivi e
finalità di utilità generale
di carattere sociale,
culturale o umanitario.
Origine storica
Le fondazioni bancarie trovano origine
sin dalle antiche casse di risparmio,
associazioni private
nate nell'Europa centrale
ed affermatesi in Italia
agli inizi del XIX secolo.
Nei primi anni Novanta
il settore è stato
riformato.
Per tutti gli anni Novanta
prevale una ambiguità di fondo:
attività bancaria e finalità istituzionali
sono ancora piuttosto confuse,
anche perché le fondazioni bancarie
da un lato devono controllare la banca,
dalla quale derivano e che ha scopo di lucro
e dall'altro devono perseguire
scopi non di lucro.
L'evoluzione normativa
degli anni seguenti
ha proiettato le fondazioni
bancarie
nel mondo del non profit
Possono fornire un
impulso socialmente
decisivo al tema
dell’imprenditoria
nascente.
Le recenti disposizioni,
comprese quelle
della Finanziaria 2007,
hanno rimosso il vincolo
che imponeva
alle Fondazioni di possedere
più del 30%
delle azioni di una banca.
Luci e ombre di un’istituzione
che gestisce
quasi 40 miliardi di euro...
Investono prevalentemente in
arte e cultura,
ma anche in
ristrutturazioni di palazzi antichi,
istruzione, ricerca scientifica,
biodiversità, risparmio energetico,
restauro di parchi e palazzi storici,
progetti di educazione all’ambiente .
Sanità, assistenza sociale,
volontariato.
Ma mentre i loro utili
provengono da tutto
il territorio nazionale
gli investimenti avvengono
quasi sempre al nord (80%).
E questa non è l’unica
contraddizione!
Non imponendo alle banche
criteri di gestione etica,
corrono infatti il rischio di
sostenere iniziative sociali
con somme provenienti da
operazioni implicate nella
violazione dei diritti umani o
nella distruzione ambientale.
IN CONCLUSIONE…
e’ opportuno riportare alcune frasi di Yunus,
tratte dal suo libro:
Yunus, il banchiere dei poveri
Ed. Feltrinelli
"Il
microcredito permette ai poveri e agli scalzi di
accedere a una opportunità che di solito è
esclusivo appannaggio dei ricchi.
Accade così che quegli aspetti della società
che sembravano rigidi, fissi e inamovibili
cominciano a diventare più fluidi, e attraverso
lo sviluppo economico le persone si
affrancano da tutto un insieme
di ingiunzioni e regole".
(Muhammad Yunus, Grameen Bank)
“Mi piacerebbe che nel 2050 il mondo si fosse finalmente lasciato alle
spalle la povertà; che non ci sia più neanche un essere umano che possa
essere definito povero.
Allora la parola povertà non avrà più alcuna attinenza con il presente, si
intenderà soltanto in relazione al passato.
I nostri figli dovranno andare nei musei per trovarne ancora le
testimonianze.
E quando le scolaresche andranno con i loro insegnanti a visitare i musei
della povertà, inorridiranno alla vista della miseria e dell’indegnità, nella
quale per tanto tempo sono stati tenuti gli esseri umani, e biasimeranno i
loro padri per aver tollerato un flagello così vasto e crudele fino agli albori
del XXI secolo”.
Yunus ha ricevuto il
Premio Nobel per la pace
perché il credito è stato
riconosciuto come
diritto umano.
Una pace duratura comincia
ad esserci quando un paese
riesce ad alleviare la propria
condizione di povertà.
…Che l’attività di Yunus ispiri altre iniziative affinché un
giorno potremo vivere in un mondo in cui tutti potranno
avere l’indispensabile per vivere e… magari essere più felici.
Il lavoro è stato svolto
dalla IV C/P a seguito del progetto di lettura del testo
“Yunus, il banchiere dei poveri”,
edito dalla Feltrinelli,
integrato dal lavoro realizzato dalla V C/P
ed è stato discusso nella conferenza-dibattito che si è
tenuta presso l’I.T.C. Tannoia
il 22 febbraio 2007,
alla quale hanno partecipato rappresentanti della
Banca etica e della Banca tradizionale.
Docente referente: Prof.ssa Isabella Ventura
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Yunus, il banchiere dei poveri