Federazione Nazionale
Stella Maris
Il complesso “sistema-porto“
Alcuni dati sui trasporti…
Nel 2011 sono stati movimentati più di 500
milioni di container (circa 4 volte più del
1995).
l’ Asia è il leader mondiale del traffico
marittimo mercantile attuale.
Comprendendo container, rinfuse come petrolio
e gas liquefatto, e general cargo, sono stati
trasportati via mare oltre 8,9 miliardi di
tonnellate di merci.
• Nel settembre 2006 è entrata in attività una
mega portacontainer da 14.550 Teu*, la
Emma Maersk, la più lunga nave in attività
(397 m). Costo stimato: 145 milioni di $.
• La Emma Maersk richiede un equipaggio di
appena 13 uomini.
• Compie la rotta da Bremerhaven (GER) a
Xiamen (CINA) in un mese, scalando solo 6
porti intermedi.
*TEU (unità equivalente di trasporto): sono container da 20 piedi.
Bremerhaven
Xiamen
• Il 95% dei traffici commerciali avviene via
mare, per un valore di circa 400 miliardi di
$ all’anno. Significa che ogni marinaio
imbarcato produce circa 650.000$ di
ricchezza.
• Il lavoro di un marittimo della Emma
Maersk vale molto di più, rispetto a quello di
chi si imbarca su una ‘’ carretta del mare ‘’
• Sulla Emma, dove non ci sono marinai
di “forza comune”, ma specialisti
formati in automazione logistica e
navale, si partirà da una paga base di
25-30.000$ all’anno.
• Sulle “carrette”, oltre a qualche ufficiale,
non c’è che forza comune, che percepisce
uno stipendio che non di rado ammonta
a 200/250$ al mese.
Problematiche comuni
 Bandiere di convenienza
( FOC = Flags of Convenience )
 I debiti per ottenere un imbarco
 Le liste nere / “Black Lists”
 Sforamento delle 11 ore lavorative
giornaliere ( indicazioni ILO )
 Minimi salariali non sempre rispettati
 Navi abbandonate
 Fenomeno della Pirateria
Stato di bandiera
Diritto di ogni Stato ad avere
navi d’alto mare
Le navi hanno la nazionalità
dello Stato di bandiera
Giurisdizione e controllo dello
Stato di bandiera
Responsibilità della
costruzione ,
dell’equipaggiamento, del
manning, ecc..
FOC = Flags of Convenience
Una bandiera di comodo è una nave che
batte bandiera di un paese diverso dal
paese di proprietà.
Spese di registrazione economiche,
tasse basse o inesistenti e la libertà di
impiegare manodopera a basso costo
sono i fattori motivanti alla base della
decisione di un armatore .
Molti armatori poi reclutare manodopera
a basso costo che possono trovare, pagare
i salari minimi e ridurre i costi abbassando
gli standard di vita e di lavoro per
l'equipaggio.
La globalizzazione ha contribuito ad alimentare questa
corsa verso il basso.
In un mercato di trasporto competitivo sempre più
agguerrito, vince chi propone tariffe più basse possibili e il
minimo di regolamentazione.
La globalizzazione dipende in gran parte dal funzionamento
della catena di rifornimento: il miglioramento dei sistemi ha
permesso alle aziende di spedire sempre più merci,
a sempre più destinazioni,
ad un prezzo sempre più competitivo.
Si tratta di una rivoluzione di carattere
non tecnologico, ma organizzativo: il
trasporto in container, avviato circa 50
anni fa, gioca un ruolo essenziale …
i cambiamenti dipendono dal
modo in cui le aziende si sono
riorganizzate per approfittare dei
vantaggi offerti dal trasporto in
container.
1. Rivoluzione FISICA: le navi che girano il
mondo;
2. Rivoluzione FINANZIARIA: la capacità di
calcolare e distribuire i rischi, specialmente
nelle aree “pericolose”;
3. Rivoluzione INFORMATIVA: tutto è
documentato in digitale, i documenti
cartacei rallentano le spedizioni.
Costi…
• Spedire un container da Hong Kong a Gioia
Tauro costa circa 1300 $.
• Significa che, se si trasportano televisori al
plasma, il viaggio costerà 10$ per
apparecchio; se si porta birra, 1 cent per
lattina.
Capitaneria di Porto
Il Corpo delle Capitanerie di Porto ,è un Corpo della Marina Militare che svolge compiti e
funzioni collegate in prevalenza con l'uso del mare per i fini civili e con dipendenza
funzionale da vari ministeri che si avvalgono della loro opera:
• Sicurezza della navigazione, con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale
mercantile, da pesca e da diporto, attività di Port State Control ( PSC : Amministrazione
locale che assicura la conformità alle Convenzioni IMO e a quelle nazionali )
• Protezione dell’ambiente marino
• Controllo sulla pesca marittima
• Amministrazione periferica delle funzioni statali in materia di formazione del personale
marittimo
• Polizia marittima (cioè polizia tecnico-amministrativa marittima), comprendente la
disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono
negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale, il controllo del traffico marittimo
Autorità Portuale
Compiti e funzioni di :
• indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e
controllo delle operazioni portuali e delle altre attività
commerciali e industriali esercitate nei porti, con poteri di
regolamentazione e di ordinanza anche in riferimento alla
sicurezza rispetto ai rischi di incidenti connessi a tale attività.
Sono demandate all'Autorità portuale: la manutenzione ordinaria e
straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, ivi compresa
quella per il mantenimento dei fondali
E’ stata istituita in molti porti italiani, tra cui Trieste, Livorno, Genova,
La Spezia, Napoli, Palermo , Salerno, ...
ISPS Code
The International Ship and Port Facility Security Code
• Entrato in vigore in seguito agli avvenimenti dell’11
settembre 2001
• Protegge le navi e i porti da eventuali attacchi terroristici
• Previene l’impiego di navi o del carico come armi
• Previene il trasporto di armi non autorizzate
• I porti e le navi devono avere un ‘security plan’
• Stabilisce un quadro internazionale di cooperazione per
prevenire eventuali minacce alla sicurezza del settore
marittimo
IMO
The International Maritime Organization
• Agenzia delle Nazioni Unite
• Facilita la cooperazione intergovernativa
• Specifica standard minimi di pratica
marittima
ILO
The International Labour Organization
• Persegue l’obiettivo di elevare gli
standard di lavoro a livello
internazionale
• Fornisce linee guida sulle condizioni
di lavoro e di vita, sulle opportunità
di lavoro e sui diritti umani
MLC 2006
Il principio del libero
accesso e la disponibilità di
tutte le strutture ed i servizi
di welfare per tutti i
marittimi senza distinzione
L’obbligo di promuovere lo
sviluppo delle strutture e
servizi di welfare nei porti
consultando al riguardo le
parti sociali
Maritime Labour Convention 2006
MLC 2006 : i servizi
Oltre a quanto indicato dalla Linea Guida,
nonchè dalle restrizioni imposte dall’ISPS e dal
le esigenze del traffico marittimo, diventano
prioritari i bisogni di COMUNICAZIONE:
- disponibilità di giornali ed altri media di
informazione locale e di informazione sui
paesi dei marittimi
- telecomunicazioni e disponibilità di internet
a prezzi contenuti
- facilità di accesso dalla nave alla città ed ai
suoi luoghi di svago tenendo conto dei vincoli
rappresentati dalle misure di sicurezza e di
polizia
- facilità di accesso a servizi medici
- facilità di servizi per rimettere fondi
all’estero.
- disponibilità di servizi di consulenza legale
- facilità di accesso a luoghi di culto
Sale per Riunioni e
tempo libero
Strutture per lo
Sport
Strutture Didattichie
ITF
International Transport Workers
Federation
Federazione internazionale dei
sindacati del trasporto
L'ITF tiene vigila e agisce in merito alle
navi di proprietà straniera che sono
registrate e battono bandiera di
convenienza.
ICSW
International Committee on
Seafarers’ Welfare
Organizzazione internazionale
trasversale che si occupa dei
problemi relativi a bisogni, avversità e
sofferenze dei marittimi
Nautical Institute
Istituto professionale
internazionale per marittimi
Persegue l’obiettivo di fornire la
migliore attitudine professionale
possibile, al fine di migliorare gli
standard
Comandante
• É un dipendente del datore di lavoro e suo rappresentante a
bordo
• Tra le sue responsabilità: riuscita del viaggio, salvaguardia
della sicurezza dell’equipaggio, della proprietà e
dell’ambiente marino
• É l’autorità suprema a bordo
• Può mettere una persona sotto restrizione
(o chiederle di andare via) ove lo ritenga
opportuno per la sicurezza o il buonordine
della nave
L’ Agente marittimo
• Ha il compito di occuparsi dei bisogni
della nave e del personale finché la
nave è in porto
• É a conoscenza degli affari e
dello status della nave
Stella Maris in Italia
Sono associazioni di volontariato che si
occupano di welfare per la Gente di Mare
E’ presente in circa 30 porti in Italia,
attraverso l’azione dei Volontari che
quotidianamente accolgono i marittimi .
Le associazioni in Italia, sono riunite nelle
Federazione Nazionale Stella Maris che è
una associazione di Promozione Sociale
che si occupa di supportare e sostenere il
volontariato marittimo
Stella Maris nel mondo
Oltre 300 centri cattolici in
tutto il mondo offrono,
senza distinzioni di
appartenenza nazionale,
culturale, linguistica o
religiosa, un’accoglienza
familiare anche per le
poche ore di sosta.
Una CASA
per chi è lontano da casa
Migliaia di volontari
quotidianamente visitano i
marittimi sulle navi, offrono un
aiuto concreto, una parola,
sono un supporto per la Gente
di Mare.
Chi è il marittimo?
• È un lavoratore che, spesso costretto dal bisogno,
cerca nell’imbarco uno sbocco occupazionale.
• L’attenzione alle condizioni di vita e di lavoro di
questa manodopera sale alla ribalta dell’opinione
pubblica di rado e, solitamente, in corrispondenza
dei naufragi o dell’abbandono di navi in un
qualche porto.
• Eppure, andare per mare come marittimi significa
soffrire i più profondi disagi del migrante…
… comporta trascorrere anni
della propria esistenza in un
ambiente innaturale,
separato dalla terra ferma,
lontano dagli affetti,
membri di un
raggruppamento molto
ristretto e privo spesso di
rapporti interpersonali.
• Il tempo di permanenza nei porti si riduce sempre di
più, finendo per confinare per gran parte della vita i
marittimi a bordo della nave.
• La nave è allo stesso tempo un luogo di lavoro e di
vita collettiva, insieme di spazi abitativi e di
momenti di svago: un luogo autarchico dove
l’equipaggio può far conto solo sulle proprie forze.
• A eccezione dei contatti via radio e via satellite, la
nave è uno spazio isolato dal resto del mondo,
lontano dalla vita sociale e culturale.
Un mare…di numeri
5.204.031: transiti di marittimi nei
porti italiani;
60: i porti funzionanti in Italia;
120: la media dei giorni in cui il
marittimo resta lontano da casa;
3 marzo
1.200.000/1.500.000: le persone, in
gran parte uomini, che nel mondo
sarebbero impegnate sui mari;
2%: percentuale di donne marittime
sul totale.
Genova, 2 luglio 2013
I bisogni
1. Mettersi in contatto con i
propri familiari
2. Leggere notizie del proprio
Paese
3. Inviare denaro alle famiglie
4. Svagarsi/rilassarsi : «mettere i
piedi a terra»
5. Comprare un ricordo/souvenir
Momenti di Spiritualità
(comune a marittimi di ogni fede religiosa)
Genova, 2 luglio 2013
News on Board
- 15 edizioni 6 giorni su 7
(lingue più comuni tra i
marittimi/ricerca “Il benessere dei
lavoratori del mare”)
- 4 pagine: World News/National
News/Sport News
- Cambio giornaliero euro/dollaro
- Versetto del Vangelo
Genova, 2 luglio 2013
Testimonianze…
“Il lavoro ha subito un grosso processo di
velocizzazione, il tempo in banchina si è ridotto
notevolmente e questa è la peggiore disgrazia
per i marittimi; in porto si arriva e si parte, la
comunicazione è solo verso l’esterno, le soste
sono ridotte all’osso e si pensa solo a fare soldi.
Vedo una grande stanchezza fisica e mentale
che si collega ad una diminuita sicurezza sul
lavoro.”
(F.A., marinaio italiano, Venezia, ott. 2001)
“Col tempo senti la mancanza della famiglia, dei figli…noi
siamo lì, portiamo i soldi, e i problemi li lasciamo alle nostre
mogli, che devono risolverli nel bene e nel male… Tornare a casa
è bellissimo. Tu torni e dici: “Ah, che bello!”. Per due mesi, il
primo mese ti ambienti. Perché ci vuole un’ambientazione. Poi
dici: “Beh, tra poco devo già partire”. E cominci a essere nervoso,
scorbutico… Non posso dimenticare il senso di lontananza.
Cioè, quando telefonavi: “Sono in Giappone. Adesso telefono a
casa. Vedo cos’è successo”. C’è qualche problema, allora rimani
con l’ansia, no? Rimani un po’ con l’ansia, allora dici: “Cosa
sarà successo?”. E le nostre mogli non è che ti dicono: “è
successo questo”. Cercano sempre di attenuare le cose, ma uno
le intuisce ‘ste cose…Il punto più dolente è quello lì.”
(D.E., ex marinaio italiano, Venezia, agosto 2005)
La Ricerca
Indagine di Base
1. Quantificazione dei
marittimi di passaggio
nei porti italiani
2. Suddivisione dei
transiti per
provenienza e bandiera
d’ingaggio
Indagine Finalizzata
1. Analisi dei transiti in
23 porti italiani
2. Definizione del profilo
dei marittimi tramite la
somministrazione di
questionari ad hoc
3. Mappatura di servizi
ed infrastrutture
presenti nei porti in
oggetto
Quantificazione complessiva dei
transiti annui nei porti italiani
• Transiti complessivi nei porti italiani:
5,2 milioni
• 3,15 milioni comunitari
• 2,05 milioni extracomunitari
5 -Transiti per tipologia di navi
(dati nazionali)
La maggior
parte dei transiti
riguarda navi
passeggeri
(crociere e
traghetti) sia per
la frequenza
delle soste che
per la
numerosità degli
equipaggi.
6 – Composizione transiti per tipologia nave
(dati nazionali)
I marittimi
extracomunitari
si concentrano in
termini di transiti
soprattutto su
portacontainer,
portarinfuse
secche e navi da
crociera
7 – Composizione transiti dei marittimi
extracomunitari per tipologia di nave
(dati nazionali)
I marittimi
extracomunitari
sono per la
maggior parte
asiatici o
europei
8 – Suddivisione transiti per bandiera
italiana e straniera
(dati nazionali)
Un terzo dei transiti proviene da navi battenti
bandiera italiana
9 – Marittimi in transito su navi battenti
bandiera ombra
(dati nazionali)
Più del 40% dei transiti nei porti nazionali deriva da
marittimi imbarcati su navi battenti bandiere di comodo
Il profilo dei marittimi
Risultati dell’indagine campionaria
1a – L’età
I marittimi in transito nei porti italiani hanno un’età
relativamente giovane, quasi la metà è sotto i 35
anni e quasi i 3/4 sotto i 45 anni
1b - Età e provenienza
Mediamente
risultano più
giovani
soprattutto
marittimi
nord africani
e americani
2 – Stato civile
Quasi il 60% dei marittimi è sposato
La composizione per stato civile non muta
significativamente a seconda delle zone di origine
3a – Titolo di studio
Il titolo di studio dei marittimi risulta
complessivamente medio - alto
3b – Titolo di studio e provenienza
L’incidenza dei
laureati è
maggiore
soprattutto in
Asia, Sud
America ed
Est Europa,
mentre è
inferiore in
Europa
Occidentale e
Nord Africa
4a – La conoscenza delle lingue
La conoscenza di lingue straniere è diffusa e non
dipende dal titolo di studio (maggiori conoscenze
linguistiche corrispondono a livelli di istruzione
inferiori)
4b – Le lingue: l’inglese
La quasi totalità
dei marittimi
conosce
l’inglese, con
eccezione di
alcuni di essi
imbarcati su navi
traghetto ad
equipaggio
prevalentemente
italiano
NO
15,14%
SI
84,86%
5 – Continuerà a fare questo lavoro in
futuro?
6 – Continuerà a fare questo lavoro in
futuro?
Le prospettive
lavorative sono
abbastanza
simili per le
diverse aree, con
eccezione dei
nord africani
che hanno una
minore
propensione per
la prosecuzione
della professione
marittima
7 – Ore di lavoro giornaliere
In media un
marittimo
dichiara di
lavorare poco
meno di 10 ore
al giorno
Circa un terzo
dichiara di
lavorare almeno
11 ore
giornaliere
8 – Frequenza contatti con la famiglia
Poco meno
della metà dei
marittimi sente i
propri cari
almeno ogni 3
giorni
Di essi la
maggior parte
sono imbarcati
su navi traghetto
o facenti rotte di
cabotaggio sulle
coste italiane
9 – Frequenza notizie del proprio paese
Anche in questo
caso risultano
favoriti i
marittimi,
soprattutto
dell’Europa
Occidentale,
imbarcati
soprattutto su
navi
cabotaggio e
traghetti
10 – Lontananza da casa
In media la
lontananza da
casa si assesta
sui 120 giorni
(compresi
imbarco,
training e
pernottamenti)
Ben più di un
terzo del
campione
denuncia però
imbarchi medi
superiori a 3
mesi
11 – Marittimi credenti
Oltre l’80% del
campione
intervistato
si dichiara
credente
Un mare…di numeri
3 marzo
Genova, 2 luglio 2013
Il volume di transiti complessivo dei porti
scelti a livello nazionale
Il peso dei
porti scelti
individuati
copre quasi il
90% dei
transiti
Transiti per nazionalità principali
Nazionalità
Quasi il 70%
dei transiti è
costituito da
stranieri, di
cui circa un
quinto
filippini
Percentuale
Marittimi in transito*
Italia
30,03%
1.561.000
Filippine
19,21%
998.000
Indonesia
6,77%
352.000
Grecia
6,61%
343.000
India
5,75%
299.000
Romania
3,17%
164.000
Ucraina
2,97%
154.000
Croazia
2,71%
140.000
Honduras
1,86%
96.000
Regno Unito
1,62%
84.000
80,70%
4.196.000
* stima
GENOVA
Il porto si articola su 21 KM di costa
Per un totale di circa 36 km di banchine da
Voltri al centro città
Non esistono collegamenti interni al porto
Ogni anno nel nostro porto transitano circa
350,000 marittimi con una forte presenza di
marittimi di origine asiatica e dell’Europa
Orientale
,
Grazie per l’attenzione !
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