Uno stupro significa violare non solo il corpo di un’altra persona ma anche la sua dignità, la sua intimità. Non indica un desiderio sessuale ma la volontà di dimostrare il proprio potere umiliando la persona costretta a subire. In molti paesi orientali si praticano le mutilazioni genitali femminili per credenze culturali e religiose come segno di purezza, fedeltà, fertilità ma anche per aumentare il piacere sessuale dell’uomo durante un rapporto e controllare quello della donna … Nel nostro paese non sono ammesse, sono forme di violenza… Ma allora è giusto per alcune culture e sbagliato per altre togliere ad una donna una parte più intima di sé per motivi culturali? Molti bambini vengono rapiti ingannati e sfruttati sessualmente da persone adulte a volte appartenenti alla famiglia stessa …. ferendoli, costringendoli a subire, E loro così fragili non sono in grado violandoli di capire, di difendersi, di dire “no” e di rendersi conto di cosa sono stati vittime ….. Ogni giorno nel mondo donne, bambini, adolescenti, ragazze vengono violentate sotto gli occhi di tutti o di nessuno … A volte costrette al silenzio a volte senza forza di parlare per paura, per fragilità sperando di dimenticare. Ma non si può dimenticare.. non si riesce a levare di dosso il sentimento di costrizione, di dolore, di invasione che vive una persona mentre viene violentata … non si dimentica!! BASTA!!!!! Basta soffrire in silenzio … Solo la voce può aiutare a superare parte della violenza subita e permettere che giustizia sia fatta contro l’aggressore … E poter di nuovo camminare a testa alta. Il corpo dà forma alla nostra vita, contiene i nostri pensieri, le nostre emozioni, i nostri cambiamenti segna ogni fase della vita … il corpo è segno di vita e la vita è un dono di Dio … Nessuno ha il diritto di rovinarlo con la violenza!!! Lo Stato dovrebbe essere più presente al problema della violenza sessuale con informazione, leggi e pene adeguate al danno fisico psichico e morale inflitto a chi subisce violenze. Insegniamo ed impariamo a scuola quello che un giorno non vorremmo ne fare né subire.