PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA OSPEDALE COTTOLENGO PRESIDIO SANITARIO WIOLETTA EWA PACIULAN Infermiera Oncologia Ospedale Cottolengo CONTESTO La struttura complessa di Oncologia dell’Ospedale Cottolengo è formata da un reparto di degenza e da un day – hospital Qui vengono accolti e assistiti pazienti a diversi livelli del percorso di cura. Il primo trattamento chemioterapico viene generalmente somministrato nell’Unità operativa di degenza CONTESTO Nel mese di gennaio 2008 sono stati eseguiti 28 trattamenti chemioterapici. Nel mese di febbraio 2008 sono stati eseguiti 24 trattamenti chemioterapici. Dall’osservazione delle cartelle cliniche e infermieristiche si sono rilevati i sintomi maggiormente riferiti dai pazienti in correlazione al trattamento con citostatici CONTESTO I sintomi più frequenti rilevati sono: •Mucosite del cavo orale •Nausea e vomito •Stipsi DESTINATARI E STAKEHOLDER •Pazienti e loro care-givers •Infermieri operanti sia nel reparto di oncologia sia nel servizio di day-hospital •Medici di medicina generale •Psico-oncologo •Dietista OBIETTIVI GENERALI e OBIETTIVI EDUCATIVI • Conoscenze relative alla chemioterapia e ai suoi effetti collaterali •Educazione al riconoscimento tempestivo dell’effetto indesiderato •Educazione all’auto-somministrazione (o anche da parte del care-giver) dei farmaci prescritti alla dimissione •Miglioramento della qualità di vita •Controllo e gestione della sintomatologia a casa •Riduzione degli accessi ospedalieri CRONOPROGRAMMA PIANO OPERATIVO STRUMENTI •Scheda di raccolta dati per rilevare in modo autonomo la sintomatologia •Schede SWOT •Schede di autovalutazione •Cartelle cliniche e infermieristiche METODI •Riunioni di gruppo di persone coinvolte nel progetto •Elaborazione dei questionari •Costruzione di tabelle per i singoli pazienti •Diario di bordo in cui i pazienti riportano le loro perplessità, i vissuti emotivi •Incontri periodici con i pazienti e i loro care-givers VINCOLI E LIMITI •Scarsa collaborazione nell’equipe •Mancanza di tempo •Tipologia dei pazienti (compliance alla malattia) •Stabilità delle condizioni generali VALUTAZIONE / RISULTATI •Feed back dei pazienti •Valutazione dell’acquisizione di competenze •Autovalutazione •Miglioramento della capacità di autogestione dei pazienti a domicilio •Coinvolgimento dei care-givers CONCLUSIONI Migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti e dei loro cari è la migliore cosa anzi è la cosa più importante che possiamo fare per le persone che abbiamo in cura nella nostra attività quotidiana. “ A volte penso che ogni situazione, buona o cattiva, possa arricchire l’uomo di nuove prospettive” Etty Hillesum RINGRAZIAMENTI UN GRAZIE SENTITO A Cesarina Prandi e Linda Guerretta E a tutti i colleghi del corso