UNA GIORNATA DA SCIENZIATI
Fotocronaca collettiva degli alunni delle classi quinte
A e B della Scuola Primaria “Vincenzo Valente”
Martedì 9 dicembre 2008, noi bambini delle classi quinte della scuola
“Vincenzo Valente” siamo andati a Bari per visitare la “Cittadella
Mediterranea della Scienza”.
Essa è una struttura permanente realizzata in un grande capannone della
zona industriale di Bari per stimolare l'interesse dei cittadini, e soprattutto
dei giovani, alla conoscenza della scienza e della tecnologia, allo scopo di
farne emergere l'importanza per lo sviluppo dell'individuo e della società.
E’ stata ideata e realizzata dall’Università degli Studi di Bari, dalla Regione
Puglia, dall’Istituto nazionale per la Fisica della Materia, in collaborazione
con il Comune di Bari, la Comunità delle Università Mediterranee, l’Ufficio
Scolastico Regionale per la Puglia, l’Associazione degli Industriali della
provincia di Bari.
In questo periodo vi è allestita la mostra “Scienzia di Puglia”, sui grandi
scienziati pugliesi che si sono distinti nella medicina, nella mineralogia, nella
fisica, nella matematica, dal XVI secolo ad oggi.
Questo ragno è una tarantola.
Un tempo si credeva che le
donne, lavorando in campagna
potevano essere punte da
questi
ragni
ed
erano
costrette a continuare a fare
le azioni che svolgevano prima
del morso (parlare, ballare,
rotolare
per
terra
ecc)
Quando la tarantata trovava la
propria musica poteva sfogare
la sua malattia. Alla fine del
600 Giorgio Baglivi studiò il
fenomeno
e
scrisse
un
trattato sul tarantismo. Gli
studi scientifici che che hanno
fatto dopo hanno dimostrato
che non esiste una malattia,
era solo un modo un po’
particolare per uscire da una
condizione
sociale
molto
dominata dagli uomini. Da
questo deriva oggi la danza
della taranta
In passato i pugliesi erano spesso
colpiti dalla peste che veniva
portata dai ratti neri che
provenivano dalla Grecia. Il
medico della peste era vestito
tutto di nero, portava una
maschera bianca dentro la quale
c’era una spugna imbevuta d’aceto
che serviva per non respirare
l’aria malsana e toccava i malati
con un bastone per proteggersi
dalla malattia. La peste era di tre
tipi:
bubbonica,
polmonare,
setticemica. I malati venivano
chiusi in una specie di recinto e
venivano curati con impacchi di
olio bollente; per sconfiggerla
Iacopo Ferdinando consigliava
come
rimedio
principale
la
“teriàca”, un composto costituito
da circa 50 ingredienti, carne di
vipera, vino, metalli e pietre
preziose. Il santo protettore
degli appestati era San Rocco.
Anticamente si pensava che le
malattie circolassero nel sangue ,
per questo motivo ai malati
prelevavano il sangue applicando
le sanguisughe . Con questa
“terapia” indebolivano ancora di
più il malato.
In questi vasi c’erano delle sostanze
che venivano mescolate per preparare
gli antidoti alle varie malattie
Il banco della Mineralogia: vi
sono raccolti molti tipi di
minerali. Tra il 700 e l’800 gli
scienziati pugliesi viaggiavano
molto per conoscere meglio i
minerali. Arcangelo scacchi è
stato il primo mineralista
italiano. Ha studiato la roccia
vesuviana,
compiendo
avventurose escursioni
La scala di Mohs della durezza dei minerali: quello più tenero è il talco,
poi viene il gesso, la calcite, la fluorite, apatite, ortoclasio, quarzo,
topazio, corindone per ultimo il diamante.
Esso è il più duro può tagliare tutti gli altri minerali, anticamente non
poteva essere lavorato, oggi si, con particolari macchinari.
Ogni minerale può incidere il minerale che lo precede
Su questa scrivania sono raccolti gli
oggetti che usavano i naturalisti , quando
facevano delle esplorazioni. Gli animali
presenti sono tutti imbalsamati ma sono
molto belli e sembrano vivi.
Anticamente si diceva che
l’olio di Puglia era amaro
perché le olive venivano
raccolte dopo che erano
cadute sul terreno, quindi
veniva usato solo per le
lampade ad olio.
Oggi l’olio d’oliva pugliese è
uno dei migliori del mondo
grazie a Pier Ravanas che, nel
1830, inventò una macchina a
doppia ruota per macinare le
olive, usata ancora oggi. Non
si utilizza più il torchio
manuale
ma
il
torchio
meccanico.
Nel XX secolo, Nicola Pende, originario di Noicattaro, istituì la prima
Università degli Studi di Bari che, nel 1925, aveva solo la facoltà di
Medicina e Chirurgia, e ne diventò il primo rettore. Esperto di
endocrinologia, sosteneva che la personalità deve essere resistente
come una piramide, fatta di potenza fisica, sapienza, armonia e amore
Il laboratorio del medico,
con alcuni strumenti per
controllare la pressione
sanguigna. Michele Mitolo
era fisiologo e biochimico
umanista ed è conosciuto
per i suoi studi sulle
vitamine
Ricostruzione dello studio di Nicola
Pende. Sulla scrivania c’è un libretto sul
quale ci sono ancora annotati con la sua
scrittura gli appunti sulle medicine
Lo stand dell’astronomia: si può vedere un potente telescopio, le foto reali
di Giove, di una galassia e del sistema solare. Anticamente, invece, le
costellazioni venivano immaginate sotto forma di personaggi e animali
Apparati per lo studio dei raggi
cosmici. Un altro importante fisico è
Michelangelo Merlin, si è dedicato
soprattutto
allo
studio
delle
particelle elementari e dei raggi
cosmici. Ha creato il Dipartimento di
Fisica all’Università
Elettroscopio:
la
bacchetta di ferro,
strofinata
sulla
maglia di lana e
avvicinata alla pallina
di rame produce una
scarica di energia
elettrica
e
fa
allontanare le due
foglioline di oro
strumento manuale
per
produrre
scintille elettriche
La dinamo: è un meccanismo che trasforma
l’energia muscolare in energia meccanica e poi in
energia elettrica
La geometria della sfera. Ennio De
Giorgi, un matematico pugliese, ha
dimostrato la proprietà isoperimetrica
della sfera studiando le bolle di sapone
in uno spazio a più dimensioni. La bolla,
appena esce dalla cannuccia, è di forma
allungata, poi diventa sferica perchè la
pressione si distribuisce intorno in
tutte le direzioni
Vecchia calcolarice meccanica
degli anni trenta. Per eseguire
un’operazione serviva molto
tempo e pazienza, spesso si
bloccava
e
bisognava
ricominciare tutto da capo.
Anche noi bambini, tante
volte funzioniamo come lei…
La rappresentazione, con lampadine colorate, del
sistema binario, cioè il sistema di numerazione che fa
funzionare tutti i computer. Abbiamo capito che, senza
la matematica, non si possono affrontare problemi di
ingegneria, di fisica, di economia e anche di informatica
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