Il ruolo dei trasporti nella logistica
Dr.ssa Simona Sanguineti
Università di Genova
Facoltà di Economia
[email protected]
Elementi costitutivi del trasporto
INFRASTRUTTURA
 RETI
TERMINALI
VEICOLO
ENERGIA
FATTORI
PRODUZIONE
CAPITALE
COLLETTIVO
SERVIZIO DI TRASPORTO
Domanda o offerta di trasporto
Domanda: quantità di trasporto richiesta dal mercato
Offerta: quantità di trasporto disponibile sul mercato
La domanda è influenzata da
– prezzi dei beni nei diversi mercati
– andamento dell’economia mondiale (l’aumento del GDP fa
aumentare la domanda e quindi l’import)
– variazioni cicliche (cicli economici, variazioni stagionali e
congiunturali)
La domanda di trasporto
La domanda è influenzata anche da:
– lunghezza dei viaggi
– eventi politici e bellici
– orientamento al libero scambio
– politica monetaria, cambi e sviluppo di aree
valutarie
INFRASTRUTTURE ED ECONOMIA
•
•
•
•
Componente del capitale fisso collettivo
Fattore di localizzazione
Esternalità positiva
Indivisibilità
– Tecniche
– Finanziarie
– Di rete
RUOLO DELL’INTERVENTO PUBBLICO
QUESTIONI DI REGOLAZIONE
CONCORRENZA, MONOPOLIO,
• ELEMENTI CONCORRENZIALI E MONOPOLISTICI
DOMANDA
LINEA
(-) COSTI FISSI (+)
CONCORRENZA
(-) SPECIALIZZAZ. (+)
(+) INFORMAZIONE (-)
(-) INT. PUBBLICO (+)
MONOPOLIO
I PREZZI NEL MERCATO DEL TRASPORTO
Prezzi
Tariffe
Noli
Contrattazione
No
(fisse)
Spot
Breve
termine
Tipo di trasporto
Linea
Tramps
Concorrenza
Bassa
Alta
Regolazione
Alta
Bassa
Bassa
Alta
Variabilità
nel tempo
CICLI DI TRASPORTO
• Semplici
– Si fa ricorso ad un solo mezzo di trasporto per
effettuare il viaggio
• Complessi e intermodali
– Si fa ricorso a due o più mezzi di trasporto per
effettuare il viaggio. Si dividono in cicli
complessi:
• Unimodali
• Plurimodali
IL CICLO COMPLESSO
• Dagli anni ’60 il trasporto merci si riorganizza
sulla base di cicli complessi, non solo per vincoli
tecnici ma per convenienza economica
• E’ un’innovazione organizzativa conseguente ad
altre innovazioni, organizzative e tecniche
(standardizzazione, tecnologie dell’informazione)
CICLO COMPLESSO E COSTI DI
TRASPORTO
• Il ciclo complesso comporta di per sé aumento di
alcuni costi :
–
–
–
–
moltiplicazione dei costi di terminale
tempi di trasbordo
minore affidabilità e sicurezza del carico
maggiore vulnerabilità nei nodi (strozzature)
QUALI VANTAGGI COMPENSANO QUESTI COSTI?
VANTAGGI DEL CICLO COMPLESSO
• Ricerca del modo di trasporto ottimale
• Ricerca delle ottimali caratteristiche e dimensioni del
veicolo,
in relazione al volume e alle caratteristiche del carico e
alle diverse tratte da percorrere
 mix di modalità e veicoli più “adeguato” al carico, per
dimensione, velocità, costo
IL CICLO COMPLESSO
“TECNICO”
MONO
MODALE
INTER
MODALE
CICLO
COMPLESSO
“DEBOLE”
“ECONOMICO”
“FORTE”
DUE TIPI DI INTERMODALITÀ
• Tecnica:
– Quando il viaggio non può essere tecnicamente concluso con
l’utilizzo di un solo mezzo di trasporto, per ragioni geografiche
o infrastrutturali (es. per raggiungere il centro di un’isola).
Il problema è solo quello di minimizzare costi, tempi e rischi
dei trasbordi (obbligati).
• Economica:
– Quando tecnicamente lo stesso modo di trasporto potrebbe
essere utilizzato dall’origine alla destinazione;
la ragione del ciclo complesso è di natura economica
(minimizzazione costo generalizzato del trasporto);
Il risparmio conseguito grazie al mix di modalità più efficiente
compensa i costi dei trasbordi che si rendono necessari.
CICLO COMPLESSO “ECONOMICO”
• “Debole”:
il trasporto con i costi/km più bassi non è disponibile sull’intero
percorso, perciò per volerne sfruttare l’economicità è necessario
organizzare un ciclo complesso
(vincolo intermodale dal lato dell’offerta)
• “Forte”:
diversi modi - tra i quali uno più economico - sono disponibili
sull’intero percorso, e la convenienza del ciclo complesso
dipende dalle condizioni della domanda sulle diverse tratte
(la convergenza di flussi consente economie di scala solo su
alcune tratte: il vincolo è presente dal lato della domanda)
IL SISTEMA HUB-AND-SPOKE
• Ciclo unimodale: veicoli feeder trasportano le singole
partite fino ad un nodo di interscambio con il veicolo
principale, che trasporta il carico fino ad un nodo di
smistamento, da cui parte un altro veicolo feeder che
gestisce le singole partite per la distribuzione finale.
• Ciclo plurimodale: le due, tre o più fasi utilizzano modi di
trasporto diversi; la tratta principale è ferroviaria o
marittima (o aerea per le merci di alto valore); quella
iniziale e finale è in genere stradale).
LO SVILUPPO DEL CICLO COMPLESSO
“ECONOMICO”
–
–
–
–
aumento dell’interscambio mondiale
economie di scala dei veicoli (soprattutto navi)
diffusione di trasporti specializzati
trasporto sempre più capital intensive,
con alti costi fissi e necessità di investimenti
– innovazioni nella manipolazione dei carichi
(unitizzazione) con abbattimento di costi e tempi di
terminale; svincolamento trasbordo da manipolazione
ECONOMIE DI SCALA E RICERCA DI EFFICIENZA
SOGLIE CRITICHE DI DISTANZA
•
Nel caso di intermodalità economica, l’alternativa intermodale
esiste se è opportuno sostituire parte della distanza complessiva
con una tratta coperta da un altro modo di trasporto
•
La competitività relativa dei diversi modi varia a seconda della
distanza a causa anche dell’incidenza dei costi di terminale
(Hoover)
•
Il trasporto stradale è in genere conveniente per distanze brevi,
quello ferroviario per distanze medie, quello marittimo per le
distanze maggiori
camion
COSTO
PER
TONNELLATA
treno
nave
Trasporto marittimo
Trasporto ferroviario
Trasporto stradale
Km
0
p
q
t
LA CONVENIENZA DEL CICLO
COMPLESSO: SOGLIE DI DISTANZA
a’
COSTI
TOTALI
b’
Il ciclo complesso
conviene
x
ab
b
O
A
B
COSTI
TOTALI
D
b’
(tm1-tm2)x > 2T
a’
x
Il ciclo complesso
non conviene
a’ b’
O
A
B
D
INTERMODALITÀ ED ECONOMIE DI SCALA
Il costo medio per unità di distanza e di quantità varia
in proporzioni diverse per i diversi modi: se ad es. il
trasporto principale ha maggiori economie di scala,
l’aumento dei volumi fa diminuire l’inclinazione del
tratto centrale di bb’
diminuisce il valore critico della distanza AB oltre il
quale è conveniente il trasporto intermodale
A PARI DISTANZA I VOLUMI MAGGIORI FANNO
MAGGIORE RICORSO ALL’INTERMODALITÀ
LA CONVENIENZA DEL CICLO COMPLESSO
Nella realtà, il ciclo complesso comporta di solito un percorso maggiore
di quello semplice; la localizzazione dei nodi di interscambio (A e B)
costringe a tratte OA e BD che rendono il percorso O-A-B-D
complessivamente più lungo del percorso monomodale O-D
A
m2
A
B
m1
m1
O
m1
B
D
O
•
•
•
•
•
m2
m1
m
1
OD: trasporto monomodale (modo di trasporto m1)
OABD: alternativa intermodale (modi m1 per OA e BD, m2 per AB)
C, S: costi di caricazione e scaricazione in O e D
tm1, tm2: costi per km del trasporto con il modo 1 e 2
T: costo di terminale nei punti A e B
m1
D
LA CONVENIENZA DEL CICLO COMPLESSO
Costi complessivi del ciclo semplice OD (per unità di carico)
C + tm1 · OD + S
Costi complessivi del ciclo complesso OABD (per unità di carico)
C + tm1 · OA + T + tm2 ·AB + T + tm1 · BD + S
Il ciclo complesso è conveniente quando:
tm1 · (OD - OA - BD) - tm2 · AB - 2T > 0
tm1 · (OD - OA - BD) - tm2 · AB > 2T
CONDIZIONE DI CONVENIENZA
AB = x
OD - OA - BD = y
y
tm 2
2T
x
tm1
tm1
A
m2
m1
B
m1
O
m1
D
Dove:
T = oneri di trasbordo nodo intermodale
tmi= tasso km di trasferimento dell’unità
di carico per l’iesimo modo di trasporto
C = costi di caricazione in O
S = costi di scaricazione in D
LA CONVENIENZA DEL CICLO COMPLESSO
L’area di competitività del ciclo
complesso aumenta:
y
y
t
t t
2T
m1
t
t

2T 

t m1 
O

m2
•con le riduzioni dei costi di
trasbordo (standardizzazione)
x
m1
•con le riduzioni del tasso km del
trasporto “principale” (m2)
m2
•con gli aumenti del tasso km del
trasporto feeder (m1)
m1
x
•se le economie di scala del
trasporto principale sono maggiori e
aumentano i volumi trasportati (si
riduce l’inclinazione della retta)
IMPLICAZIONI DEL CICLO COMPLESSO
• Il ciclo complesso comporta due esigenze:
– ridurre i costi dei nodi
– evitare la frammentazione di rapporti fra il caricatore e
una pluralità di soggetti
• Principali implicazioni del ciclo complesso:
– unitizzazione (standardizzazione) dei carichi (a)
– unicità di gestione e controllo sull’intero ciclo (b)
(a) L’UNITIZZAZIONE DEI CARICHI
• È un’innovazione organizzativa che raggruppa
partite di merci diverse fra loro per natura e
dimensione in unità standard, allo scopo di:
– sviluppare impianti specializzati per la movimentazione
(container) o eliminare gli impianti di movimentazione
(traghetti – roll on roll off)
– minimizzare le rotture di carico connesse al trasbordo
GRANDI INCREMENTI
DI PRODUTTIVITA’
(b) L’UNICITÀ DELLA GESTIONE
L’utente deve poter interloquire con un solo soggetto e
non con una pluralità di operatori.
Il controllo, il coordinamento e la responsabilità dell’intero
ciclo (soprattutto unitizzato) diventano un forte valore
aggiunto, e sono assunti da un unico operatore e venduti
chiavi in mano (servizio “door-to-door”) al caricatore o a
un suo rappresentante a fronte di un prezzo complessivo.
Il soggetto che assume la gestione del ciclo è:
• un soggetto già attivo in un segmento
(es. armatore, MTO);
• un soggetto non operativo nel trasporto
(no Vessel Operator o NVOCC).
Gli operatori del trasporto
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Operatori logistici
Spedizionieri
NVOCC
MTO
Imprese di trasporto stradale
Imprese di trasporto ferroviario
Compagnie di trasporto marittimo
Operatori terminalisti
Compagnie aeree
Casa di spedizione
• assume l'obbligo di concludere, in nome proprio e per
conto del mandante, un contratto di trasporto e di
compiere le operazioni accessorie (1737 C.C.);
• capacità di coordinamento e profonda conoscenza
dei mercati di approvvigionamento dei servizi che
costituiscono il pacchetto logistico.
NVOCC – No Vessel Operating Common Carrier
• trasporto marittimo, stradale e ferroviario
• non possiede alcun mezzo di trasporto, organizza
l’inoltro della merce da origine a destinazione,
utilizzando le modalità di trasporto che si rendono
necessarie
MTO - Multimodal Transport Operator
• Offre un servizio complesso, che comprende, oltre alla
gestione del trasporto door to door, anche la gestione
dei flussi informativi relativi alla merce trasportata e
l’assunzione della responsabilità dell’intero ciclo di
trasferimento dei beni, dal momento della presa in
consegna a quello della scaricazione presso il
destinatario.
• Emette un’unica polizza di carico ed applica una
tariffazione "all-inclusive" per l’insieme di servizi forniti.
I nodi intermodali
• Il ciclo complesso fa aumentare l’importanza dei
nodi
• Funzioni:
– Interscambio: movimentazione, consolidamento,
deconsolidamento, sia intermodale che intramodale
– Logistica non di trasporto (stoccaggio per attività
industriali)
– Distribuzione: base per diffusione di merci su un ambito
territoriale con un mercato rilevante (es. grande città o
area industriale)
Attività nei nodi
• servizi ai veicoli
• stazioni ferroviarie, terminali contenitori, parcheggi,
strutture per la movimentazione, manutenzione e
assistenza ai veicoli e alle unità di carico
• servizi al carico
• stoccaggio, dogana, condizionamento dei carichi e
attività connesse
• servizi alle persone
• servizi commerciali, pubblici esercizi, servizi bancari,
ristorazione, etc.
• servizi generali
• centri direzionali, pulizia, guardianaggio, etc.
I terminali interni
Autoporto (attività rivolta agli operatori del trasporto stradale)
Magazzino generale (deposito, stoccaggio, trattamento prodotti alimentari)
Piattaforma logistica (consolidamento, deconsolidamento, groupage ed
altri servizi nella maggior parte dei casi ad una sola tipologia merceologica)
Centro merci (manipolazione, deposito merci, inoltro tramite treni completi)
Terminale intermodale (trasferim. carichi modalità ferroviaria ↔ stradale;
dotato di aree per la sosta dei mezzi e impianti per movimentazione carichi)
Interporto (“...complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati
allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque
comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni
completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande
comunicazione” (art. 1, l.240/1990))
Ciclo complesso: luci…
• Riduce i costi del trasporto (efficienza)
• Crea margini per una riduzione di costo anche per
l’utenza (efficacia) e quindi una spinta alla
• Maggiore divisione internazionale del lavoro,
specializzazione (globalizzazione)
• Minori costi esterni per il miglior dimensionamento
(sostenibilità)
…ed ombre
• Trade off efficienza/efficacia e possibili perdite per
l’utenza (tempi, affidabilità, sicurezza)
• Molto maggiore consumo di spazio nei nodi (costo
opportunità)
• Possibili squilibri fra benefici e costi
• Barriere all’entrata
• Esigenza di massima concorrenza nei mercati del
trasporto vs. tendenze oligopolistiche
• Pianificazione territoriale della rete dei nodi (efficacia
azione pubblica; gest. conflitti locali)
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Ciclo complesso