hanno Tutti un’elemento in comune l’ PHYSIS la INDAGINE SULLA NATURA e In particolare sull’ ORIGINE DEL COSMO individuano Un’ELEMENTO ORIGINARIO l’ Il PRINCIPIO mediante cui tutto viene conosciuto ARCHE’ è distingue Tra i FILOSOFI (Physiologoi) e i SAPIENTI (theologoi) entrambi Hanno cercato l’ORIGINE DELLE COSE NELLA NATURA riconducendola A due “cose” differenti: per I theologoi c’è l’intervento degli dei per I physiologoi non c’entrano le divinità ma solo la Physis è trova Il primo fra i tre principali filosofi presocratici Il suo ARCHE’ nella ACQUA argomentandolo Dicendo che TUTTO NASCE DALL’UMIDO e Che la molteplicità delle cose sia riconducibile ad un’UNITA’ GENERALE insieme Ad Anassimandro ed Anassimene parteciparono alla 1° scuola di Mileto è Il secondo filosofo presocratico individua Il suo ARCHE’ nell’APEIRON argomentandolo ed significa Indefinito, illimitato Spiegando che il principio di tutto non può essere una cosa definita, ma che deve essere per forza qualcosa di non definito È anche l’INIZIATORE DEL PENSIERO POLARE che Tende a pensare la molteplicità non come un mucchio di cose fra loro diverse, ma come un insieme articolato secondo coppie di opposti è trova Il suo ARCHE’ nell’ARIA definendola Più necessaria dell’acqua in quanto Secondo lui tutto nasce per condensazione o rarefazione in L’ultimo dei tre filosofi presocratici Qualcosa di definito quindi come Talete e non come qualcosa di indefinito come Anassimandro fondò Si insegnava soprattutto la matematica vi I discepoli erano divisi in due gruppi i gli Matematici: coloro che apprendono Acusmatici: coloro che ascoltano individuarono ed Elaborarono anche una serie di opposti: limite/illimitato che Era anche un movimento politico e religioso e e L’ARCHE’ nei NUMERI Una scuola a Crotone La dottrina più importante era la metempsicosi cioè La trasmigrazione delle anime la numerabilità può poichè essere applicata a tutte le cose scrisse In STILE AFORISTICO introduce di DUE CONCETTI FONDAMENTALI: LòGOS (parola, discorso, ragione) e Difficile interpretazione NOUS (intelletto, intelligenza) questo permette all’uomo solo di conoscere le caratteristiche universali della realtà viene Da lui usato per la prima volta consapevolmente distingue DUE GENERI DI CONOSCENZA: chi Non lo usa: “DORMIENTE” Il Lògos secondo “TUTTO E’ UNO” SENSIBILE INTELLETTUALE e Divide in DUE GENERI le COPPIE DI OPPOSTI: che si oppongono in contemporanea quelli e in successione gruppo Di Filosofi MONISTI di il fondatore di questa scuola eleatica fu e Cui facevano parte: Senofane Parmenide Zenone Melisso Fu anche poeta, filosofo e maestro di Parmenide identifica l’atto con cui una cosa è conosciuta dall’uomo (OPINIONE) per Lui il sapere non viene dagli dei, ma si conquista mediante la ragione riflette anche sulla religione esiste introduce che Il concetto di DòXA Per Senofane un unico dio supremo che muove tutte le cose con la forza del suo pensiero scrisse Un poema Sulla natura crede In cui Che il pensiero e la parola hanno uno stretto rapporto con la realtà Parla di DUE SOLE VIE CHE SI POSSONO PENSARE C’è se penso e dico una cosa ciò significa che esiste, mentre ciò che non esiste non può essere colto col pensiero né espresso con la parola Una VIA che dice CHE E’, ed è l’unica PERCORRIBILE, mentre la VIA che dice CHE NON E‘, NON è PRATICABILE in nessun modo Il regno della verità perciò coincide con il regno di ciò che esiste definisce l’ESSERE come: ingenerato, incorruttibile, omogeneo, immobile, intemporale, indivisibile, continuo, senza fine, uno inventore Della “DIALETTICA” difende Il pensiero di Parmenide non voleva mettere in luce le conseguenze paradossali che derivavano dalle critiche a Parmenide Analizzando la realtà, ma esaminando le poichè affermazioni che su ne usa Dei “PARADOSSI” di essa sono state (contrari all’opinione) fatte o che si possono fare con Eleborò alcuni riguardo agli attributi “UNO” e “IMMOBILE” dell’Essere lo scopo di mostrare che le esigenze teoriche della ragione possono entrare in conflitto con ciò che percepiamo nell’esperienza Ricavandone l’idea che la realtà sensibile non è comprensibile razionalmente dimostra l’eternità dell’essere e uno Dei filosofi Pluralisti Lo definisce come “INFINITO” fu circondato da una alone di sacralità è convinto che si possa spiegare il divenire in modo rigoroso per In realtà nulla Egli gli elementi, dunque nasce e muore sono e rimangono, davvero, ma tutto ingenerati e si trasforma incorruttibili che Rappresentano degli stati della materia individua Come ELEMENTI: aria, acqua, terra e fuoco e Introduce altri due principi: Amicizia e Inimicizia due forze cosmiche che spingono le cose ad unirsi e a separarsi Uno “scienziato” che si occupò esclusivamente della “physis” fu secondo Lui la conoscenza non avviene tra simili ma tra dissimili sostiene che la realtà è composta di “semi”, che sono in numero infinito e “omeomerie”: parti uguali In ogni cosa sono presenti i semi di tutte le altre un principio chiamato nous: intelletto primo compito trasformare il “caos” iniziale in un “cosmo”: ordine Imprimendo un movimento rotatorio ma la qualità che noi percepiamo è data dalla prevalenza di un seme sugli altri le cause dell’essere, del divenire Studiò e del mutarsi delle cose Individuò le vera realtà negli atomi e nel vuoto somigliano all’essere di Parmenide in quanto ingenerati, incorruttibili, non modificabili, non coinvolti in processi del divenire Cercò principi, leggi, regole fisse, impersonali, necessarie l’essenza ultima delle cose è data da particelle indivisibili di materia e dal vuoto in cui esse si muovono si differenziano solo per la forma ma per il resto sono privi di qualità come colore, sapore, odore… crede che le qualità non esistano in natura che la sensazione è soggettiva ricavandone si sviluppano quando gli oggetti entrano in contatto con gli organi di senso