Trasferimento tecnologico e livelli
piu´precoci di integrazione :
costruzione di percorsi integrativi
PDG Franco Marchesani - D 108 Ib3 - Italy
Premessa.
Le economie industriali contemporanee
sono contrassegnate dalla crescente
interazione fra la struttura produttiva e
quella scientifica
(A) Trasferimento tecnologico
Insieme delle attività finalizzate a valutare, proteggere e
commercializzare tecnologie sviluppate nell’ambito dei
progetti di ricerca condotti dalle Università e dai Centri
di Ricerca
Il flusso del trasferimento tecnologico
Il processo di trasferimento tecnologico include:
•L’identificazione di nuove tecnologie e della loro
applicazione industriale
•La protezione delle nuove tecnologie attraverso il
deposito di brevetti, modelli, disegni, marchi e
copyright
•La definizione e l’implementazione di una strategia
efficace di marketing
•Il trasferimento della tecnologia tramite la cessione dei
diritti di sfruttamento dei trovati
Contingent Effectiveness : Model of Technology Transfer
(B.Bozeman, 2000)
Motivazioni che spingono le Università e le
Istituzioni Scientifiche ad intraprendere
iniziative di trasferimento dei risultati
•Rendere note le invenzioni e le innovazioni generate
dall’istituzione
•Contribuire allo sviluppo economico e all’innovazione
delle imprese
•Generare utili da reinvestire in attività formative e di
ricerca
•Rispondere a precise indicazioni provenienti dalle
politiche nazionali o regionali.
Il problema dell’integrazione
nel panorama delle migrazioni
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
STRUTTURA
SCIENTIFICA
PROFIT
STRUTTURA
PRODUTTIVA
Domanda 1
La presenza di profit identifica,
comunque, il trasferimento tecnologico
come soddisfacente mezzo di
integrazione?
Altri livelli possibili di integrazione
(B) Iniziative volte ad accelerare nei giovani
emigrati la conoscenza delle lingue dei Paesi di
immigrazione attraverso l’istruzione di base
(C) Scambi tra studenti universitari
“B”Esempi di Interventi nel campo dell’istruzione di base
Italia - Iniziativa del Comune di Milano
(16.500 studenti stranieri nelle scuole = 18.63% della pop. scolastica)
•100 insegnanti pagati per lezioni extra ai piccoli
stranieri (Facilitatori linguistici )
•Sportelli di accoglienza
•Accordo con prefettura ed ufficio scolastico regionale
per favorire i ricongiungimenti familiari
•Partnership con Università Cattolica per studiare
forme d’ intervento contro l’emarginazione
•Finanziamento di 285 progetti di integrazione
proposti da associazioni e cooperative
Sostegno alle famiglie straniere nelle pratiche di
iscrizione a scuola
1.600.000 E
375.000 E
Italia – Progetto Multiculturale “Musique Europe”
(29 Città italiane - 642 Classi – 13.944 Bambini coinvolti)
Corriere della Sera, SETTE, 3.2.2011
(C) Programma Erasmus
(European Region Action Scheme for the
Mobility of University Students)
Paesi UE + Liechtenstein,
Islanda, Norvegia Svizzera e
Turchia
Mobilizzati sino al 2010 circa
2 milioni di studenti
Domanda 2
A, B e C possono essere riconosciuti come
“percorso omogeneo” di integrazione o ,
più realisticamente, non costituiscono, da
questo punto di vista, cluster separati ?
Per cui…
Necessità di una filiera educazionale
all’internazionalità e quindi all’integrazione
L’Area Mediterranea
L’importanza di integrare le seconde
generazioni, facilita l’identificazione del
Mediterraneo, per la sua omogeneità
geografico-culturale, come possibile area di
riferimento e di sviluppo.
Collegamenti Internet Asia, Europa, Medio Oriente
Titolo / Titre / Title
Testo / Texte / Text
Corriere della Sera, 28.2.2011
Non dimentichiamo:
Scopi del LCI
……Creare e stimolare uno spirito di
comprensione fra i popoli del mondo….
C’è un ruolo per i Lions?
Costruire un percorso di tipo “educazionale” che
colleghi le varie iniziative, parallelo a quanto
avviene in area extra LCI,
con lo scopo
di accompagnare i giovani anche ad una
coscienza dell’etica del profitto, realisticamente
utile a migliorarlo, attenuando sperequazioni e
tensioni non certo utili nemmeno all’economia.
(B) ATTIVITA’ DI BASE
Progetti realizzati da 2 LC (LC Certosa di PaviaLC Codogno Casalpusterlengo) + 1 Leo Club
( L Club Lodi Barbarossa) del Distretto 108 Ib3 – Italy:
Screening e trattamento dei disturbi
dell’apprendimento
Prime classi di 10 scuole pubbliche
(1522 bambini di cui 350 stranieri)
Risultati nell’ambito dei disturbi “generici”
dell’apprendimento (legati all’integrazione linguistica)
nei bambini stranieri
Screening nel 1° anno di scuola :
Gennaio : 52 % di bambini “a rischio” *
Azione su insegnanti e famiglie
Maggio : 30.6 % di bambini “a rischio” *,
*Bambino “a rischio” è quello che incontra difficoltà ad apprendere la letto-
scrittura. Questa difficoltà può essere metabolizzata o può sfociare nel disturbo.
(C) Attività a livello studentesco
Scambi giovanili
Movimento scambi giovanili (1)
Italia 2009 -2010
In
Out
Movimento globale
275
302
Movimento
Area Mediterranea
35
(13 %)
33
(11 %)
240
269
Differenza
Movimento scambi giovanili (2)
Italia 2009 – 2010 (Paesi 10/17)
PAESE
IN
OUT
Israele
3
1
Algeria
3
0
Libano
1
0
Turchia
20
15
Francia
1
4
Spagna
2
2
Croazia
3
2
Portogallo
1
1
Slovenia
1
2
Tunisia
0
2
Cipro
0
3
Grecia
0
1
Totale
35
33
PROGETTO SUPERIORE
Da costruire:
Progetto “Università Lions del Mediterraneo”
Potremo vederlo così con altri occhi?
Scopo del progetto:
• Individuare precocemente bambini che
presentano difficoltà ad imparare a leggere
e a scrivere
• Fornire agli insegnanti le conoscenze e gli
strumenti per affrontare i problemi rilevati
nei singoli bambini nel loro percorso di
apprendimento.
Proposito:
• Uniformare l’intervento di scuola e
famiglia e unire le forze per aiutare il
bambino a superare le sue difficoltà ad
apprendere
• Fare sì che le difficoltà di apprendimento
diventino una realtà che non faccia più
paura, da affrontare nel modo giusto con
gli strumenti giusti
Articolazione del progetto:
I Classe Elementare: Screening generale su tutti i Bambini
• Settembre – Dicembre :Formazione degli insegnanti ed incontro con i
genitori
• Gennaio: Prima prova Dettato
• Febbraio: Restituzione delle prove corrette e riflessione sui casi a
rischio. Stesura di un progetto di recupero
• Marzo-aprile: laboratorio con gli insegnanti di attività didattica per il
potenziamento specifico
• Maggio: Seconda prova – dettato e lettura
• Giugno: restituzione delle prove corrette e riflessione sui casi ancora a
rischio.
II Classe elementare: Monitoraggio dei soli bambini a rischio*
• Somministrazione di un dettato di parole e non-parole con difficoltà
ortografiche e fonetiche
• Lettura registrata e cronometrata di un brano
• Valutazione dei risultati
*Bambino “a rischio” è quello che incontra difficoltà ad apprendere la letto- scrittura. Questa
difficoltà può essere metabolizzata o può sfociare nel disturbo.
Pourpose of the project
• Find at early stages children with reading
and writing problems
• Give teachers knowledge and means to cope
with problems found in children during
their learning life
Goals
• Joing the school and family strengts in
helping every singular child to cope with
his own learning problem
• Make so that learning problems woldn’t
be a frightening reality, but just
something to face with appropriate
means
Project structure
First grade: General screening
• September – December: Teachers training and teacher-parent meeting
• January: First test – Dictation
• February: Test checking and consideration of probable children at
risk*. Planning of problem solving project
• March – April: Further individual teacher training
• May: Second test – dictation and reading
• June: Test checking and consideration of probable children still at risk
Second Grade: Monitoring of only children at risk
• Dictation of words and non-words with phonetic and orthographic
difficulties
• Recorded and timed reading of an extract
• Results evaluation
*Meaning a child whit problems to learning, reading and writing. The child can
recover or the problem can turn itself in the actual LSD.
(C) Programma Erasmus
(European Region Action Scheme for the Mobility of University Students)
•Scambio di docenti e studenti
•Sviluppo di programmi di studio e programmi intensivi
internazionali
•Rete tematica (European Tematic Network Programme)
•Cooperazione tra facoltà e dipartimenti universitari ed altri
soggetti ( Organizzazion accademiche o enti professionali
•Paesi UE + Lichtestein, Islanda, Norvegia , Svizzera e
Turchia
•Mobilizzati sino al 2010 circa 2 milioni di studenti
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