1. Sommario Presentazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 A cosa serve IDAP? Possibili applicazioni Concetti base Definizione iter Inserimento di un atto Ricerca, stampa e modifica degli atti Automatismi Sicurezza e accessi Help Architettura dell’applicazione WEB 2. A cosa serve IDAP? 1 2 3 4 5 Gli obiettivi del programma sono: 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Agevolare il lavoro dei vari uffici nella gestione del flusso di documenti e informazioni relative all’iter degli atti/pratiche, mettendo a disposizione uno strumento in grado di guidare e mantenere una precisa traccia degli eventi significativi e dei movimenti dei documenti Gestire le entità accessorie alla storia di un atto: le materie, le persone, gli organi e i gruppi di persone in genere Gestire la composizione storica degli organi e dei gruppi Registrare la storia degli atti allo scopo di future consultazioni Rendere disponibile in qualsiasi momento una visione aggiornata della storia e dello stato di un particolare atto 16 17 18 19 20 21 La parte più interessante del programma sta nella libertà e facilità con le quali è possibile trovare qualsiasi informazione nella storia di un atto. 3. Possibili applicazioni 1 2 3 4 Gestione pratiche 5 6 7 8 9 10 Gestione iter di atti politici (mozioni, ordini del giorno, interrogazioni, etc.) 11 12 13 14 Gestione protocollo 15 16 17 18 19 20 21 E’ possibile personalizzare ampliamente sia le schermate dell’applicazione a partire dal nome stesso che compare in alto nella barra della finestra, sia la struttura dei dati. In questo modo la stessa applicazione può essere utilizzata sia per la gestione pratiche che atti politici 4. Concetti base 1 2 3 4 Il problema fondamentale che si affronta quando si ha a che fare con atti, iter e pratiche, è il loro costante cambiamento, che implica la necessità di cambiare continuamente la struttura dei dati. La soluzione a tale problema sta nel non utilizzare una struttura rigida per memorizzare le informazioni di un atto, ma una struttura che scomponga le informazioni in informazioni elementari. La storia di un atto viene vista come una sequenza di “eventi”. L’evento è un “qualcosa che accade all’atto”: come ad esempio passare ad un determinato ufficio, ricevere un certo visto, ricevere nella propria “cartella” determinate informazioni. Ogni evento può portare con sé una singola informazione relativa a un documento o ad una persona, una data e così via. Spesso viene usato come sinonimo di informazione. Lo stato di un atto è una particolare condizione in cui si trova l’atto (ad es. “Presso la commissione competente”, “Pronto per trattazione”, …). Uno stato può indicare una posizione “fisica” (presso un certo ufficio), ma anche una posizione “logica” (pronto per procedere). 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 5. Definizione iter (automa) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Definizione dell’iter Essenziale è ovviamente riuscire a definire esattamente i vari passi dell’iter mediante gli stati e gli eventi La definizione precisa deve coinvolgere le persone che abitualmente gestiscono l’iter Concetti chiave per la definizione dell’iter Ogni evento può avere associato una data ( data dell’evento) Ad ogni evento si può decidere di associare un dato di un certo tipo: Tipi base: stringhe, numeri, date Entità più complesse: persone, organi, altri atti, materie (esistono form di gestione specifici per ogni entità prevista per inserimento/modifica) documenti (memorizzati nel database, non modificabili) 20 21 Vediamo un esempio di iter... 6. Esempio di iter 1 2 3 4 5 A titolo di esempio viene riportato un diagramma relativo ad un ipotetico atto interrogazione “INT” 6 7 Presentazione da parte del promotore del testo. Presentata: Assegnazione del numero di protocollo, numero di interrogazione e dei firmatari. 12 Esame ammissibilità. 13 Dichiarata ammissibile: inserimento del testo dell’interrogazione e degli organi interessati. Pronta per trattazione:catalogazione a seconda della data della risposta e quindi archiviazione. 8 9 10 11 14 15 16 17 18 19 20 21 Ogni freccia rappresenta un evento Ogni rettangolo rappresenta uno stato 7.2 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Creato l’atto, si passa in modifica. In basso vengono riportate gli eventi inseribili in questa fase dell’iter 7.3 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Per inserire un nuovo evento, occorre selezionarlo dall’elenco in basso e premere Inserisci. Se l’evento ha un dato associato (in questo caso un numero), compare il form per l’inserimento di tale dato 7.4 Inserimento di un atto 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 L’evento/informazione risulta ora inserito ed è cambiato l’elenco degli eventi successivi da inserire. Inseriamo l’evento “numero interrogazione” e proseguiamo 7.5 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 L’evento successivo è “primo firmatario”, che è stato definito in modo che abbia associato una persona. Quindi, ci verrà chiesto di selezionare la persona fra quelle da inserire nell’anagrafica. 7.6 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Per selezionare la persona si può impostare qualunque criterio sui campi. Premendo Conferma selezione, la persona selezionata viene inserita nell’iter. 7.7 Inserimento di un atto 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Automaticamente viene inserito anche l’evento “carica del firmatario”. L’elenco degli eventi inseribili è nuovamente cambiato 7.8 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Inseriamo ora un evento con associato un documento: ”testo interrogazione” 7.9 Inserimento di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Mi viene chiesto di specificare un numero di protocollo (facoltativo), di selezionare il file che contiene il documento (premendo il bottone Sfoglia), e di associare l’applicazione che verrà utilizzata per visualizzare il documento 7.10 Inserimento di un atto 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 Otteniamo questo risultato. Diamo quindi conferma. 5 Diamo quindi conferma degli eventi inseriti fino a questo punto ( bottone Conferma). 6 In questo modo si esce dalla Modifica. 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 7.11 Inserimento di un atto 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Gestione tabelle delle entità associate agli eventi 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Per le entità associate agli eventi, che possono essere persone, organi, materie, sono previsti dei form specifici per la loro gestione, come quello presentato di seguito. 8. Ricerca atti 1 2 3 4 Sono possibili due tipi di ricerche: 5 6 7 8 Ricerca semplice Ricerca in base alle caratteristiche essenziali degli atti 9 10 11 Ricerca avanzata Ricerca in base a qualsiasi evento inserito nella storia degli atti Possibilità di utilizzare operatori booleani 15 Possibilità di memorizzare su file l’impostazione della ricerca 16 Possibilità di memorizzare nel database l’impostazione della ricerca (per mettere a disposizione ricerche predefinite) 12 13 14 17 18 19 20 21 9. Ricerca semplice 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Ricerca in base alle caratteristiche essenziali degli atti quali numero, oggetto/titolo o data di presentazione 10. Ricerca avanzata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Possibilità di impostare la ricerca in base ad un qualsiasi evento della storia e/o ad un suo dato associato 11.1 Ricerca di un atto 1 1 2 3 4 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Utilizzando la Ricerca Semplice vogliamo recuperare l’atto che abbiamo inserito precedentemente, l’ interrogazione n° 853: impostiamo il tipo ed il numero. 11.2 Ricerca di un atto 1 1 2 3 4 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Per visualizzare i dati associati agli eventi basta fare doppio click sull’evento desiderato: verrà visualizzato il form relativo al dato associato 11.3 Ricerca di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 Nel caso di un documento associato, oltre che alle informazioni del documento … 11.4 Ricerca di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 1 2 3 4 … verrà lanciato anche il programma che permette di visualizzarlo (Microsoft Word in questo caso): 12. Modifica di un atto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Ricercato un certo atto, si può passare alla modifica 13. Modifica di un atto 1 2 3 4 Eventi inseribili: 5 6 Accessi legati al login: si può decidere quali utenti possono inserire gli eventi Condizioni per la visualizzazione degli eventi inseribili: forti o deboli (per facilitare l’inserimento) 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Concetto di indice (ciclo) di un iter: quando l’iter viene ripercorso in tutto o in parte Permette di distinguere gli eventi nel caso si abbiano ad esempio più “passaggi” dell’atto da uno stesso ufficio 14. Stampe 1 2 3 Stampe eseguibili all’interno dell’applicazione: 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Lavorano su elenchi di atti ricercati (sia tramite ricerca semplice che avanzata) Definiscono un layout per i dati trovati Sono definibili esternamente dall’applicativo Sono totalmente personalizzabili Le stampe tipicamente realizzate, sono stampe RTF con esecuzione di un visualizzatore RTF (ad es. Microsoft Word) Utilizzato un linguaggio di reporting (documentato) Stampe eseguibili esternamente (via interfaccia WEB): Implementano il concetto classico di report: ricerca e stampa Creano sempre un file in formato RTF che può essere salvato o stampato 15. Stampe 1 2 3 Esempi tipici di stampe eseguibili internamente: 4 5 6 7 8 9 10 Informazioni relative agli insiemi di atti trovati (sia tramite ricerca semplice che avanzata) la storia degli atti le “anagrafiche” delle tabelle delle entità: persone, organi, materie, etc. 11 12 Esempi tipici di stampe eseguibili esternamente: 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Qualsiasi ricerca / stampa: viene utilizzato un linguaggio completo (Vbscript) sia per la ricerca che per la stampa 16. Automatismi 1 2 3 IDAP prevede diversi tipi di automatismi: 4 5 6 7 8 9 10 Automatismi legati all’inserimento di un evento: Oggetto/titolo corrente Testo/documento corrente Creazione di un nuovo atto (ad esempio una proposta di mozione genera una mozione) Gestione di atti unificati 11 12 13 14 15 16 17 Automatismi per generare dei moduli standard con le informazioni specifiche del particolare atto/pratica 18 19 20 21 Automatismi per facilitare l’inserimento di eventi (numero di una pratica proposto in automatico in base a certe regole) 17. Sicurezza/accessi 1 2 3 Per la quanto riguarda la sicurezza IDAP prevede: 4 5 6 Validazione login a livello di database o del sistema operativo (Windows NT/2000) 7 8 9 10 11 Possibilità di definire permessi di accesso (esecuzione, modifica, visualizzazione, inserimento, cancellazione) ai vari form dell’applicazione 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Possibilità di definire permessi di accesso (inserimento, visibilità) agli eventi degli iter 18. Help 1 2 3 IDAP è dotato di diverse funzioni d’aiuto/guida: 4 5 Help contestuale 6 7 8 Glossario 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Help delle singole voci di menù 19. Architettura applicazione 1 2 3 L’architettura dell’applicazione è la seguente: 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Server: Oracle 7.3 o superiori Client: Applicazione Windows 32 bit (unico eseguibile senza DLL o runtime) ODBC Oracle per il collegamento al database Trasporto di rete: Oracle SQL*Net 20. WEB 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Per il Consiglio provinciale di Trento, la banca dati degli atti politici, gestita da IDAP, è già stata pubblicata su WEB. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 www.consiglio.provincia.tn.it 21. WEB 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 www.consiglio.provincia.tn.it