ESTATE RAGAZZI 2009 1 Estate Ragazzi: organigramma Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile Titolare dell’attività Segreteria Eventi AGiO - Associazione Giovani per l’Oratorio Ideazione e coordinamento Sussidiazione Materiali di supporto all’attività Comunicazione e convenzioni Consulenza e supporto Accademia dei Ricreatori (Cappellini, magliette, supporti audio-video) Formazione Parrocchie - Centri Coordinatore Educatori responsabili Animatori adolescenti 2 Progettare l’attività partire dalla verifica dell’anno precendente aspetti positivi aspetti negativi valutare le risorse umane disponibilità numerica e temporale degli animatori valutare i bisogni del territorio/parrocchia confrontarsi alcuni obiettivi/elementi educativi consigli da non perdere appartenenza all’attività appartenenza al gruppo 3 Consigli da non perdere I ragazzi siano i veri protagonisti di ciò che accade. Puntate molto sulla loro responsabilizzazione: servizi a rotazione per tutta la comunità, mansioni per avere un ambiente ordinato e pulito, affidate i materiali per averli sempre pronti per l’uso, fate realizzare un diario giornaliero... Alcuni ragazzi potrebbero essere a rotazione i guardiani delle regole: un modo semplice perché le regole decise insieme nei primi giorni siano condivise e fatte rispettare non solo dagli animatori. Perché i ragazzi siano protagonisti, inoltre, l’attività deve essere alla portata di tutti e quindi non può essere pensata quindi solo per i ragazzi più atletici o per quelli che hanno una forte abilità artistica e buone capacità relazionali. L’attività estiva poi deve essere aperta all’esterno e costituire un’esperienza di incontro con la comunità. La conoscenza dell’esterno, ovvero del territorio, è molto importante per definire un’attività che risulti un vero servizio, ma può essere anche un valido motivo per coinvolgere esperti e specialisti e farli diventare una risorsa. Anche la rete istituzionale e commerciale del territorio,se coinvolta, può diventare un valido supporto alle attività, sia per agevolarle sia per finanziarle. 4 Appartenenza all’attività Ogni attività estiva deve avere un inno di riferimento. Caratterizzate l’attività attraverso la definizione di un ban originale e dei relativi gesti. Un logo e un titolo permettono una facile e immediata comunicazione. È bene che gli animatori realizzino un ricordino specifico per i ragazzi. Alcuni strumenti come il giornale o il diario dell’attività sono molto utili per raccontare le varie vicende e per tenere il filo conduttore dell’attività. Le giornate speciali, durante le quali vengono definite una serie di regole originali e di ruoli specifici, sono molto utili. La documentazione fotografica e video deve essere particolarmente curata e può diventare un forte spunto per le attività stesse. Le feste sono una grande strada per comunicare l’importanza dell’attività non solo ai partecipanti ma anche ai simpatizzanti e all’esterno. L’autofinanziamento, per esempio attraverso la realizzazione di oggetti, è certamente un ottimo strumento per valorizzare l’ambito dei laboratori manuali. La partecipazione di gruppo alla Santa Messa domenicale, insieme alle famiglie dei ragazzi, è un segno inequivocabile di appartenenza a una comunità e di conseguenza alle attività che vengono realizzate al suo interno. 5 Appartenenza al gruppo I ragazzi vanno sempre divisi in gruppi. Ogni gruppo deve avere un caposquadra, definito giornalmente o settimanalmente. Le squadre devono essere equilibrate fra loro, sia in relazione al numero di maschi e di femmine, sia in riferimento all’età. Ogni squadra deve avere un animatore di riferimento, che possa facilmente individuare eventuali problemi all’interno del gruppo. Ogni squadra deve essere caratterizzata in modo evidente, attraverso un cappellino o una maglietta di colore diverso o personalizzata in modo da distinguersi dagli altri gruppi. È bene che ogni squadra venga individuata da un nome, un urlo, uno stemma. Ogni gruppo, a rotazione, deve avere impegni specifici rispetto ad alcuni servizi. Costruire di squadra un oggetto, come uno stemma, è molto utile a tutta l’attività. È necessaria un po’ di competizione tra le varie squadre. I criteri di valutazione delle sfide fra le squadre possono essere i più vari e non necessariamente legati alle abilità fisiche di un gruppo o semplicemente al risultato dei giochi o dei tornei. 6 Programmare l’attività programmazione complessiva definizione del periodo programmazione settimanale scansione della settimana programmazione giornaliera scansione della giornata 7 Programmazione complessiva Definire il periodo complessivo dell’attività. Definire gli aspetti burocratici e di segreteria (iscrizioni, assicurazione, pasto, quota). Definire una modalità articolata di comunizione della presenza di ER sul territorio. Il primo giorno è fondamentale. È il giorno di lancio dell’ambientazione nel quale i vari personaggi dell’avventura estiva si presentano. È il momento in cui si devono superare agilmente le modalità legate alle iscrizioni, anche per comunicare ai genitori che sono di fronte a una buona organizzazione. Deve essere preparato in modo maniacale, evitando improvvisazioni, per permettere che tutti i ragazzi siano coinvolti e acquisiscano riferimenti sia nell’ambiente sia sul ruolo degli animatori. Tutte l’attività deve essere organizzata in modo da rendere solido e continuativo il rapporto con le famiglie anche oltre l’attività estiva. L’attività deve prevedere almeno un momento indimenticabile. Tutta la nostra programmazione deve essere infine presentata al Consiglio Pastorale di riferimento, per coinvolgere tutta la comunità presentare l’attività alla parrocchia. Il luogo, la parrocchia, l’Oratorio nel quale realizzate ER hanno bisogno di essere ambientati. Ogni particolare deve poter raccontare l’avventura che accompagnerà i ragazzi. L’ambiente cioè deve diventare “magico” e “sorprendente”. 8 Programmazione settimanale Una buona progettazione settimanale è obbligatoria. Essa deve essere approntata in fase di pianificazione complessiva dell’attività e deve essere comunicata anche alle famiglie dei ragazzi in modo da ridurre al minimo i contrattempi. Durante ciascuna settimana è bene fare una gita ed è molto importante prevedere attività interessanti e già pronte in caso di pioggia. La flessibilità è sintomo di una buona organizzazione e di un gruppo di animatori coeso. Per una buona progettazione settimanale è giusto prevedere sempre l’alternanza di momenti comuni ad attività divise per età e per interessi, oltre a un’attenta preparazione dei giochi. Ogni settimana ha un’idea unitaria e può essere previsto un piccolo spettacolo finale. 9 Preparare l’attività leggere il sussidio suddividersi la preparazione delle varie attività, cercando di mantenere il più possibile l’attenzione riservata al primo giorno L’atteggiamento fondamentale in questa fase è quello dell’empatia, cioè quello di di mettersi nei panni dei ragazzi, per comprendere se siamo riusciti a preparare una serie di attività e di giochi veramente per tutti 10 Il gruppo animatori formazione degli animatori scuola animatori incontri tra animatori prima dell’inizio dell’attività estiva: Per “entrare nell’avventura” e per condividere l’impostazione complessiva dell’attività evitando alcune scelte “calate dall’alto”. Durante questi incontri il sussidio viene personalizzato. E’ importante un momento di forte condivisione (eventualmente una giornata di convivenza) per “fare gruppo” La gestione degli animatori determina il risultato di ER Una sistematica rotazione dei ruoli permette di evitare l’identificazione dei vari animatori in ruoli fissi e favorisce lo sviluppo delle competenze. Un po’ di fragilità degli animatori è da mettere in conto. 11 Salmo 50 Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nel tuo grande amore cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha generato mia madre. Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell'intimo mi insegni la sapienza. Purificami con issopo e sarò mondato; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia; esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe, Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo Santo Spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, sostiene in me un animo generoso. Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, Dio, mia salvezza, la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode, poiché non gradisci il sacrificio e se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi. Nel tuo amore fa grazia a Sion, rialza le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici prescritti, l'olocausto e l'intera oblazione, allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. 12