Dedico questa presentazione a tutti i bambini, perché come San Francesco
imparino a vedere in ogni situazione i lati positivi, e comprendano che tutto
ciò che il Creato ci offre è buono. Ciao Lucia
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Siamo nel 1207, Francesco si
reca a Gubbio subito dopo la
rinuncia alle ricchezze ed agli
abiti del padre Pietro di
Bernardone.
Attraverso i boschi a contatto
con la natura cammina e canta
gioioso le lodi a Dio.
Durante il suo cammino viene anche assalito dai briganti.
In cambio di un pezzo di
pane si trova a lavorare
nelle cucine dell’Abazia
di San Verecondo dove si
deve fermare sopraffatto
dai rigori dell’inverno
dalla fame e stanchezza.
Finalmente è a Gubbio
dove è già stato
quando era giovane e
ricco.
Si reca in piazza del
mercato dove abitano
dei loro amici.
I figli di Berto
Spadalonga lo
accolgono con affetto
e comprendono il suo
amore per “sorella
povertà”.
Lo vestono di una tunica che diventerà la veste dell’ordine di chi seguirà Francesco e
Gubbio diventa la sua seconda patria.
Francesco con l’aiuto del vescovo di Gubbio il Beato Villano, cura i lebbrosi
del lazzareto di S.Lazzaro ed aiuta i poveri.
Torna ad Assisi, e già Francesco ha fama di santità. Qui incontra il vescovo suo
amico che gli chiede di fondare un convento. Il “Poverello” ritorna a Gubbio
e nella chiesa della Vittorina dà vita al primo insediamento dei frati minori.
A Gubbio nel 1220 l’inverno è molto rigido.
Gli animali del bosco non trovano cibo e si avvicinano alle case, prendono quello
che possono e scappano.
In lontananza si sentono ululare i lupi affamati.
Una notte appare un lupo: ”grandissimo terribile e feroce, il quale non solamente
divorava gli animali, ma anche gli uomini; tanto che tutti i cittadini avevano una
gran paura”.
Gli uomini girano in strada armati, come se andassero in guerra ma a nulla servono
spade bastoni e pietre.
Chi si imbatte
nel feroce lupo
non ha scampo.
Donne e bambini non escono
più di casa, porte e finestre
sono sbarrate perché incute
tanta paura solo la vista di una
simile bestiaccia.
San Francesco, vuole aiutare gli impauriti abitanti di Gubbio.
Tutti lo pregano di non tentare, ma San Francesco, fratello di tutte le creature del
mondo e confidando in Dio insieme ai suoi compagni esce di città e va incontro al
feroce lupo.
Molta gente lo segue da lontano…
San Francesco appena il lupo si avvicina gli fa il segno della croce. Subito il
lupo da terribile diventa mansueto e si getta ai piedi del Santo come un
agnellino.“D’ora in poi non dovrai più fare del male e gli uomini ti
perdoneranno”. Il lupo in segno di promessa porge la zampa a San
Francesco.
Santo Francesco, seguito dal lupo, ubbidiente e mansueto arriva in città tra
l’incredulità della gente che grida al miracolo. Francesco ricorda alla folla la
promessa fatta al lupo e chiede di non fargli del male ma di impegnarsi a
sfamarlo, ogni giorno fino alla morte. La gente promette e PACE è fatta.
“Frate Lupo” vive per due anni in una grotta. In città, passa di casa
in casa, sempre accolto e nutrito da grandi e bambini senza fare
male a nessuno e senza ricevere male da alcuno.
Dopo due anni di pacifica convivenza, il lupo, ormai vecchio e
malandato, muore. Tutti sono tristi e piangono la sua scomparsa e lo
seppelliscono con tutti gli onori. Rimane nel loro cuore la santità di
San Francesco.
FINE
Powerpoint realizzato da : Lucia Pagnossin
Musica: Nada es imposible para ti
Liberamente tratto dal libro:
San Francesco e il lupo di Gubbio
Testi: Lauretta Cappannelli
Illustrazioni: L’Arte Grafica Gubbio
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