Dopo i dinosauri la terra fu colonizzata dagli uccelli … … e dai mammiferi. Inizialmente questi animali così diversi vissero insieme sul nostro pianeta. Poi, in seguito a bruschi cambiamenti ambientali, i dinosauri scomparvero mentre gli uccelli e i mammiferi riuscirono ad adattarsi e a sopravvivere. Fra i mammiferi, le scimmie, erano destinate ad avere una storia molto particolare. Alcune specie di scimmie vivevano sui rami tra gli alti alberi della foresta; altre, invece, vivevano nella savana. Fra tutte le scimmie ebbero grande importanza le scimmie antropomorfe, cioè simili all’uomo; a questo gruppo, infatti, appartenevano delle specie che probabilmente sono i nostri antenati. I più antichi reperti fossili che testimoniano la presenza degli antenati dell’uomo in Africa risalgono a circa 3,5 milioni di anni fa. Appartengono alla famiglia degli ominidi, cioè ai primi esseri con caratteristiche simili all’uomo. Questi ominidi camminavano su due gambe, erano cioè bipedi e quindi potevano mantenere facilmente la posizione eretta. In questo modo gli ominidi ebbero sempre di più la possibilità di avere le mani libere, per afferrare oggetti, raccogliere cibo e difendersi dagli animali feroci lanciando pietre. La storia di Lucy Nel 1974 è stato trovato lo scheletro fossile di una femmina di ominide. Lucy, come l’hanno chiamata gli archeologi, viveva in Africa, all’incirca 3,5 milioni di anni fa. Aveva circa venti anni ed era alta un metro e venti. Camminava usando solo le gambe, le mani e i piedi erano adatti ad arrampicarsi sugli alberi. Il suo cervello era ancora piccolo e il viso conservava un aspetto da scimmia. La ricostruzione del possibile volto Lucy Lucy si nutriva di quello che raccoglieva: erbe, bacche, semi, frutti selvatici e radici che crescevano nella savana. Aveva una dentatura molto sviluppata, una grossa mandibola e le mani con un pollice grande.