L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE L'evoluzione è il processo di formazione delle forme viventi a partire da organismi più semplici; tale processo ebbe inizio circa 3,5 miliardi di anni fa, con la comparsa dei primi organismi procarioti. DERIVAZIONE DELLA SPECIE HOMO Il filosofo Anassimandro, vissuto in Grecia nel VI secolo a.C., riteneva che gli uomini derivassero da pesci; il filosofo greco Aristotele, nel IV secolo a.C., poneva invece tutte le forme naturali entro uno schema gerarchico immutabile, la cosiddetta scala naturae, che andava dalle forme più semplici, quali i funghi e i muschi, a quelle più complesse, per arrivare all'uomo. Il poeta Tito Lucrezio Caro, vissuto a Roma nel I secolo a.C., nel suo De rerum natura, scriveva che nei fenomeni naturali non vi è traccia di intervento divino e ammetteva un incessante divenire della natura stessa, poiché l'universo vive del moto continuo degli atomi. L'idea che risultò dominante fino alla seconda metà del XVIII secolo, fu quella della fissità delle specie, cioè della loro immutabilità, e della loro formazione per intervento divino (teoria che prende il nome di creazionismo). Tale idea fu, in particolare, codificata dal naturalista svedese Carlo Linneo. L'uomo è un mammifero appartenente all'ordine dei primati. Nell'ambito di quest'ordine, l'uomo moderno, i suoi antenati estinti e le specie viventi più prossime (le grandi scimmie antropomorfe africane) sono generalmente raggruppati, in ragione della loro affinità genetica, nella superfamiglia degli ominoidei, dove le grandi scimmie antropomorfe costituiscono la famiglia dei pongidi e l'uomo quella degli ominidi. Questa classificazione è la più accreditata, sebbene alcuni studiosi preferiscano attribuire il termine "ominoidei" alla sola linea umana (al genere Homo), classificando quest'ultima come una sottofamiglia inclusa insieme alla sottofamiglia dei pongidi nella famiglia degli ominidi. GLI AUSTROLOPITECHI Il loro nome significa scimmie del Sud; se ne conoscono diverse specie. Erano più piccoli dei pigmei, e avevano un aspetto nettamente scimmiesco con mascelle sporgenti. Il cervello aveva un volume circa un terzo del nostro (500-600 cm3), i canini lunghi e aguzzi; le mani e i piedi conservano molte caratteristiche di chi si arrampica sugli alberi e la dentatura è molto simile a quella dell'uomo attuale. Avevano un'andatura eretta simile a quella umana. Si conoscono 4 tipi di ominidi: A. B C D Australopithecus afarensis Australopithecus africanus Australopithecus boisei Australopithecus robustus. I resti degli Australopithechi sono stati ritrovati esclusivamente in Africa nelle città indicate nella seguente cartina Ominidi Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per serie successive di modificazioni, morfologiche e strutturali, ha condotto all’uomo attuale è detto ominazione.