POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE
METAFONOLOGICHE E NARRATIVE
24/10/2012
La competenza metafonologica è la capacità :
- percepire e riconoscere per via uditiva, i suoni che
compongono le parole
- riflettere e manipolare il materiale fonologico
Prerequisito necessario per l’apprendimento della
letto-scrittura

Processi presenti nelle competenze
metafonologiche:
- Sensibilità per la struttura sonora della parola
di tipo globale
- Capacità di segmentazione e manipolazione di
singoli fonemi, che presuppongono operazioni di
astrazione e categorizzazione di esperienze di
percezione acustica
•
Gerarchia di sviluppo delle abilità
metafonologiche.
- rappresentazione sillabica “naturale” poiché c’è
un preciso referente a livello acustico
- manipolazione dei fonemi legata ad un
cambiamento nelle capacità di processamento
dell’informazione e a consapevoli processi cognitivi
CONSAPEVOLEZZA MF GLOBALE
Riflessione sulla fonologia del linguaggio relativa
alle capacità di:
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Discriminazione dei suoni (coppie minime)
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Classificazione (riconoscimento rime e sillabe)
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Fusione e segmentazione sillabica
L’ASCOLTO
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È un aspetto dell’educazione sensoriale alla base
dello sviluppo cognitivo.
Ascoltare è udire con attenzione, è un processo
attivo e creativo
Per facilitare l’ascolto bisogna attivare
l’attenzione
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Chi ascolta deve:
-
assorbire il messaggio
capirlo
evocare esperienze passate
metterlo in relazione con i contenuti
precedenti
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Bisogna avviare il b.:
- a percepire e riconoscere i suoni
- a cogliere la differenza fonica e semantica
delle parole
Lo si può fare con giochi finalizzati.
Es. Tombole con versi di animali
Gioco dei suoni e dei rumori
Caccia al suono
Telefono senza fili
GIOCHI DI RITMO
Aiutano i b. a diventare più attenti alla durata e
alla intensità dei suoni.
Il ritmo - affina l’organizzazione dei movimenti
- conduce all’individuazione di
simultaneità
- di successione
- della sequenza
- della ricorrenza di sequenze
- del numero e del tempo
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GIOCHI DI RINFORZO DEI MOVIMENTI BUCCOFONATORI
Stimolare giocando la sensibilità e la motricità della
muscolatura orale nella sua parte anteriore
- labbra e lingua (prassie)
Giochi col soffio: - del palloncino
- delle candele
- dell’elefante
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Le parole pronunciate seguono un andamento ritmico
dettato dagli accenti, la parola stessa è composta da
sillabe in sequenza.
Giochi : - la ranocchia salterina
- i soldatini
- gli indiani
- il percorso
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Competenza fonologica globale:
- riconoscimento e produzione rime
- segmentazione di parole in sillabe
- fusione sillabica
- riconoscimento in parole diverse di sillaba
iniziale uguale
- elisione di sillaba iniziale
- riconoscimento del suono iniziale di parola
GIOCHI FONOLOGICI
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Attività-gioco con le vocali per esercitare la
motilità delle labbra e il controllo respiratorio.
Giochi: - l’orchestra
- il serpente
- indovina la vocale
Giochi di parole: - il coso e la cosa
- è arrivato un trenino carico di
- la parola misteriosa
- indovina chi è - che cosa fa
- rime, filastrocche e conte
L’ATTIVITÀ FONOLOGICA
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Inserire nella vita quotidiana scolastica attività
mirate per portare i b. ad una maggiore
consapevolezza metalinguistica e fonologica.
L’appello
 Gli incarichi
 Il calendario
 Il tempo
 Il menù
 Il supermercato
 Banca delle parole
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Studi longitudinali hanno dimostrato che i b. più
abili fonologicamente imparano con più facilità a
stabilire la corrispondenza grafema/fonema,
essenziale nelle prime fasi di acquisizione della
letto/scrittura.
COMPETENZE NARRATIVE
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La narrazione di storie è una delle attività più
comuni nella scuola dell’infanzia
Risulta gradita ai b. per la ricchezza e la varietà
di contenuti
Comporta un’intensa attività cognitivolinguistica
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CARATTERISTICHE DELLA NARRAZIONE
- non vi è alternanza dei turni conversazionali
- non essendoci interazione, richiede una
pianificazione al fine di esplicitare luoghi,
personaggi, circostanze e connessioni spaziotemporali
- si discosta dalla situazione presente poiché si
fa riferimento a eventi inventati o passati
ATTIVITÀ COGNITIVO-LINGUISTICA
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Esprime le conoscenze che possiede il b. a diversi
livelli: - lessicale
- morfologico
- sintattico
- strutturale
La narrazione per la struttura logico-temporale che
la distingue si colloca come passaggio verso le
forme scritte e rappresenta un ponte tra la lingua
orale e quella scritta.
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Il racconto di storie aiuta i b.
-A crearsi una mappa semantica ricca e integrata
-Migliora la convergenza tra pensiero e linguaggio
-Facilita la decontestualizzazione
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Il racconto di storie va programmato in modo
graduale, il b. sarà in grado di descrivere gli
eventi se conosce e sa descrivere gli oggetti che ne
fanno parte
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L’unità di base di ogni storia è l’EPISODIO che si
compone:
-Situazione iniziale con la presentazione dei
personaggi, del luogo, del tempo.
-Evento disturbante che crea un problema
-Reazione del personaggio che formula un piano
interiore
-Attuazione del piano
-Conclusione finale
Più episodi si combinano per formare storie
complesse
SCHEMA RACCONTO
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Situazione iniziale – personaggi
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Evento disturbante (causalità fisica)
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Reazione emotiva (causalità psicologica con
formulazione piano interiore)
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Attuazione del piano
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Conclusione
La comprensione di una storia deriva dalla
capacità di capire le relazioni che legano le frasi
in un discorso, di fare inferenze e di anticipare il
seguito.
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Per facilitare la costruzione di schemi-racconto
occorre procedere con l’ascolto di numerose storie
dalla trama analoga,con gli stessi personaggi
chiave.
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Le attività sulla narrativa orale favoriscono
l’acquisizione di capacità linguistiche più
elaborate per legare le frasi in un discorso
COERENTE.
La coerenza è l’abilità nel selezionare, codificare e
organizzare mentalmente con precisione e
metodo i contenuti da esprimere in linguaggio.
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Grazie alle storie il b. percepisce la CAUSALITA’
- FISICA
- PSICOLOGICA
La causalità psicologica non è mai esplicitamente
illustrata nelle storie in sequenza, ma va ricavata
per inferenze.
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La comprensione e il racconto di storie aiuta ad
esercitare contemporaneamente:
- La rappresentazione simbolica
- La sequenzialità
- La graduale decontestualizzazione
- L’assunzione dei ruoli
SVILUPPO ABILITÀ NARRATIVE
2 anni - Rappresentazione iniziale dell’evento, si
imitano sequenze di azioni. Riconosce l’evento
 3 anni - Prime forme narrative, comincia a
parlare della sua routine
 4 anni - Ricordano parti della trama, non
padroneggiano la struttura, prevale la
descrizione. Difficoltà di individuazione
dell’evento problematico
 5 anni - Utilizzano gli elementi fondamentali,
riferiscono episodi incompleti
 8 anni - Riproducono testi narrativi completi
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Caratteristiche dei b. piccoli
- scarsa mobilità e flessibilità degli schemi
infantili
- fanno fatica ad individuare la motivazione e
la morale
- colgono il significato letterale
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Come scegliere il materiale da leggere?
I testi devono essere interessanti per i b.,
catturare la loro attenzione e sollecitare la loro
immaginazione
Devono arricchire il vocabolario, la conoscenza
della realtà circostante e presentare un’ampia
gamma di modelli di frasi
L’attività sarà efficace se seguita da discussione
SUGGERIMENTI SU COME LEGGERE
Con b. piccoli, con poche esperienze di ascolto di
lettura è bene limitarsi a tempi brevi
 Attivare l’attenzione, usare immagini
 Vivacizzare la lettura cambiando voce a seconda
del personaggio,accentuare espressioni mimiche e
facciali, mostrare sorpresa o tristezza
 Proporre una lettura interattiva
 Dopo la lettura, discutere la storia
 Semplificare le parole o le frasi difficili, ma
riprenderle alla fine della storia
 Cercare situazioni e contesti di vita quotidiana in
cui possono essere utilizzate parole e frasi
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Le esperienze linguistiche sono fondamentali
per un insegnamento efficace della letto-scrittura
e permettono al b. di acquisire conoscenze sulla
realtà circostante, su di sé e sugli altri.
Il ruolo della scuola dell’infanzia è molto
importante nel sostenere e allenare le abilità che
si sviluppano spontaneamente nel b prescolare,
suscettibili di ulteriori miglioramenti con attività
mirate a potenziarle.
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