COSA VUOL DIRE UN MEZZO? 1 2 1 2 SIGNIFICA DIVIDERE IN DUE (2) PARTI UGUALI E PRENDERNE UNA (1) COSA VUOL DIRE UN TERZO? 1 3 1 3 1 3 SIGNIFICA DIVIDERE IN TRE (3) PARTI UGUALI E PRENDERNE UNA (1) SE INVECE DIVIDIAMO IN CINQUE (5) PARTI UGUALI E NE PRENDIAMO QUATTRO (4) 1 5 1 5 1 5 4 5 LA PARTE COLORATA QUATTRO QUINTI 1 5 1 5 OGNI PARTE RAPPRESENTA UN QUINTO OGNI PARTE RAPPRESENTA UN QUARTO 1 4 1 4 1 4 1 4 LA PARTE COLORATA RAPPRESENTA TRE QUARTI 3 4 QUESTI NUMERI SONO DETTI OPERATORI FRAZIONARI O SEMPLICEMENTE FRAZIONI Frazioni NUMERATORE 7 11 FRAZIONE LINEA DI FRAZIONE: divisione DENOMINATORE E SI LEGGE SETTE UNDICESIMI Unità Frazionaria 1 n Esempi: QUANDO IL NUMERATORE È UNO (1) E IL DENOMINATORE UN NUMERO NATURALE MAGGIORE DI UNO (1), LA FRAZIONE SI DICE UNITÀ FRAZIONARIA 1 2 1 3 1 4 1 5 … UNA FRAZIONE È ANCHE IL QUOZIENTE FRA DUE NUMERI NATURALI. QUESTO NUMERO SI CHIAMA NUMERO RAZIONALE. 1:2 0,5 1 2 1 2 5:3 1,66... 5 3 5 3 7:2 3,5 7 2 7 2 FRAZIONE PROPRIA: N<D quantità< intero 3 4 5 12 FRAZIONE IMPROPRIA: N>D quantità> intero 15 7 7 4 FRAZIONE APPARENTE: N = multiplo di D naturale 8 3 4 2 1 3 numero Riduzione ai minimi termini 24:2 12:3 4 :2 :3 30 15 5 UNA FRAZIONE SI DICE RIDOTTA AI MINIMI TERMINI QUANDO IL MASSIMO COMUN DIVISORE FRA NUMERATORE E DENOMINATRE È UGUALE A 1, CIOÈ NON HANNO DIVISORI COMUNI D(24)={1; 2; 3; 4; 6; 8; 12; 24} D(30)={1; 2; 3; 5; 6; 10; 15; 30} D(4)={1; 2; 4} D(5)={1; 5} MCD(4;5)= 1 Frazioni Equivalenti 2 3 4 6 DUE FRAZIONI SI DICONO EQUIVALENTI SE APPLICATE AD UNA STESSA GRANDEZZA NE RAPPRESENTANO LA STESSA PARTE 2 3 EQUIVALENTE A 4 6 Confronto di frazioni 5 7 3 3 ? DUE FRAZIONI PER POTER ESSERE CONFRONTATE DEVONO AVERE LO STESSO DENOMINATORE SI CONFRONTANO I DUE NUMERATORI 5 7 3 3 ? No perché 5 è più piccolo (<) di 7 5 7 3 3 E SE NON HANNO LO STESSO DENOMINATORE? 5 7 3 4 ? PRIMA SI RIDUCONO AI MINIMI TERMIMI, POI SI CALCOLA IL m.c.m DEI DENOMINATORI DELLE FRAZIONI RIDOTTE E SI TRASFORMA CIASCUNA FRAZIONE NELLA FRAZIONE EQUIVALENTE CHE HA PER DENOMINATORE IL m.c.m CALCOLATO. INFINE SI CONFRONTANO I NUMERATORI. M(3)={3; 6; 9; 12; 15; 18; 21; 24; …} M(4)={4; 8; 12; 16; 20; 24; …} 12:3= 4 ×4 ×4 12:4= 3 ×3 ×3 5 20 7 21 ; ; 3 12 4 12 mcm(3;4)=12 20 21 12 12 SI DIVIDE IL m.c.m PER IL DENOMINATORE DELLA FRAZIONE E PER OTTENERE IL NUOVO NUMERATORE SI MOLTIPLICA IL NUMERATORE DELLA FRAZIONE PER IL QUOTO TROVATO ? 4 2 Altri esempi: 15 18 ? 2 DEVE ESSERE 4 RIDOTTA 4 2 2 AI MINIMI TERMINI 18 18 9 15 9 M(15)={15; 30; 45; 60; 75; 90; …} M(9)={9; 18; 27; 36; 45; 54; 63; …} 45:15=3 mcm(15;9)=45 45:9=5 2 ×3 6 2 ×5 10 ; ; ×3 ×5 9 45 15 45 6 10 45 45 Operazioni con le frazioni ADDIZIONE E SOTTRAZIONE CON LO STESSO DENOMINATORE 2 1 2 1 3 5 5 5 5 L’ADDIZIONE DI PIÙ FRAZIONI CON LO STESSO DENOMINATORE È UNA FRAZIONE CHE COME DENOMINATORE HA LO STESSO DENOMINATORE E COME NUMERATORE LA SOMMA DEI NUMERATORI LA SOTTRAZIONE DI DUE FRAZIONI CON LO STESSO DENOMINATORE È UNA FRAZIONE CHE HA COME DENOMINATORE LO STESSO DENOMINATORE E COME NUMERATORE LA SOTTRAZIONE DEI NUMERATORI 93 9 363 44 4 4 2 ADDIZIONE DENOMINATORI DIVERSI: TRASFORMARE LE FRAZIONI IN FRAZIONI EQUIVALENTI CON UGUALE DENOMINATORE (mcm tra I denominatori) POI SOMMARE I NUMERATORI 2 1 2 41 3 8 3 11 3 4 12 12 12 12 12 mcm(3;4)=12 4 1 4 2 1 18 193 3 6 6 6 62 mcm(3;6)=6 SOTTRAZIONE DENOMINATORI DIVERSI: TRASFORMARE LE FRAZIONI IN FRAZIONI EQUIVALENTI CON UGUALE DENOMINATORE (mcm tra I denominatori) POI SOTTRARRE I NUMERATORI 53 655 18 3 11 3 11 30 30 30 30 3 6 5 mcm(5;6)=30 7 3 7 5 3 635 18 17 12 10 60 6060 mcm(10;12)=60 CASI PARTICOLARI 5 3 5 3 4 1 5 12 5 1 3 4 1 4 4 44 2 1 2 1 3 2 1 3 2 1 1 3 1 3 3 33 MOLTIPLICAZIONE 54 5 4 20 37 3 7 21 21 2 1 2:2 1 :2 34 3 4 12 6 AL NUMERATORE IL PRODOTTO DEI NUMERATORI E AL DENOMINATORE IL PRODOTTO DEI DENOMINATORI POI PER IL PRODOTTO FINA RIDURRE AI MINIMI TERMINI Esempi: 12 15 12 15 180 :20 9 :20 58 5 8 40 2 MEDOTO PRATICO: SEMPLIFICARE UN NUMERATORE E UN DENOMINATORE , POI MOLTIPLICARE I NUMERATOI E I DENOM RIMASTI 3 3 1 2 12 153 3 9 5 8 1 2 2 DIVISIONE 5 10 5 35 315 1 12 3 12 10 12 10 12 8 1 1 4 2 510 53 1 11 12 312 10 4 28 IL QUOZIENTE DI DUE FRAZIONI, LA SECONDA DIVERSA DA ZERO, SI TRASFORMA IN MOLTIPLICAZIONE SCAMBIANDO IL NUMERATORE E IL DENOMINATORE DELLA FRAZIONE DOPOIL SEGNO DI DIVISIONE. DIVISIONE 5 10 5 35 315 1 12 3 12 10 12 10 12 8 1 1 4 2 510 53 1 11 12 312 10 4 28 IL QUOZIENTE DI DUE FRAZIONI, LA SECONDA DIVERSA DA ZERO, SI TRASFORMA IN MOLTIPLICAZIONE SCAMBIANDO IL NUMERATORE E IL DENOMINATORE DELLA FRAZIONE DOPO IL SEGNO DI DIVISIONE. POTENZA 2 2 2 2 2 2 2 8 2 3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 3 3 LA POTENZA DI UNA FRAZIONE È UNA FRAZIONE CHE HA SIA IL NUMERATORE CHE IL DENOMINATORE ELEVATI ALLA POTENZA INDICATA 2 2 2 2 8 3 3 3 3 ATTENZIONE: 2 2 2 3 3 3 3 3 27