VIII Convegno Nazionale
Self-Help/Auto-Aiuto/Auto-Mutuo-Aiuto
“Il Diritto di stare bene – Il Dovere di aiutare
Ancona, 28-29-30 Settembre 2012
Mole Vanvitelliana
I Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto nelle Marche:
“Dalla Crisi di Sistema alla riscoperta della Solidarietà”
Dott. Adelmo Tancredi
Coordinamento Regionale Marche Gruppi AMA
I Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto
Nelle Marche
• I Gruppi di AutoMutuo-Aiuto nelle
Marche nascono
intorno agli anni 80’,
con una rapida crescita
verso la fine degli anni
Novanta, favoriti anche
dai Servizi
Anno 2007
Anno 2006
Anno 2005
Anno 2004
Anno 2003
Anno 2002
Anno 2001
Anno 2000
Anno 1999
Anno 1985
Anno 1981
La crescita dei Gruppi A.M.A. nelle
Marche
50
40
30
20
10
0
S…
Tipologia dei Gruppi
Tipologia dei Gruppi A.M.A.
20%
2%
26%
Dipendenze
Salute Mentale
4%
Malattie Croniche
Disabilità
9%
Ambito socio-educativo
Altro
39%
Crisi del Post-Moderno
• La crescita dei gruppi AMA avviene
parallelamente alla crisi della società postmoderna: implosione delle relazioni, crisi della
“tecnologia del’umano”, limiti della varie forme
di “cura” psicologica, psichiatrica, psicoterapica
• La filosofia dell’auto-mutuo-aiuto determina la
rivalutazione delle relazioni umane, del sapere
esperienziale, del valore del contesto e del “fare
assieme”
Relazione di Aiuto
• Ricerca di nuovi significati nella relazione di
aiuto, ambiguamente compresa tra aiuto e
manipolazione dell’Altro
• Ridare un senso all’esperienza umana, in tutte
le sue forme, attraverso la riscoperta della
narrazione e della testimonianza di vita
“Tutte le famiglie felici si somigliano;
ogni famiglia infelice è invece
disgraziata a modo suo” (Tolstoy)
Crisi del Sistema di Welfare
• Il vecchio sistema di Welfare, progettato negli
anni 70’, è entrato in crisi, senza poter
ritrovare ancora un definitivo modello
organizzativo
• Le risorse economiche, continuamente ridotte
rispetto ai bisogni crescenti, vengono
destinate a progetti di cui non sempre viene
valutato l’impatto e la reale efficacia
(F.Folgheraiter: Saggi di Welfare, Trento, Erickson, 2009)
La “Care” unita alla “Cura”
• Riconoscimento del valore delle relazioni
umane nei percorsi di cura
• Valorizzazione e crescita delle capacità
terapeutiche di base insite in ognuno, della
capacità naturale di prendersi cura di un’altra
persona
• Le relazioni umane e il sostegno tra le persone
riescono a trasformare la sofferenza in energia
vitale positiva
(F. Folgheraiter, 2009; Levinas, 1998)
Nuovi Bisogni di Crescita
• “I gruppi rappresentano palestre attrezzate di
parole e sentimento per le relazioni
autentiche, una palestra in cui le persone
imparano la difficile arte del cambiamento
personale (auto-aiuto) e allo stesso tempo
l’altrettanto pregiata arte della terapia
(mutuo-aiuto)”
(F.Folgheraiter: Saggi di Welfare, Trento, Erickson, 2009)
Self-Help e Sistemi Formali di Cura
• Spesso i gruppi di Self-Help sono nati in
contrapposizione ai sistemi formali di cura
• Nel caso delle Marche, essi sono nati in
continuità e rappresentano un valore
aggiunto dei servizi stessi
Il modello delle Marche:
Le piccole realtà locali
• La cultura della
condivisione e della
mutualità si lega ad
aspetti storici e culturali
che finora hanno
permesso la
sopravvivenza del
modello sociale e
ambientale tipico delle
Marche
Protezione e Comunità
 La sfida da affrontare è
rappresentata dalla necessità di
tutelare le nuove forme di
fragilità, rispettando le esigenze
dei cittadini e delle piccole
comunità
 E necessario elaborare un sistema
integrato di servizi basato sulla
condivisione e sul coinvolgimento,
ripensando radicalmente il
concetto e il modello di Welfare
Beni Relazionali e Comunità
• La reciprocità, dunque, è il dono più
il movimento che lega l’uno con
l’altro
• Comunità e legame rappresentano
“beni relazionali” da trasferire alle
giovani generazioni, anche
attraverso l’esperienza dell’automutuo-aiuto.
Dal “Welfare State” alla “Welfare Community”
 Abbiamo assistito negli ultimi anni ad una progressiva revisione
del sistema di assistenza a cui hanno contribuito in particolare
la legge-quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali
 Le leggi che hanno progressivamente ordinato e regolarizzato il
terzo settore hanno ridisegnato complessivamente in modo
innovativo il sistema di welfare
 L’effetto di queste leggi è di aver posto al centro del sistema dei
servizi la comunità locale e le persone e di aver sancito il
passaggio dal “welfare state” alla “welfare community”
Self-Help e Sistemi di Cura
• I gruppi di auto aiuto sono sempre
più riconosciuti come una
metodologia che integra ed
estende l’attuale sistema di cura
sanitaria e della salute mentale
(Borkman, 1990; Katz, 1981)
• Secondo una stima di Lieberman e
Snowden (1993) negli Stati Uniti
circa 25 milioni di persone
usufruiscono o hanno usufruito di
un gruppo di auto aiuto
"Although the world is full
of suffering...it is also full
of overcoming it“
(Helen Keller)
 In Germania secondo Matzat (2001-2002), l’attività dei gruppi
coinvolge circa 3-4 milioni di persone ed è sostenuta con un
finanziamento pubblico di circa 36 milioni di euro
(http://www.nakos.de)
 “…There are approximately 280 self help clearing houses and a
large number of topic-specific self help organizations (as to
diabetes, rheumatic diseases, cancer etc.) in Germany ...It is
estimated that approximately 3 million individuals are engaged
in 70,000 to 100,000 self help groups, covering virtually every
topic relating to medical, psychological, and social issues…”
(M. Bobzien, comunicazione personale, Hamburg, 2006)
Prospettive per un Nuovo Welfare
• Creare un nuovo Welfare che valorizzi le
relazioni umane, la cura della persona,
l’atteggiamento protettivo della comunità
verso il singolo
• Riscoperta del valore della persona e dei
legami che lo legano agli altri
(F. Folgheraiter, 2009; Levinas, 1998)
Origini A.M.A.
 «Nella pratica del mutuoaiuto noi possiamo
scorgere la concreta e
sicura origine delle nostre
concezioni etiche. Noi
possiamo affermare che nel
progresso etico dell’uomo il
sostegno mutuale - non la
reciproca lotta - abbia avuto
un ruolo essenziale»
(P. Kropotkin: Mutual Aid: A Factor in
Evolution, 1902)
COS’È L’AUTO-MUTUO-AIUTO
L’OMS definisce l’Auto-Aiuto o “Self- help” come
“ tutte le azioni promosse da non professionisti
per promuovere, mantenere o recuperare la
salute, intesa come completo benessere fisico,
psicologico e sociale in una comunità”
(The Ottawa Charter for Health Promotion
First International Conference on Health Promotion, Ottawa,
21 November 1986)
Definizione di Auto-Mutuo-Aiuto
“…I gruppi di self-help sono strutture di piccolo
gruppo, a base volontaria, finalizzati al mutuo aiuto
ed al raggiungimento di particolari scopi. Essi sono
di solito costituiti da pari che si uniscono per
assicurarsi reciproca assistenza nel soddisfare
bisogni comuni, per superare un comune handicap
o un problema di vita o per impegnarsi a produrre
desiderati cambiamenti personali o sociali.
(Katz e Bender; F. Folgheraiter)
Gruppi di Pari
•
•
•
•
Individui alla pari
Bisogni comuni
Obiettivi specifici.
Empowerment
Risposta al disagio
• Le persone si riuniscono per
comprendere e comprendersi,
trovano nella mutualità forti
motivazioni in grado di
proiettare le proprie
condizioni di disagio verso
orizzonti di crescita
Responsabilità e Protagonismo
L’A.M.A. è, pertanto,
considerato oggi a livello
mondiale come uno degli
strumenti di maggiore
interesse per ridare ai
cittadini responsabilità e
protagonismo, per
umanizzare l’assistenza
socio-sanitaria, per
migliorare il benessere della
comunità
I soggetti nei Gruppi
• Senso di appartenenza
• Orientamento ai problemi e alle
esperienze
• Parità
• Obiettivi comuni e una storia comune;
• Azione di gruppo;
• Leadership condivisa;
• Comunicazione orizzontale;
• Coinvolgimento
Perché un gruppo A.M.A.
• Aiutando gli altri si aiuta anche se stessi;
• Chi ha la possibilità di vedere il proprio
problema a distanza, fuori di sé, lo ritiene più
facile da gestire;
• Chi aiuta gli altri, mentre lo fa, sperimenta un
sentimento di utilità e riceve riconoscimento;
• Nel gruppo, la persona da problema si
trasforma in risorsa;
Ascolto, fiducia, rispetto
• Ogni persona presente cerca di ascoltare chi
parla.
• Se un partecipante non può recarsi
all’incontro solitamente telefona ad un altro
partecipante e lo segnala.
• Fiducia e rispetto sono altri due valori
essenziali del gruppo di auto-mutuo-aiuto.
DINAMICHE ESSENZIALI
«Il gruppo, sebbene abbia valenze terapeutiche,
non è un gruppo di terapia ma è, piuttosto, basato
sull’ assunto che la maggior parte delle persone ha
la capacità di lottare contro le proprie difficoltà
disponendo di sufficienti informazioni, appropriati
modelli di ruolo, sostegno e incoraggiamento nonché
qualche aiuto per imparare a utilizzare al meglio
tutte queste risorse».
(Silverman, 1989)
Esperienza personale
• Ognuno porta liberamente la
propria storia cui gli altri possono
prendere parte, ascoltando e
comunicando.
• Attraverso il confronto delle
esperienze vissute le persone
stabiliscono dei legami personali e
creano un “luogo” dove affrontare
le proprie difficoltà.
• E’ importante che nel gruppo
ognuno trovi il tempo e lo spazio
per esprimersi
Racconto di Sè
• Il dialogo con gli altri
favorisce il racconto di
sé e la nascita di un
“nucleo narrabile”
• L’ascolto e il confronto
aiutano a ritrovare un
senso al proprio dolore
e a renderlo quindi più
sopportabile.
“Il Cammino della Vita”
(H. Bosch, 1502)
• “ La persona isolata, infatti,
immersa nel proprio dolore,
rischia di perdersi nella
solitudine, di smarrirsi in un
mondo desertificato, senza
senso e non potrà giovarsi di
quelle potenzialità implicite
nell’essere insieme ”
(M. Tognetti Bordogna, 2007)
«Il mondo è come un carro di fieno,
ciascuno ne arraffa quel che può»
(H. Bosch, 1502)
Creare Legami
“… Conoscerò un rumore di
passi che sarà diverso
da tutti gli altri. Gli altri passi
mi fanno nascondere sotto
terra. Il tuo mi farà uscire dalla
tana, come una musica …”
“A. De Saint-Exupery:Il
piccolo Principe- Tascabili Bompiani"
“…Chi sei…?”
• “ Sono qui , disse la voce, sotto
al melo … Chi sei? domandò il
piccolo principe “
“A. De Saint-Exupery:Il piccolo Principe- Tascabili Bompiani"
“…Cerco degli amici…”
(S. Exupery)
“ … Gli uomini non hanno più
tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le
cose già fatte. Ma siccome
non esistono mercanti di
amici, gli uomini non hanno
amici …”
“A. De Saint-Exupery:Il piccolo Principe- Tascabili Bompiani"
…dalla estraneità alla prossimità…
• I gruppi di mutuo aiuto
rappresentano un luogo
affettivo dove è possibile
sperimentare la creazione di
legami.
• Almeno nella prima fase è utile
la presenza di un operatore che
faciliti la nascita di un clima di
familiarità
Co-Esistenza
• L’esperienza relazionale nei
gruppi di mutuo-aiuto rende le
persone capaci di compiere gesti
di cura
• L’empatia, la comprensione, il
prendersi cura rappresentano
un’apertura all’autentica coesistenza
Empatia
• L’empatia è il luogo interiore
dell’accoglimento, la
vicinanza che non teme il
contatto, la condizione
emozionale che rende
possibile, per chi è disposto
a viverla, il superamento
della distanza scavata dal
dolore
Empowerment
• La pratica del self-help come
pratica relazionale conduce
le persone a trovare dentro
di sé le risorse per migliorare
la propria condizione
esistenziale e favorisce
l’empowerment, il recupero
di potere che restituisce
dignità al soggetto
“Aiutando gli altri si aiuta anche se stessi”
http://www.automutuoaiuto.it
L’esperienza del dono…
“… non tutto per fortuna è ancora classificato in termini di acquisto e di
vendita … Non c’è solo una morale mercantile …” (Marcel Mauss)
• “…Il dono è un modo per eccellenza per costituire rapporti
sociali. In esso la dimensione della libertà e quella dell’obbligo
sono inestricabilmente connesse, come lo sono interesse e
disinteresse…
• … Lo scambio di mercato è scambio di equivalenti. Nella
reciprocità invece c’è una donazione gratuita che mette il
ricevente in condizione di reciprocare, non necessariamente a
me… (J. Godbout, 2002)
Gruppi A.M.A. in Italia
(1999 – 2006)
Gruppi AMA in Italia (1999-2006)
3265
3500
3000
2500
2000
1603
1999
2006
1500
1000
500
0
Anni
(Fonte: I Gruppi di Auto aiuto in Italia – Indagine conoscitiva – CESVOT, Firenze, giugno 2006)
d'A
os
Tr
ta
en
tin
Li
Fr o A guri
l
iu
a
li V to A
di
en
ez g e
ia
Gi
P
Em
i e ...
ili a mon
Ro te
m
ag
Ve na
ne
Lo
to
m
ba
rd
i
Um a
br
M ia
ar
c
To he
sc
an
a
La
z io
M
o
Ba l is e
s il
ic a
Ca ta
la
b
Ab ri a
ru
zz
o
Pu
Ca g lia
m
p
Sa a nia
rd
eg
na
Si
ci l
ia
Va
l le
I Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto
Nelle varie Regioni d’Italia
Gruppi per Regioni d'Italia
600
500
400
300
200
100
0
(Fonte: I Gruppi di Auto aiuto in Italia – Indagine conoscitiva – CESVOT, Firenze, giugno 2006)
Tipologia dei Gruppi di Auto Aiuto in
Italia (2006)
1200
1000
800
600
400
200
0
Prospettive
- Campi di Attivazione dei gruppi di Auto-MutuoAiuto:






Salute Mentale
Anziani
Dipendenze
Malattie Croniche
Disabilità ed Handicap
Sistema socio-educativo
- Formazione
- Ricerca
- .....
Lucia, 38 anni
“…L’esperienza del gruppo è stata molto positiva, in quanto ho avuto
l’occasione di confrontarmi con altre persone che hanno le mie stesse
difficoltà. All’inizio della mia “malattia”, la cosa più brutta era la
sensazione di essere l’unica ad avere certi problemi, e questo mi
portava a credere di essere “anormale”, a cercare di nascondere non
solo il mio stato d’animo, ma anche me stessa, e quindi mi isolavo da
tutto ciò che mi circondava, compresa la mia famiglia. Seguo una
terapia farmacologica – sotto controllo medico- e una psicoterapia
individuale e tuttavia, senza nulla togliere ai suddetti “trattamenti”,
sono convinta che il maggior aiuto me lo abbia dato proprio il
gruppo. Colgo l’occasione per ringraziare i dottori della loro
disponibilità e le istituzioni per aver consentito questo cammino…”
“…parlarne insieme ci rende
persone…”
(Karl Jaspers)
Scarica

Tancredi