L’ILLUMINISMO
A CURA DELLA PROF.SSA
MARIA ISAURA PIREDDA

L’Illuminismo è un movimento di idee
che nacque in Francia e si diffuse in tutta
l’Europa nel XVIII secolo.

Il motto che sta alla base dell’Illuminismo
era “Sapere aude” (Osa conoscere!)
cioè “abbi il coraggio di servirti della
tua intelligenza!”.
RISCHIARARE LA MENTE CON LA
LUCE DELLA RAGIONE


Si diffuse un desiderio di rinnovamento, di
illuminare le menti oscurate dalle tenebre
dell’ignoranza e della superstizione (proprie
della cultura passata).
Da qui la definizione di “SECOLO DEI
LUMI” data al XVIII secolo, lumi apportati al
genere umano dalla luce della ragione
Gli illuministi non erano solamente filosofi
ma anche scienziati, giornalisti, politici,
economisti.
 Essi credevano nella capacità dell’uomo di
comprendere e trasformare tutta la realtà
con l’uso della della ragione.

Erano ottimisti perché avevano fiducia nel
futuro dell’umanità.
 Sostenevano che gli uomini possono
costruire un mondo migliore trovando,
con la ragione, le soluzioni più vantaggiose
in ogni campo.

GLI IDEALI ILLUMINISTI
1)
2)
Il progresso delle conoscenze e della tecnica, grazie
al quale l’uomo può ottenere migliori condizioni di
vita;
La critica da parte della ragione delle idee e delle
abitudini considerate immutabili ovvero:
- il potere di origine divina dei sovrani,
- i privilegi dei nobili e della Chiesa,
- le disparità di giudizio nei tribunali,
- le pene eccessivamente dure)
3) l’uguaglianza di tutti gli esseri viventi (tutti
dotati ugualmente di ragione);
4) La giustizia nei rapporti sociali;
5) Il buon governo dello Stato (finalizzato alla
ricerca del benessere di tutti i cittadini);
6) La tolleranza religiosa;
7) La pace universale da perseguire con il
confronto della ragione e non con le armi.
LA DIVULGAZIONE DELLE
NUOVE IDEE


All’origine della diffusione delle idee illuministe
c’era il crescente successo del nuovo metodo
scientifico introdotto nel Seicento da Galileo
Galilei e Isaac Newton.
Gli illuministi sostenevano che la scienza doveva
essere considerata come la vera fonte della
conoscenza e che i nuovi risultati della ricerca
tecnica e scientifica dovevano essere resi
accessibili a tutti.

Solo se il maggior numero di persone fosse stato
sollecitato a istruirsi, sarebbe stato possibile
spingere l’umanità verso una nuova forma di
organizzazione sociale priva di ingiustizie e di
privilegi.

Per questo essi sostenevano l’importanza
dell’istruzione scolastica per tutti gli uomini e
dello sviluppo dei mezzi di comunicazione (libri,
giornali, dibattiti pubblici).
Di qui anche la presa di coscienza delle
responsabilità dell’intellettuale nei
confronti degli strati sociali meno favoriti.
 Compito della classe colta apparve quello di
liberare l’umanità dal peso di un
plurisecolare asservimento sul piano
politico, religioso e culturale e di
assicurare a tutti una degna esistenza.

L’Encyclopédie (o
Dizionario
ragionato delle
scienze, delle arti e
dei mestieri) venne
pubblicata in 35
volumi nel 1772 e
raccoglieva tutto il
sapere dell’epoca.
Gli ideatori furono
Denis Diderot e
Jean D’Alembert,
ma lavorarono alla
Diderot
stesura dell’opera
molti intellettuali
D’Alembert
LA DIVULGAZIONE
DELLA NUOVA SCIENZA
 Aumentò
il numero di coloro che
effettuavano esperimenti in pubblico per
dare a tutti la possibilità di conoscere e di
imparare.
 Furono inoltre pubblicati libri dedicati alle
nuove idee, rivolgendosi a un pubblico
sempre più vasto, comprese le donne
(soprattutto quelle dell’alta società).
 La
cultura si diffuse anche fuori dagli
ambienti accademici, nei caffè cittadini
e nei salotti nobiliari dove le nuove
idee venivano discusse.
 Si rivolgevano al grande pubblico
anche le pubblicazioni scientificoletterarie e i primi giornali.
 Veniva a crearsi l’opinione pubblica.
SULLA RELIGIONE

L’Illuminismo rifiutava ogni forma di fanatismo
religioso che aveva causato in Europa numerose e
sanguinose guerre.

Sostenevano che la ragione può accettare l’idea che esista un
Dio, ma non può imporre a nessuno l’una o l‘altra religione.

Gli illuministi, in particolare
Voltaire, sostenevano il valore della
tolleranza religiosa (= rispetto per
le opinioni religiose e politiche
altrui)

I pensatori illuministi erano contrari
al cattolicesimo e al clericalismo,
visti come fonti di superstizione,
fanatismo e intolleranza, nonché
come formidabili strumenti di
Voltaire

Tra gli illuministi prevale una visione religiosa
di ispirazione deista (= si accettava l’esistenza
di Dio universale, ma ci si limitava a vederlo
come principio creatore del mondo, privo di
influenza sugli avvenimenti umani)

Si diffuse anche una corrente materialista e
atea che negava all’anima ogni vita spirituale
MONTESQUIEU E LA TEORIA
DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI
Montesquieu
combatteva
l’assolutismo
proponendo la
separazione dei poteri
tra i diversi organi
dello Stato in modo
che ognuno di essi
potesse controllare
l’altro
Montesquieu
 il
potere legislativo doveva essere
affidato al Parlamento
 il
potere esecutivo a ministri scelti dal re
 il
potere giudiziario a magistrati
completamente indipendenti
ROUSSEAU E LA DEMOCRAZIA
Partendo dal principio
che tutti gli uomini sono
uguali per natura, per
Rousseau anche i diritti
devono essere uguali
per tutti
Rousseau

Egli rifiutava la monarchia, in quanto la riteneva
una forma di governo contro natura

Rousseau auspica una società democratica dove
tutti i cittadini partecipano direttamente al
governo dello Stato (democrazia diretta –
sovranità popolare)
SULL’ECONOMIA


Importanti furono anche gli studi sul
funzionamento dell’economia.
Francois Quesnay riteneva che per garantire il
benessere dell’umanità occorreva favorire
l’agricoltura e permettere la libera circolazione
dei suoi prodotti.

Francois Quesnay

Proponeva l’eliminazione
delle barriere doganali e
fiscali al commercio, la
diffusione della piccola
proprietà agricola e la libera
concorrenza sul mercato dei
prodotti.
Riteneva che lo Stato non
doveva intervenire
nell’economia ma solo
garantirne il naturale
svolgimento.
A
fianco e in contrasto con la cultura
“illuminata” permanevano larghe
sacche di irrazionalità.
 Arti occulte, magia, astrologia,
spiritismo trovavano ancora credito nei
più vari ambienti sociali.
LA MASSONERIA

L’Illuminismo si diffuse anche attraverso la
MASSONERIA, un’associazione segreta nata
ufficialmente a Londra nel 1717.

Il termine “massoneria” deriva dal francese maçon
(muratore).

L’intento della massoneria era quello di costruire una
nuova struttura politica, sociale e culturale.

Gli aderenti si chiamavano tra loro “fratello” e si
impegnavano con un giuramento ad aiutarsi nella lotta
contro l’assolutismo e la tirannia.
LA MASSONERIA:

si ispirava a idee di COSMOPOLITISMO e di
FRATELLANZA UNIVERALE

predicava l’aiuto reciproco fra gli adepti

prevedeva l’interessamento verso i bisognosi

si contrapponeva alla Chiesa cattolica perché i
massoni si ponevano al di sopra delle dottrine
della Chiesa
LIBERTA’ DI PENSIERO

Da movimento puramente culturale, dunque,
l’Illuminismo si trasformò in una potente arma
politica a favore di un rinnovamento radicale
delle istituzioni

Gli illuministi lottavano per il diritto di
esprimere liberamente il proprio pensiero nella
convinzione che la libertà di ogni uomo si fondi sul
libero uso della propria ragione.

Lo spirito critico investì anzitutto l’assolutismo
regio

Anche molti nobili sentirono il peso dell’assolutismo,
consapevoli di essere stati privati da Luigi XIV della
possibilità di partecipare attivamente alla vita politica

Avvertendo l’ingiustizia sociale basata sul privilegio e
sullo sfruttamento e rendendosi conto delle misere
condizioni di gran parte della popolazione, anche
molti nobili si adoperarono attivamente per la
realizzazione di opportune riforme

Ma soprattutto la borghesia tendeva ad
abbattere i privilegi delle classi dominanti,
non potendo più accettare di essere esclusa
dalle attività di governo
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