DAL QUADERNO DI UN’ALUNNA Lunedì, 27 Gennaio IL GIORNO DELLA MEMORIA Oggi, 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria, per ricordare lo sterminio degli Ebrei. ( Marnì - il soffio della speranza) Noi lo ricordiamo leggendo due brani tratti dal “Diario” di Anne Frank. Anne era una ragazzina di quattordici anni, che visse con la sua famiglia, per circa due anni, in un rifugio dove scrisse questo diario. Venerdì 9 Ottobre 1942 Cara Kitty, nient’altro che notizie tristi, ho da darti oggi. I nostri molti amici ebrei un po’ alla volta vengono deportati tutti. Vengono caricati su carri bestiame e trasportati nel campo di concentramento. Qui dev’essere tremendo. Non ti danno quasi niente da mangiare, per non parlare del bere. C’è acqua solo per un’ora al giorno e solo un bagno e un gabinetto per alcune migliaia di persone. Dormono tutti insieme e alle donne e ai bambini spesso vengono rasati i capelli. E’ quasi impossibile fuggire. Tua Anne Nel rifugio Anne provava dolore, pena, angoscia e si disperava per i suoi amici ebrei deportati; ma viveva anche momenti piacevoli e spensierati, come dimostra quest’ultima pagina del diario. … La poesia, non la trovi bella? Per questo compleanno sono stata viziata molto e ho ricevuto tante cose carine. Tra l’altro un grosso volume della mia materia preferita: la mitologia. Non posso neanche lamentarmi per la mancanza di caramelle, tutti hanno attinto alle ultime riserve. Dato che sono la beniamina della famiglia ho ricevuto molto più di quello che in realtà mi spettava. Abbiamo diviso la poesia del papà di Anne in quattro parti e abbiamo indicato in breve l’argomento di ogni parte. 1. La vita è difficile. 2. Bisogna imparare a dividere le cose. – – – Bisogna avere pazienza Bisogna andare d’accordo. Bisogna volersi bene. 3. Il tempo non va perduto. – – – Il tempo è prezioso. Si deve avere il tempo per imparare. Non ci si deve annoiare. 4. Anne è cresciuta e tutto le è stretto. Racconta un episodio in cui tu hai dovuto mandare giù un boccone amaro. ABSTRACT DAL RACCONTO DI UN’ALUNNA “… Ieri sera, mia sorella mi ha piegato un dito indietro e me l’ha quasi rotto. Quando mio babbo è uscito dal bagno invece di sgridarla ha dato una sculacciata a me. E’ stato davvero un boccone amaro da mandare giù….”