LA STORIA DI
ANNA FRANK
« È un gran miracolo che io non abbia
rinunciato a tutte le mie speranze perché
esse sembrano assurde e inattuabili. Le
conservo ancora, nonostante tutto, perché
continuo a credere nell'intima bontà
dell'uomo. »
(Anna Frank)
Il Diario di Anna Frank è il racconto della vita di
una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel
1942 ad entrare in clandestinità, insieme alla
famiglia, per sfuggire alle persecuzioni e ai campi
di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto,
Anna racconta la vita e le vicende di tutti i
giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle
persone che vivono con lei.
L’infanzia
Ebrei e tedeschi
“Mio padre, il papà più
caro del mondo, si è
sposato quando aveva già
trentasei anni con mia
madre che ne aveva
venticinque. Mia sorella
Margot nacque nel 1926
a Francoforte sul Meno
in Germania ed il 12
giugno 1929 sono nata
io.”
I Frank sono ebrei e tedeschi, da
secoli le loro famiglie risiedono
in Germania
Anne e Margot,
Nell’estate del 1933
Anne e Margot sono
ospitate dalla nonna
materna ad
Aquisgrana mentre i
genitori sono
impegnatissimi ad
organizzare
l’emigrazione della
famiglia in Olanda.
All’inizio del 1933 il partito
tedesco nazionalsocialista
(NSDAP) sale al potere in
Germania. Il capo del
partito,
Adolf Hitler, diventa
Cancelliere e guida un nuovo
governo. Inizia così la
discriminazione degli ebrei.
La discriminazione
“Dopo il maggio del 1940 la situazione è
precipitata: prima la guerra, poi la
capitolazione, l’invasione tedesca e
l’inizio dei tempi duri per noi ebrei.”
Anne Frank
I Frank si sentono nuovamente liberi e
al sicuro, ma solo fino al 10 maggio
1940, data in cui l’esercito tedesco
invade l’Olanda. Dal 15 maggio 1940 il
paese è occupato dai nazisti ed inizia la
discriminazione degli ebrei
In clandestinità
“Mi sono spaventata a
morte, una chiamata,
tutti sanno che cosa
vuol dire, ho subito
immaginato campi di
concentramento e
celle solitarie ….”
Anne Frank
Per evitare di essere deportati nei campi di concentramento, I
Frank si recano in un nascondiglio, portando con sé borse cariche di
suppellettili. Naturalmente Anne ha anche il diario. Più tardi,
ripensando a quel periodo scriverà nel diario: “Il tempo spensierato
e senza affanni della scuola non tornerà mai più.”
Il tradimento
Scoperti!
“Erano circa le dieci e mezzo. Ero di
sopra dai Van Pels, nella stanza di
Peter e lo aiutavo con i compiti. Gli
ho mostrato l’errore nel dettato
quando improvvisamente qualcuno
salì di corsa le scale. I gradini
scricchiolavano, io mi alzai di scatto
Venerdì 4 agosto 1944 sembra un
giorno come gli altri.
Improvvisamente si ferma una
vettura da cui scendono un
ufficiale delle SS e tre poliziotti
olandesi Essi entrano, Victor
Kugler deve condurli al
nascondiglio. I clandestini sono
stati traditi...
perché era ancora mattina e tutti
dovevano essere silenziosi. In quel
momento la porta si aprì e ci
trovammo di fronte un uomo con la
pistola in pugno, puntata contro di
noi.”
Otto Frank
L’arresto
“Dopo un po’ Bep ed io siamo salite nelle
stanze dei Frank e abbiamo visto che sul
pavimento erano sparsi i diari e i fogli
sciolti di Anne. Raccogliamoli, ho detto,
perché Bep stava a guardare come di
sasso. Raccogliamo tutto, portiamoli via.
Abbiamo portato via tutto, facendo del
nostro meglio perché avevamo paura!
Siamo tornate di sotto, Bep ed io, e ci
guardavamo. Che facciamo Bep? Allora mi
ha risposto: ‘Tu sei la più vecchia, tienili
tu’.”
Miep Gies
Gli ex clandestini e i due uo
ini che li hanno aiutati
vengono arrestati e portati
in una prigione tedesca. I
due benefattori saranno
trasferiti in un secondo
momento in un altro carcere.
Miep Gies mette in salvo le
carte che compongono il
diario di Anne.
Le deportazioni
L’8 agosto 1944 gli otto ex
inquilini dell’Alloggio segreto
vengono trasferiti a
Westerbork con un treno
passeggeri. Sono assegnati
alle baracche punitive perché
non si sono presentati
volontariamente. Di giorno
devono smontare pile
elettriche, un lavoro sporco e
malsano. I detenuti però
possono parlare tra loro
lavorando.
Dal campo partono con frequenza
regolare treni carichi di detenuti
verso una destinazione
sconosciuta all’est. Il 2
settembre 1944 viene letta una
lunga lista di nomi di prigionieri
che saranno deportati il giorno
seguente. Tra loro ci sono anche
gli otto ex clandestini Dopo un
terribile viaggio in treno durato
tre giorni giungono ad
Auschwitz-Birkenau.
La fine
Alla fine dell’ottobre 1944 Anne e
Margot Frank vengono deportate da
Auschwitz-Birkenau a Bergen-Belsen.
La loro madre rimane ad AuschwitzBirkenau. Edith Frank si ammala e
muore di stenti nel gennaio 1945. Nel
marzo 1945 Anne e Margot Frank
muoiono di tifo, qualche settimana
prima che il campo sia liberato
dall’esercito britannico.
I diari
Dopo un lungo viaggio Otto Frank arriva il 3 giugno 1945 ad
Amsterdam. Durante il viaggio ha appreso la notizia della morte della
moglie ad Auschwitz, ma spera ancora di rivedere le figlie. Il 18
luglio 1945 incontra le sorelle Brilleslijper, che sono state testimoni
della morte di Anne e Margot a Bergen-Belsen Quando Miep Gies
apprende la triste notizia, gli consegna i diari, i quaderni ed i fogli
sciolti con gli scritti di Anne. Dopo l’arresto Miep e Bep avevano
trovato i diari di Anne nel nascondiglio, sparsi a terra. Miep li ha
conservati per tutto il tempo in un cassetto della scrivania.
Chiusa in casa di un'amica sua
Anna Frank rimane li nascosta
Sente che i suoi fratelli muiono
senza pietà li uccidono - eeeeeeeeeeh
sente che la vita già va via
Niente lei può fare per chi muore
E così lei scrive il suo diario
Su ciò che gli altri vedono
Spera che ritorni come prima
Pace amore e libertà per loro
Ma per lei dovrà pure finire
Perché verranno a prenderla - Eeeeeeeeeeh
Morirà la piccola fanciulla
E con gli altri in cielo svanirà
Anna Frank il suo diario lascerà
E il mondo la ricorderà.
Dopo il diario ...
Il
diario
di
Anne
diventerà
popolare
veramente
soltanto
l’adattamento
occasione
Frank
dopo
teatrale.
della
In
première
dello spettacolo tenuta a
New York, Otto Frank scrive
una lettera a tutto il cast
spiegando perché non è in
grado
di
assistere
rappresentazione.
alla
Alcuni
anni più tardi dal diario viene
tratto anche un film.
Conciliazione e pace
Nel dopoguerra Otto Frank si è
impegnato per i diritti dell’uomo
e per il rispetto degli altri.
Insieme alla seconda moglie
Fritzi risponde alle migliaia di
lettere inviate dai lettori del
diario in tutto il mondo. Con
alcuni di loro instaura una fitta
corrispondenza.
Otto
Frank
dichiara
a
tale
proposito:
“Soprattutto i giovani vogliono
sempre sapere come è potuta
succedere
una
cosa
tanto
terribile. Io rispondo meglio che
posso Ed alla fine concludo
spesso con queste parole:
‘Spero che il diario di Anna
continuerà ad ispirarti
anche negli anni futuri in
modo che tu, nei limiti
delle possibilità che avrai,
continui ad impegnarti per
la conciliazione e la pace!
”
Presentazione realizzata dagli alunni/e delle Classi II^C e II^D
guidati dai Docenti: Antonella Rizzo e Tiziana Diso - A.s. 2009-2010
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