SPOLETO 7 APRILE 2008
“MARRONI “
COME LE CASTAGNE
Da sempre la castagna è associata al
culto dei morti. Simbolicamente il frutto
esce dalla scorza come il corpo resuscita
dal sepolcro.
In alcuni comuni del Sud Italia è tradizione, il
giorno di Ognissanti, cibarsi di castagne arrostite;
mentre alla vigilia del giorno dei morti si
riempiono calze di lana con castagne e mele e si
sistemano vicino al letto dei bambini. Il giorno
dopo i piccoli scopriranno che, durante la notte, i
loro cari defunti sono andati a fargli visita.
… Dalla fascia prealpina all’Amiata, dai
monti della Liguria all’Appennino calabro,
alla mancanza del pane di frumento
supplì regolarmente, secondo una
suggestiva espressione,
il “pane d’albero”.
M. Montanari, Storia dell’Alimentazione, Ed. Laterza, 1999
dal Medioevo all’età Moderna, gli abitanti
dell’arco alpino e appenninico hanno fondato
le proprie comunità solo dove vi fosse
presenza di alberi di castagno e solo se questi
potessero garantire frutti e legname.
Si parla di una vera e propria
civiltà del castagno
Fin dall’antichità Greci, Fenici, Ebrei e Romani (ghirlande di
Giove) (Albero dei cento cavalli - Giovanna d’Angiò 1343-1381) trasportavano
le castagne fresche, o in farina, da un paese all’altro
del Mediterraneo.
Le castagne si sono poi trasferite insieme agli
emigranti, quando gli italiani, alla fine dell’800, hanno
raggiunto gli Stati Uniti d’America.
Nacque un importante flusso di esportazione in cui le
castagne erano distribuite attraversando l’oceano, ma
non prima di essere tenute a bagno alcuni giorni per
evitare che spuntassero funghi o muffe.
Ancora oggi l’Italia esporta circa 2.300
tonnellate di castagne l’anno.
MODI DI DIRE legati alla CASTAGNE
…prendere in castagna qualcuno
…levare le castagne dal fuoco
…farsi incastagnare
…avanzar meno di una castagna
Nel suo Le Jardin médicinal, pubblicato nel
1578, Mizauld differenziava già
i marroni frutto che delizia
"che ai ricchi servono in guisa di dolci",
dalle piccole castagne di bosco frutto che nutre
“che saziano i poveri quando sentono i morsi
della fame".
COME DISTINGUERE
LE CASTAGNE DAI MARRONI
Castagne
Marroni
Piccole dimensioni del frutto (più di
90 frutti per 1 Kg)
Meno di 90 frutti per 1 Kg,
dimensioni medio grandi
Colore bruno scuro ed uniforme
nella buccia
Colore più chiaro con striature
scure in senso mediano ben
marcate
Forma semisferica allungata o quasi Forma ovale allargata
conica
Buccia spessa e coriacea con
pellicola interna profondamente
inserita nel seme
Buccia sottile con pellicola che non
penetra in profondità nel seme e
che si stacca con facilità
Operazione di pelatura
generalmente difficile
Facile operazioni di pelatura
COME DISTINGUERE
LE CASTAGNE DAI MARRONI
Castagne
Marroni
Sapore poco dolce talora molto
astringente
Polpa gustosa e dolce che non si
disfa alla cottura
Frutti/riccio: 3-7
Frutti/riccio: 1-3
COMPOSIZIONE E VALORE
CALORICO per 100g di parte
edibile
FRESCHE ARROSTITE BOLLITE SECCHE
55,8
42,4
63,3
10,1
Proteine (g)
2,9
3,7
2,5
6,0
Lipidi (g)
1,7
2,4
1,3
3,4
36,7
41,8
26,1
62,0
Acqua(g)
Carboidrati(g)
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 2003
COMPOSIZIONE E VALORE
CALORICO per 100g di parte
edibile
FRESCHE ARROSTITE BOLLITE SECCHE
Fibra totale(g)
4,7
8,3
5,4
13,8
Energia (Kcal)
165
193
120
287
9
-
-
17
395
-
-
738
Sodio (mg)
Potassio (mg)
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 2003
COMPOSIZIONE E VALORE
CALORICO per 100g di parte
edibile
FRESCHE ARROSTITE BOLLITE SECCHE
Ferro (mg)
0,9
-
-
1,9
Calcio (mg)
30
81
0,08
0,28
-
-
56
131
0,15
0,52
1,11
-
-
2,07
Fosforo (mg)
Tiamina (mg)
Riboflavina
(mg)
Niacina (mg)
Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 2003
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