I Funghi Il Regno dei Funghi Classificati scientificamente da Linneo e inizialmente appartenenti nel regno delle piante Elevati al rango di regno da Nees nel 1817 Whittaker 1968 criteri attuali dei funghi + 100.000 specie organismi eucarioti con caratteristiche specifiche: -sono tutti eterotrofi - completa mancanza di tessuti differenziati e di elementi cond -sistema riproduttivo attraverso elementi detti spore Il dominio è un gruppo tassonomico che rappresenta il livello più alto della classificazione scientifica dei viventi Ogni dominio racchiude al proprio interno le forme di vita in termini di informazioni genetiche Dominio Eucariota La teoria di Woese del 1990 prevede l’esistenza di 3 domini ( Eukarya, Bacteria, Archaea); un’altra teoria del 2003 ne prevede due: Eukarya e Prokaryota Il criterio di distinzione del dominio eucariota da quello procariota è la presenza di nucleo interno ben definito e isolato dal resto della cellula, tramite l’involucro nucleare, nel quale è racchiuso la maggior parte del DNA Caratteristiche Al regno dei Funghi appartengono organismi eterotrofi, alcuni molto semplici, unicellulari, altri più complessi, pluricellulari con struttura vegetativa organizzata in cellule formanti strutture filamentose dette ife o micelio primario. La parete cellulare dei funghi è costituita da differenti glucani e da chitina. I funghi possono accumulare sostanze di riserva energetica sotto forma di glicogeno, differentemente dai vegetali che utilizzano l'amido. Le cellule che costituiscono le ife possono essere mono o polinucleate e possono essere divise da setti. La presenza o meno dei setti è una caratteristica distintiva di alcuni gruppi di funghi rispetto ad altri. Negli Zigomiceti, infatti, le ife non sono settate, cosa che invece è presente negli Ascomiceti, nei Basidiomiceti e nei Deuteromiceti. Il setto può essere: ■intero, senza poro; ■perforato, con poro centrale che consente il passaggio del protoplasma e di organi cellulari: ■a barile o doliporo, con poro circondato da un bordo costituito da fibre di chitina che arriva a formare una struttura cilindrica. Le ife si sviluppano all'interno del substrato di crescita fino a formare un reticolo intrecciato detto micelio. Struttura di un fungo Riproduzione I funghi si possono riprodurre in maniera asessuata,senza la che fusione dei nuclei avvenga, o in maniera sessuata, con la fusione di due o più nuclei, sempre attraverso la produzione di spore dette endospore. Nella riproduzione è fondamentale l’importanza che assume il trasporto passivo operato da agenti atmosferici quali il vento e l’acqua, oppure quello effettuato dagli animali. Gli elementi riproduttivi si disperdono così nel terreno o nel mezzo aereo e germinando danno origine ad altri miceli, quindi ad altri funghi. Riproduzione asessuata -scissione binaria come avviene nei lieviti, consiste nella divisione della cellula madre in due cellule figlie uguali, con lo stesso patrimonio genetico attraverso un processo chiamato mitosi. I funghi che adottano questo sistema riproduttivo hanno un accrescimento esponenziale. -gemmazione comune anch'essa nei lieviti, è un sistema in cui le cellule figlie compaiono come protuberanze (gemme) della cellula madre dalla quale poi si possono distaccare diventando autonome o possono restare attaccate formando una colonia; è diversa dalla scissione in quanto nella gemmazione avviene una ripartizione diseguale del citoplasma. -frammentazione avviene con il distacco di una parte più o meno sviluppata che si accresce in maniera indipendente. -sporogenesi attraverso un processo mitotico vengono prodotte spore, capaci di generare un nuovo individuo, in cellule specializzate. Le mitospore, protette da una spessa parete, possono essere mobili e flagellate, oppure no. In alcuni gruppi di funghi vengono prodotte un particolare tipo di aplanospore esternamente alla sporocisti, chiamate conidiospore. La riproduzione sessuata è subordinata alla produzione di spore che, prodotte a milioni da ciascun individuo, vengono diffuse sostanzialmente attraverso il vento, l'acqua o gli insetti. Riproduzione Sessuata La spora germina formando un filamento di cellule detto ifa (micelio primario). Per poter completare il ciclo biologico e organizzare le strutture riproduttive, dal micelio primario si deve passare al micelio secondario, vero organismo fungino. Così l'ifa generata da una spora con carica maschile si unisce ad una con carica sessuale opposta, fenomeno noto come somatogamia, per formare il micelio secondario che genererà il corpo fruttifero(carpoforo) portatore di nuove spore. I funghi sono in grado di accrescersi molto rapidamente: l’accrescimento complessivo di ife di un micelio può superare 1 km al giorno!! Quando in un micelio i nuclei cellulari, nell’ambito dello stesso citoplasma, hanno un patrimonio genetico simile, si parla di OMOCARIOSI; ma, se nello stesso citoplasma sono presenti nuclei geneticamente differenti, in tal caso si parla di ETEROCARIOSI. Questa è fondamentale per l’evoluzione dei funghi, in quanto garantisce l’opportuno mescolamento del patrimonio genetico con una conseguente maggior variabilità della specie. Come si nutrono? I funghi sono organismi eterotrofi che si nutrono per: -assorbimento. Non essendo in grado di condurre una vita autonoma da autotrofi, si sono adattati a vivere come: - Saprofiti assorbendo i nutrienti dalla materia organica morta fungendo da decompositori -Parassiti assorbendo i nutrienti da ospiti vivi -Mutualisti o Simbionti se vivono in associazione stretta con altri organismi, scambiandosi nutrimento Dove Vivono? I funghi hanno una grande capacità a contaminare gli ambienti e gli organismi; contrariamente a quanto si pensa, nella maggioranza dei casi essi hanno uno sviluppo strettamente correlato a un determinato e particolare tipo di vegetazione ( bosco di conifere, prato, pascolo alpino) oppure a un specifico albero (larice, pino, betulla, castagno) o ad un certo tipo di terreno (calcare, siliceo, in relazione anche al suo pH) Conoscere i Funghi: Velenosi e Commestibili I funghi commestibili costituiscono un alimento prelibato che ci viene messo a disposizione dalla natura; ma a volte sotto la parvenza della bellezza e dei colori di alcuni funghi può nascondersi l'insidia del veleno, in alcuni casi mortale; da sempre i funghi hanno mietuto vittime tra le persone incaute che se ne sono cibate. Purtroppo ancora oggi si riscontrano molti casi di avvelenamento e di morte da funghi velenosi, ovvero da parte di funghi che sintetizzano sostanze tossiche per l’organismo umano; questo avviene poiché molte persone inesperte si affidano a personali criteri di valutazione con i quali ritengono erroneamente di poter conoscere e distinguere i funghi commestibili da quelli cattivi. L'unico modo certo per distinguere i funghi mangerecci da quelli velenosi e mortali è sicuramente quello di conoscere con certezza le diverse specie ed essere in grado di assegnare loro un nome ed un cognome, allo stesso modo in cui si fa con una persona di sicura conoscenza; anche nell'“arte" di cercare i funghi vale sempre l'antica prudenza: meglio conoscere poche specie bene piuttosto che molte e male. La Varietà dei Funghi -Gli Zigomiceti per lo più terrestri, si comportano da saprofiti e parassiti. Sono state descritte oltre 700 specie, tra cui Rhizopus stolonifer, la muffa del pane. -Gli Ascomiceti costituiscono un vasto gruppo di funghi molto diversificati che si trovano in ambienti acquatici e terrestri, comprendente muffe, lieviti (lievito della birra e del vino) e funghi a coppa. Alcuni sono parassiti o simbionti, mentre molti sono saprofiti. Il nome del gruppo deriva dall’ASCO, una struttura a forma di sacco dove si formano le spore. La Varietà dei Funghi -I Basidiomiceti comprendano 25 000 tra cui le vesce, i funghi a cappello e i funghi a mensola. Possono essere saprofiti, parassiti o simbionti. Essi producono spore in una struttura detta basidio, rappresentato da una cellula, vagamente cilindrica, che porta lateralmente o superiormente circa 4 spore; inoltre producono corpi fruttiferi caratteristici, in cui si distingue un gambo, detto STIPITE, che sostiene una parte allargata, il tipico cappello, e può essere avvolto da un rivestimento, detto VELO, che si lacera con l’accrescimento del fungo stesso; alcune parti della membrana del velo possono formare la cosiddetta VOLVA. Fra i Basidiomiceti ci sono specie molto note, come il porcino e le varie specie di Amanite. Moltissimi basidiomiceti contribuiscono alla sopravvivenza delle piante grazie alla formazione di associazioni chiamate MICORRIZE. La Varietà dei Funghi -Deuteromiceti comprendenti circa 11 000 specie, sono rappresentati da specie che hanno soltanto o prevalentemente la forma cinidica, cioè asessuale; in questo gruppo di organismi si trovano anche numerosi patogeni per l’uomo e gli animali, soprattutto mammiferi. Meritano di essere citati il Criptococcus neoformans, che non produce micelioma è formato da cellule che ricordano i lieviti ed è in grado di dare affezioni purulente all’uomo, e la Candida albicans o “mughetto”, saprofita che vive nel suolo oltre a essere un componente della normale “flora microbica” presente sulla pelle, nella bocca, nel tratto gastrointestinale; fanno parte dei Deuteromiceti anche alcune muffe verdi tra cui il Penicillium, queste producono sostanze che inibiscono la crescita di batteri. I Licheni I licheni sono simbiosi mutualistiche fra un fungo e un organismo fotosintetico. Perciò non è un singolo organismo, ma corrisponde piuttosto all’unione di due organismi differenti: un fungo e un alga verde o un cianobatterio. Insieme, essi possono crescere su qualsiasi substrato (rocce, tronchi) e sopravvivere in alcuni degli ambienti più inospitali della Terra, come l’Antartide. I licheni sono importanti indicatori dello stato di salute del pianeta, in quanto sono molto sensibili alla presenza di inquinamento atmosferico. Si trovano in una molteplicità di forme e di colori; quelli crostosi hanno l’aspetto di una polvere colorata, mentre i licheni frondosi e quelli fruticosi possono assumere forme piuttosto complesse. Le Muffe Le muffe sono un tipo di funghi pluricellulari, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore. È comunemente chiamata muffa un agglomerato di questi sottili miceli, formatisi su materia vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di decomposizione e marcescenza. Anche se, in alcuni casi le muffe sono oggetto di una coltivazione precisa: nella produzione di alcuni formaggi e di antibiotici A causa di una scarsa esposizione solare, un’eccessiva umidità, un’insufficiente ventilazione o una scarsa manutenzione dei mobili, la muffa può essere vista su muri e soffitti. È capace di crescere sul cibo non fresco e mantenuto in posti non ventilati, soprattutto all'interno di contenitori stagni e persino nei frigoriferi e nei freezer. Le spore della muffa formatasi all'interno degli edifici creano un problema, soprattutto riguardo all'inalazione delle spore: causano potenti allergie; inoltre, le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che creano infiammazioni e lesioni polmonari. Leggenda e Mitologia I funghi, per il fatto che sembrano spuntare dal nulla, nonché per via della velenosità e pericolosità di alcune specie e per gli effetti allucinogini di altre, hanno sin dai tempi antichi suscitato la fantasia degli uomini. Secondo alcune credenze si afferma che i funghi che crescono in “cerchio” siano generati da danze notturne di streghe o di gnomi. Nell’antica Grecia, come in Cina, il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino. Narra infatti una leggenda che l’eroe Perseo, trovandosi stanco e assetato, si poté rifocillare con l’acqua raccolta all’interno di un fungo; per questo motivo, decise di fondare in quel posto una nuova città che chiamò Micene, dando vita alla civiltà micenea. Invece nella Roma antica il fungo diventò simbolo di morte. Si narra, per esempio, che l’imperatore Claudio era così ghiotto di funghi che morì proprio a causa di questi: la moglie, conoscendo questa sua debolezza e volendo mettere sul trono il figlio, lo avrebbe fatto avvelenare con alcuni funghi velenosi Lavoro svolto da: Alessia Paccagnini Alessandra Fusar Poli Andreea Nita Stefano Caldarini Edoardo Guttadauro Giulia Santomauro Fonti: Testo “Biologia.blu con chimica multimediale” Scienze Zanichelli it.wikipedia.org/wiki/Fungi natura.provincia.cuneo.it/funghi Immagini e video: www.youtube.com weheartit.com images.google.it