ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
 ANNO 0
 1 SEC. d.C.





NASCITA DI CRISTO
DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO VERSO ROMA
(CATACOMBE))
313
EDITTO DI COSTANTINO:IL CRISTIANESIMO DIVENTA
LEGALE
310-312
COSTRUZIONE DELLA BASILICA DI S. PIETRO
(BASILICHE)
325
IL CRISTIANESIMO DIVENTA RELIGIONE
UFFICIALE
380
IL CRISTIANESIMO DIVENTA L’UNICA RELIGIONE
AMMESSA NELL’ IMPERO
IV.VI Sec.d.C. EVOLUZIONE DELL’ARTE PALEOCRISTIANA
IN QUELLA BIZANTINA
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Nel 395 (IVsec.)
l’Impero romano si divide in due:
L’Occidente
Con capitale
Ravenna
L’Oriente
con capitale
Costantinopoli
(Bisanzio)
Ottanta anni dopo l’Impero d’Occidente finisce sotto i colpi
Delle invasioni barbariche.
Quello Orientale vivrà ancora fino al XIV secolo.
Ravenna diviene capitale di un regno Ostrogoto.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
SITUAZIONE DELL’IMPERO
ROMANO PRIMA DELLE
INVASIONI
BARBARICHE
IMPERO ROMANO
D’OCCIDENTE
IMPERO ROMANO D’ORIENTE
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Le prime testimonianze di arte paleocristiana derivano da Roma nei contesti
funerari ( pitture nelle catacombe e rilievi sui sarcofagi e sculture ) e da
località in Asia Minore e Africa del Nord.
L’arte Paleocristiana è stata considerata un’arte Criptica (segreta) infatti il
suo sviluppo sotterraneo e simbolico è stato spiegato come l’esigenza dei
cristiani di non considerare l’imperatore come divino e sfuggire quindi alle
persecuzioni.
Catacomba deriva dal greco “presso la cavità” che inizialmente era una
località romana in cui si estraevano blocchi di tufo.
Per una legge del mondo antico i defunti andavano seppelliti fuori dalla città.
1° d.C i Cristiani non possedevano cimiteri propri e la sepoltura avveniva in
terreni di loro proprietà o nei cimiteri pagani. Nel 2° sec d.C le catacombe
erano su terreni di ricchi convertiti al cristianesimo.
Roma – Catacombe di Domitilia
Roma
Villa
Romana
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
BASILICA DI
MASSENZIO ,ROMA
(IV sec d.C.)
Nelle basiliche – edificate generalmente in prossimità della Piazza del foro , si amministrava la
giustizia e si trattavano gli affari.
Erano composte da un grande ambiente rettangolare , spesso diviso in tre o più spazi (chiamate
navate) da due o più file di colonne , con ingresso posto su uno dei lati maggiori anche ma più
raramente su uno di quelli minori o su ambi due. Al centro si apriva un’abside al cui centro era
situato il seggio del magistrato che amministrava la giustizia.
La copertura poteva essere costituita da capriate lignee che reggevano il tetto o più raramente
da una volta a crociera in muratura o calcestruzzo.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
LA BASILICA PALEOCRISTIANA
La costruzione di edifici sacri fu possibile solo dopo l'editto di
tolleranza dell'imperatore Costantino,che permetteva ai cristiani
di praticare liberamente il proprio culto. Prima di quella data i
cristiani si riunivano nelle domus ecclesie, case appartenenti a
nobili cristiani che le mettevano a disposizione della comunità per
la pratica del rito.
In seguito, non possedendo una tradizione architettonica propria,
dovettero ispirarsi alla basilica romana. L'edifico basilicale, nella
rielaborazione cristiana, subisce così delle trasformazioni: la
percorrenza diviene longitudinale(che evocava il motivo simbolico
del percorso spirituale), lo spostamento della porta principale sul
lato corto opposto all'altare, spesso dotato di abside.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Il Cristianesimo, da religione semplicemente tollerata alla stregua
di altre, ebbe una diffusione così capillare da diventare,in seguito al
Concilio di Nicèa 325 d.C., religione ufficiale dell’impero e nel 380
unica religione ammessa dalla Stato. Ciò, naturalmente, non vuol
dire che il paganesimo cessò di esistere, anzi continuò a vivere
soprattutto nelle campagne fino al VI-VII secolo (Pagano deriva dal
latino Pagus, villaggio in cui gli abitanti, i contadini, sempre restìì a
ogni mutamento, lo furono anche nell’ambito della religione
tradizionale).
I Cristiani saranno gli unici eredi della vera mentalità romana.
Il Cristianesimo potè divenire potente anche perché da religione
rivoluzionaria aveva accettato la concezione romana dello Stato.
Nel IV secolo grazie alla sua organizzazione e alla sua ricchezza, si
presentava come l’unica forza capace di dargli vitalità e ereditarne le
funzioni. La Storia del Cristianesimo finisce per confondersi con
quella della stessa Roma e ne diviene parte integrante.
L’unica differenza và colta nel diverso valore simbolico che i cristiani
attribuivano a certe raffigurazioni.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
CELEBRAZIONE DEI RITI
Contrariamente ai riti pagani che venivano celebrati
all’esterno dei templi (solo i sacerdoti potevano entrare nel
naos ) quelli cristiani si svolgevano al chiuso e alla
presenza di tutta l’ecclesia (comunità di fedeli). Non era
possibile nell’edificazione di quello cristiano prendere in
prestito la forma di quello classico, perché non sarebbe
stato funzionale. Infatti i primi edifici adibiti al culto
cristiano vennero costruiti avendo quale esempio le
basiliche romane, le uniche costruzioni realizzate per
contenere una grande multitudine di persone.
La chiesa Paleocristiana , Basilica, è un luogo di culto
destinato ad accogliere molti fedeli nel rito comune
dell’eucarestia , è una grande sala luminosa con l’altare
posto in fondo sul lato opposto dell’ingresso.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
La basilica ha in genere
una copertura composta
da capriate lignee che
talvolta sorreggono un
elemento intermedio
composto da cassettoni
in legno.
Assieme agli edifici di
forma basilicale si
svilupparono anche quelli
a pianta circolare o
poligonale. In particolare
questa forma venne
adottata per quelle
costruzioni che sorgevano
nel luogo del martirio di
un santo o della sua
tomba.
Fra le prime basiliche
ricordiamo quella di
San Pietro .
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
BASILICA DI S. PIETRO A ROMA
La basilica venne costruita sul luogo della sepoltura
dell’apostolo Pietro. La costruzione voluta da
Costantino attorno al 310 fu completata nel 329.
Si trattava di un edificio preceduto da un
quadriportico e diviso internamente in cinque
navate, una centrale più grande e due laterali più
piccole e di uguale dimensione. Un transetto
precedeva l’unica ampia abside semicilindrica.
La tomba di San Pietro, ospitata nel transetto, era
protetta da un baldacchino formato da quattro
colonne tortili con tralci di vite, tradizionalmente
ritenute provenienti dal tempio di Gerusalemme. Le
colonne trabeate della navata centrale erano con
capitelli corinzi o compositi e con fusti di diametro
variabile e di diversi marmi.
Distrutta nel XVI sec. per far spazio all’attuale,
si serba il ricordo da documenti iconografici e
pittorici.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
RICOSTRUZIONE DELL’ESTERNO DELLA BASILICA DI S. PIETRO
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
T
R
A
N
Navata laterale
A
Abside
R
Navata centrale
S
E
T
T
O
N
T
E
Altare
Navata laterale
C
E
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
La basilica CRISTIANA , ha solitamente un andamento
longitudinale e l’ingresso , a differenza di quanto
avveniva nelle basiliche civili romane, è sempre
collocato in uno dei lati minori.
Essa è preceduta da un quadripòrtico posto su tutti e
quattro i lati.
La porzione di porticato che corrisponde alla facciata
della basilica è detta nartèce. Più precisamente si
parlerà di esonartece quando è fuori e endonartece
se invece è all’interno.
L’interno della basilica è diviso in navate (in genere tre)
da due o più serie di colonne.
La navata centrale è solitamente più ampia delle laterali
, per permettere l’inserimento delle finestre e termina
con un‘abside composta da un semicilindro innestato su
una parete di fondo, sormontato da un quarto di sfera.
Il corpo longitudinale a volte è tagliato
trasversalmente da una navata chiamata transetto.
Se i due bracci sono più corti delle navate la basilica si
chiama a croce latina e sono uguali e si innestano al
centro delle navate si parla di edificio a croce greca.
Si dice presbiterio il luogo riservato al clero in fondo alla
navata principale.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
•NARTECE: porzione di porticato corrispondente alla facciata della basilica,
destinato ai penitenti che non potevano entrare nell’area sacra. Si può parlare di
esonartece (se il portico è esterno all’edificio sacro) e di endonartece (se invece è
interno).
•NAVATE: l’interno della basilica è diviso in navate da due o più serie di
colonne. La navata centrale è solitamente più ampia e più alta delle laterali
per permettere l’inserimento delle finestre.
•TRANSETTO: elemento che taglia il corpo longitudinale trasversalmente in
un’ulteriore navata.
•PRESBITERIO: luogo riservato al clero, posto in fondo alla navata principale di
fronte all’abside, rialzato e separato dalla navata da un recinto in marmo detto
transenna o pluteo.
•ARCO TRIONFALE: elemento che congiunge la navata centrale al transetto.
•ABSIDE: è l’elemento finale di una basilica. Si compone di un semicilindro,
innestato sulla parete di fondo, sormontato da un quarto di sfera chiamata catino
absidale.
•QUADRIPORTICO: spazio di forma pressoché rettangolare che precede la
basilica avente un porticato posto su tutti i lati.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
La basilica si dice a croce latina
se i due bracci del transetto sono
più corti delle navate, e si divide
in:
•Immissa, se il transetto è a
circa 2/3 del corpo longitudinale
•Commissa, se il transetto
precede direttamente l’abside.
Questo tipo di basilica si dice a
sviluppo longitudinale.
Croce immissa
Croce
commissa
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
La basilica si dice a
croce greca quando i
due bracci del
transetto e la navata
sono di uguale
lunghezza. Questo tipo
di basilica si dice a
sviluppo centrale.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Battistero Lateranense a Roma
Fondato da Costantino attorno al
315 venne ricostruito sotto papa
Sisto III e ampiamente
rimaneggiato nel XVI e XVII
secolo . E’ a pianta ottagonale e
costituì il prototipo per la maggior
parte dei battisteri successivi.
Come Santa Costanza lo spazio
coperto è sorretto da una cupola
che si erge sopra un doppio ordine
di colonne disposte negli angoli
dell’ottagono.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
San Lorenzo a Milano - 378 d.C
A pianta centrale
preceduta da un ampio
quadriportico.
In planimetria lo schema
è complicato dalla
presenza ad est della
cappella di Sant’Ippolito,
a Nord quella di San Sisto
e a Sud quella di
Sant ‘ Equilino.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
San Lorenzo a Milano - 378 d.C
Quello che ci
troviamo di
fronte è uno
spazio romano
colmo di ricordi
classici, tanto
che già nel
Medioevo
veniva
paragonata al
Pantheon .
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
San Lorenzo a Milano - 378 d.C
La forma esterna
è quella di un
quadrato con i
lati trasformati
per ampi tratti in
curve. Negli
angoli si elevano
le torri che
contrastano la
spinta della
cupola posta a
copertura dello
spazio maggiore .
La cupola attuale
è del 1573
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
MAUSOLEO DI S. COSTANZA A ROMA
Santa Costanza venne eretta attorno al 350 come mausoleo per la
figlia di Costantino. Fu trasformata in battistero e poi nel 1254 in
Chiesa. Interamente in mattoni è a pianta circolare. Lo spazio
centrale è coperto da una volta a cupola che si imposta su un
tamburo sorretto da archi che poggiano a loro volta su un anello di
colonne di ordine composito binate, sormontate da un pezzo di
trabeazione, accoppiate in senso radiale . In origine la cupola era
rivestita di mosaici.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Nel 540 (VI sec) una parte dell’Italia (compresa
Ravenna) è riconquistata dall’Imperatore d’Oriente
Giustiniano, che insedia il suo potere a Ravenna.
In questa città, quindi, vediamo l’incontro con
l’arte bizantina che proveniva dalla parte orientale
dell’Impero.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Ravenna: un po’ di storia
• Onorio trasferisce la capitale
dell’Impero romano d’Occidente a
Ravenna (402-476)
• Conquistata dagli Ostrogoti di
Teodorico, diviene capitale del
Regno Ostrogoto (493-553)
• Dopo la guerra greco-gotica
voluta dall’imperatore d’Oriente
Giustiniano (535-553), è ridotta a
capitale dell’esarcato bizantino
(553-751).
Mausoleo di Teodorico, 526 ca
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Ravenna, da sempre considerata, fortezza inespugnabile, già nel IV secolo era
divenuta capitale dell'impero romano d'occidente nonchè sede dell'imperatore.
Soltanto in parte coinvolta dalle invasioni barbariche (Visigoti 410dc, Vandali
455dc) che invece segnarono il destino di Roma ormai decadente.
Ravenna assurse al ruolo di città faro in quell'Italia imbarbarita, la luce in un periodo
difficilissimo, oscuro, avido di testimonianze storiche e artistiche, in un mondo
antico devastato da pesti, carestie e atroci devastazioni.
Caduta Roma nel 476 e spodestato Odoacre, Ravenna divenne la capitale del regno
ostrogoto (489) dove Teodorico il Grande governò per ben 33 anni, oggi ne sono
testimonianza il Mausoleo, la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, il palazzo di
Teodorico, esempi di arte barbarico-siriana dai quali si discerne una rottura netta
con la classicità romana, uno stile molto semplice, privo di decorazioni o
esaltazioni figurative, ma proprio per questo interessantissime
Dopo la cacciata dei Goti e la riconquista dell'Italia dei Bizantini di Giustiniano, la
città, non perdendo l'importanza politica, acquisì ulteriore fascino, divenendo a tutti
gli effetti ciò per cui è ricordata e visitata oggi "la città dei mosaici". I Bizantini ce ne
hanno lasciati davvero di meravigliosi
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Spazio architettonico
Longitudinale
Centrale
(basiliche)
(battisteri, mausolei, martyria)
Occidente
Oriente
Architettura
Paleocristiana
Architettura
Bizantina
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Edifici religiosi costruiti a Ravenna
Impianti centrali
1. Battistero degli Ortodossi o Neoniano (V secolo)
2. Battistero degli Ariani (VI secolo)
3. San Vitale (526-547 ca)
Impianti longitudinali
1. Mausoleo di Galla Placidia (V secolo)
2. Sant’Apollinare Nuovo (526-570 ca)
3. Sant’Apollinare in Classe (532 e segg.)
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Il battistero in genere
si presenta a pianta
poligonale o circolare
con una copertura a
cupola e al suo interno
contiene il fonte
battesimale.
Ravenna- Battistero
Neoniano detto degli
Ortodossi- V sec.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Un mausoleo è un sepolcro
di eccezionale
monumentalità,
generalmente costruito per
conservare il corpo di un
personaggio importante.
Tale monumento
comprende al suo interno
una stanza in cui si
conservano sarcofagi.
Mausoleo
di
Teodorico
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Ravenna - Mausoleo di Teodorico, 526 ca
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Mausoleo di Teodorico a Ravenna. Interno.
Sarcofago in porfido
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Mausoleo di Galla Placidia – V sec.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Mausoleo di Galla Placidia (V secolo)
• Galla Placidia, figlia di Teodosio I, regge
l’impero in vece di Valentiniano III
• pianta cruciforme con volta emisferica
sull’incrocio dei bracci coperti da volte a
botte, entro i quali sono tre sarcofagi
• esterno in laterizi
• decorazione musiva all’interno.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA- (V SEC.) - INTERNO
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Mausoleo di Galla Placidia San Lorenzo Martire
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Sant’Apollinare Nuovo (526-570 ca)
• voluta da Teodorico come chiesa
palatina
• basilica a tre navate con abside
semicircolare all’interno e poligonale
all’esterno
• capitelli importati da Costantinopoli.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Sant’Apollinare Nuovo (526-570 ca)
• Registro inferiore: processione di sante
vergini e santi martiri (volute dall’arcivescovo
Agnello nel 570)
• Registro intermedio: figure di profeti tra le
finestre
• Registro superiore: scene tratte dal Nuovo
Testamento
• Caratteristiche dei mosaici bizantini:
Fondo monocromatico
Mancanza di volume (bidimensionalità)
Ripetitività dei gesti
Preziosità degli abiti
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
Basilica di Sant'Apollinare in Classe- prima metà VI sec.
La basilica, situata a circa 5 km dal centro di
Ravenna, è a tre navate, con corpo mediano
rialzato e abside poligonale affiancata da due
cappelle absidate.
La facciata, in parte rifatta come altre parti
della chiesa, è preceduta da un nartece, sotto
cui ci sono marmi ed iscrizioni, che
originariamente era un quadriportico, ed è
alleggerita dall'apertura di una trifora. Gli stipiti
e l‘architrave del portale sono in marmo greco.
Sopra il portico c'è un'elegante finestra trifora.
All'interno della basilica le pareti sono
spoglie, eccetto la zona absidale,
ricoperta da un "manto policromo"
di mosaico, risalenti ad epoche diverse. Al
centro della basilica, sul luogo del martirio
del Santo, è collocato un altare antico.
ARTE PALEOCRISTIANA E BIZANTINA
I mosaici nell'abside
Mosaico di Sant'Apollinare in Classe
a Ravenna, rappresentante l’imperatore
bizantino Costantino IV (centro).
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