SOLO UN 11ENNE
Matteo quella mattina si svegliò di mala voglia come
se da qualche parte nella sua testa sapesse già cosa
stesse per accadere,ma fu soltanto uno dei tanti
pensieri di un 11enne……
…..Juan quella mattina fu svegliato dal suo
comandante, aveva 5 minuti per uscire dalla
tenda ed essere pronto davanti a lui;aveva un
compito da fare e lo avrebbe eseguito come
sempre, anche Juan aveva 11 anni, ma non
aveva più pensieri.
Matteo fece colazione, sua madre gli
diede un bacio sulla fronte prima di
andare a scuola, Matteo non ne aveva
voglia, ma anche lui eseguì il suo
ordine.
Dopo 4 minuti Juan era già fuori,
aveva il suo fucile in mano.Il suo
compito oggi non era la guardia come
l’altra mattina, il suo compito oggi
sarebbe stato secondo il comandante
….diventare un uomo
..
Matteo prese l’autobus, scherzò un pò con Francesco
il suo migliore amico.Si lamentarono del giorno che
avrebbero dovuto affrontare, di quanto stanchi
fossero della solita colazione e di quanto volessero
uno zaino nuovo.
Juan non mangiò nulla, lo stomaco gli si chiuse,
anche lui quella mattina vide il suo migliore
amico:Ramon…..ma non riuscì a parlare.
Ramon quella mattina aveva cercato di scappare dal
campo:aveva disobbedito ad un ordine.
Matteo e Francesco scesero dall’
autobus che ormai aveva raggiunto la
scuola, Matteo fece uno sgambetto a
Francesco, Francesco lo spinse,
arrivarono così contro il cancello
della scuola; con nessuna voglia di
entrarci si fecero una promessa,una di
quelle che forse si è capaci di fare
solo quando si è 11enni:amici per
sempre.
Juan aveva una pistola puntata alla tempia, se non
avesse sparato a Ramon sarebbe toccato a lui.
Juan doveva dimostrare di essere un uomo:uccidere il
traditore,da quel momento Ramon non era più il suo
migliore amico, ma un traditore.
Il grilletto del fucile di Juan era troppo pesante,ma la
pistola del comandante premeva forte contro la
testa:”spara, spara hijo, fai vedere che sei un uomo”.
Ramon non chiudeva gli occhi ma li puntava fissi su
Juan,anche dopo che Juan ebbe sparato,anche dopo che
il proiettile attraversò il cranio, dopo che il suo cuore
smise di battere e dopo che il suo cervello smise di
emettere pensieri, anche allora gli occhi di Ramon erano
ancora aperti.
Anche Juan e Ramon la notte prima si dissero:amici per
sempre
Matteo si fermò un attimo, come se avesse udito
qualcosa, come se qualcuno da un’altra parte in un
altro continente lo avesse chiamato, sentì una
specie di fitta allo stomaco e un brivido di paura
dietro la schiena, si girò, ma non c’era
nessuno..forse era stato soltanto un altro pensiero di
un bambino di 11 anni.
Entrò a scuola e in classe aveva già dimenticato il
brivido di qualche minuto prima, in fondo a
quell’età la testa è piena di pensieri, in fondo,aveva
solo undici anni
Attualmente in Colombia il numero di bambini soldato
stimato è tra gli 11000 e i 14000 solo nel 2002 i casi di
bambini morti durante i combattimenti, di violenze e
stupri è stato di 4007….solo 12 casi vennero denunciati
…..
Qualcuno di voi ha mai sentito questa notizia dai media
italiani?
Si dice che tutti i bambini che si
arruolino nei guerriglieri,nelle milizie
o nei gruppi paramilitari siano
volontari. La maggior parte di loro
non ha più una famiglia e l’unico
modo per mangiare è combattere.
Secondo l’Unicef i bambini arruolati in Congo sono
attualmente tra i 20 000 ed i 30 000.
In Liberia 21 000……Tra tutti i paesi che arruolano bambini
da 10 anni in su,ci sono anche nazioni in tempo di pace…come
la Cina.

"Un ragazzo tentò di scappare (dai ribelli), ma fu preso… Le sue mani furono legate, poi essi costrinsero noi, i nuovi
prigionieri, a ucciderlo con un bastone. Io mi sentivo male. Conoscevo quel ragazzo da prima, eravamo dello stesso villaggio.
Io mi rifiutavo di ucciderlo ma essi mi dissero che mi avrebbero sparato.
Puntarono un fucile contro di me così io lo feci. Il ragazzo mi chiedeva: perché mi fai questo? Io rispondevo che non avevo
scelta.
Dopo che lo uccidemmo essi ci fecero bagnare col suo sangue le braccia…
Ci dissero che noi dovevamo far questo così non avremmo avuto più paura della morte e non avremmo tentato di scappare…
Io sogno ancora il ragazzo del mio villaggio che ho ucciso.
Lo vedo nei miei sogni, egli mi parla e mi dice che l'ho ucciso per niente, e io grido."
"Un ragazzo tentò di scappare (dai ribelli), ma fu preso… Le sue mani
furono legate, poi essi costrinsero noi, i nuovi prigionieri, a ucciderlo con
un bastone. Io mi sentivo male. Conoscevo quel ragazzo da prima,
(Susan, 16 anni, rapita dal Lord's Resistance Army, in Uganda) s
eravamo dello stesso villaggio.
Io mi rifiutavo di ucciderlo ma essi mi dissero che mi avrebbero sparato.
Puntarono un fucile contro di me così io lo feci. Il ragazzo mi chiedeva:
perché mi fai questo? Io rispondevo che non avevo scelta.
Dopo che lo uccidemmo essi ci fecero bagnare col suo sangue le braccia…
Ci dissero che noi dovevamo far questo così non avremmo avuto più
paura della morte e non avremmo tentato di scappare…
Io sogno ancora il ragazzo del mio villaggio che ho ucciso.
Lo vedo nei miei sogni, egli mi parla e mi dice che l'ho ucciso per niente, e
io grido."
(Susan, 16 anni, rapita dal Lord's Resistance Army, in Uganda)
Esistono molte associazioni che si occupano della
riabilitazione
e l’
Esistono molte associazioni
per la riabilitazione
e il reinserimento
nella società dei “bambini soldato”.
Tra le tante in questi siti si possono trovare quelle che effettuano
le campagne più efficaci ed importanti:
www.bambinisoldato.it
www.amnesty.it
www.savethechildren.it
www.child-soldiers.org
www.refintl.org
………Nonostante gli stupri.gli omicidi,la fame ed il terrore e
nonostante a loro costi la vita,questi bambini non smettono
mai di crederci…….
A noi costa molto…molto meno….CREDIAMOCI
anche noi……
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