Laboratorio di Educazione all’ambiente - a.s. 2007/2008 - classe 3° A
“Tanto tempo fa c’erano cinque amici che
si chiamavano: Marta la Carta,
Marica la Plastica,
Pietro il vetro,
Pio l’Alluminio
e…
… Ubaldo l’Umido.
Ogni giorno s’incontravano nel secchio
dell’immondizia e, pur volendosi molto
bene, non riuscivano più a “vivere”
insieme perché l’uno dava fastidio
all’altro.
I cinque amici vissero per anni stretti, stretti poiché
furono scaricati nelle discariche a cielo aperto oramai
colme di rifiuti d’ogni genere così iniziarono a pensare a
come risolvere i loro problemi e a permettere alle
persone di vivere in un mondo migliore.
Dopo tanto parlare finalmente giunsero ad una
soluzione mirata, quella della raccolta differenziata.
Era una raccolta intelligente perchè restituiva i rifiuti
all’ambiente riducendo l’inquinamento.
La raccolta differenziata consisteva nel mettere
separatamente i rifiuti negli appositi cassonetti in modo
da riciclarli ed usarli di nuovo …“… ma come fare?”… si
chiesero gli amici!!!
Dopo qualche
giorno si
accorsero che
lì, vicino a loro,
c’era una
vecchia
bacchetta
magica con
sopra alcune
scintille a forma
di stellina di
colore diverso
che realizzavano
desideri.
Marta la Carta prese per sé la stellina bianca
ed espresse il desiderio di costruire un
contenitore a forma di campana dove poter
riporre carta, cartoni, giornali, riviste, quaderni
vecchi, libri, scatole per alimenti così da poter
essere riutilizzata e produrre altra carta. Il suo
desiderio fu realizzato.
Pietro il Vetro prese quella di colore verde e chiese che
fosse costruita una campana per la raccolta di bottiglie,
bicchiere rotti, frammenti di vetro che poi dovevano
essere lavorati per essere riutilizzati.
Il suo desiderio fu esaudito.
Marica la Plastica, invece, prese la stellina gialla e, per
magia, comparve un cassonetto dove riporre tutti i materiali
fatti in plastica (bottiglie, vasetti di yogurt, buste, sacchetti,
polistirolo, confezioni di uova, shampoo, contenitori di
detergenti, ecc.) che, non essendo biodegradabili, era
molto importante non gettarli nell’ambiente.
Pio l’Allumino scelse quella celeste ed apparve
una campana per raccogliere tutte le lattine e
gli oggetti in alluminio per poter “dar vita” ogni
volta a nuovi prodotti.
Ubaldo l’Umido, infine, prese quella grigia e,
all’istante, comparve un cassonetto in cui riporre tutte
le sostanze di origine vegetale e animale come i
residui di cucina che, essendo umidi, potevano
fermentare e produrre cattivi odori.
Sulla bacchetta rimasero altre due stelline e, dopo aver
discusso un po’, i cinque amici espressero il desiderio
che ci fossero altri due cassonetti: uno rosso per i rifiuti
pericolosi e/o infiammabili come colle, vernici,
insetticidi...; l’altro bianco per le pile, le batterie, i
medicinali scaduti...
Marta, Pietro, Pio, Marica e Ubaldo si resero
conto che erano stati molto fortunati a trovare
quella bacchetta e le sue stelline magiche
poiché, sicuramente, avevano migliorato e
salvato molte risorse naturali della Terra!!!”
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