Insegnamento interculturale del russo “Nessuna cultura può sopravvivere se pretende di escludere le altre.” M. Gandhi Comunicazione interculturale e glottodidattica Esigenza di rendere gli studenti in grado di comunicare interculturalmente: saper usare una lingua, sapersi relazionare culturalmente con interlocutori di diverse provenienze. Glottodidattica: metodologie per l’insegnamento interculturale soprattutto sul piano della modalità di interazione per superare i microconflitti che possono sorgere da fraintendimenti culturali. Il binomio lingua-cultura Contestualizzare lo strumento linguistico Lingua = strumento di un popolo per rappresentare se stesso Cultura = supporto alla lingua. Modi usati da un popolo per esprimere se stesso Non si può parlare di cultura senza considerare la lingua e viceversa Acquisizione di una seconda lingua - cultura Acculturazione: processo con cui una persona si adatta ad una nuova cultura. Shok Culturale: fenomeni che vanno da una semplice irritabilità ad uno stato psicologico di panico o crisi. Distanza sociale: prossimità cognitiva ed affettiva di due culture che vengono a contatto in un individuo. Distanza = differenze tra le due culture. Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Chi apprende una lingua straniera o seconda e la relativa cultura non cessa di essere competente nella propria madrelingua e nella cultura ad essa associata. La nuova competenza non è del tutto indipendente dalla precedente. Chi apprende una lingua diventa plurilingue e sviluppa interculturalità. Simmetrie ~ asimmetrie Una competenza comunicativa attiva in L2 si acquisisce solo tenendo conto delle unità linguistiche contestualizzate e memorizzate parallelamente a quelle della L1. Volgere l’attenzione alle simmetrie ~ asimmetrie funzionali di una coppia di lingue. Mirare l’apprendimento a distinguere come una funzione della L1 si può esprimere (più o meno asimmetricamente) nella L2. Modelli pragmatici. Simmetrie ~ asimmetrie Richieste in russo: diminutivi russi hanno la funzione di modificatori di distanza; in italiano la stessa funzione è svolta dal condizionale: Паша, водички передашь? *Paoletto passami l’acquetta. Paolo, mi passeresti l’acqua? Cultura e insegnamento linguistico Siamo più visti che ascoltati! Aspetti non verbali di una lingua: Linguaggio del corpo: movimento, postura, gestualità, espressione del viso, sguardo, distanza. Lingua oggetto: segni, disegni, artefatti, vestiario. Lingua dell’ambiente: colori, luci, architettura, spazio, direzioni, elementi naturali che parlano all’uomo della sua natura. INTERCULTURALISMO Interculturalismo: fenomeno legato alla comunicazione, alla discussione ed al dialogo tra varie etnie che condividono gli spazi e culture diverse. Relativizzare la propria cultura superando l’etnocentrismo. Dialogo interculturale: liberarsi dai pregiudizi e dagli stereotipi ad essi collegati. Cultura e insegnamento linguistico Corretta informazione sugli usi e costumi di un popolo: al posto di stereotipi (opinione precostituita, non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e scarsamente suscettibile di modifica) che potrebbero falsare l’interpretazione, si dovrebbero fornire dei sociotipi, cioè delle caratterizzazioni derivate da una generalizzazione razionale degli stereotipi empiricamente verificabili. Stereotipi e sociotipi Stereotipi russi Sociotipi russi Freddo e neve Clima mite e Mar Nero Vino georgiano e della Crimea 3 baci Altri souvenir Vodka Bacio in bocca Matrioshka Geert Hofstede Cultura: “programmazione mentale collettiva” - software of the mind: insieme di programmi mentali secondo i quali si realizzano il pensiero, le azioni e le emozioni di un gruppo o di una popolazione. Hardware: alimentazione, uso di generi voluttuari, espressione artistica, oggetti quotidiani di un gruppo o di una popolazione. Hofstede e le 3 fasi della comunicazione interculturale Tutto comincia con la consapevolezza: il riconoscere che ciascuno porta con sé un particolare software mentale che deriva dal modo in cui è cresciuto, e che coloro che sono cresciuti in altre condizioni hanno, per le stesse ottime ragioni, un diverso software mentale. [...] Poi dovrebbe venire la conoscenza: se dobbiamo interagire con altre culture, dobbiamo imparare come sono queste culture, quali sono i loro simboli, i loro eroi, i loro riti [...]. L’abilità di comunicare tra culture deriva dalla consapevolezza, dalla conoscenza e dall’esperienza personale” Le 5 categorie culturali di Hofstede Distanza del potere (power distance) Individualismo / collettivismo (individualism versus collectivism) Mascolinità / femminilità (masculinity versus femininity) Precauzione (uncertainty avoidance) Orientamento a lungo termine / orientamento a breve termine (longterm versus short-term orientation) Apprendimento interculturale L’apprendimento interculturale considera le strutture profonde di una lingua, cioè quei meccanismi cognitivi che gestiscono l’azione e sono “dietro” alle parole. L’abilità di comunicazione interculturale non si sviluppa trasmettendo solo informazioni sulla cultura, ma si sviluppa collegando le informazioni sulla differenza culturale a come essa si esprime nell’azione linguistica. Didattica interculturale Wilhem Von Humboldt: “Non si può insegnare la comunicazione interculturale, si possono al massimo creare le condizioni perché qualcuno l’apprenda”. a) insegnamento frontale b) simulazioni più o meno strutturate e controllate La metodologia parte dalla condivisione delle esperienze di comunicazione interculturali effettivamente vissute dai partecipanti al corso, esperienze, aneddoti, incidenti, impressioni che vengono raccolte dal formatore fin dall’inizio della sessione prosegue fornendo una griglia di analisi insegna ai corsisti ad osservare spezzoni di video