LEZIONE 26
Il tempo è l'unico vero capitale che un essere umano ha, e
l'unico che non può permettersi di perdere.
Thomas A. Edison
Anno Accademico 2009 -2010
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ANALISI DEL SISTEMA ROTTERDAM
PER PROCEDERE ALL’ ANALISI
DEL SISTEMA L OGISTICO DI
ROTTERDAM UTILIZZEREMO LA
GRIGLIA MESSA A PUNTO NELLE
PRECEDENTI LEZIONI.
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01 ENUCLEAZIONE DELLA RETE:
PROSPETTIVA STORICA
IL PORTO DI ROTTERDAM, CHE PUÒ ESSERE CONSIDERATO IL
PIÙ GRANDE D’EUROPA E FORSE DEL MONDO, NEL SEC. 14°
ERA SOLTANTO UN PICCOLO PORTO PESCHERECCIO.
Ubicato a 35 km dall’imboccatura fa parte di un
bacino industriale di 5.000 ha di cui 3.900 occupati
da imprese private che godono di un diritto di
superficie.
Ha una profondità di 75 piedi che permette il transito
delle superpetroliere (200.000/400.000 ton.).
E’ ripartito in distripark (aree destinate a impianti di
stoccaggio e trasformazione delle merci - Reebok) che
si trovano circa tre metri sotto il livello del mare.
Il grande vantaggio strategico è dovuto alla sua
collocazione geografica.
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02 DESCRIZIONE DELLE
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
PECULIARITÀ DEL BACINO DI TRAFFICO DI RIFERIMENTO
SOTTO IL PROFILO STRATEGICO E FUNZIONALE
 E’ collocato nei pressi della Rhur di cui costituisce
il punto naturale di rifornimento;
 E’ punto naturale di interscambio fra i trasporti
via mare e fluviali dell’Europa;
 Nell’area sono ubicate importanti attività
produttive tra cui una raffineria;
 Riceve annualmente 30.00 navi.
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Segue DESCRIZIONE CARATTERISTICHE
 Possibilità di convogliamento di tutte le modalità
di trasporto (ferroviario, su gomma, via mare,
aereo, pipe line, vie d’acqua, ecc.);
 Presenza di un’offerta integrata di servizi
logistici;
 Servizi alle imprese, ai mezzi e alle persone;
 Coordinamento della domanda con la
potenzialità dell’offerta;
 E’ collegato sistematicamente con altre
piattaforme logistiche.
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03 CENSIMENTO DEGLI
ATTORI DELLA RETE
ATTORI PRODUTTIVI : imprese presenti
nell’area che partecipano alla formazione del
valore aggiunto nelle fasi della catena produttiva possono essere classificati :
Secondo il numero degli occupati e la tipologia di
attività;
Secondo il grado d’apertura alla
internazionalizzazione.
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Segue CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE
ATTORI DI SUPPORTO: il cui ruolo
consiste nelle attività a contenuto strategico,
operativo, organizzativo.
NETWORK MANAGER: Rotterdam Municipal Port
Management - di origine pubblica ma dotato di
relativa autonomia:
 Definisce le nuove aree;
 Promuove lo sviluppo della rete;
 Effettua consulenze in tema di legislazione e
normativa di settore.
 Occupa 1.130 dipendenti.
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Segue CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA:
Nell’area agiscono numerose associazioni in
rappresentanza degli stakeholders.
COMMUNICATION UNIT:
Rotterdam Port Promotional Council: realizza
politiche di marketing operativo a supporto
dell’attività della catena logistica allo scopo di
incrementare l’attività da e per il porto:
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Segue CENSIMENTO DEGLI ATTORI DELLA RETE
KNOWLEDGE PROVIDER: Sono università, istituti
superiori e centri di ricerca che si occupano della
formazione delle risorse umane e del loro
aggiornamento.
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04 ANALISI RAPPORTI ISTITUZIONALI E
INFORMALI TRA I PARTECIPANTI ALLA RETE.
RAPPORTI INTERNI ALLA RETE FORMALIZZATI:
 Processi di concentrazione tra attori degna di rilevo è
la Europe Combined Terminal sorta da un gruppo di
piccoli operatori (l‘aggregazione è favorita dalla P.A.
mediante l’affitto d terreni su basi unitarie)
 Creazione di strutture di supporto tra attori sub il
Rotterdam Port Promotional Council è sorto con una
Joint pubblico/privato.
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05 ANALISI DEI RAPPORTI ISTITUZIONALI E
INFORMALI TRA I PARTECIPANTI ALLA RETE
RAPPORTI INTERNI ALLA RETE FORMALIZZATI:
 Processi di concentrazione tra attori sub 4.1. degna di
rilevo è la Europe Combined Terminal sorta da un
gruppo di piccoli operatori (l‘aggregazione è favorita
dalla P.A. mediante l’affitto d terreni su basi unitarie)
 Creazione di strutture di supporto tra attori sub 4.2 e
sub 4.1.: il Rotterdam Port Promotional Council è
sorto con una Joint pubblico/privato.
RAPPORTI INTERNI ALLA RETE NON FORMALIZZATI:
Project based management.
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06 RAPPORTI ESTERNI ALLA RETE NON
FORMALIZZATI:
 Alleanze con competitors
 Cooperazione con altri operatori della filiera.
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07 RAPPORTI ESTERNI
ALLA RETE FORMALIZZATI
Partneship create dalla P.A. con finalità di
coordinamento;
 Partecipazioni in altri interporti: es. l’Europe
Combined Terminal gestore del transhipment ha
effettuato investimenti nel porto di Trieste;
 Sono stati effettuati investimenti nei porti di
Duisburg e di Bilbao;
 Sono stati siglati accordi con Seattle e Kobe;
Alleanze con altri competirors del settore.
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ANALISI PERCEZIONE ASSETTO COMPETITIVO CON ALTRE RETI
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08 IL BUSINESS DEL SISTEMA
LOGISTICO DI ROTTERDAM
 Cluster 1: merci asciutte riguarda : fosfati, metalli ferrosi, carbone e
derrate alimentari (grano e cereali) per un totale 80 milioni di ton (dati
1997);
 Cluster 2: merci liquide, in gran parte petrolchimico, dato
l’insediamento di raffinerie, vanno aggiunti composti chimici per un
totale di 124,5 milioni di ton. (dati 1997);
 Cluster 3: general cargo cioè trasporto di merci di varia tipologia non a
pallettizzate in container, tra cui frutta e metalli non ferrosi;
 Cluster 4: container cioè tipologie di merci solide e liquide
pallettizzate. In questo segmento Rotterdam ha la leadership
continentale.
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09 VERIFICA DELLA NATURA ED ENTITÀ DEL
SUPPORTO PUBBLICO ALLA STRUTTURA
Gli organismi responsabili dell’area di Rotterdam
hanno operato una scelta di medio-lungo periodo che
ha consentito di raggiungere un elevato vantaggio
competitivo che consiste negli assets che vendono
posti a disposizione degli investitori. Questi si
possono così riassumere:
 Locazione dei terreni a lungo termine;
 Ambiente socio-economico stabile;
 Accessibilità all’intero bacino europeo ;
 Elevato expertise circa le infrastrutture e la forza
lavoro.
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10 PREVISIONE DELLA DINAMICA EVOLUTIVA
DEL RUOLO DEL SISTEMA
Le autorità portuali hanno lavorato su nuove linee di
sviluppo macro (mercati servibili) e micro (comparti
settoriali) allo scopo di mantenere la posizione di
leadership mondiale acquisita. La capacità produttiva
del sistema Rotterdam ha corrisposto, sino ad ora, alle
esigenze dei comparti petrolchimico e siderurgico,
quest’ultimo facente parte dell’industria germanica.
L’obiettivo per il medio-lungo termine è pertanto oltre
il mantenimento delle aree già servite, lo sviluppo
delle seguenti aree strategiche:
 CARBONIFERO: nel cluster asciutto che mostra un trend di
ascesa con probabili importazioni da Australia e Brasile;
 DISTRIBUTIVO: allargato in connessione all’aumento del flusso
di prodotti semilavorati che potrebbero essere completati
nell’area;
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Segue PREVISIONE DELLA DINAMICA
EVOLUTIVA DEL RUOLO DEL SISTEMA
CONTAINERIZZAZIONE: destinata a sostituire
progressivamente le altre modalità di trasporto merci.
Tra le linee di sviluppo, inteso come estensione delle
zone da servire, merita di essere ricordato l’interesse
per il mercato francese, in particolare quello delle
regioni dell’Alsazia e Lorena. Altro orientamento degli
interessi riguarda l bacino del Reno e del nord Italia
che comprende circa 275 milioni di consumatori. Da
ultimo sono stati espressi interessi per la Spagna, i
Paesi Baltici e l’Est Europeo.
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