Il vino si ottiene dal succo d’uva fermentato. L’uva è il frutto della vite. La pianta della vite cresce soprattutto nelle zone mediterranee. La vite cresce nelle zone che hanno un clima dolce, cioè dove non è troppo freddo, perché il calore del sole permette la maturazione dell’uva. In Italia la vite si coltiva in collina. L’uva è il frutto della vite. Essa è presente in grappoli formati da tanti acini. Quando l’uva è matura, inizia il periodo della vendemmia, cioè il momento in cui i grappoli vengono raccolti. L’uva raccolta viene riposta in grandi cassette che vengono poi caricate su un carro trainato dal trattore e portato nella cantina di casa o nella cantina sociale. Oggi, però, i grappoli vengono sempre più spesso scaricati dalle cassette direttamente sul carro Nelle cantine, le cassette d’uva o i carri vengono svuotati nella pigiatrice: una macchina che spreme gli acini per fare uscire il loro succo. Il succo d’uva è chiamato mosto. Il mosto viene poi versato nei tini dove resta per una decina di giorni, a fermentare. La fermentazione avviene nel tino. Successivamente il mosto viene versato nella botte Nella botte, il vino resta a riposare finché diventa chiaro e limpido. Di solito, il vino nuovo (novello) è pronto dopo Natale. A quel punto, lo si comincia anche a imbottigliare e si può bere. Ma attenzione, bevetene poco, molto poco! VISITA ALLA CANTINA SOCIALE DI MORCIOLA I VARI PASSAGGI NELLA CANTINA • Peso dell’uva • Prelievo di una piccola quantità di uva per determinare la grandezza zuccherina • Pigiatura a seconda del grado zuccherino • Espulsione dei raspi attraverso un tubo che li deposita momentaneamente in un campo • Trasferimento degli acini schiacciati (parte liquida più bucce) in grossi contenitori (tini) • Per il vino rosso, le bucce si lasciano a contatto con il succo per 24/48 ore, perché il colore viene dato principalmente dalle bucce • Separazione del mosto dalle vinacce • Travaso del vino per renderlo limpido • Torchiatura delle vinacce per comprimere al massimo le bucce e far uscire tutta la parte limpida • Prelevamento dei raspi e delle bucce e invio ad una distilleria (si ricavano alcool, mangimi, concimi e combustibile) • Imbottigliamento e vendita ANALISI DEL DEPLIANT PUBBLICITARIO DELLA CANTINA Il depliant pubblicitario della cantina è composto da un pieghevole: otto eleganti pagine cartonate e illustrate, formato “A 4”. Esso ha lo scopo di far conoscere e convincere le persone a comprare il prodotto presentato: IL VINO DEI COLLI PESARESI. Il testo pubblicitario è composto sia da immagini sia da parti scritte. Le parti scritte illustrano la storia della cantina e le caratteristiche dei vini in vendita. Noi abbiamo osservato tutto il depliant. Poi, abbiamo preso in considerazione alcuni particolari I PARTICOLARI PRESI IN ESAME IMMAGINE SCOPO COMUNICATIVO casa rurale immersa nelle colline pesaresi Incontaminazione Grappolo d’uva Genuinità Fondo di coppa del IV secolo d. C. Storia Quadro di Federico da Montefeltro Cultura orologio Rispetto dei tempi naturali Taste-vin (assaggio-vino) Qualità Formaggio, pane, salsicce Tradizione locale Tovagliolo di lino ricamato Raffinatezza Cavatappi in legno Naturalezza rosa Eleganza stabilimento Posizione cartina Localizzazione Bottiglie e box Scelta Trittico di San Martino Tempo di vendita Pampino in argento Stabilità dell’azienda Alla fine di settembre, a Villa Fastiggi, si fa la festa del pciól: un vinello, o meglio ancora, un “acquerello” o “mezzovino” che si ottiene facendo stare le vinacce e il graspo (non passate nel torchio) a “bollire” nell’acqua, dentro un tino, per circa tre giorni.