Marco Fabio Quintiliano Calagurris 30-35 d.C. Roma 96 d.C • Studia retorica a Roma • Vespasiano lo incarica di organizzare una scuola di retorica sovvenzionata dallo stato: riceve uno stipendio di 100.000 sesterzi! • Tra i suoi allievi: Plinio il Giovane e forse Tacito È fedele alla dinastia dei Flavi: Domiziano gli affida l’educazione dei propri nipoti Ricompensa: la dignità consolare! Si ritira dall’insegnamento intorno al 90 e si dedica alla stesura della Institutio Oratoria Opere perdute • Orazioni • De causis corruptae eloquentiae (trattato in cui indicava come causa della corruzione dell’eloquenza l’abbandono dei modelli del passato e la moda delle declamationes) declamationes • Futili esercitazioni in pubblico su argomenti fittizi, romanzeschi e stravaganti. • • · controversiae, che consistono nel dibattimento di una causa fittizia sulla base del diritto romano, greco o di legislazioni immaginarie • · suasoriae, che consistono nel tentativo di persuadere un personaggio famoso della storia o del mito • • Poiché lo scopo è quello di stupire il suo uditorio, si ricorre ad espedienti linguistici come l’uso esasperato dei colores (con cui si presenta una situazione sotto l’aspetto più imprevedibile), l’accumulo delle figure retoriche, un’espressione densamente epigrammatica, la cura del ritmo del periodo (cfr. asianesimo). • Institutio Oratoria 12 libri Ha come scopo la formazione del futuro oratore Novità e attualità • La formazione inizia dalla culla • La retorica non serve solo al conseguimento dell’eloquenza, ma alla formazione globale dell’uomo come cittadino e uomo di cultura: vir bonus dicendi peritus (in continuità con Catone e Cicerone!) Il contenuto dell’opera • Sezione pedagogica: dalla prima infanzia all’adolescenza (libri I e II). Novità: evitare le punizioni corporali e assecondare le inclinazioni naturali Il contenuto dell’opera • Trattazione della retorica(libro III): • ripartizione in cinque parti (inventio, dispositio, elocutio, memoria, actio) • Tre generi di discorso (deliberativo, epidittico, giudiziario) • Tre funzioni fondamentali (docere, movere, delectare) Il contenuto dell’opera • Sviluppo degli elementi già presentati: • Inventio (libri IV e V): ricerca e organizzazione degli argomenti da sviluppare nell’orazione) • Dispositio (libro VI): distribuzione degli argomenti nel discorso • Elocutio (libri VIII e IX): lo stile Il contenuto dell’opera • Rassegna di autori latini e greci a proposito dello stile (libro X) • Memoria e actio (libro XI): consigli sulle tecniche mnemoniche, sulla gestualità, sulla voce e sulla pronuncia • Sintesi, con definizione dell’oratore perfetto e dei suoi compiti nella società (libro XII) Attualità di Quintiliano Necessità per chi svolge un ruolo pubblico di unire competenza e rettitudine morale Insegnamento centrato sul discepolo Attenzione al processo comunicativo Necessità per chi svolge un ruolo pubblico di unire competenza e rettitudine morale L’oratore deve adempiere ad una funzione civile: Si vis illa dicendi malitiam instruxerit, nihil sit publicis privatisque rebus perniciosus eloquentia (I.o. XII, 1, 1) perciò: Neque enim tantum id dico, eum qui sit orator virum bonum esse oportere, sed ne futurum quidem oratorem nisi virum bonum (I.o. XII, 1, 3) Insegnamento centrato sul discepolo ottimismo di fondo: gli indociles, coloro che non possono essere in alcun modo educati, sono un fatto eccezionale; in ogni bambino ci sono potenzialità e talenti che vanno sviluppati attraverso l’insegnamento Il maestro competenza tecnica e qualità morali deve essere un modello, amato e rispettato, poiché si impara per imitazione Il discepolo • Deve aver fiducia nel maestro, per imitarlo • Deve ascoltare volentieri e presentarsi a scuola lieto e volenteroso, disposto ad imparare • Non deve adirarsi se rimproverato • Deve essere fiero delle lodi, ma non tronfio Attenzione al processo comunicativo • La Neoretorica, emersa negli anni Sessanta del 1900, ha messo in rilievo l’importanza della formulazione di Quintiliano delle figure retoriche, fondamentali per rendere efficace il processo della comunicazione