Le primavere arabe Modulo didattico progetto Com.uni.c.azione PRIMAVERA ARABA ةيبرعال تاروثال AL-THÛRÂT AL-ARABIYY RIBELLIONI ARABE O RIVOLUZIONI ARABE una serie di proteste ed agitazioni in corso nelle regioni del medio oriente e vicino oriente e del nord Africa PAESI MAGGIORMENTE COINVOLTI DALLE SOMMOSSE Algeria – Bahrein – Egitto – Tunisia – Yemen - Giordania - Gibuti - Libia - Siria Incidenti minori sono avvenuti in Mauritania - Arabia Saudita - Oman - Sudan Somalia - Iraq - Marocco - Kuwait Ciò che colpisce (ed entusiasma) l’opinione pubblica Mondiale: - in tutte queste rivolte sono coinvolti i giovani e le giovani più degli anziani - c’è una forte presenza delle donne, che rivendica i propri diritti Si sottolinea poco invece che: - insorgono le città, molto più delle campagne (che in parte può spiegare le difficoltà che emergono nel medio e lungo periodo (contrasti tra la popolazione, forte presenza di istanze religiose…) Il nostro caso studio la Tunisia Caratteristiche comuni delle proteste, almeno nella fase iniziale - cause delle proteste - uso di tecniche di resistenza civile - obiettivi immediati PANE, GIUSTIZIA, LIBERTA’ cambiamento nelle politiche economiche, democratizzazione, giustizia Cause / fattori delle proteste: • corruzione • assenza di libertà individuali • violazione dei diritti umani • condizioni di vita molto dure Tecniche di resistenza civile scioperi, manifestazioni, marce e cortei anche atti estremi come suicidi (definiti dai media “auto-immolazioni”) e autolesionismo social network come Facebook e Twitter per organizzare, comunicare e divulgare gli eventi ma le campagne non vengono quasi mai toccate da questo fenomeno non tutti gli osservatori sono d’accordo nel considerare i social network il motore della rivolta alcuni ritengono che “il network” della moschea, o del bazar, conti assai più dì Facebook Piazza Tahrir – Il Cairo Tunisia ed Egitto. Due casi a confronto i moti hanno portato ad un cambiamento di governo, e quindi sono stati denominati rivoluzioni ANALOGIE • inizio delle rivolte • fine della dittatura, inizio del processo di democratizzazione • basso livello di violenza nella fase iniziale DIFFERENZE PRINCIPALI • in Tunisia il potere passa nelle mani degli islamici moderati, aumentano le violenze nel corso dei tre anni dall’inizio, ma non c’è guerra civile • in Egitto l’esercito gioca un ruolo fondamentale e si contende il potere con i rami più integralisti dei movimenti islamici; il livello di violenza sale continuamente CONSEGUENZE • in Tunisia, con l’approvazione della nuova Costituzione è a buon punto la costruzione di uno stato nuovo, più rispettoso dei diritti dei cittadini • In Egitto è difficile fare previsioni la nuova Costituzione, un po’ più laica, è stata approvata ma si sono svolte elezioni poco trasparenti. Alcuni elementi delle rivolte In tutti i Paesi, sia pure con modalità diverse, grande rilevanza movimenti islamici In molti casi, l’attenzione dei media è stata bassissima, anche se la repressione dei moti è stata molto violenta (ad es. nel Bahrein) CONTATTACI www.direscuolafarepace.wordpress.com