Francia 1789
DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELL’UOMO E DEL CITTADINO
ART.1
Gli uomini nascono e rimangono
liberi ed eguali nei diritti.
ART.2
Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza, e la
resistenza all’oppressione
ART.3
Il principio di ogni sovranità risiede
essenzialmente nella Nazione
ART.4
La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad
altri
Francia 1791
La Costituzione
monarchica
La Costituzione garantisce, come diritti
naturali e civili:
1° Che tutti i cittadini sono ammissibili ai posti
ed agli impieghi, senza altra distinzione che
quella delle virtù e dei talenti;
2° Che tutte le contribuzioni saranno ripartite
fra tutti i cittadini egualmente in proporzione
delle loro facoltà;
3° Che gli stessi delitti saranno puniti con le
stesse pene, senza alcuna distinzione personale.
Sarà creata e organizzata
una Istruzione pubblica
comune a tutti i cittadini
gratuita per quanto riguarda
le parti d’insegnamento
indispensabili a tutti gli uomini
1. La Sovranità è una, indivisibile, inalienabile e imprescrittibile. Essa
appartiene alla Nazione
2. La Costituzione francese è rappresentativa: i rappresentanti sono il
Corpo legislativo ed il Re.
3. Il Potere legislativo è delegato ad una Assemblea Nazionale composta
da rappresentanti temporanei, liberamente eletti dal popolo
4. Il Governo è monarchico: il Potere esecutivo è delegato al Re, per
essere esercitato sotto la sua autorità, da ministri ed altri agenti
responsabili, nella maniera che sarà fissata qui di seguito.
5. Il Potere giudiziario è delegato a giudici eletti a tempo dal popolo.
Olympe de Gouges
DICHIARAZIONE DEI DIRITTI
DELLA DONNA
E DELLA CITTADINA
1791
Le madri, le figlie, le sorelle,
rappresentanti della nazione, chiedono di potersi
costituire in Assemblea nazionale.
Considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo
dei diritti della donna sono le cause delle
disgrazie pubbliche
e della corruzione dei governi,
hanno deciso di esporre, in una
Dichiarazione solenne,
i diritti naturali, inalienabili e sacri della donna,
affinché questa dichiarazione, costantemente
presente a tutti i membri del corpo sociale,
ricordi loro senza sosta i loro diritti e i loro doveri
Uomo, sei capace d’essere giusto?
È una donna che ti pone la domanda; tu non la priverai almeno di questo diritto.
Dimmi? Chi ti ha concesso la suprema autorità di opprimere il mio sesso?
La tua forza? Il tuo ingegno?
Osserva il creatore nella sua saggezza ; scorri la natura in tutta la sua grandezza,
cerca, indaga e distingui, se puoi, i sessi nell’amministrazione della natura.
Dappertutto tu li troverai confusi, dappertutto essi cooperano in un insieme
armonioso a questo capolavoro immortale.
Solo l’uomo s’è affastellato un principio di questa eccezione.
Bizzarro, cieco, gonfio di scienza e degenerato,
in questo secolo illuminato e di sagacità, nell’ignoranza più stupida, vuole
comandare da despota su un sesso che ha ricevuto tutte le facoltà intellettuali e
pretende di godere della rivoluzione, e reclama i suoi diritti all’uguaglianza,
per non dire niente di più.
Francia 1793
La Costituzione
Dell’anno I della
Repubblica
Art. 1.
Lo scopo della società è la felicità
comune.
Il Governo è istituito per garantire
all'uomo il godimento dei suoi diritti
naturali e imprescrittibili.
Art. 2.
Questi diritti sono l'uguaglianza, la libertà,
la sicurezza, la proprietà.
Art. 3.
Tutti gli uomini sono uguali per natura
e davanti alla legge.
Art. 4.
La Legge è l'espressione libera e solenne
della volontà generale;
essa è la stessa per tutti
Art. 7.
Il diritto di manifestare il proprio pensiero e le
proprie opinioni, sia con la stampa sia in
tutt'altra maniera, il diritto di riunirsi in
assemblee pacificamente, il libero esercizio dei
culti, non possono essere interdetti.
Art. 9.
La Legge deve proteggere la libertà pubblica e
individuale contro l'oppressione di quelli che
governano
Art. 30.
Le funzioni pubbliche sono essenzialmente temporanee;
non possono essere considerate come distinzioni né
come ricompense, ma come doveri.
Art. 31.
I delitti dei mandatari del popolo non devono mai essere
impuniti.
Nessuno ha il diritto di considerarsi più inviolabile degli
altri cittadini.
Art. 35.
Quando il Governo viola
i diritti dei popolo, l'insurrezione è per il popolo il più
sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri
Art. 22.
L'istruzione è il bisogno di tutti. La società deve
favorire con tutto il suo potere i progressi della
ragione pubblica, e mettere l'istruzione alla portata
di tutti i cittadini.
Art. 25.
La sovranità risiede nel popolo; essa è una e
indivisibile, imprescrittibile e inalienabile.
Art. 30.
Le funzioni pubbliche sono essenzialmente
temporanee; esse non possono essere considerate
come distinzioni né come ricompense, ma come
doveri.
La Repubblica Cisalpina fu costituita dal generale Napoleone Bonaparte il
29 giugno 1797.
Lo stato comprendeva gran parte dell'Italia settentrionale,
che Napoleone aveva liberato dal dominio austriaco.
Il 26 gennaio 1802
i deputati della Repubblica Cisalpina proclamarono la trasformazione di
questa in Repubblica Italiana, con presidente Napoleone Bonaparte.
Dopo che, nel 1804, Napoleone fu proclamato Imperatore dei francesi ,
la Repubblica italiana si trasformò in Regno d’Italia
Napoleone fu incoronato Re d'Italia, il 26 maggio 1805
nel Duomo di Milano.
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Presentazione costituzione